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Cronaca

Trattato Italia-Francia, Draghi “Rafforziamo la cooperazione”

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ROMA (ITALPRESS) – Si rafforza il legame tra Italia e Francia: il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Mario Draghi hanno firmato, al Quirinale, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il “Trattato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Francese per una cooperazione bilaterale rafforzata”. Una firma “storica”per la relazione tra i due paesi, l’hanno definita davanti alla stampa riunita a palazzo Madama. “Il trattato è il risultato di un lungo e intenso negoziato” ha detto Draghi “Italia e Francia condividono molto più di confini. La nostra storia, la nostra arte, le nostre economie e le nostre società si intrecciano da tempo immemore. Le istituzioni che abbiamo l’onore di rappresentare si poggiano sugli stessi valori repubblicani, sul rispetto dei diritti umani e civili, sull’europeismo”. Il premier ha citato i padri politici e gli artisti comuni ai due paesi: “tra i nostri padri politici ci sono Jean Monnet e Robert Schuman, Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi.Da Stendhal a Umberto Eco, da Mastroianni a Belmondo a Claudia Cardinale, siamo pieni di ricordi e riferimenti comuni” ed è entrato nel dettaglio degli accordi: “rafforziamo la cooperazione tra i nostri due Stati, creiamo strumenti istituzionali per renderla più strutturale, valorizziamo al meglio le attività dei nostri cittadini e delle nostre imprese.Interveniamo nei settori cruciali per i nostri Paesi: dalla sicurezza alla giustizia, dalla ricerca all’industria. Avviamo una serie di iniziative concrete, tra le quali voglio citarne solo alcune. Istituiamo un servizio civile italo-francese e creiamo un’unità operativa condivisa a sostegno delle forze dell’ordine”. Per promuovere le relazioni tra regioni di confine “prevediamo un Comitato di cooperazione transfrontaliera”. Il presidente Macron ricorda che “abbiamo vissuto dei momenti difficili, noi crediamo che questa amicizia che viene da così lontano, pur essendo evidente, ci costringe ad una disciplina dell’amicizia, parlarsi molto e agire insieme. Era quasi un’anomalia non avere questo trattato, tante cose ci uniscono: la nostra cultura, i nostri artisti. Siamo in questa città che rappresenta tanto, anche per il destino dell’Europa, la Francia e l’Italia hanno da fare tanto insieme, hanno fatto tanto insieme, lo abbiamo fatto sotto la pandemia, ci siamo battuti per la Libia, abbiamo testimoniato tutte queste convergenze anche durante il G20”. Un trattato, che come ha spiegato Draghi, rafforza anche l’Unione Europea: “i nostri obiettivi sono quelli dell’Unione Europea: sono la lotta al cambiamento climatico, la transizione ecologica, fatta con giudizio e rapidità, sono la transizione digitale, la ricerca di una sovranità europea. Questo trattato ci permette di dotare l’Unione Europea di strumenti che la rendano più forte”.
(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 19 MARZO 2025

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In questa edizione: Garlasco, legale Sempio: “Vuole tornare alla sua vita” – Scontro auto-moto a Bereguardo, due feriti – Abusi su bimba di 12 anni, arrestato imprenditore lombardo – Blitz di Ultima Generazione da Cracco in Galleria a Milano – Travolte anziana che si rompe il polso, arrestato rapinatore – Studente spruzza spray urticante in classe, cinque in ospedale – Sfratto del Leoncavallo rinviato al 15 Maggio – Sciopero treni, a Milano cancellazioni e ritardi – Pavia Sabato ospita la Milano-Sanremo – ProntoMeteo Lombardia per il 20 Marzo.

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Geopolitica e IA, solo il 26% dei CEO vede la propria azienda pronta

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MILANO (ITALPRESS) – Solo il 26% degli amministratori delegati e dei membri dei consigli di sorveglianza a livello globale si dice sicuro che la propria azienda riuscirà a gestire con successo le tensioni geopolitiche nel prossimo anno. Da guerre commerciali a tariffe più alte su importazioni ed esportazioni, le preoccupazioni non mancano. Segnali positivi, invece, per quanto concerne la sicurezza informatica e la CSR. E’ quanto emerge dal CEO & Board Confidence Monitor, l’indagine annuale condotta da Heidrick & Struggles – società di head hunting leader globale nella ricerca di executive – su 930 top manager in tutto il mondo.
La crescente incertezza geopolitica continua a mettere in secondo piano altre priorità strategiche. Per il 58% dei dirigenti, infatti, l’instabilità economica continua a rappresentare la sfida più urgente, seguita proprio dalle tensioni geopolitiche (44%). Rispetto a un anno fa, cresce però l’attenzione su evoluzione del mercato (+6%), intelligenza artificiale (+5%) e su sicurezza informatica (+8%). Ed è su quest’ultima voce che la maggior parte ritiene di avere gli strumenti per gestire le minacce digitali.
Il 62% dei dirigenti si dichiara poi ottimista sulle performance aziendali in ambito di governance e responsabilità sociale d’impresa (CSR). Dato che mostra una base solida per la crescita, tanto che il 60% dei dirigenti ritiene che la propria azienda riuscirà a raggiungere gli obiettivi strategici per il 2025.
Rispetto allo scorso anno, i dubbi sulla solidità dell’organizzazione a lungo termine tornano in auge. Solo il 53% dei CEO ha fiducia nella capacità della propria azienda di attrarre e trattenere talenti ai vertici. La preoccupazione è ancora più evidente sul fronte della successione: uno su sei non crede nella strategia di ricambio del CEO, mentre tra i membri dei consigli di sorveglianza la sfiducia tocca uno su otto.
Secondo Niccolò Calabresi, Responsabile di Heidrick & Struggles per il sud Europa (nella foto): “In un mondo in rapido cambiamento, molte aziende stanno perdendo di vista una strategia di lungo periodo. Il ricambio ai vertici, ad esempio, dovrebbe essere una priorità, eppure il tema rimane in secondo piano. Una strategia di successione ben pianificata e investimenti nelle competenze digitali sono essenziali per garantire la stabilità futura di ogni organizzazione. Bene i progressi fatti in governance, CSR e sicurezza informatica ma ora è il momento di estendere questa resilienza a rischi come l’intelligenza artificiale e l’instabilità geopolitica. Ed è proprio in quest’ottica che occorre inserire figure sempre più specifiche”, conclude.

– foto ufficio stampa Heidrick & Struggles –
(ITALPRESS).

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Mattarella “La voce del Papa più che mai necessaria”

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ROMA (ITALPRESS) – “Santità, è con sentimenti di particolare, affettuosa vicinanza che mi dirigo a lei per porgerle i migliori auguri nella lieta ricorrenza del solenne inizio del Pontificato. Insieme a me, il popolo italiano le è riconoscente per questi dodici anni nei quali ha offerto la più autentica testimonianza dei valori evangelici, in un servizio costante non soltanto alla Chiesa cattolica ma all’umanità tutta”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a sua Santità Papa Francesco.

“Desidero richiamare gli spunti inediti di riflessione che il suo alto magistero ha posto al centro del dibattito in seno a importanti consessi multilaterali. Alla Conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, al Vertice G7 presieduto dall’Italia, al G20, vostra Santità ha portato un vibrante richiamo alla riscoperta della speranza, all’accantonamento di logiche di forza e di prevaricazione, a quelle istanze di rinnovamento dischiuse da un uso etico delle nuove tecnologie. Mentre al livello internazionale sembrano affievolirsi le ragioni del diritto e di una corretta articolazione della convivenza tra gli Stati, la sua voce è e resta più che mai necessaria”, sottolinea il presidente della Repubblica. “In questo spirito, Padre Santo, le rinnovo sinceri auguri di ogni benessere nella prosecuzione del Pontificato cui aggiungo quelli – vieppiù sentiti – di pronto ristabilimento”, conclude il capo dello Stato.

-Foto Quirinale-

(ITALPRESS)

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