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Cronaca

Alla Scala successo per Macbeth, ovazione per Mattarella

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Con una standing ovation di 5 minuti all’indirizzo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è alzato questa sera il sipario sulla prima alla Scala. L’evento culturale che apre la stagione lirica dell’iconico teatro milanese, tra i più attesi in Italia e non solo, si è svolto quest’anno con la partecipazione del pubblico. Una presenza non scontata, considerando che molti teatri europei sono ancora chiusi a causa del Covid. L’opera inaugurale è stata il “Macbeth” di Giuseppe Verdi, eseguito in versione moderna, sulla trama del noto dramma scritto da William Shakespeare. Sul podio il direttore musicale della Scala, Riccardo Chailly, con la regia di Davide Livermore, e un grande cast con interpreti principali Luca Salsi, Anna Netrebko, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov. Ad assistere dal palco reale il capo dello Stato affiancato dalla figlia Laura, che ha assistito all’ultima performance scaligera di Sant’Ambrogio del suo settennato presidenziale e, anche per questo, accolto oltre che dagli applausi da un coro di “bis, bis”, una sorta di “appello” per chiedergli di non lasciare il suo posto istituzionale. Nei posti d’onore sedevano anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, accompagnato dalla moglie, e autorità locali, tra cui il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con la compagna Chiara Bazoli, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi. Lo spettacolo è andato in scena in una sala gremita e addobbata con migliaia di fiori, regalati dallo stilista Giorgio Armani (dalla scorsa primavera socio sostenitore della Fondazione scaligera), anch’egli presente, insieme alla nipote Roberta. Il Macbeth andato in scena è un uomo dei nostri tempi, in giacca e doppio petto, ma con la stessa mente assetata di potere del giovane soldato scozzese ideato da Shakespeare, che pur di diventare re di Scozia, compie l’omicidio del sovrano Duncan, spinto dalla moglie. Quest’ultima, lady Macbeth, è una donna dei salotti buoni, presentata in scena vestita di rosso, oro e una stuoia di pelliccia nera, mentre sorseggia whiskey e fuma una sigaretta. Re Duncan assomiglia invece a un amministratore delegato o al presidente di una grande azienda, in completo scuro, giacca e cravatta, e scintillante corona d’oro, applaudito e osannato dai sudditi-lavoratori. Tre le personalità di spicco presenti alla prima, alcune accolte dal sovrintendente della Scala Dominique Meyer, la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, l’ex premier Mario Monti con la moglie Elsa, l’ex ministro Pier Carlo Padoan, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e Massimiliano di Silvestre, presidente di Bmw Italia. Tra le star del mondo dello spettacolo il tenore Placido Domingo, il ballerino Roberto Bolle, Cesare Cremonini, Manuel Agnelli, Diodato, Luca Argentero e Alessandro Cattelan. A rendere la performance ancora più unica le scenografie maestose disegnate da Giò Forma, fatte di cieli enormi, con nubi grigie, nere o rosso fuoco, palazzi, grattacieli, salotti, statue, simboli di potere e un ascensore più simile a una gabbia, che rinchiude gli assassini, Macbeth e la sua lady. Nell’allestimento è forte la presenza di Milano, non solo nell’architettura ma anche nella moda: il costumista Gianluca Falaschi ripercorre gusti e tendenze della creatività milanese degli ultimi decenni, presentando sul palco creazioni eleganti e lussuose per la corte in netto contrasto con la monocromia della folla, vestita di abiti diversi per foggia e tonalità su una stessa tinta di base. Al termine della rappresentazione tanti gli applausi, oltre 10 minuti, da parte del pubblico per cast e regista. Un grande spettacolo quello di questa sera alla Scala, che certamente aumenta la fiducia nella ripartenza del Paese, contribuendo a rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo, come simbolo di inesauribile arte e cultura.
(ITALPRESS).

Cronaca

Berrettini-Sinner trascinano Italia in semifinale di Davis

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un doppio inedito trascina l’Italia in semifinale a Malaga. Una coppia strepitosa, quella formata da Matteo Berrettini e Jannik Sinner, ha battuto in due set, 6-4 7-5, Maximo Gonzalez e Andres Molteni, nel doppio decisivo tra Italia e Argentina del quarto di finale di Coppa Davis in corso sul veloce del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. L’Italia batte, così, l’Argentina 2-1 e approda in semifinale dove affronterà l’Australia. Prima, infatti, Jannik Sinner aveva sconfitto 6-2 6-1, in un’ora e 12 minuti, Sebastian Baez, mentre nel primo singolare Lorenzo Musetti era stato
battuto dall’argentino Francisco Cerundolo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

LE POLEMICHE SUL CIRCO CON ANIMALI A VOGHERA E LE RISPOSTE DEL SINDACO E NOSTRE

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“È importante sottolineare che, nel caso specifico, il Circo Orfei è una realtà storica che opera nel rispetto delle normative vigenti e, in assenza di evidenze contrarie, non possiamo presupporre maltrattamenti nei confronti degli animali. Un rifiuto amministrativo basato su ragioni etiche ci esporrebbe a ricorsi legali con alte probabilità di soccombere, causando danni economici all’ente e alla comunità. Abbiamo anche attivato gli enti di controllo che ci hanno restituito un verbale in cui si legge che gli animali non appaiono sofferenti o maltrattati.
Come persona, sostengo il messaggio di chi auspica un circo senza animali; come sindaco, devo agire nel rispetto delle regole che non scrivono gli enti locali”.
Riporto qui, esposta con estrema chiarezza da parte del sindaco di Voghera Paola Garlaschelli, la risposta che anche noi di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 abbiamo dato a tutti coloro che si sono rivolti alla redazione in questi giorni inviandoci indignati le foto degli animali del circo Orfei, in questo periodo con le tende a Voghera in Piazzale Fermi: in questa materia è lo Stato che deve legiferare, il Comune può farsi portavoce di tali sentimenti d’animo presso gli enti competenti diretti come la Regione ma non può certo porre divieti che non sono di propria competenza, con il rischio di ricorsi che sicuramente verrebbero persi a fronte di multe salate. Bene quindi il fatto che i cittadini manifestino pacificamente domenica pomeriggio alle 15 e noi saremo lì a dare voce al loro dissenso. Detto questo auspichiamo che non si debba trascendere nella violenza verbale apparsa in alcuni post (purtroppo no vax e altri facinorosi hanno lasciato pesanti eredità) e che ci siano sempre più persone che si informino prima di tutto su cosa poter fare e come, prima di limitarsi a condividere sulle proprie bacheche automaticamente dei post troppo “oltre”.. tutti noi amiamo gli animali, è bene che fin da piccoli si educhi alla loro salvaguardia ma è anche importante, attraverso mass-media, incontri e momenti di approfondimento, andare oltre, cioè capire la materia. Quindi sensibilizzare il governo a legiferare al più presto in materia in modo adeguato.

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Cronaca

Matilde Gioli per campagna Regione Lombardia contro violenza sulle donne

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MILANO (ITALPRESS) – Al via la campagna digital “Nonseisola” lanciata da Regione Lombardia che ha come protagonista una testimonial d’eccezione, Matilde Gioli. “E’ per noi motivo d’orgoglio – sottolinea il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – affidare al volto di un’attrice molto popolare come Matilde Gioli, che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente nel febbraio 2022, insieme agli altri protagonisti della fortunata serie tv ‘DOC-Nelle tue manì. A lei il mio personale ringraziamento per questa importante campagna social”.
La campagna prende il via oggi in vista del palinsesto di eventi regionali previsti per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Per diffondere una cultura della parità – ha affermato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – quest’anno ho voluto affiancare al nostro impegno istituzionale anche un’iniziativa digital per promuovere, specialmente tra i più giovani, il riconoscimento e la consapevolezza della violenza e della rete dei servizi e delle misure attive in Regione a sostegno delle donne vittime di violenza, qualunque tipo di violenza si tratti. Grazie al contributo di una testimonial d’eccezione, l’attrice Matilde Gioli – un volto amato per la sua professionalità e la sua sensibilità e che si è prestata per questa campagna regionale a titolo completamente gratuito – abbiamo realizzato una campagna di comunicazione sui nostri canali social tesa a coinvolgere un pubblico sempre più vasto e per testimoniare il valore della parità”.
(ITALPRESS).
-Foto: canale Facebook Regione Lombardia-

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