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Cronaca

Sondaggio per sole 24 ore, presidente Fontana al 7° posto e sindaco Sala al quarto

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è settimo nella classifica della nuova edizione del Governance Poll per il Sole 24 Ore sul gradimento dei cittadini per i presidenti di regione e per i sindaci. Posizione che il governatore lombardo condivide con il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Entrambi conquistano un 50% del consenso. Da notare che in queste due regioni si voterà nei prossimi mesi, in Sicilia in autunno ed in Lombardia ad inizio del 2023. Nella classifica dei sindaci, quarto posto per Giuseppe Sala (Milano) che arriva al 60%, mentre Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, è il primo cittadino più amato. I numeri sono quelli della nuova edizione del Governance Poll per il Sole 24 Ore, che passano in rassegna il consenso per i sindaci e per i presidenti di Regione. Brugnaro, che fa uno scatto ulteriore rispetto alle performance già rotonde degli anni scorsi e con un 65% di cittadini che si dicono disposti a rivotare per lui in caso di elezioni, scalza dalla prima posizione il barese Antonio Decaro, presidente dell’Anci, che con il suo 62% si mantiene però a livelli di vertice e occupa il terzo posto dietro a Marco Fioravanti, il giovane sindaco di Ascoli Piceno arrivato quarto nell’edizione dello scorso anno. Nella parte alta della classifica anche altri sindaci di grandi città che negli anni precedenti erano sempre penalizzati. Quinta posizione per Gaetano Manfredi (Napoli), che totalizza il 59,5% in ex aequo con il sindaco Matteo Lepore (Bologna). Beppe Sala che occupa appunto il quarto posto nel Governance Poll di quest’anno e guida da lì la truppa di testa degli amministratori delle grandi città, è tallonato dal napoletano Gaetano Manfredi e dal bolognese Matteo Lepore. Anche Sala è al secondo mandato sulla poltrona di sindaco, dove è stato mantenuto dal 57,7% degli elettori che anche a Milano nell’ottobre del 2021 risolsero la questione al primo turno. E ha dichiarato a più riprese di non essere interessato ad abbandonare Palazzo Marino prima del tempo. Insieme a Napoli e Roma, il fondo classifica perde anche gli altri tradizionali protagonisti, perchè a Catania il sindaco è sospeso dopo la condanna in primo grado per peculato, maturata da consigliere regionale, mentre a Palermo si è appena votato. Tra i Presidenti di Regione, oltre alla prima posizione di Zaia (da notare che è saldamente in testa al Governance Poll da 12 anni, cioè da quando nel 2010 conquistò la poltrona) fa riflettere il fatto che i governatori che lo seguono in classifica hanno conquistato tutti una caratura nazionale: Fedriga è indicato da molti come un possibile futuro leader della Lega e, nel frattempo è diventato anche il presidente della Conferenza delle Regioni, così come Bonaccini, da alcuni ritenuto se non il futuro segretario del PD, una ottima personalità da tenere in considerazione per i prossimi governi, o Toti che addirittura somma due funzioni, quello del presidente della Liguria e quella del segretario del partito nazionale Italia al Centro. Zaia è tallonato da un altro leghista, Massimo Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, con il suo exploit arriva al 68% e supera Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), che scende di una posizione, pur mantenendo un solido livello di gradimento con il suo 65%. Inoltre rispetto al giorno delle elezioni Bonaccini è il presidente che ha aumentato il maggior consenso (+13,6%) seguito da Fedriga (+10,9%) e Musumeci (+10,2%). Il Governance Poll 2022 ha preso in considerazione 78 comuni capoluoghi di provincia e 18 Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta. I 26 comuni in cui il sindaco è stato eletto nel mese di giugno 2022 ovviamente non rientrano nella classifica. Le interviste sono state effettuate da Marzo a Giugno 2022, la numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti, in ogni comune di 600 elettori, disaggregati per sesso, età ed area di residenza.
(ITALPRESS).

– credit photo agenziafotogramma.it –

Cronaca

Papa, Ciciliano “Per funerali e conclave attesi oltre 450 mila fedeli”

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ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento ci stiamo muovendo in due campi: quello delle date certe e di quelle presunte. Le prime legate alle esequie di Sua Santità, le seconde all’arrivo del suo successore. Ma una cosa è certa: ai funerali ci saranno almeno 200 mila persone e per l’elezione del nuovo Pontefice ne attendiamo altre 250 mila”. Così Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione civile, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Stiamo analizzando i flussi di fedeli in arrivo in Italia e a Roma sulle strade, sui treni, in aereo e in nave – con una particolare attenzione per gli arrivi dal Sud America, soprattutto dall’Argentina. Monitoriamo il numero di persone che si spostano nel nostro Paese per adeguare le misure di accoglienza e gestione da parte del nostro Comitato operativo”, spiega Ciciliano, che alla domanda su quanti operatori siano in campo risponde: “Diverse migliaia, provenienti da tutte le regioni. Stanno dando un contributo eccezionale: è un momento importante e tutti devono contribuire. In pratica, abbiamo a disposizione 2.500 persone ogni giorno”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Dazi, Trump “Ci sarà un accordo con la Cina”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Mi aspetto un accordo con la Cina” sui dazi. “Il mio rapporto con il presidente Xi Jinping è ottimo. Lo è da tempo. E penso che faremo un accordo”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca.

Riferendosi ai nuovi dazi annunciati sulle importazioni dalla Cina, Trump ha spiegato: “Il 145% è un livello molto alto e non sarà così alto. Non sarà minimamente vicino a quel livello, si ridurrà sostanzialmente ma non sarà pari a zero”.

Dal tycoon poi toni più concilianti anche nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. “Mi piacerebbe vederlo un pò più attivo” nell’abbassare i tassi di interesse, ha affermato, ma “non ho intenzione di mandarlo via”, ha chiarito.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Dazi, La Russa “Sono convinto che si possa arrivare a un’intesa”

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ROMA (ITALPRESS) – “La cosa peggiore sarebbe stata subito una ritorsione, credo che in questo la Meloni sia stata decisiva. Credo che la strada su cui ci stiamo incamminando di un confronto serio e cominciato con il rinvio di 90 giorni sia foriero di buone speranze e buoni risultati. Sono convinto che si possa e si debba arrivare a un’intesa che parte da posizioni anche distanti”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, al Tg2 Post. “Io sono ottimista, lo sono in base alla conoscenza che ho di Giorgia Meloni. La paura non aiuta, l’imprevedibilità va considerata ma non mi spaventa”, aggiunge.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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