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Cronaca

Edison, nel 2021 l’utile netto sale a 413 milioni

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2021 che, dopo un 2020 fortemente impattato dalla pandemia e dalla contrazione dei consumi energetici, si è chiuso con una marcata crescita di tutti gli indicatori economici e con un’ottima performance di tutti i suoi business. “I risultati – si legge in una nota – sono frutto della forte ripresa economica e delle operazioni di portafoglio che hanno rafforzato il posizionamento strategico della società sulle attività della transizione energetica: generazione elettrica low-carbon, in particolare rinnovabile, uso efficiente del gas e servizi energetici ai clienti. La società ha inoltre consolidato l’impegno rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030”.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) della società è salito a 989 milioni di euro con una crescita del 44,6% rispetto al 2020, grazie soprattutto al contributo della Filiera Energia Elettrica. Il risultato di questa Filiera è frutto soprattutto della performance delle attività di ottimizzazione del portafoglio produttivo, di dispacciamento dell’energia, oltre che di produzione rinnovabile.
Al miglioramento della marginalità hanno contribuito anche i buoni risultati dei servizi di efficienza energetica e delle vendite sul mercato retail, dopo un 2020 impattato significativamente dalla pandemia e da effetti climatici che avevano ridotto i consumi di energia. La Filiera Attività Gas registra l’incremento dei volumi venduti e la dismissione di Infrastrutture Distribuzione Gas (IDG).
Il Gruppo ha chiuso il 2021 con un risultato netto positivo per 413 milioni di euro da 19 milioni di euro del 2020. Il risultato è frutto del buon andamento industriale – favorito dalla ripresa dello scenario economico -, che malgrado elementi non ricorrenti correlati alle Attività non-Energy registra in positivo l’esercizio dell’opzione di riallineamento dei valori fiscali di alcuni asset e del goodwill. Il risultato netto corrente è di 463 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario al 31 dicembre 2021 è sceso a 104 milioni di euro da 520 milioni di euro al 31 dicembre 2020. La performance industriale ha permesso una crescita del 20% degli investimenti destinati alla produzione low carbon (in fase di realizzazione due centrali termoelettriche di ultima generazione in Veneto e Campania) e da fonti rinnovabili, nonchè ai servizi energetici e ambientali.
“Hanno contribuito ampiamente alla creazione di cassa anche le operazioni straordinarie legate al riposizionamento strategico della società: la cessione delle attività E&P in Norvegia e di IDG e l’ingresso di un partner finanziario nel capitale di Edison Renewables dopo l’acquisto del 70% di E2i Energie Speciali – prosegue la nota -. Questo impatto positivo è stato bilanciato da uno scenario prezzi di mercato altamente volatile che ha portato a un significativo incremento del capitale circolante nella seconda parte dell’anno. Fenomeno questo che ci si attende sia di natura temporanea”.
Edison ha chiuso il 2021 con ricavi di vendita a 11.739 milioni di euro, in crescita dell’83,7% da 6.390 milioni di euro del 2020. Al risultato hanno concorso entrambe le filiere: i ricavi della Filiera Attività Gas sono saliti a 7.752 milioni di euro (3.243 milioni di euro nel 2020), quelli della Filiera Energia Elettrica si sono attestati a 4.649 milioni di euro (3.830 milioni di euro nel 2020).
(ITALPRESS).

Cronaca

AQP, innovazione e attività internazionali per il futuro dell’acqua

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BARI (ITALPRESS) – Dispositivi che dal rumore riconoscono le perdite idriche occulte e consentono di risparmiare risorsa preziosa, fanghi di depurazione trasformati in biocarburanti e ammendanti agricoli, impianti alimentati dalle energie rinnovabili, un gemello digitale di una fra le più grandi reti idriche d’Europa in grado di simulare scenari e tutelare i cittadini, sistemi smart per garantire sempre un’acqua potabile di qualità eccellente: il primo Report Innovazione e Attività internazionali di Acquedotto Pugliese (AQP) è un manifesto per affrontare una delle più grandi sfide dei nostri tempi, il cambiamento climatico.
“Il futuro dell’acqua è oggi – spiega Domenico Laforgia, presidente della storica società che gestisce il servizio idrico integrato in Puglia e promotore del documento – e le soluzioni migliori per garantire risorsa a una terra che ne è naturalmente priva sono l’innovazione e lo scambio di competenze. Grazie alle soluzioni messe in campo negli ultimi anni – sottolinea Laforgia – oggi soddisfiamo il fabbisogno potabile di 4 milioni di cittadini prelevando oltre 115 milioni di metri cubi d’acqua in meno dall’ambiente rispetto al 2009. E’ come se avessimo costruito un invaso. E’ necessario continuare sulla via dell’efficientamento, del riuso e della ricerca di fonti alternative, perchè il cambiamento climatico negli anni a venire mostrerà i suoi effetti con ancora più forza”.
Dall’avveniristica Control Room inaugurata a febbraio 2024 alle valvole intelligenti del progetto Watergy capaci di recuperare energia mentre regolano portata e pressione, fino alla prima fattoria acquaponica d’Europa di Castellana Grotte in cui si allevano pesci e coltivano verdure riutilizzando le acque di depurazione, il report fa il punto su 24 progetti innovativi. La transizione ecologica è centrale e procede di pari passo con l’attenzione verso un servizio sempre migliore per i cittadini. Già oggi, ad esempio, sono attivi 240mila smart meter che dialogano direttamente con il sistema di controllo di AQP e comunicano variazioni su consumi ed eventuali anomalie; entro pochi anni saranno 1 milione a copertura dell’intero territorio. E dal 2026 il dissalatore di Taranto, il primo pugliese, diventerà una nuova fonte ecosostenibile per rispondere al bisogno di sicurezza idropotabile di 385mila persone del versante ionico.
Progetti che diventano best practice da condividere con partner nazionali e internazionali “poichè – sottolinea Laforgia – l’acqua non conosce confini e con il Mediterraneo diventato un hotspot del cambiamento climatico, è fondamentale mettere a fattor comune le migliori esperienze”. Le attività internazionali sono sempre più multidisciplinari e multistakeholder. Acquedotto Pugliese è tra i promotori dell’International Water School che opera in collaborazione e sinergia con l’AQP Water Academy, collabora con università e centri di ricerca come Politecnico di Bari, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e The European House – Ambrosetti, ha relazioni costanti con altri gestori, in particolare nell’ambito di Utilitalia, ed è socio di Aqua Publica Europea (APE), Institut Mèditerranèen de l’Eau (IME) e – prima organizzazione italiana – del World Water Council (WWC).
Un impegno sulla gestione responsabile della risorsa idrica testimoniato anche dalla presenza di AQP alla Conferenza ONU di New York sull’acqua del 2023 e dall’organizzazione di un “partner event” durante l’EU Green Week del 2024.
-foto ufficio stampa AQP –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Un auto finisce nel Po nel Mantovano, recuperati i corpi di due persone

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(MANTOVA) (ITALPRESS) – Questa mattina, poco dopo le 9,00, un’automobile è finita nelle acque del Po a San Benedetto, nel Mantovano. Due i corpi recuperati dai vigili del fuoco. Sarebbero quelli di due persone anziane.

I Vigili del fuoco del Comando di Mantova sono intervenuti con squadre ordinarie, soccorritori acquatici, nucleo sommozzatori della Lombardia giunti da Milano e un elicottero del reparto volo dell’Emilia Romagna con a bordo un altro team di sommozzatori. Estricate dal veicolo due persone purtroppo senza vita, in corso le operazioni di recupero del mezzo sommerso.

-Foto Vigili del Fuoco-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Truffa all’Ue, confiscati beni a 4 imprenditori agricoli padovani

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PADOVA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Padova ha eseguito, su delega della locale Procura della Repubblica, un provvedimento di confisca di 4.762.261,06 emesso dal Tribunale di Padova nei confronti di 4 imprenditori agricoli padovani condannati per aver ideato un articolato sistema di frode che ha consentito a 6 aziende, sedenti nelle province di Padova, L’Aquila e Perugia, di beneficiare indebitamente, tra il 2015 e il 2020, di contributi del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (F.E.A.G.A.).

Il risultato giunge al culmine di indagini che hanno consentito al Tribunale di Padova di disporre, oltre alla confisca, anche la condanna dei quattro responsabili a pene comprese tra 1 anno e 8 mesi e 2 anni e 8 mesi di reclusione; sentenza divenuta irrevocabile nel mese di giugno 2025 a seguito delle conferme della Corte d’Appello di Venezia e della Suprema Corte di Cassazione.

Attraverso le indagini patrimoniali volte ad apprendere gli indebiti vantaggi finanziari ottenuti nel tempo dai condannati e dalle aziende agricole da loro amministrate, sono confluiti a patrimonio dello Stato partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, polizze assicurative, fabbricati e terreni, nonchè un complesso aziendale, per un valore complessivo stimato di € 3,3 ml.

Le indagini, condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, accertamenti bancari e acquisizioni documentali presso gli organismi pagatori, hanno consentito di acclarare che i responsabili della frode, privi dei requisiti per ottenere sostegni finanziari previsti dalla Politica Agricola Comune, hanno ideato artificiosamente l’ingresso nel settore agricolo, quali prestanome, di due “giovani agricoltori” al fine di ottenere fraudolentemente indebiti premi (cosiddetti “titoli” o “diritti all’aiuto”) nel comparto F.E.A.G.A. per la gestione fittizia di terreni tra le province di Bolzano, Trento, Perugia, Ascoli Piceno e L’Aquila.

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In particolare, l’attività d’indagine ha consentito di constatare che gli aiuti riconosciuti ai due prestanome, sono stati artificiosamente trasferiti, grazie ad un complesso intreccio di fusioni societarie e compravendite di natura fittizia, agli artefici della truffa permettendo così a quest’ultimi di ottenere i tanto ambiti contributi, pari a 4,7 ml, messi a disposizione dal Fondo Economico Europeo per l’agricoltura.

I condannati sono stati inoltre segnalati alla Procura Regionale della Corte dei Conti del Veneto per il danno erariale; la Magistratura Contabile, dopo aver vagliato il quadro probatorio, ha disposto il sequestro conservativo anticipato di beni nella disponibilità dei responsabili per l’importo di 3,9 milioni di euro

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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