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Cronaca

Calenda “se Draghi andrà via niente soldi Ue”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli episodi in cui le forze politiche in Consiglio dei ministri votano una cosa e in Parlamento un’altra si stanno moltiplicando. Questo logora il governo. E ritengo che Draghi faccia bene a richiamare l’attenzione su questo problema. Non si può pensare di andare avanti seguendo gli strappi di Salvini o le divisioni del Pd, dove Francesco Boccia e Michele Emiliano sabotano il decreto sull’Ilva. Così l’azione parlamentare finisce per diventare una maionese impazzita, mentre l’azione di governo continua ad avere una sua linearità, perchè, alla fine della fiera, i rappresentanti dei partiti in Consiglio dei ministri fanno quello che dice Draghi”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il leader di Azione, Carlo Calenda, convinto che la situazione non possa peggiorare “perchè se peggiora se ne va Draghi. Se in Parlamento i partiti creano le condizioni per inficiare quello che fa il governo lui non resta. E se Draghi se ne va perdiamo i soldi europei e il Paese finisce nel caos. A quel punto diventerà davvero difficile riuscire a uscire da una situazione del genere”.
Il Pnrr, aggiunge Calenda, “già sarà difficilissimo per Draghi portarlo avanti in questa situazione. Ma la possibilità di farlo senza di lui non esiste. Con chi lo facciamo? Con il governo di chi? Il punto è che per l’irresponsabilità delle forze politiche si sta ripetendo esattamente quanto è avvenuto per il Quirinale. Allora si facevano i nomi, poi si ritiravano, poi si rifacevano… è lo stesso meccanismo: mancanza assoluta di serietà”.
Intanto, oggi si apre il congresso di Azione, che “si struttura come un partito. Abbiamo eletto i direttivi provinciali (sono 108) e quelli regionali ed eleggeremo la direzione nazionale. La nostra linea continua a essere quella iniziale, che ha trovato un approdo nelle elezioni di Roma”, spiega Calenda, secondo cui “oggi non ci vuole un centro nel senso deteriore del centrismo, ma ci vuole una terza area politica, che sia l’area del riformismo pragmatico, di un modo di fare politica serio e responsabile, che non è ostaggio dei 5 Stelle da un lato e dei sovranisti dall’altro. Questo è quello che Azione si propone di costruire, ovviamente, tenendo aperta la porta a chi vuole partecipare. Io partirò per un giro del Paese che durerà più di un anno. La mia campagna per le elezioni capitoline si intitolava ‘Roma sul seriò, questa sarà la volta di ‘Italia sul seriò”. Calenda è convinto che “la riforma elettorale non si farà. E quindi andremo per l’alto mare aperto, affrontando la sfida elettorale in modo indipendente dai due poli perchè altrimenti ricadiamo nel leitmotiv di questa legislatura. Quello per cui si va alle elezioni e si dice ‘mai con i fascistì, ‘mai con 5 Stellè e poi si finisce per allearsi con i fascisti o con i 5 Stelle. Io confido nella capacità degli italiani di rendersi conto dell’errore commesso quando hanno votato partiti che hanno fatto qualunque tipo di promessa pur di governare”. Secondo Calenda “il Pd rimane un interlocutore e anche Italia viva. Poi Forza Italia e persino una parte della Lega, quella di Giorgetti, che oggi parlerà al nostro congresso”.
(ITALPRESS).

Cronaca

In Norvegia centrosinistra verso la vittoria, sconfitte le destre

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ROMA (ITALPRESS) – Resta al governo della Norvegia il centrosinistra, secondo le stime TV2 e NRK. All’alleanza guidata dal premier uscente Jonas Gahr Støre, infatti, verrebbero accreditati 89 seggi, quattro sopra la maggioranza assoluta. Le destre guidate da Sylvi Listhaug, invece, si fermerebbero a quota 80 seggi.
– foto Ipa agency, il premier uscente Jonas Gahr Støre –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Doppiette e autogol, Italia batte Israele 5-4

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DEBRECEN (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Vittoria sofferta per l’Italia, contro Israele finisce 4-5, decisiva la rete di Sandro Tonali in pieno recupero dopo una partita incredibile. Secondo posto per gli azzurri nel gruppo I, a -3 dalla Norvegia, domani impegnata contro la Moldavia e con una gara in più. Nel prossimo turno ci sarà la sfida in casa dell’Estonia, poi il ritorno contro Israele a Udine. L’atteggiamento degli azzurri è stato totalmente differente rispetto alla sfida di Bergamo contro l’Estonia: il 4-3-3 pensato da Gattuso – sempre con la coppia Retegui-Kean in attacco – ha sbilanciato troppo l’Italia, la squadra di Ben Simon ha sfruttato una disattenzione difensiva al 16′ del primo tempo, con Locatelli che ha deviato nella propria porta un filtrante di Biton. Il primo squillo è arrivato con un diagonale di Retegui deviato in corner, al 31′ lo stesso Locatelli ha colpito la traversa dopo un’acrobazia in area avversaria. Il pareggio è arrivato grazie a Moise Kean al termine con una combinazione con lo stesso Retegui.
La nazionale azzurra è tornata in campo cercando di sfruttare il buon finale di primo tempo, ma la rete di Dor Peretz al 7′ – conclusione di prima intenzione dal limite – ha ribaltato nuovamente l’inerzia. La reazione è arrivata immediatamente, ancora Kean si è avventato su un pallone vagante: rimbalzo e tiro in fondo alla rete per il 2-2 maturato nel giro di un paio di minuti. Il pareggio ha dato nuova linfa vitale alla squadra di Gattuso, al 14′ è arrivato il sorpasso grazie a una rimessa laterale: palla addomesticata da Retegui e conclusione di Politano a superare la terza volta Daniel Peretz. A un quarto d’ora dalla fine Israele ha spaventato ancora gli azzurri, su un tiro-cross di Solomon è arrivato un intervento di Donnarumma per evitare il pareggio. Dopo lo spavento è arrivata la quarta rete sull’asse Frattesi-Raspadori, il numero 10 si è girato nello stretto eludendo l’intervento di Nachmias. Ma la gara è stata riaperta nuovamente a tre minuti dal 90esimo, ancora con un autogol, questa volta di Bastoni. Poco prima dell’assegnazione del recupero, su un’altra distrazione collettiva Dor Peretz ha firmato il 4-4. Un minuto più tardi Tonali, su un tiro-cross, è riuscito a trovare la rete del definitivo 4-5.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Piantedosi “Attentati? Non ci risulta, ma attenti a emulazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sul rischio di attentati non abbiamo indizi imminenti: bisogna tenere tranquilla la popolazione, ma al contempo evitare azioni di emulazione”. Lo afferma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Quarta Repubblica. “Qualcuno potrebbe vivere la suggestione di riproporre in Occidente atti come quello di stamattina a Gerusalemme: c’è una discussione molto estrema e radicalizzata, servono discorsi seri e responsabili facendo attenzione ai toni”, sottolinea Piantedosi.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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