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Cronaca

Consiglio regionale approva riforma sanità lombarda

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MILANO (ITALPRESS) – Approvato oggi pomeriggio in Consiglio regionale della Lombardia il testo di revisione del sistema sanitario (Ddl 187), con 48 favorevoli, 26 contrari, su 75 presenti in aula. Dopo una discussione durata oltre due settimane, a partire dal 10 novembre, viene approvata una legge sostenuta in maniera compatta dalla maggioranza di centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lombardia Ideale e Polo di Lombardia), contrari i gruppi di opposizione (Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, +Europa/Radicali, Lombardi Civici Europeisti e Azione).

“Potenziare il servizio sanitario regionale in particolare per la medicina territoriale, la prevenzione e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI); precisare le competenze dei diversi soggetti interessati (ATS, ASST, Assessorato e Direzione generale), istituire Distretti, Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali. Consentire nuove assunzioni di personale medico e infermieristico con l’introduzione della nuova figura dell’infermiere di famiglia. Sono questi i principali obiettivi della legge” ha sottolineato nel suo intervento conclusivo il relatore e presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti.
La legge, entrata in Aula il 10 novembre come progetto di legge n°187 “Modifiche al Testo unico delle leggi regionali di sanità”, è composta da 35 articoli. All’approvazione finale si è giunti dopo 16 giorni di lavori che hanno tenuto impegnata l’Aula per 116 ore: diverse le sedute notturne, per la prima volta negli oltre 50 anni di storia della Regione anche una seduta domenicale. Nelle giornate di ieri e oggi le votazioni dei 942 emendamenti e dei 929 ordini del giorno ritenuti ammissibili e che hanno passato il vaglio degli uffici.
“Con l’approvazione di questa legge confermiamo il sacrosanto principio della libera e consapevole scelta dei cittadini nell’accesso alle strutture sanitarie e sociosanitarie -ha sottolineato il Presidente del Consiglio Alessandro Fermi-. Il percorso di diagnosi, cura e presa in carico può avvenire tra soggetti pubblici e privati che operano all’interno del sistema sociosanitario lombardo ed è accessibile a chiunque indipendentemente dalla rispettiva situazione sociale ed economica. Una presa in carico del singolo paziente -ha concluso Fermi- che, grazie alle declinazioni locali dei nuovi presidi sociosanitari territoriali, potrà avvenire in maniera più efficace ed efficiente”.
I rappresentanti dei gruppi di minoranza hanno rimarcato come, al netto delle contrarietà su molti dei singoli punti della riforma, da parte della maggioranza non ci sia stata nessuna volontà seria di confrontarsi e di valutare le loro proposte, appiattendosi sul testo e le indicazioni della Giunta regionale.
“Ringrazio tutti coloro, e sono tanti, che a vario titolo hanno dato un contributo forte e importante per raggiungere questo importante traguardo. Ancora una volta ribadisco che abbiamo un solo obiettivo, migliorare la nostra sanità”. Lo ha detto Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, intervenendo in Consiglio regionale prima della votazione che ha portato all’approvazione del testo di legge che prevede la riforma della sanità regionale.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al presidente del Consiglio Alessandro Fermi, al presidente della Commissione Terza e relatore del provvedimento Emanuele Monti e al governatore Attilio Fontana “che non mi ha mai fatto mancare fiducia e sostegno, all’interno di un confronto proficuo e costruttivo”.
“Un lungo percorso – ha detto Letizia Moratti – che ho seguito con grande attenzione, sia nella fase preparatoria, con l’ascolto degli stakeholder e con le sedute della Terza Commissione, sia nel dibattito di questi giorni in Aula.
“Durante tutti questi passaggi ho potuto cogliere riflessioni approfondimenti e suggerimenti che terrò sempre ben presenti per dar seguito alle differenti indicazioni e perchè nulla vada disperso”. Guardando ai contributi giunti dall’Aula consiliare, la vicepresidente Moratti ha voluto ricordare come dal dibattito “esca rafforzato il ruolo dei sindaci, anche attraverso le proprie sedi di rappresentanza” e “grazie alla possibilità di esprimere pareri sugli atti programmatori”.
“Così come – ha aggiunto Letizia Moratti – è importante sottolineare con quanta attenzione i consiglieri hanno evidenziato e affermato l’importantissimo ruolo del Terzo settore, delle Associazioni dei Pazienti e dei Consultori che dovranno avere ancora più spazio”. La vicepresidente ha, infine, accolto con grande favore le sottolineature destinate all’implementazione della telemedicina e a ogni forma di azione che preveda accessi più facili per la disabilità.
(ITALPRESS).

Cronaca

Alcaraz batte Auger-Aliassime, finale contro Sinner alle Atp Finals

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TORINO (ITALPRESS) – Sarà Carlos Alcaraz l’avversario di Jannik Sinner nella finale delle Atp Finals 2025. Il numero 1 del mondo ha sconfitto in due set il canadese Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 6-2 6-4, in un’ora e 22 minuti di gioco. Prima finale in carriera al torneo dei Maestri per lo spagnolo, che se la vedrà con il campione in carica e finalista delle ultime due edizioni. Sinner e Alcaraz torneranno ad affrontarsi dopo l’ultimo atto degli Us Open, che aveva visto trionfare lo spagnolo in quattro set.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Femminicidio nel Varesotto, 81enne accoltellata in casa: fermato il marito

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VARESE (ITALPRESS) – Nuovo femminicidio questo pomeriggio in un appartamento di Mesenzana (VA), situato al primo piano di una villetta bifamiliare, dove un 78 enne ha ucciso in soggiorno la moglie 81 enne, con un coltello da cucina.

L’omicida è stato subito fermato dai carabinieri della Stazione e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Luino (VA), giunti dopo pochi minuti, allertati dal servizio 118, intervenuto sul posto a seguito di segnalazione giunta da uno dei familiari dimoranti nell’appartamento sottostante quello in cui si è consumata la tragedia. Da una prima sommaria ricostruzione l’uomo, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, ha colpito con alcune coltellate al petto la moglie, che è deceduta sul colpo.

Subito dopo aver commesso l’omicidio, il 78 enne è sceso nell’appartamento sottostante, dove abitano alcuni familiari che resisi conto di quanto era appena accaduto hanno immediatamente allertato i soccorsi, che, giunti sul posto, hanno purtroppo dovuto constatare il decesso della donna. L’arma è stata rinvenuta poggiata sul petto della vittima.

Nel luogo dell’evento delittuoso sono quindi intervenuti il medico legale, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Varese e il Pubblico Ministero della Procura di Varese. L’uomo, condotto presso la Caserma Carabinieri di Luino (VA), verrà sottoposto ad interrogatorio da parte del Pubblico Ministero e successivamente portato in carcere. La salma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, verrà trasferita presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Ospedale di Varese, per essere sottoposta all’esame autoptico.

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– Foto di repertorio IPA Agency –

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Cronaca

Governo, Schlein “Basta con scaricabarile, si assuma responsabilità”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – “I bisogni e le aspettative sono tante mentre le risorse sono poche, costantemente decurtate dal Governo, che ha scaricato su di voi e sui cittadini il peso dei tagli e le sue responsabilità. I numeri sono testardi e smentiscono la propaganda autocelebrativa della presidente Meloni: dire che questa è la prima ‘manovra senza taglì è prendere in giro i sindaci. Questo governo con una mano taglia alle autonomie locali e regionali e con l’altra scarica su di loro le proprie responsabilità”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, chiudendo l’assemblea degli amministratori dem a Bologna. “Non mettere un euro in manovra sui trasporti significa che i sindaci saranno costretti a ridurre le corse e prendersi la colpa al posto di Salvini, o ad aumentare il biglietto e prendersi la colpa al posto di Salvini. Ora – ha aggiunto – studiano una stretta sugli sfratti, e l’idea è che senza costruire alternative saranno i sindaci a dover pagare gli alberghi o trovare soluzioni, mentre sulla casa non hanno messo un euro. Scaricano su di voi le loro responsabilità sull’accoglienza, smantellando l’accoglienza diffusa che garantiva il coinvolgimento dei sindaci, piccole soluzioni abitative anzichè grandi concentrazioni, e servizi per l’inclusione”. Quindi “lo diciamo con chiarezza al governo Meloni: basta con lo scaricabarile. Dopo tre anni a Palazzo Chigi non è sempre colpa di qualcun altro, assumetevi le vostre responsabilità, come i nostri sindaci fanno ogni giorni davanti ai cittadini”, ha concluso Schlein.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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