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Cronaca

Fiera Milano apre a Bruxelles sede rappresentanza con Regione Lombardia

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MILANO (ITALPRESS) – Fiera Milano apre un ufficio di rappresentanza nella Delegazione di Regione Lombardia a Bruxelles. Grazie alla convenzione siglata con la Giunta regionale della Lombardia, alla presenza del presidente Attilio Fontana e del sottosegretario con delega alla rappresentanza di Bruxelles, Marco Alparone, Fiera Milano ha la possibilità di utilizzare uno dei locali di proprietà della Regione che si trovano al secondo piano del palazzo sito in Place du Champ de Mars. Attraverso questa convenzione, Fiera Milano entra a far parte della ‘Casa della Lombardià che la Regione ha costituito a Bruxelles dove sono presenti Associazioni, Enti e Istituzioni tra le più rappresentative della realtà regionale. Fanno parte di ‘Casa della Lombardià, oltre al Consiglio Regionale della Lombardia, anche: Arexpo S.p.A, Alleanza delle cooperative italiane, ANCI Lombardia, Confimi-Apindustria Lombardia, Euromontana, Finlombarda, Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, Rotary Distretto 2042 Varese, Unioncamere Lombardia, Università Cattolica del Sacro Cuore. Fiera Milano a Bruxelles potrà implementare ancor più le attività di stakeholder engagement con le Istituzioni europee. La capitale del Belgio, oltre a essere sede per la maggior parte delle Istituzioni, ricopre una posizione strategica anche a livello fieristico poichè è la sede di EMECA, l’associazione che rappresenta i più importanti centri espositivi europei, tra cui Fiera Milano. “L’arrivo di Fiera Milano a Casa Lombardia – dichiara Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia è una notizia che salutiamo con grande entusiasmo: la sede di Regione Lombardia a Bruxelles si arricchisce di un nuovo e importante partner, a conferma della strategicità della delegazione per i grandi stakeholder regionali”. “Casa Lombardia – ricorda il presidente – è nata proprio con l’intento di sostenere i diversi protagonisti del sistema socioeconomico lombardo nelle loro attività di posizionamento strategico a livello europeo. Fiera Milano insieme alle altre associazioni e Istituzioni già presenti rinforza ulteriormente la squadra lombarda rendendola ancora più competitiva. Ci troviamo, peraltro, in un momento storico importante dovuto all’avvio della nuova programmazione europea 2021-2027: innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono alcuni degli elementi chiave verso cui saranno indirizzate le risorse europee per assicurare la crescita e lo sviluppo di imprese e cittadini. Regione Lombardia svolge, a questo proposito, un ruolo chiave per promuovere la conoscenza dei programmi europei e degli strumenti di finanziamento a favore degli operatori socio-economici del proprio territorio, anche attraverso la delegazione di Bruxelles. Rinnovo, dunque, il mio benvenuto a Fiera Milano nella certezza che, forte della sua reputazione internazionale, saprà valorizzare il proprio ruolo nel sistema fieristico globale”. “Fiera Milano, con il supporto di Regione Lombardia, ha l’opportunità – commenta Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale Fiera Milano – di portare le eccellenze del settore fieristico italiano nel cuore dell’Europa”. “La partecipazione attiva sulla piazza europea di Bruxelles va a consolidare il ruolo strategico di Fiera Milano a sostegno delle imprese e permette di sviluppare indispensabili rapporti con società e istituzioni a livello europeo. Grazie a Casa Lombardia e alla collaborazione con Regione Lombardia possiamo riunire, sotto lo stesso tetto, le più rappresentative realtà del territorio offrendo all’Europa una visione sinergica sul Sistema Italia”. Si afferma sempre più il principio che ‘Casa-Lombardià a Bruxelles – sottolinea il sottosegretario Alparone – faccia parte di uno spazio di condivisione e progettazione, sostenendo l’idea di una Lombardia che vuole costruire Europa. Con questa firma portiamo la vetrina delle nostre imprese direttamente a Bruxelles”. “E lo facciamo da protagonisti – conclude Alparone – in un momento particolarmente importante per la nostra regione che ha tra i suoi obiettivi quello di creare una Lombardia e un’Europa più forte, partendo proprio dalle nostre realtà produttive”.
(ITALPRESS).

– foto Ufficio Stampa Regione Lombardia –

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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