Cronaca
Edu Day, Microsoft al fianco di scuole e università per il digitale
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Tecnologia e digitale per potenziare didattica, competenze, collaborazione e la condivisione della conoscenza. E’ stato questo il tema centrale di ‘Edu Day 2022 – Augmented’, l’evento Microsoft dedicato al mondo della Scuola, dell’Università, della Ricerca e della Cultura che anche quest’anno, nella sua settima edizione, ha visto l’alternarsi di interventi di importanti rappresentanti delle Istituzioni, del mondo accademico e della ricerca, associazioni ed esperti del settore.
‘La fase in cui il digitale ha fornito una risposta reattiva all’emergenza ha rappresentato lo spartiacque tra il prima e il dopo: abbiamo capito che non torneremo a fare didattica, cultura e ricerca come facevamo prima della pandemia. Al tempo stesso abbiamo anche aumentato la consapevolezza di dover colmare, nel digitale, divari di competenze – digital literacy – e metodologici – digital productivity: la necessità di nuove competenze e nuove figure professionali in grado di abbracciare il cambiamento e aiutare tutti gli attori ad orientarsi in questi nuovi scenari è forte e trasversale. Microsoft conferma il proprio impegno al fianco delle Istituzioni, di docenti, studenti, ricercatori e professionisti della Cultura con l’obiettivo di colmare il ritardo accumulato nel digitale attraverso programmi di skilling sulle competenze STEM, di Employability con Ambizione Italia, sviluppando soluzioni tecnologiche pensate per abilitare nuovi modi di fare didattica e al tempo stesso propedeutiche a formare gli studenti sulle tecnologie future del mondo del lavoro, della ricerca e della cultura; penso, ad esempio, all’integrazione della realtà mista, al metaverso, nella didattica e nella fruizione del patrimonio culturale; all’uso intelligente dei dati a fini predittivi di dispersione e orientamento; alle soluzioni per la collaborazione e al cloud che hanno consentito di accelerare e potenziare la ricerca a beneficio di tutti. Grazie anche ai fondi del PNRR abbiamo davanti a noi possibilità straordinarie; la vera sfida è mettere tutti, il singolo dirigente scolastico, ricercatore, direttore di museo, nelle condizioni di massimizzarla accompagnandolo in questa trasformazione digitale con una visione di lungo periodo e linee guida per navigare nella complessità. E’ una sfida che chiama tutto l’ecosistema e Microsoft rispondè, ha affermato Elvira Carzaniga, direttore della Divisione Education in Microsoft Italia.
L’Edu Day 2022 è stata l’occasione per annunciare una serie di nuovi progetti e iniziative con il digitale al centro.
In due anni, inoltre, è triplicato il numero dei MIE – i Microsoft Innovative Educators – ovvero i docenti che hanno effettuato un percorso tech per una nuova didattica digitale e che hanno raggiunto quota 350 nel nostro Paese. E’ raddoppiato in un solo anno – da 14 a 28 – il numero degli Istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale che in questo anno scolastico sono entrati a far parte del programma Showcase School & Incubator, programma internazionale che include un numero limitato di scuole che hanno adottato la tecnologia Microsoft e che si sono distinte per la loro visione di didattica innovativa.
Un segnale questo della spinta verso la digitalizzazione e della sempre più efficace integrazione delle nuove tecnologie nella scuola italiana. Il programma si propone di creare un network di eccellenze a livello globale composto da quelle scuole che hanno già avviato un percorso di trasformazione didattica con Microsoft Education, volto a condividere e scambiare idee sull’innovazione digitale e multimediale, nuove metodologie e soluzioni, attraverso eventi globali e locali. Nel contesto del programma Showcase School & Incubator, il team di Microsoft Education collabora in sinergia con le scuole per la realizzazione di soluzioni volte a stimolare la creatività e la produttività dei programmi didattici. L’attenzione è particolarmente focalizzata sugli strumenti digitali per garantire un valido supporto anche per l’inclusione didattica, per personalizzare l’apprendimento in classi eterogenee, promuovendo l’autonomia e la sicurezza degli studenti. E’ proprio dalla vicinanza tra Microsoft e le scuole e gli operatori del settore che scaturiscono le innovazioni e funzionalità che gli ingegneri di Microsoft Education sviluppano nei nostri prodotti.
Rinnovare la didattica significa anche integrare l’utilizzo di dispositivi innovativi in grado di abilitare nuovi scenari di apprendimento, più coinvolgenti, interattivi e inclusivi. Ne è un esempio l’Università Federico II di Napoli, il primo ateneo italiano ad avviare la sperimentazione della Hybrid Learning Spaces, soluzione integrata sviluppata da Hevolus Innovation e Microsoft Italia per una didattica partecipata e laboratoriale in realtà mista.
Gli Hybrid Learning Spaces sono vere e proprie aule virtuali immersive che consentono di introdurre un nuovo modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici. L’Ateneo di Napoli è il primo in Italia ad aver sperimentato in questo anno accademico la soluzione che estenderà in ambiti didattici sia scientifici sia umanistici su vari dipartimenti dell’ateneo.
L’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, invece, ha puntato sulla tecnologia per offrire lezioni coinvolgenti e di qualità sia in presenza che a distanza, e ha annunciato, dopo l’implementazione di Microsoft Teams nella fase emergenziale, l’adozione nelle proprie sedi di un pacchetto di dispositivi Microsoft Surface Hub 2S. La soluzione ruota attorno a un utilizzo nuovo e fortemente interattivo delle lavagne digitali che, da un lato, permette sia agli studenti in presenza sia a quelli collegati da remoto di partecipare in modo attivo al corso e dare il proprio contributo diretto, e dall’altro aiuta i docenti a produrre una didattica di livello superiore.
L’accelerazione digitale di questi ultimi due anni ha fatto emergere con ancora più forza il divario esistente tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili, il cosiddetto skills mismatch, ovvero un paradosso tale per cui cresce la domanda di posti di lavoro qualificati nell’ICT e professioni tecniche ma mancano, sia nel settore pubblico sia nel privato, figure professionali con competenze tecnico-scientifiche in grado di gestire nuove opportunità legate alle nuove tecnologie e nuovi modelli di lavoro.
Fenomeno, quello del disallineamento delle competenze che coinvolge in Italia un lavoratore su tre (fonte: OCSE), e che può generare una perdita di 18000 mld USD di PIL entro il 2025 (Fonte: BCG). Disallineamento che riguarda soprattutto le competenze digitali, richieste ormai per svolgere 3 lavori su 5. E’ stato calcolato per esempio che entro il 2025 il settore ICT richiederà fino a 137mila professionisti che le aziende faticano sempre più a trovare. (Fonte: Unioncamere e Anpal).
In questo scenario, Edu Day è stata l’occasione per consolidare ulteriormente la collaborazione tra Microsoft Italia e il Ministero della Pubblica Amministrazione nell’ambito del progetto Ri-Formare la PA, un piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica Amministrazione attraverso un programma straordinario di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Per sostenere infatti le transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Microsoft Italia mette a disposizione del Ministero oltre 40 corsi sulle tecnologie più diffuse, eventi di formazione specifici sulle competenze digitali più richieste, erogati in modalità ibrida, e percorsi di certificazione delle competenze informatiche, per contribuire alla valorizzazione dei talenti e supportando così la modernizzazione del Paese.
Durante l’evento, Microsoft Italia ha inoltre rinnovato la partnership con CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane con la quale lavora già da tempo per aiutare, attraverso l’inserimento di approfondimenti sulle tecnologie emergenti all’interno di diversi percorsi curricolari nelle università italiane, l’incontro di domanda e offerta tra aziende alla ricerca di professionisti del digitale e studenti e neolaureati alla ricerca di un’occupazione.
Obiettivo dell’iniziativa, supportare concretamente le aziende che hanno difficoltà a reperire professionisti con determinate competenze tecniche necessarie ad affrontare le nuove sfide di business.
RINA, gruppo multinazionale specializzato in servizi di certificazione e di consulenza ingegneristica che in Italia ha sede a Genova, ha aderito all’iniziativa e partirà già il prossimo anno accademico. L’azienda ha bisogno infatti di inserire nel proprio organico figure specializzate in ambito di sicurezza, intelligenza artificiale e data science e sta collaborando con CRUI e l’Università Federico II di Napoli per l’identificazione dei dipartimenti più in linea e con Microsoft per i percorsi extra curriculari per formare gli studenti sulle competenze a loro necessarie.
Uno dei principali motivi del permanere dello skills mismatch è senz’altro la scarsità di laureati in materie STEM: solo il 25% dei giovani italiani ha una laurea in materie scientifiche, percentuale che scende al 17% se consideriamo solo le donne (Fonte ISTAT). Diventa quindi cruciale promuovere tra i giovanissimi questo tipo di percorsi, mettendo in luce le opportunità e i vantaggi che possono generare.
Partendo da questo presupposto, durante l’Edu Day, Fondazione Bruno Kessler, ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento che opera nel campo scientifico, tecnologico e delle scienze umane, ha annunciato la nuova edizione di WebValley, la summer school internazionale in Data Science per la divulgazione della ricerca interdisciplinare promossa da Microsoft Italia per studenti al quarto anno delle scuole superiori.
L’edizione di quest’anno, che coinvolgerà un totale di circa 20 studenti, è parzialmente sponsorizzata dal progetto europeo IPCEI Microelectronics come azione di spillover. Si svolgerà dal 17 luglio al 6 agosto presso l’Istituto Artigianelli di Trento e sarà dedicata ai nuovi trend digitali e scientifici e nello specifico approfondirà l’applicazione di strumenti di data science e di intelligenza artificiale nell’ambito del monitoraggio della qualità dell’aria, in collaborazione con i centri ‘Sensors & Devices’ e ‘Digital Health & Wellbeing’ e con l’unità ‘Data Science for Health’ della Fondazione Bruno Kessler.
I partecipanti, in parte italiani e in parte finalisti del Premio ISEF (la più grande competizione scientifica internazionale per studenti non universitari), saranno chiamati a sviluppare un’idea progettuale in stretta collaborazione con scienziati e ricercatori, acquisendo quindi competenze nel campo della programmazione e dell’analisi dei dati, oltre alle competenze trasversali legate al lavoro in team in un contesto internazionale.
Dal 2001 a oggi, sono più di 400 i partecipanti alla scuola estiva. Circa il 10% di loro ha trascorso un periodo presso FBK (in tirocinio o con contratto di collaborazione). Diversi studenti delle passate edizioni hanno proseguito i loro studi iscrivendosi a facoltà per lo più scientifiche (spesso con scelte di master all’estero), sono diventati ricercatori o ricercatrici, anche di livello internazionale, alcuni hanno dato vita a startup, altri lavorano per colossi del settore informatico.
L’Edu Day di Microsoft è stato anche l’occasione per presentare il Libraries and Museums Education Transformation Framework ovvero un tool che consente a Musei e Biblioteche di valutare attraverso un assessment il proprio livello di digitalizzazione, fissare degli obiettivi e imparare così ad orientarsi per migliorare ulteriormente il processo di trasformazione digitale, anche alla luce delle opportunità generate dai fondi del PNRR.
Il contesto attuale infatti ha spinto anche il settore dei Beni Culturali a un’accelerazione verso il digitale: sono sempre più numerosi i Musei e le Biblioteche che stanno integrando nuove tecnologie e soluzioni digitali per rinnovare, da un lato, le modalità di accesso e fruizione del patrimonio artistico e culturale dall’altro, per ottimizzare i processi interni. Servono però linee guida per orientarli a sviluppare un percorso di trasformazione e una strategia quanto più personalizzati e adatti alle loro necessità.
Libraries and Museums Education Transformation Framework consente alle strutture di effettuare una valutazione in quattro ambiti chiave: gestione delle collezioni, esperienza di fruizione del visitatore, operazioni e processi interni, sviluppo di ambienti intelligenti. Risultato della valutazione, un report completo che mostra come lo stato di avanzamento del percorso di digitalizzazione e next steps per raggiungere gli obiettivi prefissati.
L’Edu Day ha beneficiato del contributo strategico dell’ecosistema di Partner Microsoft e in particolare di Acer, Dell, HP e Lenovo che hanno arricchito la giornata con la condivisione di esperienze e casi di successo.
(ITALPRESS).
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Inzaghi “Ce la giocheremo, per battere il Barça serve una partita di squadra”
Pubblicato
47 minuti fa-
5 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Dovremo essere bravi a fare una partita di squadra, tutti insieme. Dovremo giocare da vera Inter”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona (3-3 all’andata).
“Abbiamo analizzato dove far meglio, l’ideale sarebbe far arrivare pochi riferimenti a Yamal – ha aggiunto il mister nerazzurro – Dovremo essere bravi a limitarlo sapendo che oltre a lui ci sono altri grandi giocatori”. In merito ai due big in dubbio, “Pavard ieri ha lavorato un pò in gruppo, le sensazioni erano discrete. Lautaro ha lavorato in palestra, oggi farà qualcosa con noi, poi prenderemo con loro e lo staff la decisione migliore”.
La finale di Champions è alla portata dei campioni d’Italia: “Ci speriamo, abbiamo fatto una grandissima cavalcata in Champions, è una partita-svolta contro un grande avversario ma ce la giocheremo. San Siro sarà un valore aggiunto, c’è grandissima soddisfazione e un lavoro dietro di tutte le componenti dell’Inter, in primis i miei calciatori, che sanno che domani sarà difficilissima ma ce la giocheremo con grande fiducia”.
“All’andata abbiamo fatto una grande gara, ma potevamo anche fare meglio giocando la palla – ha ammesso Inzaghi – Domani sarà una finale, ci sarà un vincitore passando anche dai supplementari e dai rigori. In difesa qualcosa rischiano ma è un rischio ben calcolato da Flick, che è un allenatore che stimo. Possono vincere tre trofei, ci vorrà una grandissima Inter”.
“La finale di due anni fa persa con il City? Quel pensiero ce l’abbiamo ancora dentro. E’ stata una notte difficile da digerire, disputammo una grande partita ma si vive di presente. Quella gara fa parte del percorso fatto in questi quattro anni, ma vogliamo andare avanti. Siamo a due partite da un eventuale trofeo, abbiamo portato l’Inter ad essere prima nel ranking e siamo partiti 17esimi: vogliamo proseguire questo grande percorso”. “La partita con il Verona sembrava scontata, ma arrivavamo a due giorni da Barcellona. Ho visto lo sforzo fisico e mentale, ma anche la concentrazione. Sul lavoro non posso dire nulla ai ragazzi – ha concluso il coach dei lombardi – Sono partite emozionanti, i titoli e i record fanno piacere e si lavora per questo. Le soddisfazioni ti ripagano. Non abbiamo fatto scelte o anteposto una competizione ad un’altra, questa squadra vuole dare soddisfazioni ai tifosi che non ci hanno mai fatto mancare il loro apporto”.
“Sarà una partita aperta e divertente come l’andata, dobbiamo migliorare alcune cose e cercheremo di prendere le contromisure di questo Barcellona, che ha un reparto offensivo invidiabile – le parole del difensore dell’Inter Alessandro Bastoni – Yamal? E’ il più forte che abbia incontrato, mi ha impressionato il livello che ha raggiunto quest’anno. Bisognerà lavorare di squadra, altrimenti singolarmente è dura… Non c’è una favorita, domani passerà chi lo meriterà”.
L’azzurro, poi, ha sottolineato che “più che la tensione, c’è l’orgoglio di giocare una semifinale di Champions, magari l’ultima della mia carriera… Lautaro a disposizione? E’ sicuramente importante per noi, è il nostro leader morale e tecnico, ma qualora non ce la facesse ci sarà chi saprà sostituirlo”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Narrativa, al via la prima edizione del Premio Magis Bancomat
Pubblicato
47 minuti fa-
5 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Al via la prima edizione del Premio Magis Bancomat, nato per iniziativa di Fondazione 153, con la partecipazione di Bancomat in qualità di main sponsor, e il supporto della Fondazione Silvano Toti.
Il Premio ha l’obiettivo di celebrare la letteratura italiana, anche promuovendo progetti solidali, e si articola in due sezioni: il Premio Magis Bancomat Letteratura, per autori affermati, e il Premio Magis Bancomat Esordienti.
“L’importanza della parola scritta come strumento di conoscenza, il sostegno alle nuove generazioni, un’azienda che vuole essere a servizio degli italiani innovando senza abbandonare gli storici valori che ci appartengono. Tutto questo è per noi il premio Magis Bancomat”, ha dichiarato il presidente di Bancomat Franco Dalla Sega. “Siamo orgogliosi che il marchio Bancomat sia nel nome di una tale iniziativa. E saremo con entusiasmo a fianco di prestigiosi giurati, di brillanti scrittori e scrittrici che contribuiranno così a far crescere il nostro paese”.
La giuria che selezionerà le opere più meritevoli è presieduta da Marco Lodoli e composta da autorevoli scrittori, critici letterari ed esponenti del mondo culturale: Giulia Caminito, Andrea Carraro, Carlo D’Amicis, Donatella Di Cesare, Angelo Ferracuti, Maria Ida Gaeta, Filippo La Porta, Carlo Lucarelli, Annamaria Malato, Sebastiano Nata, Valeria Parrella, Sandra Petrignani, Roberto Saviano, Gianluigi Simonetti, Antonio Spadaro, Elena Stancanelli, Emanuele Trevi e Sandro Veronesi.
Il Premio Magis Bancomat destinerà la somma di 250.000 euro a favore degli organismi umanitari preselezionati da Bancomat e dalla Fondazione 153. Per il 2025 essi sono: Banco Alimentare, Busajo, Caritas, Progetto Rwanda e Save The Children.
I vincitori o le vincitrici delle due categorie in gara avranno il compito di decidere come distribuire la somma destinata ad iniziative solidali: un’occasione unica per celebrare la creatività e per finanziare progetti umanitari.
“Il lavoro di chi scrive e il lavoro di chi opera in campo umanitario sembrano diversissimi, invece hanno caratteristiche comuni. Richiedono tempo, creatività, intelligenza, molto impegno. Non esistono scorciatoie, ci vuole perseveranza. Ogni libro e ogni persona povera, che si aiuta a diventare un essere autonomo e libero, hanno bisogno della stessa cura affettuosa. Una maggiore giustizia è poi importante per far gustare la bellezza che c’è nelle cose. Per questo la nostra frase manifesto raccontare il mondo, renderlo un posto migliore, pur se ambiziosa, rappresenta con fedeltà lo spirito che ci guida” ha dichiarato Sebastiano Nata, Presidente del Comitato Direttivo.
Il vincitore del Premio Magis Bancomat Letteratura, infatti, oltre a ricevere un premio del valore di 10.000 euro, dovrà scegliere come distribuire i 130.000 euro destinati a Busajo, Caritas, Progetto Rwanda e Save The Children. Ciascun organismo umanitario riceverà 27.500 euro, mentre quello prescelto otterrà ulteriori 20.000 euro.
Al vincitore del Premio Magis Bancomat Esordienti verrà attribuito un premio del valore di 4.000 euro. Egli dovrà poi distribuire i 120.000 euro fra i quattro progetti del Banco Alimentare preselezionati. Ognuno dei progetti riceverà 27.000 euro mentre quello prescelto otterrà ulteriori 12.000 euro.
“Crediamo sempre più che la letteratura possa spostare almeno un pò le cose, dentro e fuori di noi, creare bellezza, consapevolezza, partecipazione, nella speranza che tutto possa essere modificato, perchè questo è il compito degli esseri umani: capire, raccontare e raccordare, migliorare. Siamo in un tempo che supera la vanità, il tempo dell’attenzione al mondo e alla vita di chi non deve essere mai dimenticato, perchè tutte le vite sono piccole, sono grandi, sono importanti” ha affermato Marco Lodoli, Presidente della Giuria del Premio.
Concorreranno al Premio Magis Bancomat le opere di narrativa italiana pubblicate tra il 1° agosto 2024 e il 31 luglio 2025. I testi possono essere indicati dalle case editrici, che dovranno far pervenire alla segreteria organizzativa 25 copie dell’opera, entro e non oltre il 5 agosto 2025. Ogni editore può candidare un massimo di 2 opere (una per ogni sezione del Premio). Anche i componenti della giuria potranno selezionare opere ritenute meritevoli.
Per informazioni più dettagliate e per il regolamento è possibile consultare il sito www.premiomagisbancomat.it.
-foto ufficio stampa Bancomat (da sinistra a destra: Stefano Toti, Fondazione Toti; Sandra Petrignani, scrittirice e membro della giuria del Premio Magis Bancomat; Franco Dalla Sega, Presidente di Bancomat; Annamaria Malato, Presidente di Più Libri Più Liberi e membro della giuria del Premio Magis Bancomat;
Sebastiano Nata, Presidente del Comitato Direttivo del Premio Magis Bancomat).
(ITALPRESS).
Cronaca
La Regione Siciliana a TuttoFood Milano con 34 aziende
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3 ore fa-
5 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato questa mattina a Milano lo Stand della Regione Siciliana a TuttoFood, presso il Padiglione 14, Stand E07 ed E19. L’evento, uno dei principali appuntamenti fieristici internazionali dedicati al settore agroalimentare, segna un momento di grande rilievo per la Sicilia.
La presenza della Regione Siciliana, promossa dall’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, è un’occasione per valorizzare le tradizioni culinarie, i prodotti tipici e l’innovazione gastronomica dell’isola, consolidando il ruolo della Sicilia come eccellenza nel panorama internazionale. Inoltre, quest’anno la Sicilia celebra il titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025, conferito dall’Istituto Internazionale di Gastronomia, Cultura, Arti e Turismo (IGCAT).
“La partecipazione della Sicilia a TuttoFood 2025 rappresenta un’occasione strategica per raccontare al mondo l’eccellenza e la tradizione della nostra terra – ha detto Salvatore Barbagallo, Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana -. Le aziende siciliane sono portatrici di valori unici, legati alla qualità, alla sostenibilità e alla cultura del nostro territorio. Questo evento offre loro una vetrina privilegiata per consolidare la presenza sui mercati globali, creare connessioni con buyer e operatori internazionali e aprire nuove opportunità di crescita e sviluppo. Il nostro obiettivo è sostenere e valorizzare la straordinaria varietà e qualità delle produzioni agroalimentari siciliane, contribuendo al rafforzamento dell’immagine della Sicilia come fiore all’occhiello del Made in Italy”.
A rappresentare la Sicilia a TuttoFood 2025 sono 34 aziende d’eccellenza del comparto agroalimentare, ambasciatrici della qualità, della biodiversità e della sostenibilità del territorio siciliano.
– foto ufficio stampa Ital Communications –
(ITALPRESS).


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