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Cronaca

Immobili, educazione finanziaria chiave del successo negli investimenti

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TORINO (ITALPRESS) – “L’investitore immobiliare è una professione che richiede una grande competenza multidisciplinare ma, in Italia, si percepisce una mancanza di educazione finanziaria di base, a partire dal mondo della formazione che resta obsoleta rispetto ai tempi. Il mondo va sempre più veloce, mentre la formazione scolastica rimane ferma da decenni, soprattutto in ambito economico e finanziario. E’ un tema strategico per lo sviluppo del Paese”. Lo afferma in una nota Andrea Vendola, founder di AV Group.
Quanto la richiesta di formazione sia predominante tra i giovani lo dimostra anche il successo riscosso dal recente evento “Investitore Immobiliare in cantiere”, organizzato proprio da AV Group nel capoluogo torinese. La giornata aveva l’obiettivo di uscire dagli standard formativi tradizionali per portare gli aspiranti imprenditori immobiliari direttamente sul “campo”, ma è stata anche l’occasione per sottolineare un tema molto caro ad Andrea Vendola: la mancanza di una reale formazione in campo finanziario di cui risente tutta la sua generazione.
Infatti, chi decide di investire nell’acquisto di un immobile normalmente lo fa per viverci in prima persona e non pensa di mettere a reddito quell’acquisto per avere cash flow positivo da reinvestire.
Secondo gli ultimi dati Eurostat, il 72,4% della popolazione italiana vive in una casa di proprietà, contro il 27,6% che vive in affitto; si tratta di percentuali ben più alte di quelle riguardanti gli altri grandi Paesi europei come Germania (50,5%) e Francia (64%) – fonte dei dati: Eurostat 2021.
Il motivo alla base di questi dati è da ricercare nel fatto che gli italiani considerino tradizionalmente la casa come un bene rifugio. Ma per capire se acquistare una casa per andarci a vivere in prima persona sia la scelta migliore, bisogna considerare tre elementi: durata del mutuo – in media 20/30 anni, periodo di tempo in cui l’immobile resta di proprietà della banca; svalutazione – con il passare del tempo la casa diventa obsoleta, diminuendo il proprio valore economico; blocco di liquidità – immobilizzando i propri risparmi in un solo bene, si riduce o elimina la possibilità di impiegare il proprio denaro in altri investimenti.
Una scelta, quindi, spesso dettata da retaggi culturali e dalla mancanza di una reale formazione in campo finanziario. In questo contesto si inserisce il progetto di Andrea Vendola: la sua esperienza imprenditoriale inizia durante gli studi universitari al Politecnico di Torino, quando conosce da vicino le difficoltà che i suoi compagni fuori sede devono fronteggiare nel trovare una stanza confortevole e possibilmente vicina all’università. Testimone delle loro storie, inizia ad individuare una nicchia di mercato della quale ripensare attivamente i processi. Così, coniugando questi dati con la sua passione per il settore immobiliare, Vendola coglie un’opportunità dal grande potenziale: investire in immobili e metterli a reddito a studenti.
Nel 2013 acquista il primo appartamento da affittare ad alcuni compagni dell’università e inizia sin da subito ad offrire un servizio all-inclusive. Seguono tre anni nel marketing, che gli danno l’opportunità di conoscere il mondo del business e, inoltre, di affacciarsi a un altro ambiente che si è poi rivelato fondamentale per la sua carriera: quello della formazione.
Nel 2018 ritiene i tempi maturi e fonda a Torino AV Group, la società che si occupa di investimenti immobiliari mirati al riposizionamento e riqualificazione del patrimonio locale, seguendo un iter consolidato: l’acquisto di appartamenti dismessi o invenduti, non soggetti ad aste immobiliari; la ristrutturazione e successiva reimmissione sul mercato sotto una veste rinnovata. Al suo fianco vi è la messa a reddito che persegue un progetto di espansione sul territorio nazionale con il brand “Students’ Home”. Ad oggi AV Group gestisce più di 80 stanze in affitto a studenti nella sola città di Torino e più di 50 operazioni di trading ogni anno.
Infine, la società ha stretto collaborazioni in altre città, come Genova, Bari e Livorno, e punta ad espandersi in tutta Italia con un progetto immobiliare che coinvolgerà moltissimi giovani investitori immobiliari.

– foto ufficio stampa Av Group –

(ITALPRESS).

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Cronaca

CAMERA DI COMMERCIO PUNTA SU RIEVOCAZIONE BIENNALE BATTAGLIA PAVIA, MALUMORI SU ORGANIZZAZIONE

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Alla Camera di commercio piace l’idea rilanciata dal sindaco di Pavia Michele Lissia: organizzare una nuova rievocazione della Battaglia di Pavia con cadenza periodica, magari biennale o triennale. “Pavia ha bisogno di grandi eventi perché così si muovono gli investitori e i turisti. Da parte della Camera di commercio, tutte le iniziative che servono ad aumentare il flusso dei visitatori a Pavia incassano favore”. ha affermato Giovanni Merlino, vicepresidente della Camera di commercio di Cremona-Mantova-Pavia che ha organizzato la manifestazione di tre giorni dedicata ai 500 anni dalla Battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525. Ma il bilancio non è stato del tutto perfetto, a giudicare dalle numerose lamentele lette anche sui social, con ammassamenti in alcuni punti, mancanza di tribune, di musica medievale a tema e spiegazioni storiche al microfono, assenza di punti ristoro e di vendita gadget.
Credits: Luisa Dosseni Spalla

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TROVATO MORTO 49ENNE SCOMPARSO SABATO A FORTUNAGO

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E’ stato trovato morto nel tardo pomeriggio l’uomo di 49 anni originario di Milano ma domiciliato in località Sant’Eusebio di Fortunago scomparso da due giorni. A lanciare l’allarme era stata la sorella, che Sabato aveva provato inutilmente a contattarlo. Sabato sera qualcuno lo aveva visto in sella alla sua moto entrare nella stradina secondaria di Costa Cavalieri, ma da quel momento sembrava svanito nel nulla. Il corpo è stato trovato nel tardo pomeriggio di lunedì in canalone franoso, nei rilievi collinari intorno a Fortunago. Il luogo si trova a qualche centinaio di metri dal punto in cui era stata rinvenuta la moto. Sul posto era stata allestita l’unità di comando locale dei vigili del fuoco, sono stati impiegati anche i Sistemi aeromobili e pilotaggio remoto e i nuclei cinofili, in coordinamento con le squadre permanenti e volontarie. Le operazioni di soccorso hanno visto anche la partecipazione del sindaco Pier Achille Lanfranchi.

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Lieve miglioramento per il Papa, prognosi resta riservata

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento. Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati. Il monitoraggio della lieve insufficienza renale non desta preoccupazione. Continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti”. Lo riferisce la Santa Sede in merito alle condizioni di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli.
“I medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi – si legge nel bollettino -. In mattinata ha ricevuto l’Eucarestia, mentre nel pomeriggio ha ripreso l’attività lavorativa. In serata ha chiamato il parroco della Parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza. Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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