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Economia

Milano, “Rinascita Manageriale”, 4 mln per mismatch dirigenti-Pmi

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Secondo le elaborazioni e le stime dell’Osservatorio 4.Manager, di Confindustria e Federmanager, il 64% delle imprese lombarde evidenzia una difficoltà di reperimento dei manager, rispetto al 70% registrato nel resto dell’Italia. Nel territorio lombardo, a fronte di un calo del numero di imprese industriali attive sul territorio (94 mila nel 2021 contro le 104 mila del 2014), si è registrata una crescita del numero di manager (circa 44 mila presenze attive nel 2021 contro le 39 mila del 2014), a testimonianza della managerializzazione delle imprese. Prendendo sempre in esame solo il comparto manifatturiero, inoltre, nel I° semestre 2022 in Italia c’è stata una domanda di competenze manageriali pari a 1320 professionisti, di cui 365 concentrati solo in Lombardia. Sempre secondo le stime dell’Osservatorio 4.Manager, a giugno 2022 in Italia e in Lombardia si è registrata un’elevata domanda di competenze nel settore del people management, della transizione sostenibile, dell’export-internazionalizzazione e della transizione energetica. I dati sono emersi durante l’incontro di presentazione del progetto dedicato allo sviluppo delle competenze manageriale “Rinascita manageriale”, l’iniziativa di politica attiva promossa da 4.Manager per valorizzare il patrimonio manageriale italiano a beneficio della crescita delle imprese. L’evento, organizzato da Assolombarda, Aldai-Federmanager e 4.Manager si è tenuto oggi presso la sede di Assolombarda con un incontro dal titolo “Rinascita Manageriale: Politiche attive per la ripresa del sistema produttivo”. “Rinascita Manageriale” rappresenta, nell’intenzione dei promotori, una risposta concreta alle richieste di competenze manageriali delle imprese e punta a offrire un sostegno alle politiche attive per i manager del territorio. Il piano prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro, sotto forma di rimborso spese per le attività di assessment aziendale e per la ricerca e selezione del personale, a favore delle aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come temporary manager in 4 settori aziendali considerati strategici: innovazione e digitalizzazione, sostenibilità, organizzazione del lavoro post-Covid ed export. In particolare, il rimborso spese copre fino a un massimo di 30.000 euro, nel caso in cui il manager venga assunto a tempo indeterminato e fino a un massimo di 15.000 euro, nel caso in cui il manager venga assunto a tempo determinato o attraverso un contratto di temporary management. Inoltre, sono previsti una copertura dei costi lato azienda per l’iscrizione al Fasi (fondo assistenza sanitaria integrativa) e l’accesso gratuito per il manager a una piattaforma di e-learning. “È un progetto di grande utilità per le Pmi – dichiara Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – che grazie a questa iniziativa hanno l’opportunità di acquisire consapevolezza delle proprie necessità manageriali. ‘Rinascita Manageriale’ rappresenta inoltre un valido contributo operativo di sistema che si inserisce a pieno titolo nell’ambito delle azioni del Patto per il Lavoro che, non più tardi di un mese fa, Assolombarda ha firmato con il Comune di Milano e i principali attori socio-economici del territorio. Un documento che riflette gli obiettivi che ci poniamo anche oggi: portare Milano, e con essa la Lombardia, al livello delle maggiori città europee per occupazione, qualità del lavoro e competitività delle nostre imprese e delle loro risorse umane. L’impegno di Aldai-Federmanager, 4.Manager e Assolombarda per le politiche attive dei dirigenti è una strategia ‘win win’ per aziende, manager e territori perché consente di non disperdere un patrimonio di competenze elevate faticosamente costruito nel corso degli anni”. “Rinascita Manageriale esprime e sottolinea il forte connubio tra il concetto di ripresa e rilancio delle imprese, così come del sistema economico, con il ruolo, fondamentale e necessario, dei manager in questo processo – afferma Manuela Biti, presidente di Aldai-Federmanager, l’associazione lombarda dirigenti aziende industriali -. Essere qui oggi conferma la nostra convinta determinazione ad agire uniti verso i grandi obiettivi e traguardi che ci stanno di fronte. La formazione continua e la valorizzazione delle competenze manageriali sono certamente due delle chiavi di successo che ci possono portare a una ripresa economica consolidata e duratura”. “Le risorse economiche che stanno arrivando grazie al Pnrr e ai fondi europei – commenta Stefano Cuzzilla Presidente di 4.Manager – sono uno strumento che non può essere sprecato e che richiede competenze manageriali specifiche in grado di progettare nuovi modelli di business efficienti, profittevoli e adeguati ai rapidi cambiamenti. È importante che le risorse pubbliche e private siano complementari e si integrino in modo da creare sinergie efficienti al rilancio del sistema Paese e 4.Manager con Rinascita manageriale si sta muovendo in questa direzione. Oggi le imprese chiedono competenze nuove per sfruttare al meglio le opportunità legate alle transizioni sostenibili ed energetiche. Occorre quindi massimizzare il rilancio del sistema produttivo attraverso un’iniezione di competenze manageriali ad alto valore aggiunto. L’attività di 4.Manager si pone, per questo, l’obiettivo di essere un propulsore di competitività e competenze a supporto delle imprese, per ridurre le asimmetrie di mercato e contribuire a realizzare uno sviluppo sostenibile”. (ITALPRESS).

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Economia

Convegno Anfir, da Irfis 1 mld all’economia siciliana dal 2020

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PALERMO (ITALPRESS) – In un contesto in cui la Sicilia dimostra segnali di ripresa economica con un aumento di imprese e di occupati e un Pil stimato in crescita in misura maggiore rispetto al dato nazionale, Irfis FinSicilia S.p.A. svolge un ruolo di braccio operativo della Regione Siciliana per la realizzazione delle sue politiche economiche e sociali. Lo ha ribadito oggi la Presidente Iolanda Riolo, intervenendo al convegno nazionale ANFIR organizzato a Palermo, davanti alle principali autorità regionali, ai vertici dell’Associazione delle finanziarie regionali e agli esponenti degli altri istituti come Irfis.
“Irfis è oggi la leva tecnica della Regione, lo strumento attraverso cui si concretizzano le linee strategiche tracciate dal governo regionale: supportare lo sviluppo delle imprese, promuovere l’inclusione sociale, rafforzare la competitività del sistema Sicilia”, ha spiegato la Riolo.
“Le incertezze relative alla situazione nazionale e internazionale hanno fatto tornare d’attualità il tema del sostegno pubblico all’economia. Da questo punto di vista le Finanziarie regionali svolgono un ruolo fondamentale: da un lato veicolano le risorse dei fondi strutturali europei relativi alla programmazione 2021-2027 e dalle regioni di riferimento li fanno affluire al tessuto produttivo territoriale periferico e, dall’altra, offrono strumenti finanziari a sostegno delle start up, delle imprese innovative e, più in generale, di tutto il mondo delle piccole e medie imprese. E ancora le Finanziarie regionali affiancano le imprese insieme al sistema bancario oppure ne rappresentano l’alternativa”, ha aggiunto Michele Vietti, presidente di ANFIR.
A partire dal 2020, da quando è divenuto soggetto in house della Regione siciliana e alla data del 31 marzo 2025, Irfis ha in gestione oltre 1 miliardo di euro in fondi pubblici.
Di questi: 916 milioni sono destinati alle imprese (oltre 27.000 beneficiarie); 119 milioni a famiglie e persone fisiche (oltre 45.000 soggetti raggiunti).
Le risorse provengono per il 63% da fondi extraregionali, per il 29% dal Fondo Sicilia e per l’8% da fondi regionali diretti: una integrazione virtuosa tra risorse comunitarie, nazionali e regionali, gestita interamente da Irfis con criteri di efficienza, tempestività e trasparenza.
Le misure già operative. Ripresa Sicilia (180 milioni): per investimenti delle PMI, con 202 domande ricevute e oltre 130 progetti già in corso; Fare Impresa in Sicilia (53 milioni): per l’avvio di nuove imprese, con oltre 1.000 domande e 450 progetti in finanziamento; Caro mutui prima casa (50 milioni): misura completamente utilizzata da 30.000 famiglie; Contributo di solidarietà (30 milioni): 86.000 richieste da famiglie con ISEE sotto i 5.000 euro.
Nel secondo semestre 2025 saranno attivate nuove azioni fortemente volute dal governo della Regione e affidate a Irfis per la gestione. Turismo: 135 milioni per l’ammodernamento delle strutture ricettive; Basket Bond Sicilia: 19 milioni per sostenere la patrimonializzazione delle PMI; Credito al consumo: 15 milioni annui per il biennio 2025-2026 a favore delle famiglie meno abbienti con la piattaforma ai nastri di partenza il prossimo 15 maggio.
“La Regione Siciliana – ha ribadito Riolo – ha scelto una governance integrata, in cui Irfis è il soggetto attuatore privilegiato delle misure economiche, in grado di tradurre la programmazione politica in risultati concreti e misurabili, in tempi certi e con trasparenza. Questa scelta si è rivelata decisiva per rispondere alle sfide della ripartenza e accompagnare la crescita nei settori strategici”.
Irfis ha chiuso il 2024 con un utile netto e un fatturato in crescita (3,7 milioni e 23,5 milioni di euro rispettivamente), e potenzierà la sua struttura portando l’organico a 73 unità entro la fine dell’anno, con una presenza femminile vicina al 40%.
“Irfis continuerà ad essere lo strumento tecnico-finanziario attraverso cui la Regione Siciliana attua la propria strategia di sviluppo territoriale – ha concluso Riolo – sostenendo imprese, famiglie, innovazione e inclusione sociale in modo integrato e misurabile”.

– foto ufficio stampa Irfis –
(ITALPRESS).

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Economia

Assocomunicatori “Il Papa è un punto di riferimento morale e spirituale”

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ROMA (ITALPRESS) – “A nome di Assocomunicatori e di tutti i professionisti della comunicazione, desidero esprimere le più sincere congratulazioni e i più fervidi auguri al nuovo Santo Padre, Robert Francis Prevost, Leone XIV, eletto oggi a guida della Chiesa universale. In un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti e sfide nel mondo della comunicazione, il ruolo del Papa rappresenta un punto di riferimento morale e spirituale, capace di parlare ai cuori delle persone di ogni cultura e generazione. Siamo certi che il Suo pontificato sarà fonte di ispirazione per tutti noi, comunicatrici e comunicatori, chiamati ogni giorno a promuovere valori di verità, rispetto e dialogo, contribuendo a costruire ponti tra le persone e le comunità”. Lo ha dichiarato Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori, in occasione dell’elezione del Santo Padre, Robert Francis Prevost, Leone XIV. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Snam, nel primo trimestre l’Ebitda in aumento di 74 milioni (8,3%) rispetto al 2024

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MILANO (ITALPRESS) – Snam ha chiuso il primo trimestre con ricavi totali che si sono attestati a 970 milioni, in aumento di 74 milioni (+8,3%) rispetto al primo trimestre 2024, a seguito della crescita dei ricavi regolati del business delle infrastrutture gas (+72 milioni; +9,0%).

I ricavi dei business della transizione energetica risultano sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2024. L’Ebitda si è attestato a 761 milioni, in aumento di 58 milioni (+8,3%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024. L’aumento è dovuto alla crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+56 milioni; +7,9%) per i maggiori ricavi regolati riconosciuti nonostante la revisione al ribasso del WACC, in parte assorbiti dai maggiori costi operativi connessi alle erogazioni di gas dagli impianti di stoccaggio e all’incremento del costo lavoro, a fronte dell’ingresso di nuove risorse e del precedente rinnovo del Ccnl. L’utile operativo ammonta a 502 milioni, in aumento di 52 milioni (+11,6%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024.

Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 71 milioni, in lieve riduzione rispetto al primo trimestre 2024 (-7 milioni, pari al 9,0%). I proventi netti da partecipazioni ammontano a 107 milioni, in aumento rispetto al primo trimestre 2024 (+42,7%).

L’utile netto adjusted del primo trimestre 2025 ammonta a 406 milioni, in aumento di 71 milioni (+21,2%), rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2024, grazie alla crescita dell’Ebitda, al maggior contributo delle società partecipate e alla riduzione degli oneri finanziari netti.

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Il positivo flusso della gestione operativa (+779 milioni) ha consentito di finanziare larga parte degli investimenti netti del periodo (975 milioni, incluso l’esborso connesso all’acquisizione di Stogit Adriatica e l’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in Adnoc Gas Pipelines), generando un free cash flow negativo di 196 milioni.

L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti dell’acconto sul dividendo 2024 (389 milioni) e delle variazioni non monetarie e altre variazioni (-25 milioni), ha registrato un aumento di 560 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 16.798 milioni.

-Foto

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