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Cronaca

Covid, Carano “Assago sempre attenta alle esigenze dei cittadini”

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ASSAGO (ITALPRESS) – Due anni fa fu scoperto a Codogno, nel lodigiano, il paziente “uno” ammalato di Covid-19.
Per l’Italia e l’Europa iniziò un’esperienza pandemica disastrosa, dovuta al coronavirus, che si diffuse rapidamente nel mondo intero, senza risparmiare alcun territorio. “Da quel giorno, la nostra Amministrazione Comunale, scossa dall’evento senza dimensioni, si è posta accanto ai propri cittadini, non solo dispiegando tutte le proprie energie interiori, ma anche tutte le proprie risorse di carattere materiale, nonchè sanitarie, per alleviarne la sofferenza” ha dichiarato il Sindaco di Assago Lara Carano, la quale ha, inoltre, affermato: “Innumerevoli sono stati gli iinterventi ed i servizi posti in essere, che vorrei ricordare, proprio in quanto siamo stati il primo Comune italiano, che non ha badato a spese, buttando il cuore oltre l’ostacolo, per metterli, con sollecitudine, in campo.
Si è, difatti, provveduto alla sanificazione di tutti gli edifici comunali, delle caserme, della Chiesa, delle scuole e delle strade. Si è, altresì, offerto un supporto telefonico diretto, affinchè potessi manifestare la mia vicinanza, in veste di Sindaco di Assago, soprattutto durante il primo lockdown, che è stato il periodo più preoccupante per i cittadini.
Per tale motivo, era mia cura chiamare personalmente tutti coloro che erano a casa ammalati ed isolati da tutto. Non meno importante è stato per noi prenderci cura dei cittadini isolati e senza chi potesse aiutarli, istituendo il COC, ossia il Centro Operativo Comunale, perchè ad essi fossero consegnati farmaci, spesa e altri generi di prima necessità. Altrettanto rilevante è stata per noi la necessità di provvedere all’erogazione di buoni spesa e della spesa solidale per i cittadini meno abbienti, grazie alla collaborazione di alcuni commercianti locali, nonchè la distribuzione di mascherine in omaggio a tutte le famiglie. Così pure abbiamo ritenuto doveroso istituire un prezzo calmierato per effettuare i test sierologici e i tamponi rapidi e molecolari. Per rendere sicuro l’ingresso nelle scuole abbiamo proceduto al posizionamento in esse di termoscanner. Ed, inoltre, sempre a favore dei giovani e dei bambini, abbiamo proceduto all’acquisto di libri scolastici per due anni consecutivi,
nonchè all’azzeramento delle rette degli asili e del pre e post scuola” aggiunge la prima cittadina.
“Siamo, inoltre, stati solidali nei confronti delle famiglie, delle aziende e delle associazioni sportive economicamente danneggiate dalla pandemia, investendo oltre un milione di euro a loro favore. Mi è gradita, infine, l’occasione per ringraziare, ancora una volta, tutte le forze dell’ordine ed i volontari che hanno supportato il nostro impegno nel corso di questo periodo molto difficile e straordinariamente impegnativo, che, con speranza e dedizione assoluta, ci ha visti assidui e costantemente in opera per offrire tutto quanto fosse possibile ai nostri cittadini” conclude la prima cittadina di Assago.
(ITALPRESS).

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Milano-Cortina sbarca negli States, roadshow fa tappa a New York

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La Fondazione Milano-Cortina 2026 ha fatto tappa a New York per presentare le opportunità economiche, infrastrutturali e culturali legate ai prossimi Giochi Olimpici Invernali. L’evento, ospitato dal Consolato Generale d’Italia a Park Avenue, si inserisce in un roadshow internazionale che tocca otto capitali strategiche, da Berlino a Pechino, passando per Parigi, Vienna e Seul. La missione è chiara: attrarre attenzione, investimenti e collaborazione internazionale verso un Olimpiade che si prefigge non solo di celebrare lo sport, ma di lasciare un’impronta concreta sul territorio, a livello economico, ambientale e culturale.

Ad aprire la serata il console generale Fabrizio Di Michele, che ha sottolineato il valore geopolitico e simbolico dell’iniziativa: “Questi Giochi uniscono tre regioni in un unico progetto. Un messaggio forte, anche alla luce del contesto globale, dove pace, cooperazione e uguaglianza diventano risorse strategiche, non solo ideali”. Il CEO della Fondazione Milano-Cortina Andrea Varnier, ha evidenziato i numeri e il potenziale dell’evento: “Mancano 312 giorni e siamo già a metà dei biglietti venduti. Milano-Cortina rappresenta un nuovo modello per i Giochi: distribuito, sostenibile, radicato nel patrimonio culturale italiano. E’ una sfida operativa, ma anche una straordinaria opportunità per innovare e costruire valore duraturo”.

LE PAROLE DEL CEO VARNIER

Un concetto ripreso dal vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone, che ha definito Milano-Cortina “un laboratorio di eccellenza italiana, capace di coniugare sport e sviluppo. Stiamo puntando su infrastrutture intelligenti, riuso degli impianti esistenti, tecnologie verdi: vogliamo che ogni euro investito produca un ritorno concreto per i cittadini, oggi e domani”. Nicola Polito, Coo di Trentino Marketing, ha ricordato il peso dell’economia turistica e sportiva nel tessuto produttivo locale: “Il Trentino è pronto ad accogliere il mondo. Lo sport non è solo passione, è motore economico, è lavoro, è qualità della vita”.

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L’INTERVISTA AL CONSOLE DI MICHELE

La serata, moderata dal giornalista Mario Calvo-Platero, profondo conoscitore dell’economia transatlantica, ha messo in luce come i Giochi possano diventare volano per rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo, rafforzando partnership commerciali e investimenti esteri. Hanno portato la loro testimonianza anche Gene “Tiger” Sykes, presidente del Comitato Olimpico e Paralimpico statunitense, e due stelle dello sport americano: la campionessa olimpica di pattinaggio Sarah Hughes e il tre volte oro paralimpico di ice sledge hockey Declan Farmer. Due esempi concreti di come lo sport possa trasformarsi in leva di ispirazione e inclusione. Milano-Cortina 2026 si presenta quindi oltreoceano non solo come un evento sportivo, ma come una vetrina dell’Italia che investe, innova e guarda al futuro.
– Foto xo6/Italpress –
(ITALPRESS).

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Vendita di smartphone usati, acquistare da privati può essere rischioso

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ROMA (ITALPRESS) – Il mercato italiano della compravendita di dispositivi elettronici usati vive una fase di grande espansione, con il 60% degli italiani che dichiara di aver già acquistato uno smartphone ricondizionato o di avere intenzione di farlo, secondo un recente studio Ipsos. Tuttavia, con questa crescita aumentano anche i rischi per i consumatori che scelgono transazioni dirette tra privati, soprattutto in relazione alla sicurezza dei pagamenti e alla rimozione dei dati personali.
“I dati personali, se non correttamente cancellati, possono trasformarsi in una miniera d’oro per i criminali informatici, con conseguenze che vanno ben oltre il valore del dispositivo stesso”, avverte Walter Ruggeri, responsabile di WeFix.it, booking dei migliori centri di assistenza per smartphone in Italia. Il fenomeno interessa principalmente le piattaforme marketplace, dove le transazioni avvengono direttamente tra privati spesso senza intermediari che garantiscano la sicurezza dell’operazione.
L’assenza di garanzie e mediazione in caso di controversie rappresenta un elemento critico, con tempi di risoluzione che possono protrarsi per settimane. La ricerca ha evidenziato, inoltre, che il 50% degli acquirenti sceglie dispositivi rigenerati per il risparmio economico, mentre il 44% considera l’acquisto una scelta ecologica. Questi stessi fattori motivano anche chi vende, ma spesso senza la consapevolezza dei rischi associati alle transazioni non intermediate. Particolarmente significativo è il dato sui giovani tra 18 e 24 anni, la fascia più attiva nel mercato dell’usato con il 76% che ha già acquistato o intende acquistare un dispositivo ricondizionato, ma anche potenzialmente la più esposta ai rischi di transazioni non sicure.
Diversa è la situazione con operatori specializzati e punti vendita fisici. I negozi di riparazione e assistenza smartphone offrono servizi di valutazione e ritiro dell’usato che garantiscono pagamenti sicuri e immediati, oltre alla completa cancellazione professionale dei dati personali. La rete italiana di centri di assistenza WeFix.it (oltre 300 in tutta Italia) ha recentemente ampliato la propria offerta con un servizio di ritiro dell’usato che permette ai consumatori di ottenere una valutazione professionale del proprio dispositivo, anche se danneggiato, con pagamento immediato in contanti o bonifico istantaneo. Un servizio particolarmente rilevante considerando che l’83% degli acquirenti di smartphone ricondizionati si dichiara soddisfatto dell’esperienza.
“La valutazione di uno smartphone usato richiede competenze tecniche specifiche – sottolinea ancora Ruggeri -. Rivolgersi a un negozio fisico specializzato permette di ottenere una quotazione equa e, soprattutto, di avere la certezza che i propri dati vengano completamente rimossi, anche nei casi in cui il dispositivo presenti problemi che ne impedirebbero il reset da parte dell’utente”. Gli esperti consigliano quindi di preferire i canali ufficiali o i negozi specializzati per la vendita di dispositivi usati, specialmente per smartphone con dati sensibili, dove una valutazione anche leggermente inferiore è ampiamente compensata dalla sicurezza della transazione e dalla protezione della propria identità digitale.
-foto ufficio stampa WeFix.it-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Traffico di droga fra Catania e Messina, 11 misure cautelari

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MESSINA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, con cui sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di 11 persone, indiziate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. All’operazione hanno preso parte oltre 60 Carabinieri, tra cui i militari del Nucleo Cinofili di Palermo per la ricerca di droga e armi.

Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito dell’indagine diretta dalla DDA di Messina e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Taormina, che ha documentato l’influenza del clan “Cappello” di Catania nella fascia jonica della provincia messinese e che ha già consentito, il 13 marzo scorso, l’esecuzione di altra ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 25 persone, per associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione e rapina, reati aggravati ai sensi dell’art. 416-bis.1 del codice penale, poichè commessi con metodo mafioso o con il fine di agevolare il clan “Cappello” di Catania.

-foto screenshot video Carabinieri –

(ITALPRESS).

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