Seguici sui social

Cronaca

Edu Day, Microsoft al fianco di scuole e università per il digitale

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Tecnologia e digitale per potenziare didattica, competenze, collaborazione e la condivisione della conoscenza. E’ stato questo il tema centrale di ‘Edu Day 2022 – Augmented’, l’evento Microsoft dedicato al mondo della Scuola, dell’Università, della Ricerca e della Cultura che anche quest’anno, nella sua settima edizione, ha visto l’alternarsi di interventi di importanti rappresentanti delle Istituzioni, del mondo accademico e della ricerca, associazioni ed esperti del settore.
‘La fase in cui il digitale ha fornito una risposta reattiva all’emergenza ha rappresentato lo spartiacque tra il prima e il dopo: abbiamo capito che non torneremo a fare didattica, cultura e ricerca come facevamo prima della pandemia. Al tempo stesso abbiamo anche aumentato la consapevolezza di dover colmare, nel digitale, divari di competenze – digital literacy – e metodologici – digital productivity: la necessità di nuove competenze e nuove figure professionali in grado di abbracciare il cambiamento e aiutare tutti gli attori ad orientarsi in questi nuovi scenari è forte e trasversale. Microsoft conferma il proprio impegno al fianco delle Istituzioni, di docenti, studenti, ricercatori e professionisti della Cultura con l’obiettivo di colmare il ritardo accumulato nel digitale attraverso programmi di skilling sulle competenze STEM, di Employability con Ambizione Italia, sviluppando soluzioni tecnologiche pensate per abilitare nuovi modi di fare didattica e al tempo stesso propedeutiche a formare gli studenti sulle tecnologie future del mondo del lavoro, della ricerca e della cultura; penso, ad esempio, all’integrazione della realtà mista, al metaverso, nella didattica e nella fruizione del patrimonio culturale; all’uso intelligente dei dati a fini predittivi di dispersione e orientamento; alle soluzioni per la collaborazione e al cloud che hanno consentito di accelerare e potenziare la ricerca a beneficio di tutti. Grazie anche ai fondi del PNRR abbiamo davanti a noi possibilità straordinarie; la vera sfida è mettere tutti, il singolo dirigente scolastico, ricercatore, direttore di museo, nelle condizioni di massimizzarla accompagnandolo in questa trasformazione digitale con una visione di lungo periodo e linee guida per navigare nella complessità. E’ una sfida che chiama tutto l’ecosistema e Microsoft rispondè, ha affermato Elvira Carzaniga, direttore della Divisione Education in Microsoft Italia.
L’Edu Day 2022 è stata l’occasione per annunciare una serie di nuovi progetti e iniziative con il digitale al centro.
In due anni, inoltre, è triplicato il numero dei MIE – i Microsoft Innovative Educators – ovvero i docenti che hanno effettuato un percorso tech per una nuova didattica digitale e che hanno raggiunto quota 350 nel nostro Paese. E’ raddoppiato in un solo anno – da 14 a 28 – il numero degli Istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale che in questo anno scolastico sono entrati a far parte del programma Showcase School & Incubator, programma internazionale che include un numero limitato di scuole che hanno adottato la tecnologia Microsoft e che si sono distinte per la loro visione di didattica innovativa.
Un segnale questo della spinta verso la digitalizzazione e della sempre più efficace integrazione delle nuove tecnologie nella scuola italiana. Il programma si propone di creare un network di eccellenze a livello globale composto da quelle scuole che hanno già avviato un percorso di trasformazione didattica con Microsoft Education, volto a condividere e scambiare idee sull’innovazione digitale e multimediale, nuove metodologie e soluzioni, attraverso eventi globali e locali. Nel contesto del programma Showcase School & Incubator, il team di Microsoft Education collabora in sinergia con le scuole per la realizzazione di soluzioni volte a stimolare la creatività e la produttività dei programmi didattici. L’attenzione è particolarmente focalizzata sugli strumenti digitali per garantire un valido supporto anche per l’inclusione didattica, per personalizzare l’apprendimento in classi eterogenee, promuovendo l’autonomia e la sicurezza degli studenti. E’ proprio dalla vicinanza tra Microsoft e le scuole e gli operatori del settore che scaturiscono le innovazioni e funzionalità che gli ingegneri di Microsoft Education sviluppano nei nostri prodotti.
Rinnovare la didattica significa anche integrare l’utilizzo di dispositivi innovativi in grado di abilitare nuovi scenari di apprendimento, più coinvolgenti, interattivi e inclusivi. Ne è un esempio l’Università Federico II di Napoli, il primo ateneo italiano ad avviare la sperimentazione della Hybrid Learning Spaces, soluzione integrata sviluppata da Hevolus Innovation e Microsoft Italia per una didattica partecipata e laboratoriale in realtà mista.
Gli Hybrid Learning Spaces sono vere e proprie aule virtuali immersive che consentono di introdurre un nuovo modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici. L’Ateneo di Napoli è il primo in Italia ad aver sperimentato in questo anno accademico la soluzione che estenderà in ambiti didattici sia scientifici sia umanistici su vari dipartimenti dell’ateneo.
L’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, invece, ha puntato sulla tecnologia per offrire lezioni coinvolgenti e di qualità sia in presenza che a distanza, e ha annunciato, dopo l’implementazione di Microsoft Teams nella fase emergenziale, l’adozione nelle proprie sedi di un pacchetto di dispositivi Microsoft Surface Hub 2S. La soluzione ruota attorno a un utilizzo nuovo e fortemente interattivo delle lavagne digitali che, da un lato, permette sia agli studenti in presenza sia a quelli collegati da remoto di partecipare in modo attivo al corso e dare il proprio contributo diretto, e dall’altro aiuta i docenti a produrre una didattica di livello superiore.
L’accelerazione digitale di questi ultimi due anni ha fatto emergere con ancora più forza il divario esistente tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili, il cosiddetto skills mismatch, ovvero un paradosso tale per cui cresce la domanda di posti di lavoro qualificati nell’ICT e professioni tecniche ma mancano, sia nel settore pubblico sia nel privato, figure professionali con competenze tecnico-scientifiche in grado di gestire nuove opportunità legate alle nuove tecnologie e nuovi modelli di lavoro.
Fenomeno, quello del disallineamento delle competenze che coinvolge in Italia un lavoratore su tre (fonte: OCSE), e che può generare una perdita di 18000 mld USD di PIL entro il 2025 (Fonte: BCG). Disallineamento che riguarda soprattutto le competenze digitali, richieste ormai per svolgere 3 lavori su 5. E’ stato calcolato per esempio che entro il 2025 il settore ICT richiederà fino a 137mila professionisti che le aziende faticano sempre più a trovare. (Fonte: Unioncamere e Anpal).
In questo scenario, Edu Day è stata l’occasione per consolidare ulteriormente la collaborazione tra Microsoft Italia e il Ministero della Pubblica Amministrazione nell’ambito del progetto Ri-Formare la PA, un piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica Amministrazione attraverso un programma straordinario di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Per sostenere infatti le transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Microsoft Italia mette a disposizione del Ministero oltre 40 corsi sulle tecnologie più diffuse, eventi di formazione specifici sulle competenze digitali più richieste, erogati in modalità ibrida, e percorsi di certificazione delle competenze informatiche, per contribuire alla valorizzazione dei talenti e supportando così la modernizzazione del Paese.
Durante l’evento, Microsoft Italia ha inoltre rinnovato la partnership con CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane con la quale lavora già da tempo per aiutare, attraverso l’inserimento di approfondimenti sulle tecnologie emergenti all’interno di diversi percorsi curricolari nelle università italiane, l’incontro di domanda e offerta tra aziende alla ricerca di professionisti del digitale e studenti e neolaureati alla ricerca di un’occupazione.
Obiettivo dell’iniziativa, supportare concretamente le aziende che hanno difficoltà a reperire professionisti con determinate competenze tecniche necessarie ad affrontare le nuove sfide di business.
RINA, gruppo multinazionale specializzato in servizi di certificazione e di consulenza ingegneristica che in Italia ha sede a Genova, ha aderito all’iniziativa e partirà già il prossimo anno accademico. L’azienda ha bisogno infatti di inserire nel proprio organico figure specializzate in ambito di sicurezza, intelligenza artificiale e data science e sta collaborando con CRUI e l’Università Federico II di Napoli per l’identificazione dei dipartimenti più in linea e con Microsoft per i percorsi extra curriculari per formare gli studenti sulle competenze a loro necessarie.
Uno dei principali motivi del permanere dello skills mismatch è senz’altro la scarsità di laureati in materie STEM: solo il 25% dei giovani italiani ha una laurea in materie scientifiche, percentuale che scende al 17% se consideriamo solo le donne (Fonte ISTAT). Diventa quindi cruciale promuovere tra i giovanissimi questo tipo di percorsi, mettendo in luce le opportunità e i vantaggi che possono generare.
Partendo da questo presupposto, durante l’Edu Day, Fondazione Bruno Kessler, ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento che opera nel campo scientifico, tecnologico e delle scienze umane, ha annunciato la nuova edizione di WebValley, la summer school internazionale in Data Science per la divulgazione della ricerca interdisciplinare promossa da Microsoft Italia per studenti al quarto anno delle scuole superiori.
L’edizione di quest’anno, che coinvolgerà un totale di circa 20 studenti, è parzialmente sponsorizzata dal progetto europeo IPCEI Microelectronics come azione di spillover. Si svolgerà dal 17 luglio al 6 agosto presso l’Istituto Artigianelli di Trento e sarà dedicata ai nuovi trend digitali e scientifici e nello specifico approfondirà l’applicazione di strumenti di data science e di intelligenza artificiale nell’ambito del monitoraggio della qualità dell’aria, in collaborazione con i centri ‘Sensors & Devices’ e ‘Digital Health & Wellbeing’ e con l’unità ‘Data Science for Health’ della Fondazione Bruno Kessler.
I partecipanti, in parte italiani e in parte finalisti del Premio ISEF (la più grande competizione scientifica internazionale per studenti non universitari), saranno chiamati a sviluppare un’idea progettuale in stretta collaborazione con scienziati e ricercatori, acquisendo quindi competenze nel campo della programmazione e dell’analisi dei dati, oltre alle competenze trasversali legate al lavoro in team in un contesto internazionale.
Dal 2001 a oggi, sono più di 400 i partecipanti alla scuola estiva. Circa il 10% di loro ha trascorso un periodo presso FBK (in tirocinio o con contratto di collaborazione). Diversi studenti delle passate edizioni hanno proseguito i loro studi iscrivendosi a facoltà per lo più scientifiche (spesso con scelte di master all’estero), sono diventati ricercatori o ricercatrici, anche di livello internazionale, alcuni hanno dato vita a startup, altri lavorano per colossi del settore informatico.
L’Edu Day di Microsoft è stato anche l’occasione per presentare il Libraries and Museums Education Transformation Framework ovvero un tool che consente a Musei e Biblioteche di valutare attraverso un assessment il proprio livello di digitalizzazione, fissare degli obiettivi e imparare così ad orientarsi per migliorare ulteriormente il processo di trasformazione digitale, anche alla luce delle opportunità generate dai fondi del PNRR.
Il contesto attuale infatti ha spinto anche il settore dei Beni Culturali a un’accelerazione verso il digitale: sono sempre più numerosi i Musei e le Biblioteche che stanno integrando nuove tecnologie e soluzioni digitali per rinnovare, da un lato, le modalità di accesso e fruizione del patrimonio artistico e culturale dall’altro, per ottimizzare i processi interni. Servono però linee guida per orientarli a sviluppare un percorso di trasformazione e una strategia quanto più personalizzati e adatti alle loro necessità.
Libraries and Museums Education Transformation Framework consente alle strutture di effettuare una valutazione in quattro ambiti chiave: gestione delle collezioni, esperienza di fruizione del visitatore, operazioni e processi interni, sviluppo di ambienti intelligenti. Risultato della valutazione, un report completo che mostra come lo stato di avanzamento del percorso di digitalizzazione e next steps per raggiungere gli obiettivi prefissati.
L’Edu Day ha beneficiato del contributo strategico dell’ecosistema di Partner Microsoft e in particolare di Acer, Dell, HP e Lenovo che hanno arricchito la giornata con la condivisione di esperienze e casi di successo.
(ITALPRESS).

Cronaca

Rapina in concorso di un orologio di lusso dopo una serata in discoteca, 4 arresti a Milano

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Gli agenti della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di quattro persone, tre cittadini italiani di 24, 26 e 28 anni e un cittadino domenicano di 23 anni. Gli indagati sono ritenuti responsabili della rapina in concorso di un orologio di lusso, commessa lo scorso ottobre.

L’attività d’indagine condotta dai poliziotti del Commissariato Centro ha tratto origine dalla denuncia presentata da un cittadino danese di 35 anni che, la notte del 2 ottobre scorso, verso le ore 05.30, dopo avere trascorso la serata con un amico in una discoteca di corso Garibaldi, ha raccontato di essere stato avvicinato da un giovane che, con insistenza, pretendeva di offrirgli un passaggio con la propria autovettura. Dopo avere accettato inizialmente, il 35enne ha seguito il giovane verso un luogo appartato di via della Moscova ma, a un certo punto, compreso il pericolo, ha deciso di cambiare repentinamente direzione dirigendosi in via Volta. Percorsi circa trecento metri, l’uomo è stato aggredito alle spalle da tre persone, una dei quali lo ha colpito con un violento calcio alla gamba destra facendolo rovinare per terra. Uno degli aggressori gli si poneva addosso per immobilizzarlo con l’intento di strappargli il prezioso orologio del valore di 25 mila euro, gli altri due hanno bloccato l’amico della vittima impedendogli di intervenire in suo soccorso. Strappato il prezioso orologio, l’aggressore e i suoi due complici si sono allontanati di corsa da via Volta per raggiungere una vicina autovettura pronta per partire.

Sulla base delle informazioni acquisite dalla vittima, i poliziotti del Commissariato Centro sono riusciti ad identificare gli autori del reato. L’identificazione è stata possibile grazie alla alta qualità delle immagini raccolte, che hanno consentito di individuare particolari elementi fisici nonché precisi particolari sull’abbigliamento indossato dagli indagati. Particolarmente esaustivi sono risultati anche gli elementi raccolti grazie alla consultazione dei contenuti multimediali pubblicati sulle piattaforme social. Questi, in particolare, hanno consentito l’identificazione di dei due indagati italiani di 24 e 28 anni, mentre per gli altri indagati, l’italiano di 26 anni e il domenicano di 23, sono risultati molto rilevanti i confronti con alcuni tatuaggi. Durante l’espletamento dell’attività investigativa, sono stati svolti servizi di pedinamento ed osservazione i quali hanno consentito di confrontare e riscontrare tutti quei particolari elementi sul loro corpo e quindi rendere inconfutabile la loro identità, fanno sapere gli investigatori.

– Foto screenshot Polizia di Stato –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Banche, a ottobre in aumento i prestiti a famiglie e imprese

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – A ottobre i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono aumentati dell’1,8 per cento sui dodici mesi (1,6 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia.

I prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,2 per cento (come nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell’1,2 per cento (come nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati del 2,6 per cento (2,9 a settembre); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 4,9 per cento (3,2 a settembre).

A ottobre il Tasso Annuale Effettivo Globale (TAEG) sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è collocato al 3,73 per cento (3,71 in settembre); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 16,1 per cento (11,5 nel mese precedente). Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,07 per cento (10,24 nel mese precedente).

I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,52 per cento (3,38 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,11 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,16 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,63 per cento (come nel mese precedente).

Advertisement

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Compie 100 anni la Libreria Antiquaria Mediolanum

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Compie 100 anni la Libreria Antiquaria Mediolanum, la più antica libreria antiquaria milanese, diretta dalla famiglia Pozzi attraverso quattro generazioni, fin dalla sua fondazione nel 1925. Tra le più riconosciute e stimate in Italia e all’estero, nella sua sede attuale, all’interno di un palazzo settecentesco nel cuore di Milano in Brera, la libreria custodisce e raccoglie circa 20.000 volumi antichi e di pregio dal ‘400 al ‘900, oltre a una raccolta di stampe decorative, vedute di città e carte geografiche, e agli autografi di celebri personaggi del passato.
Sui suoi scaffali si possono trovare libri di letteratura, storia, economia, arte, architettura, scienze, medicina, geografia e viaggi: dagli antichi codici agli incunaboli, i primi libri stampati a caratteri mobili, primordi dell’arte tipografica e di quello che è oggi il libro stampato, fino ad arrivare alla letteratura del ‘900: le prime edizioni dei testi più significativi della storia del pensiero dell’uomo che hanno permesso di far giungere fino ai giorni nostri le opere di Ippocrate, Platone, Aristotele, Lucrezio, e ancora Copernico, Vesalio, Giordano Bruno, Galileo, Campanella, Giambattista Vico per citarne alcuni, Cesare Beccaria e gli illuministi italiani ed europei, l’Encyclopedie di Diderot e d’Alembert; la letteratura, con le edizioni quattro e cinquecentesche di Dante, Petrarca, Boccaccio e poi Ariosto, Tasso, Bandello, le prime edizioni di Foscolo, Leopardi, Manzoni e i grandi classici della letteratura italiana del ‘900.
Per tutto il secolo passato e nel passaggio da una generazione all’altra, gli ambienti accoglienti e riservati della Libreria Antiquaria Mediolanum sono stati frequentati da bibliofili e intellettuali: Benedetto Croce, l’economista Piero Sraffa, Palmiro Togliatti, il presidente Luigi Einaudi, dirigenti di banche e aziende pubbliche colti e appassionati come Raffaele Mattioli e Luigi Morandi, o negli anni a seguire anche giuristi come i professori Cesare Grassetti, Ariberto Mignoli e Guido Rossi. Umberto Eco, anch’egli frequentatore della libreria, acquisterà il libro “Arbor vitae crucifixae Jesu Christi” (Venezia, 1485) scritto da Ubertino da Casale che ispirerà lo scrittore per uno dei protagonisti del romanzo “Il nome della rosa”.
Un luogo, quello della libreria, che negli anni Ernesto Pozzi – il fondatore – con il figlio Elfo, poi Elfo con Luca e ora Luca con Giacomo, guidati da una profonda passione e dedizione, hanno reso anche un ambiente di conservazione e di ricerca, oltre che un punto di riferimento aperto alla condivisione, capace di riunire attorno al libro antico un gruppo sempre più ampio di studiosi, appassionati, persone colte, curiosi e collezionisti.
Il fondo della libreria dispone di 20.000 volumi, dai codici più antichi, agli incunaboli, alle edizioni dal ‘500 fino alle prime edizioni di letteratura del ‘900. Sui suoi scaffali durante 100 anni di storia si sono avvicendati i libri a stampa europei più importanti e famosi dal ‘400 al ‘900 come l’Hypnerotomachia Polyphili stampato da Aldo Manuzio nel 1499, considerato l’espressione massima del libro del rinascimento, o il Liber Chronicarum del medico ed erudito tedesco Hartmann Schedel, o le prime edizioni di testi fondanti per la storia del pensiero della civiltà occidentale, che hanno influenzato in maniera determinante la diffusione della conoscenza in tutti gli ambiti del sapere: Ippocrate, Vesalio per la medicina ad esempio, Platone, Aristotele per la filosofia, i grandi atlanti a partire da Tolomeo per la geografia, Vitruvio e Alberti per l’architettura, Euclide per la matematica e la geometria, la Summa de aritmetica e la Divina proporzione di Luca Pacioli. Ma anche prime edizioni di Giordano Bruno, Galileo, Campanella, Ticho Brahe, Giambattista Vico, Verri, Beccaria, i Philosophes francesi, L’Encyclopedie Diderot d’Alembert. Ampio spazio ha sempre avuto la letteratura a partire dalle edizioni quattro e cinquecentesche di Dante, Petrarca, Boccaccio e poi Ariosto, Tasso, Bandello per arrivare alle prime edizioni di Foscolo, Leopardi, Manzoni o ai grandi classici della letteratura italiana del ‘900. Le rarissime edizioni dei viaggi di Montalboddo o di Ludovico de Varthema, i celebri volumi con i racconti di viaggio raccolti da Giovanni Battista Ramusio. Avvicinandoci al ‘900, le prime edizioni di “Pinocchio”, dè “I Malavoglia” di Verga, dè “I Canti orfici” di Campana, delle opere di Ungaretti, Montale, Saba, Gadda.
Per celebrare l’anniversario dei suoi 100 anni di storia la famiglia Pozzi ha deciso di pubblicare un catalogo speciale dedicato al libro figurato del rinascimento italiano. Tra gli oltre 100 titoli compaiono libri rarissimi, alcuni conosciuti in solo negli esemplari descritti nel catalogo, e di grande importanza, come la prima edizione delle Laude di Jacopone da Todi o le edizioni quattrocentesche figurate della Divina commedia, Il Canzoniere e i Trionfi di Petrarca, la prima edizione dell’Almagestum di Tolomeo e il libro forse più famoso, la già citata opera di Francesco Colonna: l’”Hipnerotomachia Poliphili” stampata da Aldo Manuzio nel 1499.
Fondata e guidata dalla famiglia Pozzi da quattro generazioni, la storia della Libreria Antiquaria Mediolanum ha inizio con Ernesto Pozzi. Nato ad Alessandria nel 1881, giovanissimo inizia a lavorare come sindacalista nella nota fabbrica di cappelli Borsalino dove conosce la moglie Teresa Duro, impiegata come operaia nella stessa azienda. Profondamente convinto che la cultura fosse elemento di riscatto dalla povertà e dall’emarginazione, si impegna in attività sociali, anche al di fuori dell’ambito aziendale, facendosi promotore di iniziative volte a contrastare l’analfabetismo e l’alcolismo, molto diffusi nella classe operaia di quegli anni. Tra le varie attività, dà vita ad una sorta di biblioteca circolante composta da una grande quantità di libri vecchi e usati che poi venivano distribuiti tra operai e contadini.
Accanto all’impegno nel sindacato Ernesto Pozzi lavora anche come giornalista per il quotidiano socialista l’Avanti. In quel periodo è in corrispondenza amichevole con Edmondo de Amicis, anche lui socialista. Con l’avvento del fascismo la sua attività e le sue iniziative vengono prese di mira ed iniziano le persecuzioni che culminano con un attentato durante un comizio.
Ernesto è costretto a rinunciare a tutto, abbandona Alessandria e si trasferisce a Milano con la famiglia, accompagnato solo dal grande amore per la cultura e per i libri.
A Milano la sua passione si trasforma in un vero e proprio lavoro e nel 1925 fonda la Libreria Antiquaria Mediolanum, con sede in corso di Porta Nuova 19. Ad affiancare Ernesto, già durante gli studi universitari, è il figlio Elfo, che ben presto assume le redini dell’attività. Tra il 1928 e il 1943 la Libreria è già capace di pubblicare un catalogo mensile, con proposte da duecento a cinquecento volumi antichi (è del 1938 anche un catalogo monografico di libri figurati del Rinascimento italiano). La veste tipografica è semplice, le schede succinte ed essenziali, caratteristica comune allora ai cataloghi di quasi tutte le librerie antiquarie. A testi rari di cultura si affiancano i capolavori della storia della stampa, con particolare attenzione alle edizioni italiane.
A questi anni risalgono acquisizioni di grandi biblioteche che, insieme ad una rilevante parte della raccolta di Filippo Turati, formano il fondo iniziale della Libreria. Tra i clienti della Mediolanum all’epoca figurano istituzioni e collezionisti, italiani, europei ed americani, ma anche appassionati studiosi che possono trovare sugli scaffali e nei cataloghi libri a prezzi accessibili. Sono i tempi in cui Benedetto Croce, inguaribile bibliofilo, ordinava per posta o comprava mediante un suo incaricato libri antichi e introvabili, in particolare sulla storia del Meridione.
Alla fine degli anni Trenta la Libreria cambia sede e si trasferisce in via dei Bossi 2. Stanze dai soffitti altissimi ospitano scaffali raggiungibili con scale da capogiro. Al centro dell’enorme salone era situata un’antica automobile con motore a scoppio (ora al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano), ottenuta come pagamento di due rarissimi incunaboli milanesi.
L’attività della Mediolanum è in grande crescita quando lo scoppio della guerra ne provoca un’inevitabile rallentamento. Nel 1943 poi le vicende che seguono l’armistizio costringono Elfo, antifascista, a lasciare Milano e l’Italia. La libreria rimarrà chiusa fino alla fine della guerra.
Al suo rientro dai campi di internamento e di lavoro in Svizzera, dove era riparato, i soldi sono pochi e gli acquisti devono essere molto prudenti e misurati, ma fortunatamente una generazione di straordinari bibliofili aiuta la Libreria di via dei Bossi a riprendersi dai disastri della guerra. In quegli anni a chi la frequentava non era difficile imbattersi nell’economista Piero Sraffa (che poi cederà proprio alla Mediolanum una parte della sua biblioteca di storia dell’economia), o perfino nel Presidente Luigi Einaudi, arrampicati pericolosamente sulle scale alla ricerca di qualche rarità. Anche Palmiro Togliatti era cliente ed accurato bibliofilo. L’attenzione e l’amore per la cultura, che costituivano le basi della formazione intellettuale di alcune figure eminenti della rinascente economia e industria italiana, fanno sì che alla Mediolanum si avvicinino con grande interesse dirigenti di banche e aziende pubbliche, colti e appassionati, come Raffaele Mattioli e Luigi Morandi, e, negli anni a seguire, anche giuristi come i professori Cesare Grassetti, Ariberto Mignoli e Guido Rossi.
Negli anni Cinquanta la Libreria riprende anche la pubblicazione di cataloghi, ora con proposte meno numerose e con schede più accurate. Vengono cedute in quel periodo una collezione di 100 incunaboli milanesi alla Biblioteca Trivulziana, una straordinaria raccolta di disegni veneti (Canaletto, Guardi, Tiepolo ecc.) alla Fondazione Cini di Venezia, ed una raccolta di 120 libri stampati su pergamena dal Quattrocento all’Ottocento ad un collezionista.
A metà degli anni Settanta Luca Pozzi, dopo la laurea in Lettere e Filosofia ed un periodo dedicato all’impegno sociale e politico, decide di affiancare il padre Elfo che nel frattempo, appagato da oltre 40 anni di lavoro, aveva iniziato lentamente a diminuire il ritmo della sua attività in libreria dedicandosi maggiormente allo studio e al piacere dei libri. La sede nel frattempo si è spostata in via Montebello 30 prima, e 24 poi.
Supportato da nuove energie nelle figure delle sorelle Chiara e Cristina e della moglie Patrizia Belloli, Luca favorisce una decisa ripresa dell’attività con lo stesso entusiasmo e la medesima passione culturale che avevano animato i suoi inizi. Il lavoro ha un significativo incremento e la Libreria sviluppa anche il settore delle stampe e carte geografiche. Viene ripresa la pubblicazione di cataloghi nei quali le schede sono ora molto curate e la veste tipografica rinnovata.
Ha inizio una nuova era per la Mediolanum e per la famiglia Pozzi. Gli appassionati aumentano e gli ambienti della Libreria si animano di nuovi collezionisti e di figure della cultura e del mondo intellettuale. Ricordiamo Umberto Eco, che acquisterà il libro di Ubertino da Casale Arbor vitae crucifixae Jesu Christi (Venezia, 1485), dal quale il grande scrittore trarrà spunto per il romanzo Il nome della rosa; e ricordiamo anche il Prof. Dante Isella, a cui qualche anno più tardi la Libreria dedicherà un importante catalogo monografico di prime edizioni di Foscolo, Leopardi e Manzoni.
A partire dal 1998 la Libreria trova una nuova collocazione, quella attuale, in via del Carmine 1, in un palazzo settecentesco i cui locali sobri e confortevoli creano un’atmosfera adeguata tanto alla ricerca quanto a gradevoli incontri e conversazioni tra bibliofili, studiosi e tutti coloro che sono affascinati dal mondo dei libri antichi.
Principale responsabile della Libreria è oggi Giacomo Pozzi, che, terminati gli studi universitari in architettura e un periodo di apprendistato all’estero, nel 2001 si è unito all’impresa di famiglia e ha saputo guidarla lungo il nuovo millennio, affrontando anche le sfide poste dalle moderne tecnologie. A lui si sono affiancate per un breve periodo anche le sorelle Martina e Margherita e negli ultimi anni stabilmente la moglie Nausicaa Ferrini, per occuparsi in particolare del settore delle stampe e carte geografiche.
Il lavoro di verifica, collazione e la schedatura dei libri avviene ancora oggi in ambito famigliare. Ernesto con il figlio Elfo, poi Elfo con Luca e ora Luca con Giacomo, sono stati e sono ancora i protagonisti di questa attività che ha attraversato gli ultimi cento anni. Dopo quattro generazioni la filosofia della Libreria Antiquaria Mediolanum non è cambiata. Il rispetto per i libri, veicolo di cultura, conoscenza e libertà, indipendentemente dal loro valore economico, è la guida dei librai Pozzi.

– Foto Libreria Antiquaria Mediolanum –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.