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Cronaca

Pasalic trascina l’Atalanta, 4-0 al Venezia

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta di Gian Piero Gasperini non getta al vento l’occasione e travolge il Venezia 4-0 grazie alla tripletta di Mario Pasalic e al gol di Koopmeiners. Due reti per tempo da parte degli uomini di Gasperini, al terzo posto per una notta in attesa dell’Inter, impegnato domani contro lo Spezia. Nona vittoria stagionale per gli orobici, la quarta consecutiva. Gara da dimenticare per i lagunari, fermi a quota 15 punti e in attesa delle gare delle due liguri: con il Verona Aramu e compagni saranno già obbligati a vincere.
Dopo la vittoria con la Juventus tutti si aspettavano un altro successo dei bergamaschi, col rischio concreto di un testacoda. Il tiro di Busio, deviato in corner da Musso, non spegne le ambizioni dei nerazzurri: nel giro di cinque minuti Mario Pasalic segna la seconda doppietta consecutiva in casa sfruttando i suggerimenti di Muriel e Ilicic. Timida la reazione da parte degli uomini di Zanetti, la conclusione di Henry viene però intercettata dal portiere nerazzurro. Il monologo da parte della squadra di Gasperini è praticamente inevitabile, il copione è lo stesso anche nella ripresa.
Al 12′ del secondo tempo arriva la terza rete che chiude virtualmente il match, Koopmeiners sfrutta una giocata di Pezzella sulla corsia mancina e conclude direttamente a rete, superando per la terza volta Romero. Il punto esclamativo viene messo da Pasalic al 22′ della ripresa: il croato si inserisce e nello stretto sfrutta la giocata di Muriel. I padroni di casa non si fermano nemmeno dopo la quarta rete, nel frattempo Gasperini effettua le sostituzioni anche in funzione della gara col Napoli in programma sabato alle ore 20.45. Finisce 4-0, con i nerazzurri che vincono una gara fondamentale per il prosieguo della stagione e in vista del big match coi partenopei.
(ITALPRESS).

Cronaca

Motta fiducioso “Juve concentrata al 200%, testa solo all’Inter”

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TORINO (ITALPRESS) – Il derby d’Italia non è mai una partita come tutte le altre: nasconde insidie diverse, il livello qualitativo è al top e la concentrazione non deve mai mancare. Lo sa bene Thiago Motta, tecnico della Juventus che, in conferenza stampa, ha spiegato che peso ha questa sfida contro i nerazzurri: “Cerchiamo la vittoria sempre, il nostro lavoro è quello di fare del nostro meglio per raggiungere sempre la vittoria e mettere in campo tutte le nostre forze in campo contro un’avversaria forte come quella di domani, che è importantissima, se non la più importante. Dobbiamo avere un grande atteggiamento fin dal 1′ essendo sempre squadra fino all’ultimo minuto. Vivremo delle belle emozioni, dovremo essere concentrati al 200%”. Il morale in casa bianconera è alto, le tre vittorie di fila sono un toccasana. Out Kalulu, Bremer, Milik, Cabal, invece recuperano Cambiaso e Kelly”. Tra gli elementi che soddisfano maggiormente Motta c’è il gruppo, con il quale è stato a cena. Un momento utile per stare ulteriormente insieme. “E’ stato un bel momento”, ha sottolineato Motta che poi ha parlato dei precedenti favorevoli contro Inzaghi: “E’ un grande allenatore che rispetto e che segue sempre la sua linea. Non lo conosco benissimo personalmente ma questa è la mia percezione da fuori”. Su Renato Veiga: “Ha grande qualità e può iniziare l’azione, ha sia il passaggio corto che il lancio lungo. E’ un giocatore che può creare gioco senza abbassare il centrocampista”. Motta ha poi parlato del fatto che in molti danno i bianconeri sfavoriti nel match contro i nerazzurri: “Rispetto le opinioni di tutti, sono fiducioso perchè vedo bene i ragazzi, che hanno tanta energia. Abbiamo preparato bene questa gara”. Sugli arbitri: “Penso che gli errori ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre. Io per primo, quindi chi sono io per giudicare gli altri? Penso che quando si iniziano delle polemiche si è tutti responsabili, ma fa parte del gioco. Speriamo che domani si sbagli il meno possibile, tutti dobbiamo aiutare, zero simulazioni, no falli violenti e perdite di tempo. Se riusciamo a gestire, noi e l’arbitro, queste cose, ci sarà un bello spettacolo per tutti”. Infine, l’allenatore della Juventus ha concluso: “Non pensiamo alla partita di mercoledì di Champions League, siamo concentrati su domani, sceglierò la squadra che ritengo la migliore per affrontare i nostri avversari. Dobbiamo proseguire in continuità. Le tre vittorie sono diverse in termini di come le abbiamo ottenute. L’obiettivo è fare una grande partita e meritare la vittoria. Noi non vogliamo mai perdere, siamo la Juventus e dobbiamo sempre essere competitivi al massimo”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Panetta “Dai dazi Usa effetti maggiori su Italia e Germania”

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ROMA (ITALPRESS) – “Secondo le nostre stime, se i dazi annunciati in fase pre-elettorale fossero attuati e accompagnati da misure di ritorsione, la crescita del PIL globale si ridurrebbe di 1,5 punti percentuali. Per l’economia statunitense l’impatto supererebbe i 2 punti. Per l’area dell’euro le conseguenze sarebbero più contenute, intorno a mezzo punto percentuale, con effetti maggiori per Germania e Italia, data la rilevanza dei loro scambi con gli Stati Uniti”. Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento a Torino al congresso Assiom Forex.
“Nella fase iniziale questi impatti negativi potrebbero essere amplificati dall’aumento dell’incertezza sulle politiche commerciali, già evidente nelle ultime settimane – aggiunge Panetta -. Il caso più significativo è quello della Cina. Dato l’eccesso di capacità produttiva nel settore industriale, da alcuni anni le aziende cinesi stanno riducendo i prezzi delle esportazioni, registrando un forte aumento delle vendite estere e delle quote di mercato nelle economie emergenti. L’imposizione di dazi elevati da parte degli Stati Uniti potrebbe spingere gli esportatori cinesi a cercare nuovi mercati per compensare il calo delle vendite sul mercato americano”.
“In tale scenario, le imprese italiane ed europee si troverebbero esposte a crescenti pressioni competitive da parte delle aziende cinesi, la cui specializzazione settoriale è sempre più simile a quella europea – sottolinea il governatore di Bankitalia -. L’esperienza storica mostra che le guerre commerciali danneggiano la crescita, anche nei paesi che le avviano. I dazi non garantiscono una riduzione del disavanzo delle partite correnti. Se lo facessero, comporterebbero anche un minore afflusso netto di capitali verso il paese che li ha imposti, con conseguenti aggiustamenti attraverso un aumento del risparmio dei residenti o una riduzione degli investimenti”.
“Il rientro dell’inflazione nell’area dell’euro all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine è quasi completo. I rialzi degli ultimi mesi – fino al 2,5 per cento a gennaio – erano previsti e sono dovuti in parte a effetti di base legati all’evoluzione passata dei prezzi dell’energia. L’inflazione di fondo si è mantenuta al 2,7 per cento, ma la sua dinamica sui tre mesi – più rappresentativa delle tendenze recenti – evidenzia un calo pressochè continuo dall’inizio dello scorso anno ed era pari al 2 per cento a gennaio”, ha spiegato Panetta.
“I prezzi dei servizi continuano a crescere a un ritmo relativamente sostenuto, pari al 3,9 per cento. Questo andamento riflette in parte il lento e graduale adeguamento dei prezzi dei servizi all’inflazione passata, ed è quindi destinato ad attenuarsi per effetto del calo dell’inflazione totale – ha sottolineato -. Nel complesso, vi sono motivi per ritenere che la dinamica dei prezzi si stabilizzerà al 2 per cento nel medio termine, in linea con le più recenti previsioni degli esperti dell’Eurosistema. I progressi sul fronte dell’inflazione hanno consentito al Consiglio direttivo della BCE di concludere la fase di rialzo dei tassi ufficiali avviata oltre due anni fa e di invertire la rotta dallo scorso giugno. Da allora i tassi sono stati ridotti cinque volte, portando quello di riferimento della BCE – il tasso sui depositi presso la banca centrale – al 2,75 per cento”.
“Tuttavia il percorso di normalizzazione della politica monetaria non è concluso. Il tasso di riferimento rimane superiore alle stime del tasso neutrale, ossia il livello compatibile con l’assenza di pressioni inflazionistiche e con la crescita potenziale dell’economia. Di conseguenza, la politica monetaria continua a esercitare una pressione al ribasso sull’attività produttiva e sulla dinamica dei prezzi al consumo, un effetto sempre meno necessario in un contesto in cui l’inflazione è vicina all’obiettivo e la domanda interna resta debole – ha proseguito -. Da qui in avanti, peraltro, il concetto di tasso neutrale perderà progressivamente rilevanza. Le stime del suo valore, infatti, sono altamente imprecise, e forniscono solo un’indicazione approssimativa sull’orientamento della politica monetaria, diventando sempre meno utili a mano a mano che i tassi ufficiali si avvicinano al livello stimato del tasso neutrale. Soprattutto, il concetto di tasso neutrale non offre elementi sufficienti per calibrare con precisione il ritmo della normalizzazione monetaria. Le decisioni di politica monetaria devono sempre basarsi su una valutazione complessiva delle prospettive dell’economia reale e dell’inflazione, in cui gli esercizi previsivi svolgono un ruolo essenziale – ha detto ancora Panetta -. Questa considerazione è oggi particolarmente rilevante per l’area dell’euro, grazie al recente miglioramento della qualità delle previsioni di inflazione. Secondo le proiezioni pubblicate dall’Eurosistema a dicembre, l’obiettivo di inflazione verrebbe raggiunto con una riduzione dei tassi ufficiali in linea con le aspettative di mercato allora prevalenti, portandoli intorno al 2 per cento dalla metà del 2025. In base a tale scenario, un allentamento monetario meno deciso potrebbe comportare un’inflazione troppo bassa nel medio periodo”.
“L’economia dell’area dell’euro fatica a ritrovare slancio. Dopo una stagnazione iniziata alla fine del 2022, il PIL è cresciuto a ritmi contenuti nei primi trimestri del 2024, per poi arrestarsi nuovamente alla fine dell’anno”, ha spiegato il governatore di Bankitalia.
“L’Europa deve adottare un nuovo modello di sviluppo che valorizzi il mercato unico e riduca la dipendenza da fattori esterni. Vanno rilanciati gli investimenti, che da anni sono inferiori rispetto a quelli degli Stati Uniti e la cui carenza è particolarmente evidente se confrontata con l’elevata capacità di risparmio del nostro continente”, ha proseguito.
“Negli ultimi trimestri la crescita economica italiana si è affievolita, anche a causa del difficile contesto internazionale e degli effetti della stretta monetaria. Sono venuti a mancare soprattutto i contributi degli investimenti e delle esportazioni, le due componenti che più avevano sostenuto la vigorosa ripresa successiva alla pandemia”, ha detto ancora Panetta.
“Gli investimenti in beni strumentali sono stati particolarmente penalizzati dalle difficoltà, comuni a tutta l’area dell’euro, del settore manifatturiero – ha proseguito -. Le vendite all’estero stanno risentendo della debolezza dell’economia
europea, in particolare di quella tedesca, che assorbe il 12 per cento delle nostre esportazioni. Quasi la metà delle aziende manifatturiere che vendono in Germania ha visto ridursi le proprie esportazioni in quel mercato, con ripercussioni negative sulla produzione industriale, già in calo dal 2022″.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sanremo, per serata cover oltre 13 milioni di spettatori e 70,8% share

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SANREMO (IMPERIA) (ITALPRESS) – La quarta serata del Festival di Sanremo 2025, che ha visto esibirsi i duetti tra i cantanti in gara e altri artisti per le cover, è stata seguita su Rai1 da 13 milioni e 575 mila spettatori, con il 70,8% di share (Total Audience).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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