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Cronaca

L’ultimo saluto a Lina Wertmuller “Addio, regista del popolo”

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ROMA (ITALPRESS) – Un paio dei suoi iconici e immancabili occhiali bianchi poggiati sulla bara. Sul feretro assieme ai fiori una foto con il suo viso sorridente. Immagine simbolica di un’artista – per dirla con le parole dell’omelia di monsignor Walter Insero – regista del buonumore. Roma, il mondo del cinema, la gente comune ha voluto salutare per l’ultima volta Lina Wertmuller, straordinaria donna d’arte che ha regalato al mondo una serie di capolavori indimenticabili. “La sua gioia di vivere era il suo più grande talento. Era una grande artista, che trasmetteva buonumore con i suoi film e che ricorderemo per i suoi occhiali bianchi, emblema che la contraddistingueva e che scelse perchè le ricordassero le vacanze, il sole, lei che amava citare Louis Armstrong quando ribadiva la sua naturale tendenza a camminare nel lato assolato della strada”. Il rettore della Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo, ha voluto tratteggiare la sua natura creativa, il suo genio, la sua bontà d’animo e quella curiosità per il mondo che l’accompagnava: “Era interessata alla vita degli altri, la vita della gente comune, raccontare l’ordinarietà delle persone normali; era una regista del popolo, voleva raccontare la vita degli oppressi, di chi non ha voce. Artista libera, con quella sua sana leggerezza. Mai volgare, donna forte e con il cuore grande, colta, acuta, intelligente, con un tratto di profonda umanità e ironia. Una donna che amava ripetere quella frase finale di 8 1/2 di Fellini, film in cui fu l’aiuto regista: la vita è una festa, viviamola insieme”.
Prima di lasciare la chiesa il saluto degli amici, dei colleghi, di quanti hanno condiviso con lei un pezzo della propria esistenza. Dal sociologo Domenico De Masi ad Antonio Petruzzi, il primo attore che la regista diresse nel suo primissimo film, “I basilischi”. A Massimo Wertmuller è stato affidato il ricordo dell’artista e del parente: “Da una parte piango mia zia, lei si porta via i ricordi più belli della mia famiglia, della mia infanza, poi piango il genio. Una grande intellettuale che porta con sè un modo di vivere”.
Poi altre due testimonianze, quella di Rita Pavone che ne ha sottolineato il “carattere frizzante, spumeggiante” e di Giancarlo Giannini, che ha espresso tutta la sua riconoscenza per un’amicizia ed un sodalizio artistico lungo quasi 60 anni: “E’ stata la mia maestra, mi ha forgiato, sono stato il suo pongo, sarei rimasto un perito elettronico se non avessi conosciuto Lina”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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