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Cronaca

McDonald’s, prodotti Dop e Igp e Bastianich protagonisti di My Selection

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ROMA (ITALPRESS) – Grazie anche alla partnership con la Fondazione Qualivita che da oltre 20 anni si occupa della valorizzazione dei prodotti a indicazione geografica, e con il supporto di Origin Italia, l’associazione che riunisce 70 consorzi di tutela, torna My Selection, la linea di ricette realizzate a quattro mani da McDonald’s e Joe Bastianich per esaltare e portare al grande pubblico i prodotti di eccellenza del Made in Italy. Una collaborazione, quella tra McDonald’s, i Consorzi di tutela e i produttori locali, che dura da 14 anni e che ha visto a oggi coinvolti nel menu della catena 16 prodotti certificati tra i più famosi delle eccellenze agroalimentari italiane per un totale di quasi 3.500 tonnellate di materia prima e circa 40 ricette.
I protagonisti di My Selection 2022, disponibili in tutti i 630 ristoranti McDonald’s d’Italia, sono tre: My Selection Chicken Asiago DOP, con il famoso formaggio veneto, petto di pollo italiano e salsa con olive taggiasche liguri; My Selection Montasio DOP & Pancetta, con Montasio panato, carne bovina 100% italiana, pancetta italiana e una speciale salsa alla Mela Alto Adige IGP; infine, l’immancabile My Selection BBQ, ormai un classico dell’assortimento caratterizzato dalla salsa BBQ con Aceto Balsamico di Modena IGP e Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP. Solo per la nuova edizione di My Selection verranno acquistate circa 650 tonnellate di ingredienti tipici, DOP o IGP; in particolare, 111 tonnellate di Asiago DOP, 400 tonnellate di Montasio DOP, 14 tonnellate di purea di Mela Alto Adige IGP, 42 di Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, 14 di Aceto Balsamico di Modena IGP, 5 tonnellate di olive taggiasche liguri e 64 di pancetta italiana.
“Siamo estremamente orgogliosi di riconfermare il nostro ruolo accanto ai Consorzi di tutela del nostro Paese, soggetti importantissimi non solo per diffondere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari, ma anche per favorire e promuovere la sostenibilità delle filiere del food – commenta Dario Baroni, amministratore delegato McDonald’s Italia -. Accanto a loro, il nostro ruolo è duplice: da un lato, rendere accessibili a tantissime persone prodotti che spesso sono conosciuti solo nei territori da cui provengono. Dall’altro, funzionare come anello di congiunzione tra la filiera e il consumatore finale, consentendo un dialogo tra produzione e grande pubblico”.
“Una sinergia che dura da 14 anni quella fra Qualivita e McDonald’s – aggiunge Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita – che ha sempre messo al centro qualità ed esatta informazione al consumatore, attraverso un corretto utilizzo dei prodotti italiani DOP IGP e una positiva collaborazione con i Consorzi di Tutela. My Selection rappresenta una modalità sicuramente vincente per apprezzare e diffondere le eccellenze italiane”.
“I Consorzi di Tutela sono un importante veicolo per lo sviluppo delle filiere di qualità italiane – afferma Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia -. Il loro coinvolgimento diretto da parte di McDonald’s nella valorizzazione di ingredienti DOP IGP attraverso iniziative come quella di My Selection è indice di un modus operandi che garantisce sia le imprese che i consumatori.
Auspico che grazie a questa esperienza possano svilupparsi progetti analoghi anche all’estero”.
La lunga storia di collaborazione tra McDonald’s e i Consorzi di tutela si aggiunge al percorso di italianità che l’azienda intraprende ormai da diverso tempo e grazie al quale oggi l’85% dei suoi fornitori ha sede in Italia. Numeri rilevanti anche in termini di investimento nel settore agroalimentare del Paese, con l’acquisto di 94mila tonnellate di prodotti italiani ogni anno,
pari a un valore di circa 200 milioni di euro.
(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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