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Cronaca

A Milano la mostra “HIV Together we can stop the virus”

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MILANO (ITALPRESS) – Alla vigilia del World AIDS Day è tempo di bilanci. Sono trascorsi ben 40 anni dalla scoperta del virus dell’HIV e molte cose sono cambiate, sia a livello terapeutico che a livello di impatto sociale. Oggi possiamo dire che l’HIV è sotto controllo, che è una patologia che da mortale è diventata cronica, che chi convive con il virus, ed è in trattamento, può non preoccuparsi più di trasmettere il virus e vivere una vita serena con il partner, che oggi la qualità di vita di chi ha l’HIV è totalmente migliorata. Tuttavia, dal punto di vista sociale, c’è ancora l’ombra del pregiudizio correlato alla patologia e di conseguenza al principale atto che la veicola, ovvero il sesso. Bisogna educare alla diffusione dei corretti messaggi e sull’informazione per fare in modo che non si utilizzino più parole ostili e discriminatorie come ‘untorì o si pensi che il virus possa interessare solo un certo tipo di popolazione.
Come ogni anno tutta la Comunità composta da pazienti, clinici, istituzioni e aziende che si impegnano ogni giorno per contrastare la patologia e le sue conseguenze, alla vigilia della Giornata di sensibilizzazione per eccellenza sull’HIV, vuole farsi sentire, richiamare l’attenzione su un virus meno ‘attualè sui media ma sempre presente per ancora tante, troppe persone.
In prima linea c’è Gilead, che per l’occasione ha organizzato un ricco calendario di progetti nati sempre in collaborazione con le Associazioni di pazienti e diverse realtà che quest’anno spaziano invadendo il campo dell’Arte, del Cinema e della Tecnologia
Dal 29 novembre al 5 dicembre arriva a Milano, presso il Combo di Ripa di Porta Ticinese, la mostra in realtà aumentata dal titolo ‘HIV Together we can stop the virus’ visitabile gratuitamente per tutta la settimana.
Le opere esposte sono frutto di una collaborazione tra i rappresentati delle Associazioni di pazienti e artisti che dal 2019 a oggi hanno dato un’identità visiva, emozionale e concettuale a ciascuna di esse per raccontare le varie fasi del percorso del paziente: Diagnosi, Trattamento, Successo delle terapie, Qualità di vita, Stigma, HIV e COVID-19, ma non solo. Per l’edizione dei 40 anni verranno infatti esposte le nuove opere realizzate dai giovani vincitori della Call4Artists lanciata lo scorso anno proprio per raccontare i 40 anni di HIV, in particolare: Flipper di Raffaele Lasciarrea; Parliamone, insieme di Lisa Pizzato; Escape from the past di Adam Tempesta; Love UU di Giulia Tolino; Quel gioco chiamato progresso del duo artistico bolognese Allegria Bulgaria.
In questi 40 anni di storia di HIV un ruolo importantissimo è ricoperto dalle associazioni di pazienti che hanno vissuto da vicino tutte le fasi del virus.
‘Agli inizi non si sapeva bene cosa fosse, si trattava di un’osservazione di casi di patologie infettive opportunistiche, tumori, che non erano presenti normalmente in un certo tipo di popolazione – afferma Massimo Cernuschi clinico e presidente dell’Associazione ASA di Milano -. Poi pian piano si è scoperto che tutto questo era causato da un’immunodeficienza causata da HIV. Fino al ’96 circa, le persone, oltre a vivere una grave discriminazione dovuta alla contrazione del virus, vivevano anche un grave problema di salute. Abbiamo assistito a una vera e propria strage in quegli anni. Dopodichè per fortuna sono arrivati dei farmaci via via sempre più ben tollerati ed efficaci che hanno lentamente portato le persone con HIV a vivere una vita come tutti gli altrì
Il progetto di Gilead Italia ha il patrocinio di ICAR Italian Conference on AIDS and Antiviral Research e 10 associazioni di pazienti attive a livello nazionale che già da tre anni lavorano al progetto (Anlaids Onlus, ALA Milano Onlus, Arcobaleno ODV, ASA Onlus, Circolo Mario Mieli, LILA Lega italiana per la lotta contro l’AIDS, Milano Check Point, NPS Italia Onlus, Nadir Onlus, PLUS).
Il 1° dicembre andrà in onda sul canale Discovery ‘Stigma invisibilè lo Speciale sull’HIV che affronta la patologia grazie alle testimonianze di protagonisti che ogni giorno non solo convivono con il virus ma anche con uno stigma che spesso è più presente e di difficile gestione e accettazione del virus stesso.
Il progetto è nato grazie alla collaborazione tra Discovery e Gilead con il comune obiettivo di sensibilizzazione sul tema dell’HIV con una modalità ancora non sperimentata in Italia. Lo Speciale, di cui Michela Chimenti è ideatrice e autrice, realizzato dalla casa di produzione milanese Story Farm sotto la regia di Alessandro Carlozzo e Luca Cepparo, è solo un’anticipazione di una vera e propria serie TV che vedrà la luce nel 2022. Quanto può essere difficile confessare di avere l’HIV? Chi scopre di avere l’HIV deve chiudere con l’amore e il desiderio di una famiglia? Una madre sieropositiva può dare alla luce un figlio sieronegativo? Di questi e tanti altri temi ne parlano persone vere, in maniera diretta, nuova, emozionante senza filtri e soprattutto senza autocommiserazione. Lo Speciale è da vedere tutto d’un fiato e ci ricorda che la corretta informazione è l’arma più potente che abbiamo.
‘Stigma Invisibile è un documentario che nasce dall’esigenza di raccontare una storia quasi dimenticata: quella dell’HIV e dell’AIDS – commenta Michela Chimenti, ideatrice e autrice dello Speciale -. L’informazione basata sulla paura e sulla stigmatizzazione del positivo è rimasta ferma agli anni ’80 e ’90, a differenza delle straordinarie terapie odierne, che permettono alle persone HIV+ di arrivare a non essere più contagiose. Perchè allora, ancora oggi, c’è chi non vuole mostrarsi? In questi anni, ho raccolto moltissime storie, alcune di accettazione, liberazione, altre di immenso dolore. Ma quello che le accomuna tutte è sempre la stessa paura: quella di essere allontanati dalla famiglia, dagli amici e dal partner per il proprio status sierologicò. ‘Stigma Invisibile non vuole solo informare, ma – spiega – obbliga il pubblico a porsi un grande quesito: 40 anni sono passati da quando è stato individuato il virus dell’HIV, quanti ancora ne serviranno per annientare lo stigma?’
Dal 24 novembre è stato lanciato il canale HImoVie, primo canale tematico su HIV e sesso responsabile nato in collaborazione con le associazioni Arcobaleno AIDS ODV e Anlaids Lazio. Una webapp aperta ai contributi delle Associazioni di pazienti dov’è possibile trovare pillole video dello spettacolo teatrale Oggi si recita…l’HIV, interviste, laboratori di Medicina Narrativa, cartoon. Il target di riferimento comprende adolescenti, studenti universitari, popolazione generale, pazienti HIV. Ma da dove nasce questa esigenza?
‘Nasce dalla volontà di creare dei contenuti informativi sull’HIV e la sessualità responsabile di facile fruizione, al passo con le nuove piattaforme di intrattenimento, con dei linguaggi che possano incuriosire anche un pubblico giovane. Per questo abbiamo pensato ai Cartoon e brevi video tratti dallo spettacolo teatrale. Strada facendo ci auguriamo che la piattaforma possa arricchirsi di nuovi contributi per dare la possibilità a chi cerca informazioni in rete di avere un punto di riferimento affidabilè, affermano i rappresentanti delle due associazioni Anlaids Lazio e ARCOBALENO Aids ODV.
Per dare visibilità alla webapp è stata attivata un’apposita campagna ADV che sarà visibile sulle principali App di dating e non solo.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://www.himovie-informa.it/ e i canali social legati al progetto Facebook @HImoVieinforma e IG himovie.informa.
In Italia vivono oltre 120mila persone con HIV, di cui circa 18mila inconsapevoli dell’infezione. E’ il cosiddetto sommerso. Per questo è importante promuovere la sensibilità rispetto al tema dell’HIV, stimolare le Istituzioni a non abbassare la guardia, continuare a investire affinchè le innovazioni possano essere a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno per garantire una sempre migliore qualità della vita.
‘Come azienda siamo costantemente impegnati nell’HIV, 365 giorni l’anno. Gilead è pioniera nella ricerca di soluzioni contro il virus e si può dire che abbia fattivamente contribuito a trasformarne la storia, da patologia mortale a cronica. Ma – conclude Cristina Le Grazie, direttore medico di Gilead Italia – non ci fermiamo solo alla ricerca. Da oltre 30 anni infatti facciamo dell’integrazione e del sostegno di chi convive con l’infezione uno dei nostri obiettivi fondamentali. Collaboriamo con istituzioni, associazioni di pazienti e clinici per prevenire e limitare la diffusione dell’HIV. Ci attiviamo ogni anno per promuovere progetti e campagne di sensibilizzazione sul tema. Quest’anno ci siamo voluti sfidare, lavorando a progetti che attingono all’arte, al cinema, alla tecnologia con l’obiettivo di arrivare a tutti. A costo di entrare nelle loro casè.
(ITALPRESS).

Cronaca

La Juve vince 2-1 a Monza e va in testa alla classifica

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MONZA (ITALPRESS) – Vittoria allo scadere per la Juventus, che batte il Monza per 2-1 e, almeno per due notti, si porta in vetta alla classifica scavalcando l’Inter che giocherà domenica alle 20:45 contro il Napoli di Walter Mazzarri. Alla rete nel primo quarto d’ora siglata da Rabiot – seguita la rigore sbagliato da Vlahovic -, aveva risposto al 92′ Valentin Carboni, al quale ha però rimediato, soli due minuti dopo, la rete decisiva di Federico Gatti. Gara che si accende dopo soli dieci minuti, per il fallo in area di Kyriakopoulos su Cambiaso che genera il calcio di rigore in favore della Juventus: dal dischetto si presenta Vlahovic che però si fa ipnotizzare clamorosamente sia sul penalty che sulla successiva ribattuta da Di Gregorio. Monza che può esultare, ma solo per pochissimo, perchè sul corner successivo i bianconeri trovano la rete del vantaggio, grazie al colpo di testa in terzo tempo di Rabiot. Trovato il gol, la squadra di Allegri conduce il gioco in maniera ordinata e va anche vicina al raddoppio, ancora su corner, al 34′, con Gatti che da sotto misura non riesce a spedire in rete una carambola favorevole, mettendo il pallone sopra la traversa. Gestione che, sponda bianconera, prosegue quasi del tutto indisturbata anche nel secondo tempo. Tentativo timido, al 75′, quello di Pessina, che non trovando sbocchi in seguito al giro palla dei suoi prova un sinistro a giro a fuori area che però termina largo. Gara che sembra diretta verso il successo dei bianconeri, ma nel secondo dei cinque minuti di recupero il Monza riesce a pareggiare grazie al sinistro del classe 2005, Valentin Carboni, che partendo da destra si accentra e mette un pallone in mezzo che nessuno intercetta e che va ad infilarsi alle spalle di Szczesny. La festa del Monza dura però nuovamente pochissimo, perchè la Juventus si torna in avanti e riesce, su uno degli ultimi palloni giocabili, a riportarsi in vantaggio grazie allo sprint di Rabiot e il pallone messo in area per Gatti che in due tempi riesce a scaricare in porta il destro che vale il definitivo 2-1 in favore della Juventus.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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AUTO IN NAVIGLIO A PAVIA: 22ENNE ESTRATTA VIVA MA MOLTO GRAVE

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Grave incidente in Viale Repubblica a Pavia, poco prima delle 17, all’altezza dello stadio. Una Fiat Punto con a bordo una ragazza di 22 anni dopo uno scontro con un’altra vettura è finita nelle acque gelide del Naviglio. Subito sono accorsi i vigili del fuoco per estrarla dal mezzo: due di loro si sono gettati in acqua per poterle salvare la vita. La giovane era ancora in vita ma in gravissime condizioni, i medici del 118 hanno dovuto praticarle il massaggio cardiaco perché era in arresto. Poi è stata portata d’urgenza al vicino Policlinico di Pavia. I due occupanti dell’altra auto, nonno e nipote di 77 e 13 anni, si sono gettati anche loro nelle acque gelide, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, sono stati tenuti in osservazione ma non hanno riportato traumi evidenti.

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REGIONE LOMBARDIA – IL GAETANO PINI DI MILANO COMPIE 150 ANNI

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Era il 1874 quando il medico Gaetano Pini fonda a Milano l’Associazione per la ‘Scuola dei Rachitici’, per curare i tanti bambini affetti in quell’epoca da rachitismo. Inizia così la storia, lunga un secolo e mezzo e strettamente intrecciata con quello della città di Milano, dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, dal 2016 ASST Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini-CTO, dopo l’accorpamento con il Centro Traumatologico Ortopedico di Via Bignami, entrambi centri di riferimento dell’ortopedia nazionale ed europea. Ieri, alla presenza dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, sono iniziate le celebrazioni per i 150 anni dell’istituto che ora punta a ottenere il riconoscimento di IRCCS.

In collaborazione con Lombardia Notizie

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