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Cronaca

FEduF, educazione finanziaria una risposta alle difficoltà dell’economia

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MILANO (ITALPRESS) – Un forte e motivato appello a sviluppare sempre di più l’educazione finanziaria anche come risposta alle difficoltà dell’economia è venuta dall’assemblea annuale della FEduF (la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio nata in seno all’Abi per diffondere le competenze finanziarie): Stefano Lucchini, presidente della Fondazione, Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all’Università di Bologna e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, e Magda Bianco, responsabile del Dipartimento Tutela della clientela e educazione finanziaria della Banca d’Italia hanno spiegato perchè è fondamentale avere le competenze di base per ridurre i danni della congiuntura economica e, anche per questa via, migliorare il benessere sociale.
Nella sua relazione iniziale Lucchini è stato molto netto: “Nessuno di noi da solo può contrastare gli effetti della geopolitica o i movimenti dei mercati ma una educazione finanziaria più diffusa può meglio governarne gli effetti sia sui conti personali sia su quelli del Paese. Per questo è importante diffondere la comprensione dei meccanismi economici. Stiamo lavorando molto – ha sottolineato – nel coinvolgimento dei più giovani, ma anche la vulnerabilità dei seniores in materia finanziaria è un tema decisivo e dobbiamo, con tutte le istituzioni finanziarie, cercare le misure appropriate per colmare le tante carenze. Il benessere sociale correlato all’educazione finanziaria è di cruciale importanza sia per il futuro delle giovani generazioni sia per la vulnerabilità alle quali sono esposte le persone più anziane: si tratta di due elementi che sfuggono a una visione utilitaristica e individuale dell’economia”. “Alla luce dei dati emersi oggi da un lato è evidente come sia ancora molto il lavoro da svolgere e dall’altro come il tema dell’educazione finanziaria non sia secondario nel dibattito sull’economia, grazie a valide iniziative come quella odierna o come “Young Factor” dell’Osservatorio Giovani Editori presieduto da Andrea Ceccherini che si è tenuta nei giorni scorsi”, ha aggiunto Lucchini.
Infatti, e lo ha documentato l’indagine Ipsos esposta da Nando Pagnoncelli al dibattito moderato da Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, le competenze di economia in Italia non sono purtroppo ancora percepite come una priorità formativa: solo il 21% dei nostri connazionali le ritiene essenziali per agire
in modo responsabile e fare scelte consapevoli, contro il 43% che ritiene fondamentale la formazione nell’ambito della Salute per la prevenzione delle malattie, il 41% che si focalizza sulla sostenibilità per limitare l’impatto delle attività umane sull’ambiente, il 27% che si indirizza verso i temi dell’alimentazione legati alla salute e al consumo di risorse. Risultati, del resto, facilmente spiegabili dopo due anni di pandemia e mentre è in corso la campagna europea per la transizione ecologica.
Tuttavia, proprio il cambiamento della congiuntura non potrà che favorire l’attenzione verso l’educazione finanziaria. Nella rilevazione Ipsos, il timore per l’aumento del tasso di inflazione attualmente preoccupa il 65% degli italiani, e il 77% degli intervistati è consapevole degli effetti che la perdita di potere di acquisto del denaro può avere sul proprio stile di consumo. A fronte di questa consapevolezza, alla domanda “Se avesse a disposizione dei risparmi per un importo pari a diecimila euro come li investirebbe…”, il 27% degli intervistati risponde che terrebbe tutto il denaro sul conto corrente, il 36% che lo investirebbe solo una minima parte, depositandone il resto sul conto corrente. Solo il 24% invece investirebbe la maggior parte del risparmio minimizzando la liquidità.
Andando a indagare il sentimento degli italiani nei confronti del risparmio, la ricerca rileva alcune associazioni positive: il 35% della fascia tra 16-24 anni lo associa con futuro, 32% della fascia 45-65 anni alla tranquillità, e il 19% fascia 16- 34 anni e 25-34 anni alla progettualità, e altre negative: il 26% nella fascia 16-24 anni e il 23% della fascia 35-44 anni lo correla al sacrificio.
La Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF) è nata su iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana per diffondere l’educazione finanziaria in un’ottica di cittadinanza consapevole e di legalità economica. Obiettivo della Fondazione è il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a promuovere una nuova cultura di cittadinanza economica, valorizzando le diverse iniziative, superando gli individualismi e mettendo a fattor comune le esperienze maturate in nome dell’interesse della comunità. Opera in stretta collaborazione con il ministero dell’Istruzione e gli Uffici scolastici sul territorio e diffonde, nelle scuole di ogni ordine e grado, programmi didattici innovativi nella forma e nei contenuti, anche attraverso l’organizzazione di eventi per gli studenti, gli insegnanti e i genitori. La Fondazione lavora sulla mediazione culturale tra contenuti complessi e strumenti divulgativi semplici ed efficaci. Le sue iniziative si rivolgono anche agli adulti, in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori.

– foto ufficio stampa FEduF –
(ITALPRESS).

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Vincono Berrettini E Sinner, ItalDavis in finale con Olanda

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta e in rimonta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere subito i conti e ad evitare il doppio è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente e in finale per il secondo anno consecutivo, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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