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INVERNO SENZA SCOSSE – DIVISI DA UN VIRUS

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L’inverno non sta accontentando, forse, quasi nessuno. Non accontenta chi ama freddo e neve, non accontenta chi non ama l’inverno e vorrebbe giornate tiepide. Spesso arrivano le nebbie ma, come un gioco di parole, svaniscono e compaiono, al contempo mostrando e nascondendo colori e contorni.
Nei prossimi giorni cambierà davvero poco anche se il freddo notturno si mostrerà meno intenso, così come le giornate miti di qualche giorno fa faranno spazio a massime più contenute.
Potranno aversi insomma notti con qualche gelata, qualche brinata, nebbie, che si dissolveranno probabilmente almeno un po’ durante il dì, o più probabilmente si solleveranno a formare nubi basse, ma le temperature non andranno oltre i 6-7 gradi in linea di massima.
Come sempre le previsioni possono essere sbagliate, ma il panorama che ho descritto è quello più probabile. E’ bene sapere che una previsione non è una certezza, anche se sembra di dire una cosa scontata, spesso si ascolta il meteo come un dato di fatto, forse anche per colpa delle certezze che vi vendono o vi trasmettono involontariamente alcuni meteorologi o presunti tali.
Veniamo ora ad un argomento molto difficile di cui parlare, ma che è ciò di cui si parla incessantemente da due anni, cioè il Covid. Il problema è che si sta creando una frattura tra le persone in vaccinate e non vaccinate, e mi sembra che questo sia un errore frutto anche di malintesi difficili da chiarire.
Una parte della popolazione non vuole vaccinarsi. A torto o a ragione, è una opinione che può essere rispettata dal momento che attraverso i mezzi protettivi si può evitare l’isolamento sociale cui li si sta sottoponendo, cosa che non si è mai pensato di fare per i fumatori, anch’essi costosi per le cure, che tolgono posti letto ad altri malati, e che danneggiano se stessi (soprattutto) e gli altri. Ma qui l’obiettivo dichiarato è indurli a vaccinarsi senza obbligo di legge
Difatti molti non sono contrari tanto al vaccino, quanto a tale sistema indiretto.
Molti riterrebbero più onesta la via dell’obbligatorietà diretta, che non proporre è una scelta politica (ormai solo parziale).
Desta qualche perplessità agli scettici la richiesta della FDA americana di permettere la somministrazione vaccinale, ma di divulgarne le motivazioni fra 55 anni.
Resta poi un concetto di fondo su cui le democrazie europee dibattono: fino a che punto è giusto obbligare i cittadini? Ed è Costituzionale? Domanda non retorica se pensiamo ai decreti poi modificati che limitavano la libertà di movimento, o se pensiamo al diritto al suicidio assistito. Ai tempi del lockdown rivendicavo il diritto a far due passi all’aria aperta, mi fu detto che sarebbe stato giusto punirmi (“punirne uno per educarne cento”) perché se mi fossi fatto male avrei tolto posti letto ai malati Covid. Se proseguiamo su questa strada di ragionamento perché non vietare le attività domestiche, fonte di tanti incidenti?
Il punto è che si era creato un nemico, che doveva nella mente ancora primitiva dell’homo sapiens giustificare ciò che stava avvenendo. Non sono lontani i tempi dei sacrifici umani, della caccia alle streghe e attuali quelli di mille superstizioni.
Un virus che poteva unirci, è servito a dividerci, e per sconfiggere questo non basta un vaccino.

Marcello Poggi

L’articolo INVERNO SENZA SCOSSE – DIVISI DA UN VIRUS proviene da PAVIA UNO TV.

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LA VOCE PAVESE – CORRIPAVIA, DA GRANDE EVENTO A BRUTTA FIGURA

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LA VOCE PAVESE – CORRIPAVIA, DA GRANDE EVENTO A BRUTTA FIGURA
A cinque mesi dalla gara è polemica sulla CorriPavia, storica manifestazione che solo l’anno scorso aveva richiamato circa 4mila appassionati in città. "L’edizione 2024 non si farà" ha fatto sapere il presidente della società organizzatrice Franco Corona. "Non salterà" ha replicato l’assessore allo Sport del Comune di Pavia, Pietro Trivi. "Se la società Cento Torri ha deciso di non voler piu essere il braccio organizzativo – ha aggiunto Trivi –, farò quanto possibile perché la manifestazione non cessi di esistere. Ho già incaricato gli uffici dell’assessorato allo sport di studiare la predisposizione di un avviso pubblico per individuare una società sportiva che, con rinnovato entusiasmo, voglia aprire a Pavia un nuovo ciclo della CorriPavia". L’anno scorso la corsa ha ottenuto un contributo di 40mila euro superiore a quello che era stato concesso in passato. "Era nell’aria che la Cento Torri non si volesse più impegnare – ha aggiunto l’assessore allo sport –, il presidente Corona lo ha annunciato e comunicato al presidente regionale della Fidal, Gianni Mauri, e al sindaco Fabrizio Fracassi, per “motivazioni di tipo organizzativo e legate alla mancanza di adeguate risorse finanziarie certe”.

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L’INGEGNERA DI VOGHERA – UN MONDO PIENO

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Valorizzare le tradizioni, recuperando il nostro passato, attualizzando il presente e proiettandosi verso il futuro, andando a conoscere quello che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione per migliorare la qualità della nostra vita. Giovanna Gabetta è la prima donna laureata in ingegneria nucleare in Italia, il suo grande amore è la ricerca. Con Alessandro Paola ogni Sabato alle 21,30 conduce “L’Ingegnera di Voghera” su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.

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