Cronaca
Da Samsung la nuova gamma TV 2022 MicroLED, Neo QLED e Lifestyle
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Samsung Electronics ha presentato i suoi più recenti TV MicroLED, Neo QLED e Lifestyle, in occasione del Consumer Electronics Show 2022. Grazie ai miglioramenti della qualità d’immagine e sonora, a una più vasta scelta di dimensioni dello schermo, agli accessori personalizzabili e all’interfaccia aggiornata, la line up 2022 rende ancora più concreta la vision aziendale ‘Screens Everywhere, Screens for All’ con immagini realistiche, effetti sonori immersivi ed esperienze iper-personalizzate.
MicroLED, il display d’avanguardia di Samsung, offre la migliore qualità d’immagine del settore grazie a 25 milioni di LED in scala micrometrica che producono singolarmente luce e colore, creando un’esperienza straordinariamente immersiva grazie a colori di notevole intensità e vivacità e a un livello superiore di nitidezza e contrasto. Al CES 2022, Samsung presenta MicroLED in tre dimensioni diverse: 110, 101 e 89 pollici.
Oltre alle innovazioni hardware, MicroLED 2022 supporta una profondità di 20 bit nella scala di grigi. I modelli MicroLED possono così riportare ogni dettaglio di una scena, grazie a un controllo estremamente preciso con oltre 1 milione di step di luminosità e livelli colore, che offre un’autentica esperienza HDR. La gamma MicroLED 2022 esprime inoltre il 100% della gamma cromatica DCI e Adobe RGB, dando luogo a colori sorprendentemente realistici. Insieme al design avvolgente, reso possibile dal rapporto schermo-corpo pari al 99,99%, MicroLED offre prestazioni rivoluzionarie.
MicroLED è dotato di ancora più potenti funzioni di fruibilità e personalizzazione:
Art Mode permette al consumatore di trasformare qualsiasi ambiente domestico in una galleria d’arte, in cui poter scegliere ed esporre le proprie opere d’arte o fotografie digitali preferite. I TV MicroLED 2022 sono inoltre dotati di due esclusive opere d’arte del noto artista e designer Refik Anadol.
Con Multi View gli utenti visualizzano simultaneamente contenuti tratti da quattro fonti diverse tramite una qualsiasi o tutte le quattro porte HDMI, con un’impeccabile risoluzione 4K fino a 120fps.
Dolby Atmos offre un’esperienza audio immersiva di massima qualità, grazie agli altoparlanti dei canali superiori, laterali e inferiori, per sonorità multidimensionali mozzafiato.
Grazie al processore Neo Quantum e all’evoluzione nel campo dell’immagine e del suono, i TV Neo QLED 2022 offrono le immagini più nitide e i paesaggi sonori più immersivi possibili. Il processore Neo Quantum di quest’anno si avvale di un’avanzata mappatura dei toni con unità di retroilluminazione (BLU), che aumenta il livello di luminosità da una gradazione da 12 a 14 bit per un maggiore controllo della fonte luminosa: i Quantum Mini LED. In questo modo, il TV è in grado di regolare la luminosità in 16.384 step, quadruplicati rispetto ai 4.096 step della gamma precedente.
La nuova tecnologia Shape Adaptive Light fa sì che il processore Neo Quantum analizzi righe, forme e superfici per controllare la forma della luce emessa dai Quantum Mini LED, migliorando la luminosità e la precisione di tutte le immagini sullo schermo. Il frutto di tutto ciò è un’eccezionale qualità d’immagine che esprime sullo schermo contenuti pienamente HDR. Samsung Neo QLED 2022 debutta anche un algoritmo a intelligenze multiple per il miglioramento della qualità d’immagine, Real Depth Enhancer. Quest’innovazione tecnologica produce una maggiore sensazione di realismo, definendo ed elaborando un oggetto sullo schermo, rispetto allo sfondo, per creare profondità.
Inoltre, i Neo QLED 2022 di Samsung sono dotati della modalità EyeComfort, che regola automaticamente la luminosità e il contrasto sullo schermo, grazie a un sensore di luminosità integrato e a seconda del momento del giorno. Con il diminuire della luce nell’ambiente, lo schermo riduce gradualmente la luminosità e offre toni più caldi, regolando di conseguenza i livelli di luce blu. In questo modo, garantisce un’esperienza visiva più confortevole di notte, riducendo l’emissione di luce blu, che influisce sulla qualità del sonno delle persone.
Anche le feature sonore di Neo QLED sono state notevolmente aggiornate e migliorate. Sviluppando la tecnologia Object Tracking Sound (OTS), che dirige i suoni nell’ambiente per accompagnare il movimento degli oggetti sullo schermo, i prodotti 2022 saranno dotati di OTS Pro, che comprende potenti altoparlanti up-firing per creare un effetto ‘sound surround’ aereo. Neo QLED 2022 offre anche un’eccezionale esperienza Dolby Atmos. Infatti, grazie agli altoparlanti multi-canale presenti su tutto il televisore, tra cui quelli nuovi posizionati nella parte superiore, Neo QLED offre un’esperienza sonora dinamica che tiene traccia delle azioni da ogni angolatura.
I TV Lifestyle 2022 di Samsung integrano design e tecnologia senza soluzione di continuità per un’esperienza di visione unica e personalizzata. Su The Frame, The Sero e The Serif, è stato installato un nuovo display opaco (Matte Display) con proprietà antiabbagliamento, antiriflesso e antimpronta, per una visione tra le più piacevoli e confortevoli. Il nuovo Matte Display dei TV Lifestyle 2022 di Samsung ha ottenuto tre certificazioni dagli Underwriter Laboratories: ‘Reflection Glare Freè, ‘Discomfort Glare Freè e ‘Disability Glare Freè.
The Frame permette ora la visualizzazione di opere d’arte più realistica, grazie a uno schermo antiabbagliamento e antiriflesso, con Matte Display testurizzato. Lo schermo è anche antimpronta e antimacchia e permette agli utenti di ammirare le proprie opere d’arte preferite in condizioni perfette. The Frame è disponibile con dimensioni che vanno dai 32 agli 85 pollici.
The Serif ha una scocca opaca che complementa perfettamente il nuovo Matte Display, esaltando l’iconico design premium di questo TV. Con l’inserimento di un modello da 65 pollici, The Serif è ora disponibile nei formati da 43 a 65 pollici.
The Sero offre un’esperienza visiva ottimizzata, con il suo nuovo Matte Display, nelle modalità verticale e orizzontale. La nuova funzione verticale Multi View aggiunge un nuovo livello di multitasking e permette agli utenti di visualizzare simultaneamente contenuti diversi nella parte alta e bassa dello schermo, o di cercare informazioni online mentre si guarda un programma.
Gli Smart TV Samsung 2022 sono dotati di un nuovo Smart Hub, che si occupa di proporre e curare contenuti basati sulle preferenze degli utenti. Il nuovo Smart Hub guiderà gli utenti per trovare i loro contenuti preferiti o li aiuterà a scoprire qualcosa di nuovo, riducendo i tempi di ricerca. La sidebar dello Smart Hub facilita anche il passaggio tra diverse categorie di contenuti senza soluzione di continuità – media, giochi (Gaming Hub) e Ambient Mode – consentendo agli utenti di dedicarsi a varie attività.
Gaming Hub: con il Gaming Hub di Samsung gli utenti potranno scoprire ed entrare più rapidamente nei loro giochi preferiti tramite specifici servizi di streaming. I giocatori avranno accesso a un’ampia biblioteca di giochi grazie alle partnership di Samsung con aziende leader di settore come NVIDIA GeForce Now, Stadia e Utomik, e questo è solo l’inizio.
Watch Together: la nuova app permette agli utenti di avviare video chat con amici e famiglia mentre guardano i loro programmi e film preferiti, avvicinando così le persone tra loro.
Calibrazione Smart: questa funzione consente agli utenti di regolare le impostazioni per una qualità d’immagine ottimale. La modalità di base permette di calibrare gli schermi in modo rapido e semplice in 30 secondi, mentre la modalità Professional ottimizza gli schermi in circa 10 minuti per ottenere immagini particolarmente nitide.
I modelli 2022 sono anche dotati di un’ampia serie di accessori per personalizzare l’esperienza utente. Il piedistallo e la staffa per parete a rotazione automatica ereditano da The Sero l’esperienza di visione verticale, permettendo agli utenti una visione mobile grazie alla rotazione automatica dello schermo .
A completamento degli accessori, i prodotti 2022 supporteranno un’interfaccia verticale, compreso lo Smart Hub, e offriranno la funzione di Visione Verticale. Forniranno app come YouTube e TikTok, oltre allo screen mirroring e allo screen casting in modalità verticale. Infine, anche le funzioni lifestyle come Ambient Mode+ e Art Mode sono disponibili in modalità verticale. Il nuovo tasto di rotazione sul telecomando permette di ruotare facilmente lo schermo cliccando un pulsante.
Inoltre, con una maggiore scelta di cornici per The Frame e le staffe per parete sottili a movimento completo per tutti i TV , le possibilità di personalizzare la gamma Samsung 2022 sono infinite.
La serie di soundbar Samsung 2022 è dotata di tecnologia aggiornata per un’esperienza audio ancora più avvolgente e tridimensionale. Q Symphony, l’effetto surround sound emblematico dell’azienda che permette ai Neo QLED e alle soundbar Samsung di operare in sinergia, è stato migliorato. In questo modo, la soundbar entra in sinergia con tutti gli altoparlanti dei televisori, compresi quelli posizionati nella parte superiore, generando un paesaggio sonoro ampio e potente.
Le soundbar 2022 sono dotate anche di connettività wireless Dolby Atmos, una connessione wireless tra Smart TV e soundbar, in cui gli altoparlanti sia di quest’ultima che dello schermo forniscono una straordinaria esperienza audio senza la presenza di fastidiosi cavi.
Inoltre, la nuova soundbar HW-S800B Ultra Slim stabilisce un nuovo standard per la categoria delle soundbar sottili; offre bassi potenti con formato compatto integrando la tecnologia passive radiator con il suo subwoofer. Grazie ai canali degli altoparlanti top-firing, la nuova soundbar ultrasottile trasmette un suono potente con una profondità di soli 1,6 pollici.
‘Negli ultimi anni, il ruolo dei TV è radicalmente cambiato grazie alle innovazioni tecnologiche e alla modalità di fruizione dell’intrattenimento. Con la nostra nuova linea di prodotti, offriamo ai clienti un’esperienza video e audio interamente immersiva, personalizzabile in base alle loro esigenzè, spiega Simon Sung, Executive Vice President and Head of the Sales & Marketing Team of the Visual Display Business di Samsung. ‘Per appassionati di film, amanti della TV, dei giochi o anche del mondo dell’arte, Samsung propone offerte all’avanguardia capaci di arricchire qualsiasi ambientè.
(ITALPRESS).
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Cronaca
Imprese, infrastrutture sostenibili focus missione italiana a Bucarest
Pubblicato
53 minuti fa-
3 Luglio 2025di
Redazione
BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – Si avvia con successo alla conclusione la missione imprenditoriale in Romania della delegazione composta da 42 imprese italiane nel settore delle infrastrutture, accompagnate dalle associazioni di categoria: incontri istituzionali e B2B a Bucarest dall’1 al 3 luglio 2025.
La missione si è svolta nella cornice delle iniziative di “Diplomazia della Crescita”, promosse dalla rete diplomatica e dagli uffici ICE-Agenzia, su impulso del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Questa edizione ha offerto alle imprese italiane una visione aggiornata della realtà romena e un canale privilegiato di dialogo con istituzioni, associazioni di categoria e operatori locali, valorizzando allo stesso tempo le competenze del Sistema Italia per contribuire allo sviluppo infrastrutturale del Paese.
La missione è stata guidata da Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, Coordinatore per la promozione all’estero del settore delle infrastrutture e dei grandi progetti presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed è stata organizzata dall’Ambasciata d’italia in Romania e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Confindustria Romania e la Camera di Commercio Italiana per la Romania, con il coordinamento delle associazioni ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, OICE – Associazione delle società di ingegneria e architettura, ANIE – Federazione delle imprese elettrotecniche ed elettroniche e FINCO – Federazione industrie prodotti impianti servizi e lavori specializzati per le costruzioni.
Nel corso della missione è stata esposta per la prima volta all’estero la mostra Città in Scena. Urban Regeneration: the Italian way to a sustainable future. Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzata da Ance, Associazione Mecenate 90 ETS e Fondazione Musica per Roma, la mostra valorizza le migliori pratiche di rigenerazione urbana sviluppate in Italia e promuove le competenze e le tecnologie in materia di progettazione degli spazi urbani, dell’edilizia e dell’abitare delle amministrazioni pubbliche, delle imprese e dei progettisti italiani.
I lavori sono iniziati l’1 luglio presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Bucarest che ha accolto la delegazione offrendo un inquadramento ed aggiornamento politico ed economico sul Paese al fine di predisporre al meglio agli incontri dei giorni successivi. Presenti, a seguire, anche alcuni rappresentanti delle istituzioni e professionisti romeni.
Cuore centrale della tre giorni è stata la conferenza “Italy & Romania: Building Together – Sustainable Infrastructure”, che si è svolta il 2 luglio 2025, presso l’Hotel Crowne Plaza di Bucarest, e che visto la partecipazione di oltre 100 realtà romene tra imprese di costruzione, studi di progettazione e architettura, società di consulenza, compagnie statali, autorità locali impegnate in progetti infrastrutturali, rappresentanti della stampa specializzata e del sistema bancario. Un dato che testimonia il forte interesse e la vivacità del partenariato economico bilaterale tra Italia e Romania.
Ad aprire i lavori della conferenza sono stati l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo M. Durante Mangoni, il Segretario di Stato del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture della Romania, Irinel Ionel Scriosteanu, e la Segretaria di Stato del Ministero dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e dell’Amministrazione, Orsolya Maria Kover.
“A un anno dal Vertice intergovernativo e dal Business Forum di Roma, l’iniziativa di diplomazia della crescita “Italy&Romania: Building Together” torna a Bucarest – ha sottolineato nel suo intervento l’Ambasciatore Durante Mangoni -: una missione di 42 imprese accompagnate dalle associazioni di categoria italiane per cogliere le opportunità di investimento nelle infrastrutture romene. I vari programmi volti a completare l’integrazione del Paese nelle reti europee della mobilità e della logistica possono trarre grande beneficio dalle competenze e dal saper fare tecnologico proprio delle nostre imprese. Siamo pronti a creare con i partner romeni percorsi di investimento sostenibili nel tempo, improntati alla qualità e all’impatto sociale e ambientale. Una priorità politica, oltre che economica, con implicazioni strategiche sul commercio internazionale e sulla sicurezza regionale e del Mar Nero. La parola chiave dell’edizione di questo anno è sostenibilità, intesa come approccio olistico che segna un salto di qualità nel realizzare opere. Anche per questo abbiamo deciso di accompagnare la missione esponendo la mostra “Città in scena. Urban regeneration: the italian way to a sustainable future”. Per la prima volta all’estero, la mostra valorizza le migliori pratiche di rigenerazione urbana sviluppate in Italia e promuove le competenze e le tecnologie in materia di progettazione degli spazi urbani. Un’occasione privilegiata per offrire al pubblico romeno una visione ampia di quanto vogliamo costruire assieme”.
Durante il suo intervento il Segretario di Stato del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Irinel Ionel Scriosteanu, ha sottolineato il ruolo strategico della Romania nella ricostruzione dell’Ucraina, affermando che “la Romania può essere una testa di ponte chiave, se non la più importante, per la ricostruzione dell’Ucraina”. Ha evidenziato i notevoli progressi compiuti nelle infrastrutture di trasporto negli ultimi cinque anni, con oltre 700 chilometri di autostrade e strade veloci in costruzione e più di 500 chilometri già aperti al traffico, molti realizzati in collaborazione con imprese italiane. Tra questi, ha menzionato l’inaugurazione del terzo ponte più grande d’Europa, costruito con un partner italiano, simbolo di successo e cooperazione bilaterale.
Scriosteanu ha inoltre sottolineato l’importanza di sviluppare infrastrutture sostenibili e competitive, citando progetti come la Blue Motorway sul Danubio, un corridoio fluviale che, una volta regolarizzato, offrirà un’alternativa ecologica e competitiva per il trasporto merci tra il porto di Constanta e l’Europa centrale.
Orsolya Maria Kover, Segretaria di Stato del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dei Lavori Pubblici della Romania ha annunciato il rilascio a breve di una rivoluzionaria normativa in tema di strutture di approvvigionamento idrico, sistemi di canalizzazione, trattamento acque reflue componenti essenziali per la salute e benessere delle collettività.
L’evento ha posto al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità nelle infrastrutture, evidenziando le sfide e le opportunità legate all’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate per il perseguimento della sostenibilità ambientale e sociale. L’iniziativa ha facilitato un confronto diretto tra operatori italiani e romeni, volto alla costruzione di partnership per infrastrutture resilienti, sostenibili e socialmente inclusive.
Dopo le precedenti edizioni realizzate nel 2022 e nel 2023, la conferenza è tornata a Bucarest per rafforzare il dialogo economico bilaterale e promuovere nuove opportunità di partnership nel settore delle infrastrutture in Romania, guardando anche alle opportunità nei mercati limitrofi.
Tradizionale ambito di eccellenza per l’imprenditoria italiana, il comparto delle infrastrutture si conferma terreno ideale per valorizzare innovazione, sostenibilità e know-how. Il contributo italiano si dimostra particolarmente strategico nell’ambito di importanti progetti in Romania, come il raddoppio della rete autostradale, il potenziamento delle connessioni tra la capitale e le regioni periferiche, e la modernizzazione della rete ferroviaria nazionale.
“Quasi ogni anno accogliamo qui a Bucarest la missione italiana nel settore delle costruzioni, perchè – insieme alle associazioni di categoria e con i partner romeni – crediamo fermamente che il know-how italiano possa contribuire allo sviluppo sostenibile della Romania. I nostri progettisti, architetti e costruttori hanno lasciato e continuano a lasciare una forte impronta nel Paese, anche in un contesto reso fragile dalle tensioni geopolitiche e dalle incertezze economiche legate alla situazione in Ucraina e nella regione – ha affermato Micaela Soldini, Direttrice dell’Ufficio ICE-Agenzia di Bucarest -. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica della Romania (INSSE), nel 2024 il settore delle costruzioni ha mostrato dinamiche contrastanti. A dicembre, rispetto allo stesso mese del 2023, il volume complessivo dei lavori è diminuito dell’11,6% nella serie lorda e del 14,3% in quella destagionalizzata. Anche le costruzioni ingegneristiche, pur registrando una flessione annua dell’11,1%, restano un segmento strategico, sostenuto dagli investimenti infrastrutturali in corso e programmati. La missione italiana – ha proseguito – si inserisce proprio in questo contesto, in cui la Romania continua a necessitare di importanti investimenti, soprattutto nelle grandi infrastrutture per perseguire uno sviluppo sostenibile e duraturo. Le imprese italiane, con il loro know-how consolidato, sono pronte a contribuire concretamente alla realizzazione di progetti strategici – dalle autostrade alle ferrovie, fino agli impianti energetici ed alle infrastrutture sociali- fondamentali per il progredire dello sviluppo e la crescita del Paese. In questo quadro, il ruolo delle aziende italiane è particolarmente rilevante, soprattutto nei lavori pubblici e nelle grandi opere, dove spesso figurano come partner o appaltatori principali”.
Tra gli interventi di rilievo, quello di Alfredo Ingletti, Vicepresidente OICE, che ha dichiarato: “L’OICE è storicamente presente sul mercato romeno con le sue società di ingegneria e consulenza. L’Associazione ha già organizzato quattro missioni tecnico-settoriali in Romania negli ultimi tre anni. Sono presenti sia PMI sia grandi gruppi. Centrale è il settore delle infrastrutture, dove molte associate hanno contribuito alla realizzazione di importanti progetti nei settori del trasporto, ferroviario, stradale, portuale, aeroportuale e della connettività in generale. Rilevanti anche i settori dell’energia, dell’acqua e delle infrastrutture sociali – ha aggiunto -. L’Europa dell’Est e i Balcani (UE e non UE) rappresentano circa il 15% del fatturato estero delle nostre imprese. La Romania è il primo Paese dell’area. Numerose società operano con finanziamenti UE o IFI come EIB, WB e soprattutto EBRD. L’ingegneria italiana è terza in Europa per aggiudicazione di contratti EBRD, dietro Regno Unito e Austria. La Romania è un grande Paese, strategico anche per la ricostruzione dell’Ucraina. Nonostante le difficoltà fisiologiche dell’internazionalizzazione, la prossimità culturale e psicologica rende la Romania un mercato naturalmente affine all’Italia”.
L’industria italiana delle costruzioni si è dimostrata particolarmente dinamica negli ultimi anni, registrando un forte aumento del fatturato estero anche in mercati sempre più competitivi, nonostante il contesto internazionale complesso e in continua evoluzione.
La Romania, in particolare, rappresenta il secondo mercato europeo, con oltre 5,8 miliardi di euro di contratti acquisiti dalle imprese italiane di costruzione, molte delle quali vantano una lunga presenza nel Paese. Anche per ANCE l’obiettivo della missione è stato rafforzare la presenza delle imprese associate ed operanti in Romania, stimolando la partecipazione alle prossime gare pubbliche insieme con le imprese locali, e avviare nuove partnership nel settore delle infrastrutture di trasporto, beneficiario di ingenti investimenti pubblici provenienti in particolare dal Piano di Ripresa e Resilienza.
Rappresentato anche il comparto dell’involucro edilizio, promosso da FINCO, con aziende attive nella produzione di serramenti, facciate, coperture, lattoneria, schermature solari e altri componenti tecnici per l’edilizia.
“Si tratta un’importante realtà italiana, caratterizzata da un’alta attenzione al tema della sostenibilità, e che peraltro – afferma Nicola Fornarelli, Consigliere incaricato FINCO e Presidente ACMI – ha rilevanti capacità di export e presenza nei mercati esteri. Prova ne sia che l’export della filiera connotata dal logo Caseitaly, è stata nel 2024 di oltre 3,5 miliardi di euro”.
Completano la squadra, le eccellenze italiane del Sistema Anie. “Il Sistema ANIE guarda con attenzione al mercato rumeno, considerato strategico per le sue dinamiche di crescita e per i piani di investimento nel settore delle infrastrutture, sostenuti anche dai fondi europei del PNRR romeno. In particolare, lo sviluppo di reti energetiche intelligenti, sistemi di trasporto sostenibili e tecnologie per l’efficienza degli edifici rappresentano ambiti di collaborazione privilegiati per le aziende dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana. Le tecnologie fornite dalle imprese del Sistema ANIE, al centro delle transizioni energetica e digitale, possono contribuire concretamente alla realizzazione di un’infrastruttura moderna, resiliente e digitalizzata”, spiega Michele Lignola, Direttore Generale Federazione ANIE.
La missione si è conclude il 3 luglio con un incontro tecnico presso l’Ordine degli Architetti della Romania e due visite operative presso il parco noleggi materiale edile di Faresin Romania e presso il cantiere dell’autostrada A7, realizzato dalla società Pizzarotti.
– Foto ufficio stampa Ufficio ICE-Agenzia di Bucarest –
(ITALPRESS).
Cronaca
Utilities, valore della produzione +79% in dieci anni
Pubblicato
54 minuti fa-
3 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Un valore della produzione salito dai 38 miliardi del 2015 ai 68 miliardi del 2025 e una crescita degli occupati, che in dieci anni sono passati da 90.000 a 104.000. Sono alcuni dei dati sull’evoluzione del comparto delle utilities emersi oggi nell’Assemblea generale di Utilitalia, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione sorta nel 2015 dopo la fusione tra Federutility e Federambiente. Dal 2015 al 2025 il valore della produzione delle utilities italiane è aumentato del 79%, arrivando a 68 miliardi. Gli occupati, anche a fronte di un consolidamento industriale che ha visto fusioni e aggregazioni, sono aumentati del 15%, dai 90.000 del 2015 ai 104.000 attuali. A testimonianza del valore generato dalle utilities sui territori nel quali operano, mediamente ogni euro di fatturato di queste aziende genera un livello di produzione di 2,6 euro e, al contempo, per ogni milione di euro di fatturato si impiegano tra i 16 e i 34 occupati.
“Negli ultimi anni – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – tra pandemia, crisi energetica e siccità le utilities si sono trovate ad affrontare una serie di situazioni emergenziali che hanno rappresentato sfide enormi per il comparto. Ciò nonostante, le imprese non si sono limitate a garantire la continuità dei servizi ma hanno realizzato investimenti fondamentali per supportare la transizione ecologica del Paese, confermando la loro centralità all’interno di questo percorso”.
Per quanto riguarda il settore idrico, gli investimenti pro-capite sono passati dai 38 euro annui del 2015 agli 80 euro stimati nel 2025, con una crescita del 110%. Tra i nodi da sciogliere figurano gli investimenti relativi alle gestioni “in economia”, dove gli enti locali si occupano direttamente del servizio idrico: qui gli investimenti crollano a 29 euro per abitante. Per il prossimo futuro, a fronte di un valore complessivo degli investimenti sostenuti dalla tariffa aumentato fino a circa 4 miliardi l’anno, il fabbisogno di settore è stimato da Utilitalia in almeno 6 miliardi l’anno.
Negli ultimi anni il PNRR ha destinato al settore circa 1,1 miliardi annui: serviranno dunque risorse aggiuntive pari a circa 0,9 miliardi di euro l’anno fino al 2026, e pari ad almeno 2 miliardi di euro l’anno dopo la chiusura del PNRR, per innalzare l’indice di investimento complessivo. Nell’ottica della Federazione, alle risorse derivanti dalla tariffa andrebbe affiancata anche una quota di contributo pubblico di almeno 1 miliardo di euro l’anno per i prossimi 10 anni.
Investimenti che sono necessari anche nel settore dei rifiuti urbani, dove negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi in avanti sul fronte della raccolta differenziata (passata dal 47,5% del 2015 al 67% attuale) e del riciclaggio (salito dal 41,1 % del 2015 al 50,8% attuale). L’Unione europea ha posto obiettivi sfidanti al 2035 che riguardano l’effettivo riciclo per il 65% dei rifiuti urbani prodotti e uno smaltimento in discarica fino ad un massimo del 10%, mentre attualmente l’Italia si attesta al 16%, anche se molti passi avanti si sono fatti rispetto al dato del 2015 (26%). Per centrarli in futuro, sono necessari investimenti aggiuntivi pari a circa 4,5 miliardi: di questi, 3 miliardi riguardano la dotazione impiantistica (2,5 per impianti di incenerimento e 0,5 per la digestione anaerobica), mentre 1,5 miliardi saranno necessari per potenziare i sistemi di raccolta differenziata. Il settore dell’energia, invece, è atteso da una radicale trasformazione per far fronte agli obiettivi di decarbonizzazione e di contrasto ai cambiamenti climatici.
Con il Green Deal e la Legge Europea per il Clima, l’Ue ha individuato un punto di arrivo estremamente ambizioso: la neutralità climatica al 2050. L’analisi dei piani industriali delle maggiori utilities impegnate in campo energetico ha evidenziato un volume di investimenti programmati pari a circa 19 miliardi di euro nei prossimi 5 anni: fra questi, 7,6 sono destinati ad investimenti per le reti elettriche, del gas e del teleriscaldamento, 7,7 alla produzione di energia rinnovabile e non rinnovabile, mentre circa 1,5 miliardi sono destinati all’efficientamento energetico e alla mobilità sostenibile.
Guardando al futuro, il comparto delle utilities si trova davanti a sfide cruciali che richiedono un impegno strategico su più fronti.
Come evidenzia il vicepresidente vicario di Utilitalia, Luca Dal Fabbro, “le imprese dei servizi pubblici si candidano a essere attori essenziali nel nuovo equilibrio tra sicurezza energetica ed ambientale, innovazione e crescita economica e coesione territoriale. In questo quadro, l’industrializzazione del settore e il superamento delle gestioni in economia, dove ancora presenti, restano fondamentali per migliorare le performance e aumentare la capacità di investimento complessiva. La strategia futura si fonda su tre assi portanti: una regolazione evolutiva, una governance industriale efficiente e non meno importante una forza lavoro competente e orientata al cambiamento”.
Tra le priorità chiave individuate da Utilitalia figurano il rafforzamento del ruolo della regolazione indipendente, l’incremento degli investimenti nella sicurezza e resilienza delle infrastrutture e degli approvvigionamenti, le aggregazioni per una governance efficiente e il superamento dei vincoli normativi del Testo Unico sulle Partecipate. E ancora il consolidamento dell’industrializzazione dei settori, investimenti ancora più ingenti per garantire la qualità della risorsa idrica, misure tese a garantire la continuità agli investimenti oltre l’orizzonte del PNRR, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi operativi e gestionali e politiche del lavoro che favoriscano stabilità, formazione e innovazione organizzativa.
– foto ufficio stampa Utilitalia –
(ITALPRESS).
Cronaca
Athora Italia “Sulle polizze divario informativo da colmare”
Pubblicato
54 minuti fa-
3 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’Osservatorio Look to the Future di Athora Italia ha concluso la seconda wave di ricerca e analisi – condotta da Nomisma – sul livello di conoscenza che gli italiani hanno delle polizze assicurative, fotografando il presente e delineando le prospettive future. Dai dati emerge a più riprese quanto la carenza di una cultura finanziaria adeguata sia il primo ostacolo a una scelta consapevole.
Il quadro appare netto: solo il 30% degli italiani dichiara di conoscere bene le polizze assicurative, mentre la stragrande maggioranza, pari al 68%, possiede una conoscenza solo parziale.
Le polizze più note riguardano ambiti concreti e quotidiani come casa (93%), salute (93%) e pensione (91%). Nell’ambito delle polizze vita, quelle con copertura caso morte sono più conosciute (91%) rispetto a quelle con una componente finanziaria (46%), che ancora faticano a entrare nelle scelte delle famiglie.
La marcata lacuna informativa ostacola in particolare i prodotti vita a contenuto finanziario e di riflesso incide nelle decisioni delle famiglie, ancora centrali nelle scelte assicurative: il 50% degli intervistati afferma di prendere decisioni con il partner o con altri familiari, mentre il 44% decide autonomamente.
Alle conoscenze limitate, gli italiani affiancano opinioni a volte contrastanti sull’utilità delle polizze. Il 51% riconosce l’utilità delle polizze per danni e infortuni, segno di una buona comprensione dei prodotti a vocazione protettiva. Rispetto alle polizze con contenuto finanziario emergono invece pareri discordanti: il 18% le ritiene sicure, il 25% vantaggiose, un altro 25% le considera rischiose, l’8% superflue, mentre circa un quarto degli intervistati non sa esprimere un giudizio, ulteriore segnale di incertezza e indice di generale disinformazione a riguardo, nonchè aspetto che evidenzia l’importanza di azioni di educazione finanziaria rivolte ai cittadini.
Riguardo le motivazioni che guidano coloro che hanno sottoscritto una polizza assicurativa, la ricerca dimostra che queste variano in base alla tipologia: per le polizze danni, infortuni e malattia prevalgono esigenze di protezione e tranquillità, mentre per le polizze a contenuto finanziario o previdenziale, le scelte sono guidate da un mix di logiche: integrazione della pensione pubblica (58%), investimento (45%), vantaggi fiscali (41%) e pianificazione di spese future (33%).
E quali sono i canali distributivi più importanti nel collocamento delle polizze vita? Le banche si confermano ancora il primo canale per la sottoscrizione (42%), seguite dalle agenzie assicurative e dai consulenti finanziari.
Così come la maggior parte delle procedure – raccolta dati e firme – avviene ancora in filiale, a conferma della centralità della relazione personale.
Interessante notare anche cosa, secondo gli italiani, farebbe aumentare il valore percepito di una polizza vita a contenuto finanziario. Certamente i servizi integrativi (valutati dal 56% tra i non possessori), ossia le coperture aggiuntive o funzionalità extra che vengono offerte in abbinamento alla polizza principale. I più richiesti secondo i potenziali possessori sono le coperture sanitarie, indicate dal 53% degli italiani, la protezione in caso di perdita di autosufficienza (41%), la consulenza finanziaria (35%) e i servizi di pianificazione pensionistica e successoria (29%).
“La ricerca avvalora ancora di più la nostra strategia di posizionamento nella bancassurance, canale sul quale stiamo investendo molto come testimoniano i recenti accordi esclusivi con alcune importanti Banche del territorio – ha commentato Jozef Bala, Amministratore Delegato di Athora Italia -. Ma occorre lavorare ancora per colmare il divario informativo evidenziato dall’Osservatorio, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza e l’utilità delle polizze vita. Per questo supportiamo da tempo e concretamente progetti di educazione finanziaria che coinvolgono la popolazione a partire dai più giovani. Solo così potremo mettere le famiglie di domani nelle condizioni di compiere scelte assicurative consapevoli, tutelando al meglio i loro risparmi e il loro futuro”.
– News in collaborazione con Athora Italia –
– Foto ufficio stampa Athora Italia –
(ITALPRESS).


Meloni “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”

Imprese, infrastrutture sostenibili focus missione italiana a Bucarest

Utilities, valore della produzione +79% in dieci anni

Athora Italia “Sulle polizze divario informativo da colmare”

Tragedia in Spagna: morto a 28 anni il giocatore del Liverpool Diogo Jota

Caro voli, Antitrust “Serve più trasparenza, avviato confronto con la Commissione europea”

Per i saldi ogni famiglia spenderà in media 203 euro per un valore complessivo di 3,3 miliardi

George Moutafis nuovo Amministratore Delegato di Fincantieri Marine Group
IL FORMALAVORO – LUGLIO 2025
ZONA LOMBARDIA – 3 LUGLIO 2025

L’Università Cattolica propone un confronto internazionale sulla malnutrizione

ZONA LOMBARDIA – 6 MAGGIO 2025

Ucraina, appello dei cardinali “per una pace giusta e duratura”

TG NEWS ITALPRESS – 26 MAGGIO 2025

AL POLIAMBULATORIO FONDAZIONE ATM “INCONTRO CON LA TUA SALUTE”, L’EVENTO IL 19 GIUGNO

PERCHE’ NAPOLEONE E’ IMPORTANTE ALLA PROCURA DI PAVIA, NON SOLO PER IL CASO GARLASCO

Ucraina, Meloni “Aspettiamo la risposta russa sul cessate il fuoco”

Referendum, affluenza definitiva al 30.58%

Paolini vola ai quarti degli Internazionali, in campo Sinner vs De Jong

Iran, Schlein “Serve voce forte Ue per evitare rischio guerra globale”
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Tg News 02/07/2025
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