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Cronaca

Pubblicate regole per ritorno a scuola, mascherine solo per fragili

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ROMA (ITALPRESS) – Mascherine a scuola solo per il personale e gli alunni più fragili. Sono state pubblicate le “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da Sars-CoV-2 in ambito scolastico (anno scolastico 2022 -2023)”. Il documento, che riguarda le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, è stato messo a punto dall’Istituto superiore di Sanità, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, e propone, da un lato, misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, dall’altro, ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico. Un doppio ‘livellò che consente al sistema un’adeguata preparazione e un’attivazione rapida delle misure al bisogno. Entro pochi giorni verrà pubblicato un documento apposito con le indicazioni per le scuole dell’infanzia. Il documento individua come possibili misure di prevenzione di base per la ripresa scolastica: permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di Sars-CoV-2 positivo; igiene delle mani ed etichetta respiratoria; utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) per personale scolastico e alunni che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19; sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti; ricambi d’aria frequenti. Il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico: distanziamento di almeno 1 m (ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano); precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione; aumento frequenza sanificazione periodica; gestione di attività extracurriculari, laboratori, garantendo l’attuazione di misure di prevenzione; mascherine chirurgiche, o FFP2, in posizione statica e/o dinamica (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica); concessione palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione; somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione; consumo delle merende al banco.
– Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Cronaca

VIRIDEA MONTEBELLO: QUEI MINUTI SOTTRATTI AI CLIENTI, PERCHE’?

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Sapete che io da sempre sono un paladino dei consumatori: la mia esperienza di giornalista e conduttore in radio e tv mi ha portato a collaborare con diverse associazioni, da Altroconsumo a Federconsumatori, oltre a Striscia, etc. Quindi se vedo qualcosa che non funziona sono costretto a denunciare il tutto con un servizio, per evidenziare chi lavora bene e chi invece non lo fa. Da tempo mi era arrivata segnalazione che a Viridea a Montebello della Battaglia i clienti che entravano un quarto d’ora prima della chiusura trovavano metodi “molto spicci” da parte della direzione dello store, con chiusura anticipata delle porte esterne dove si trovano fiori e piante da giardino, e tutti venivano invitati anzitempo a recarsi alle casse (spesso barando sull’annuncio dell’orario, tipo “Viridea chiuderà tra 5 minuti” ma in realtà ne mancavano il doppio. Ora stasera è capitato anche a me, appena finito un notiziario di fare tappa veloce per prendere una pianta bruciata dal sole in giardino. E puntualmente le porte esterne erano chiuse e addirittura il direttore (lì presente) aveva chiuso l’ingresso ben 12 minuti prima, lasciando aperta la porta d’uscita per i clienti che pagavano e uscivano. Così sono stato impossibilitato a fare il mio acquisto veloce, nonostante fosse ancora orario di apertura. Credevo fosse una politica del gruppo, ma invece a San Martino Siccomario, dove c’è un centro molto più grande, più fornito e ben tenuto, la stessa cosa non accade. Ecco, faccio una segnalazione affinchè sappiate dove fare i vostri acquisti e dove non farli. Credo che debbano essere sostenuti i negozi, gli store, i centri che lavorano con serietà, professionalità e trasparenza. Qui ne ho vista poca. Seguiranno ulteriori approfondimenti…

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Italia oro nel Fioretto donne e argento nella Sciabola uomini

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GENOVA (ITALPRESS) – Un oro e un argento per l’Italia della scherma al termine della prima giornata delle prove a squadre agli Europei di Genova. La delegazione azzurra vola così a quota nove medaglie (seconda in classifica dietro alla Francia con un oro in più ma tre medaglie complessive in meno), quando mancano due giorni al termine della kermesse in Liguria.

L’inno di Mameli risuona per celebrare per la 16a volta (da Bolzano ’99 a Genova 2025) e per la quarta consecutiva (dopo Antalya 2022, Cracovia 2023 e Basilea 2024) l’Italia del fioretto femminile, mentre la sciabola maschile cede solo all’Ungheria. Nella finale contro la Francia, il Dream Team composto da Martina Batini, Anna Cristino, Arianna Errigo e Alice Volpi si è imposto per 38-37 all’ultimo respiro e all’ultima stoccata. In precedenza, le fiorettiste del ct Simone Vanni avevano regolato Germania nei quarti (45-42) e Spagna in semifinale (45-29).

“Sono felicissima per noi perchè ce lo meritavamo. Il segreto? Abbiamo dei maestri bravissimi e una mentalità vincente” le parole della veterana Arianna Errigo, protagonista dell’ultimo assalto contro la Ranvier. L’Italia era avanti di 11 punti a due assalti dalla fine del match (30-19), ma ha sofferto il ritorno delle francesi prima di chiudere proprio con la Errigo al minuto supplementare.

“E’ stato più divertente” ha detto Alice Volpi, mentre per l’esordiente Anna Cristino è stata “un’emozione bellissima, sono quasi svenuta”. La più felice della squadra è Martina Batini che aveva vinto una medaglia anche nell’individuale. “Non potevo chiedere di meglio da questa esperienze, due medaglie non me le sarei immaginate”.

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Luccica d’argento la sciabola maschile. Esaltante il cammino di Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre che nei quarti di finale hanno avuto la forza di rimontare la Germania, battendola con il punteggio di 45-38. Con lo stesso entusiasmo, la formazione del commissario tecnico Andrea Terenzio ha superato la Francia in semifinale per 45-42, ottenendo così l’accesso alla finalissima.

Nell’assalto per l’oro, opposti all’Ungheria, gli azzurri hanno tenuto testa nella prima parte del match ai forti magiari campioni del mondo in carica, cedendo solo nelle battute conclusive con il risultato di 45-35. Una prova di forza, questo secondo posto, per l’Italia degli sciabolatori che torna sul podio di una grande kermesse internazionale a due anni esatti di distanza dall’argento dei Giochi Europei di Cracovia 2023, uscendo tra gli applausi del pubblico di Genova.

“Una faccia della medaglia è positiva perchè siamo tornati sul podio dopo un pò. L’altra faccia è la sconfitta severa con l’Ungheria che in questo momento ha dimostrato di essere superiore a noi” l’analisi di Luca Curatoli.

“Ci tenevamo contro l’Ungheria. E’ stata una giornata di difficoltà dalla quale siamo usciti bene e questo è positivo. In finale non ci siamo espressi al meglio e dobbiamo lavorare su quello che non è andato” le parole del campione uscente nell’individuale Michele Gallo. “Sono più deluso che contento, oggi volevamo l’oro. Siamo tornati a fare ottimi assalti ed essere in forma, d’altro canto c’è ancora del lavoro da fare” il commento di Matteo Neri. Infine Pietro Torre: “Salire sul podio in casa fa piacere. Abbiamo vinto un argento, ma il rammarico è tanto. E’ una medaglia che ci fa bene, ma puntiamo sempre in alto”.

Domani seconda giornata per le squadre: in pedana la spada maschile del ct Dario Chiadò con Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli e Gianpaolo Buzzacchino e la sciabola femminile del ct Andrea Aquili con Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale.

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– Foto ufficio stampa Federscherma –

(ITALPRESS)

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Webuild, Ferrari “Primo semestre atteso in linea con le stime”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il primo semestre è in linea sul trend che immaginavamo, soprattutto per la parte economica. Questo è un anno anche di importanti investimenti perchè l’anno scorso abbiamo acquisito parecchi ordini: da qui investimenti e assunzioni, ma questo si traduce anche in produzione e in marginalità”. Lo ha detto Massimo Ferrari, direttore generale di Webuild, a margine della Ceo conference di Mediobanca. Parlando
dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina, Ferrari ha aggiunto che “le decisioni competono al governo”, sottolineando che la società si aspetta “tempi rapidi, in attesa di qualche annuncio. L’inizio dei lavori dovrebbe essere nel 2026 perchè nel 2025 si parla ancora di progettazione esecutiva e di altre attività propedeutiche”.
Sul nuovo San Siro “ancora non sappiamo nulla, vedremo quando sarà privato se ci chiameranno – ha evidenziato Ferrari -. Aspettiamo e auspichiamo, noi facciamo quello che ci viene proposto e siamo al servizio dei governi. Adesso parteciperemo pure alle gare per lo stadio dei prossimi mondiali in Arabia Saudita, dove ci sono grossi investimenti. Abbiamo fatto quello del Qatar quindi siamo freschi di esperienze con ingegneri e fornitori per seguire anche questo segmento di business che è molto importante”.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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