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Cronaca

Eurovision, vince l’Ucraina con i Kalush Orchestra

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TORINO (ITALPRESS) – La band ucraina Kalush Orchestra vince l’Eurovision Song Contest 2022 con “Stefania”. Al PalaOlimpico di Torino il pronostico della vigilia è stato rispettato: la band capitanata da Oleg Psiuk sale sul gradino più alto del podio. Quarti dopo il voto delle giurie, gli ucraini grazie al voto popolare che gli assegna 433 punti si aggiudicano il microfono di cristallo lasciando dietro il britannico Sam Ryder con “Space man”. Terza classificata la Spagna. L’Italia di Mahmood e Blanco chiude al sesto posto, uno in più di quello che occupava dopo il voto delle giurie. Un appello è stato lanciato da Oleg Psiuk, frontman della Kalush Orchestra al termine della loro esibizione: “Vi chiedo per favore di aiutare l’Ucraina, Mariupol e Azovstal subito”. La suspense finale regala soddisfazioni e, come di consueto, ha tenuto alta la tensione fino all’ultimo. Hanno aperto i Rockin’ 1000 che in piazza San Carlo hanno registrato “Give peace a chance” e, prima della sfilata delle 25 bandiere e del benvenuto ufficiale dei tre conduttori, è stata Laura Pausini a cantare un medley di 5 di suoi pezzi, tra i quali, la versione francese di “Io canto” (per poi accennare, durante lo show, “Nel blu dipinto di blu” a cappella). Poi, uno via l’altro, si sono esibiti i cantanti delle 20 nazioni qualificati con lo stesso look e la stessa scenografia delle due serate precedenti, e quelli dei 5 big. A rompere il ghiaccio sono stati i cechi We Are Domi con l’elettro-pop di “Lights Off”, a seguire il romeno WRS con la latina (anche nel titolo) “Llàmame”, la portoghese Maro con “Saudade, Saudade”, i finlandesi The Rasmus con il rock di “Jezebel”, lo svizzero Marius Bear con la ballata “Boys do cry” che sdogana la fragilità del genere maschile, i francesi Alvan & Ahez con il guazzabuglio di generi di “Fullen”, i norvegesi Subwoolfer in maschera da lupo gialla con “Give that wolf a banana” e l’armena Rosa Linn che, dalla cameretta ricreata, ha intonato “Snap”. Dopo il primo stop, i tre conduttori hanno lanciato l’esibizione dell’Italia con “Brividi” di Mahmood & Blanco, che ha dato il via al secondo blocco di esibizioni: la caliente spagnola Chanel con “SloMo”, la ben meno appariscente, ma elegante, S10 con “De Diepte” dei Paesi Bassi. Ad arrivare è stata poi la Kalush Orchestra, la band ucraina più che favorita sin dai pronostici, con “Stefania”, il tedesco Malik Harris con “Rockstars”, la lituana Monika Liu con “Sentimentai”, il tenebroso Nadir Rustamli con “Fade to black” e il belga cantante-calciatore Jèrèmie Makiese con “Miss You”.
Giusto un’altra interruzione pubblicitaria e via con l’ultimo blocco di esibizioni che tiene alta l’attenzione. Parte la Grecia con Amanda Georgiadi Tenfjord e “Die Together”, continuano le Systur, le tre sorelle islandesi con “Með Hækkandi Sòl”, i moldavi Zdob si Zdub & Advahov Brothers, con il folk rock “Trenule?ul”, la svedese Cornelia Jakobs che con “Hold Me Closer” è stata a lungo nel novero delle favorite, l’australiano Sheldon Riley vestito di bianco con strascico di piume con “Not The Same”, l’inglese Sam Ryder con “Space man” e il polacco Ochman con “Rivere”. Per finire, la serba Konstracta con “In Corpore Sano”, le cui quotazioni sono cresciute via via, e l’estone Stefan con “Hope”. Lo show è continuato con la coreografia dedicata alla gestualità italiana, l’esibizione dei Maneskin, vincitori uscenti con “Zitti e buoni” con le nuove “Supermodel” e “If I can dream”, cover che sarà inserita nel film “Elvis” di Baz Luhrmann, e Gigliola Cinquetti, prima italiana a imporsi in quello che oggi si chiama Eurovision, con “Non ho l’età”, i ben 5 minuti di show con i brani di Mika che presenta anche il nuovo singolo “Yo Yo” e il saluto dallo spazio di Samantha Cristoforetti.
-foto agenziafotogramma.it-
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Cronaca

Dazi, La Russa “Sono convinto che si possa arrivare a un’intesa”

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ROMA (ITALPRESS) – “La cosa peggiore sarebbe stata subito una ritorsione, credo che in questo la Meloni sia stata decisiva. Credo che la strada su cui ci stiamo incamminando di un confronto serio e cominciato con il rinvio di 90 giorni sia foriero di buone speranze e buoni risultati. Sono convinto che si possa e si debba arrivare a un’intesa che parte da posizioni anche distanti”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, al Tg2 Post. “Io sono ottimista, lo sono in base alla conoscenza che ho di Giorgia Meloni. La paura non aiuta, l’imprevedibilità va considerata ma non mi spaventa”, aggiunge.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa, Piantedosi “Piano funerali in evoluzione, evento straordinario”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il piano è partito adesso. Abbiamo fatto una ricognizione delle risorse: è un’organizzazione in evoluzione, prevediamo circa 170 delegazioni straniere, alcune di grandissimo impegno, come quelle dei capi di Stato di Paesi molto importanti”. A dirlo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista al TG1.

“E’ un evento veramente straordinario, per una serie di concomitanze che credo a memoria quasi mai si siano verificate – ha aggiunto Piantedosi -. Oltre ai funerali del Santo Padre, abbiamo le celebrazioni del 25 aprile che si svolgeranno secondo canoni già prefissati e preordinati. E poi avevamo gli eventi giubilari del Giubileo degli adolescenti, i cui eventi sono stati confermati, quindi centinaia di migliaia di persone a Roma che impegneranno la città tutti i giorni. Insomma ci stiamo attrezzando”.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)

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Cronaca

Ucraina, Tajani “Putin non può decidere la pace alle sue condizioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi sembra complicato organizzare vertici in questa situazione, con decine di capi di Stato ai funerali di Papa Francesco: certamente Zelensky e Trump si saluteranno, ma per affrontare questioni concrete bisognerà aspettare qualche giorno”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Porta a Porta su Rai1. “Dobbiamo lavorare sul fronte mediorientale e Roma ancora una volta è stata crocevia di pace e dialogo, ospitando il vertice tra Iran e Stati Uniti con la mediazione dell’Oman – prosegue Tajani -. Stiamo lavorando per la pace in Ucraina e Medio Oriente, non è facile ma è un impegno del governo su cui è improntata la nostra politica estera. Per decidere come fare la pace bisogna parlare con gli ucraini, Putin non può decidere di porla alle sue condizioni: la pace giusta è quella che dà garanzie ai più deboli, la Russia ha violato il diritto internazionale e non può pensare di imporre la pace alle sue regole”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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