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Corini “A Palermo con una valigia piena di sogni”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Ci tenevo a rivolgere un pensiero a Maurizio Zamparini, che ci ha lasciato da poco. Avevamo un
rapporto conflittuale ma c’era grandissima stima e grazie a lui
ho vissuto momenti importanti. Un’altra persona che ci tenevo a
ringraziare è mister Baldini, per la sua parte di lavoro fatta
quando ero giocatore e per il lavoro straordinario che ha fatto
nello scorso torneo di Serie C”. Questo il primo pensiero del tecnico del Palermo, Eugenio Corini, nel corso della sua presentazione allo stadio Renzo Barbera. Tornato da pochi giorni in città, “Il Genio”, è come non se ne fosse mai andato. In rosanero da calciatore è stato tra i principali protagonisti della storica promozione in Serie A nel 2004, ma c’è anche una breve parentesi da allenatore nella stagione 2016-2017 nella massima serie. “Inizialmente andremo in base a come era stato costruito il Palermo prima. Chi rimarrà avrà la forza per mantenere la categoria. Bisogna riempire il reparto di centrocampo per poter lavorare come piace a me”. Idee chiare, obiettivi ben definiti e voglia di continuare ad alimentare il grandissimo legame che lo lega alla città e alla gente: “Ho già parlato con la società – ha aggiunto Corini -. Ci sono reparti che vanno rinforzati. C’è la volontà di andare a operare in certi acquisti, che conoscano il campionato e possano alzare il livello, soprattutto per prepararci alla nuova categoria”. Mantenere la Serie B, consolidarsi e poi ambire alla promozione, questi i prossimi step. “Vengo in B nonostante l’obiettivo non sia vincere perchè ho condiviso un percorso, il livello del campionato è salito, ci confronteremo con budget e rose più strutturate – ha sottolineato Corini che ha firmato un contratto biennale -. Ecco perchè non facciamo dichiarazioni roboanti perchè poi c’è il rischio di non poterle sviluppare. Vogliamo costruire un percorso e parlare in modo chiaro e leale. Spero di conquistarmi uno spazio lungo, ma oggi non è ancora il momento di sbandierarlo. Sogni? la mia valigia è piena di sogni. E’ giusto che il tifoso sogni ma è importante parlare in maniera chiara. Andiamo passo per passo, adesso l’importante è vedere lo stadio pieno e battere il Perugia”. Presente anche il direttore generale Giovanni Gardini: “Siamo soddisfatti di avere portato Eugenio Corini a Palermo. E’ un allenatore di spessore e ne ho apprezzato le qualità. Ci siamo presi qualche giorno in più, riteniamo che sia importante fare la scelta migliore, non la più veloce e abbiamo approfondito la conoscenza su alcuni aspetti fondamentali di quello che vuole la nostra società. Per sgombrare il campo da ogni equivoco il nostro obiettivo di questa stagione è creare stabilità sportiva, mantenimento della categoria, senza creare illusioni che oggi non siamo in grado di poter sostenere. Siamo neopromossi, stiamo cominciando a costruire dalle basi e c’è bisogno di tempo”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Il Sassuolo riacciuffa il Pisa nel finale, è 2-2 al 95′

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) –  Pareggio pirotecnico tra Sassuolo e Pisa, nell’ultimo match della 12^ giornata di Serie A. Finisce 2-2 a Reggio Emilia, con gli uomini di Gilardino raggiunti per due volte dai neroverdi di Grosso. Toscani avanti con il rigore di Nzola (4′) e immediatamente ripresi da Matic (6′). Nel finale Meister (81′) trova il 2-1, ma Thorsvedt (94′), a trenta secondi dal triplice fischio di Di Marco, nega al Pisa il secondo successo consecutivo in campionato.

Sassuolo che manca il contro sorpasso sulla Lazio e resta in nona posizione con 17 punti. Sesto risultato utile consecutivo per Nzola e compagni, che salgono in 16^ posizione con 10 punti. Nel prossimo turno, l’undici di Grosso farà visita al Como di Fabregas (28 novembre ore 20.45), mentre i ragazzi di Gilardino ospiteranno l’Inter di Chivu (30 novembre ore 15.00).

Prime emozioni dopo nemmeno un minuto. Al primo possesso, il Pisa si procura un calcio di rigore: contatto in area tra Touré e Candé con il direttore gara Di Marco che, dopo l’on field review, indica il dischetto in favore della squadra di Gilardino. Nzola non si fa ipnotizzare da Muric e al 4′ porta avanti gli ospiti. Arriva immediata la risposta del Sassuolo, che pareggia i conti con il primo gol in maglia neroverde di Matic.

Su mischia da calcio d’angolo, gran sinistro al volo dell’ex centrocampista di Manchester United e Roma ed è 1-1 dopo 6′. Un paio di buoni spunti offensivi del Pisa, che non riesce a concretizzare a causa di qualche imprecisione in fase di rifinitura di Tramoni. Ottimo primo tempo dei toscani, a cui è mancato il guizzo finale per andare all’intervallo in vantaggio.

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Buon avvio di seconda frazione della squadra di Grosso, che sfiora il 2-1 al 51′. Koné serve in piena area di rigore Pinamonti, che non riesce a ribadire in rete con la giusta cattiveria e si fa rimpallare dall’attento Semper. Prosegue il pressing del Sassuolo, grazie all’ingresso di Laurienté al posto di un poco attivo Fadera, ma senza impensierire Semper. Squadre lunghe nell’ultimo quarto d’ora, con il Pisa che cerca con più insistenza. All’81’ arriva il guizzo degli ospiti: Moreo scippa Coulibaly a centrocampo e manda in profondità Meister, che batte nell’uno contro uno Muharemovic e regala il secondo vantaggio ai nerazzurri. In pieno recupero Thorstvedt imbuca Pinamonti in area, ma il centravanti neroverde spreca e manda alto di sinistro in controbalzo. A trenta secondi dal triplice fischio, il Sassuolo trova un pareggio quasi insperato. Cross tagliato di Volpato, che pesca Thorstvedt tra Touré e Caracciolo per il 2-2 allo scadere.

IL TABELLINO

SASSUOLO (4-3-3): Muric 6; Walukiewicz 6 (1’st Coulibaly 5), Idzes 5.5, Muharemovic 5, Candé 5 (27’st Doig 6); Thorstvedt 6, Matic 7 (42’st Volpato 6.5), Koné 6 (27’st Lipani 6); Berardi 6, Pinamonti 5, Fadera 5.5 (16’st Laurienté 6). In panchina: Satalino, Zacchi, Cheddira, Moro, Iannoni, Pierini. Allenatore: Grosso 6.

PISA (3-5-2): Semper 6.5; Calabresi 5.5 (1’st Albiol 6), Caracciolo 5.5, Canestrelli 6; Touré 6, Piccinini 6, Aebischer 6 (37’st Vural sv), Leris 6, Angori 6.5 (27’st Hojholt 6); Nzola 6.5 (13’st Meister 7), Tramoni 5 (13’st Moreo 6.5). In panchina: Andrade, Scuffet, Buffon, Coppola, Denoon, Maucci, Bonfanti. Allenatore: Gilardino 6.

ARBITRO: Di Marco di Ciampino 6.
RETI: 4’pt Nzola (rig), 6’pt Matic, 36’st Meister, 50’st Thorstvedt.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Calabresi, Walukiewicz, Thorstvedt.
Angoli: 5-2.
Recupero 2′; 5′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Como è una meraviglia, Torino sconfitto 5-1: Fabregas è sesto e sogna l’Europa

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TORINO (ITALPRESS) –  I fischi dell’Olimpico-Grande Torino fanno da cornice a una prestazione sconcertante dei granata, che vengono travolti dallo strepitoso Como di Cesc Fabregas. Finisce 5-1 per i lariani, che rilanciano i propri sogni d’Europa scavalcando la Juventus e agganciando il sesto posto, dopo una prestazione sontuosa dei propri esterni.

Spingono sin dal via i lombardi, che si rendono pericolosi con Morata e non danno tregua alla difesa rivale. Il Torino ha in Zapata e Ngonge le sue armi offensive, ma fatica a pungere o creare delle occasioni concrete, soffrendo terribilmente dietro. Paleari compie un autentico miracolo da distanza ravvicinata su Morata, ma il gol è nell’aria e arriva al 36′: Jesus Rodriguez si invola, salta il difensore e pesca Addai per il gol del vantaggio. Lo spagnolo è anche protagonista, involontario, del pari. Bonacina giudica come voluto il suo tocco col braccio, è rigore e Vlasic trasforma nel recupero (47′) per l’1-1 al riposo.

La rete subita potrebbe far uscire il Como dal match e probabilmente l’avrebbe fatto, l’anno scorso, ma in questa stagione i lariani hanno una consapevolezza e una forza mentale diversa. La squadra reagisce con la furia delle big e la rimette sui giusti binari al 51′, quando Addai si inserisce con furia sull’assist di Jesus Rodriguez.

Ecco dunque il 2-1, che fa uscire completamente il Torino dalla partita: l’ex Betis sfiora il gol personale, ma da qui in poi c’è solo il Como in campo. Fabregas e i suoi così dilagano, col tris di Jacobo Ramon sull’assist di Perrone (70′). L’argentino ed ex Velez è scatenato e serve anche Nico Paz, che si vede annullare il gol e poi se lo vede convalidare dal Var. Siamo dunque sul 4-1 al 76′, ma non è ancora finita: entra anche Baturina, che si sblocca in Serie A. Dramma sportivo per il Torino, che rivede i fantasmi di quel ko contro l’Inter e subisce una terribile sconfitta in casa.

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I granata escono tra i fischi, applausi invece a scena aperta per il Como: Fabregas è sesto con 21 punti, -3 dall’Inter e -6 dalla vetta, e scavalca la Juve. Baroni, invece, perde l’imbattibilità dopo sei gare e torna sulla graticola.

IL TABELLINO

TORINO (3-5-2): Paleari 6; Tameze 5, Maripan 4.5, Masina 5; Pedersen 5 (15’st Nkounkou 5), Casadei 5 (21’st Anjorin 5.5), Asllani 6, Vlasic 5.5 (34’st Gineitis sv), Lazaro 5; Ngonge 5.5 (21’st Aboukhlal 5), Zapata 5.5 (34’st Njie sv). In panchina: Popa, Israel, Ilkhan, Dembelé, Saul Coco, Biraghi. Allenatore: Baroni 4.5.

COMO (4-2-3-1): Butez 6; Smolcic 5.5 (11’st Vojvoda 6), Ramon 6.5, Diego Carlos 6.5, Alex Valle 6; Da Cunha 6.5, Perrone 7 (37’st Baturina 6.5); Addai 7.5, Paz 7 (37’st Posch sv), Jesus Rodriguez 7 (29’st Kempf 6); Morata 6 (29’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Caqueret, Alberto Moreno, Kuhn, van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 7.

Arbitro: Bonacina di Bergamo 6.
RETI: 36’pt e 7’st Addai, 47’pt Vlasic (rig), 26’st Ramon, 31’st Paz, 41’st Baturina.
NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni.
Ammonito Smolcic.
Angoli 3-4. Recupero: 3′, 3′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Messina si dimette da capo allenatore Milano, squadra a Poeta

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MILANO (ITALPRESS) – Ettore Messina lascia la panchina di Milano. La società annuncia che il 66enne coach siciliano “ha lasciato l’incarico di capo allenatore della prima squadra. Questa decisione è stata presa di comune accordo con il presidente Leo Dell’Orco, anticipando così la transizione con Peppe Poeta, che assume il ruolo di capo allenatore”.

Messina continuerà a far parte dell’organizzazione nel suo ruolo dirigenziale, garantendo così continuità e competenza nel club grazie all’esperienza maturata negli anni. “Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento a Ettore Messina per i successi raggiunti insieme, dai campionati vinti, alle Coppe Italia e Supercoppe, oltre a aver raggiunto la Final Four nel 2021 – le parole di Dell’Orco – Con la stessa convinzione, auguro il meglio a Peppe Poeta, sicuro che saprà guidare la squadra con passione e determinazione”.

Il 66enne coach siciliano era stato riportato in Italia dall’Olimpia nel 2019, dopo l’esperienza in Nba nello staff di Gregg Popovich a San Antonio. Per lui, oltre all’incarico di capo allenatore, anche il ruolo di president of Basketball Operations.

Dopo una prima stagione interrotta dalla pandemia, Messina conquista i primi trofei (Supercoppa Italiana e Coppa Italia) e porta Milano alla Final Four di Eurolega, poi chiusa al terzo posto. Lo scudetto – il primo dei tre consecutivi che arriveranno sotto la sua gestione – lo conquisterà nel 2022, aggiungendo poi in bacheca un’altra Coppa Italia e altre due Supercoppe. In Eurolega, però, l’Olimpia non riesce ad andare oltre la regular season (unica eccezione i quarti del 2022) e la scorsa estate nel suo staff viene integrato come vice ed erede designato Peppe Poeta.

Il passaggio di consegne si sarebbe dovuto consumare a fine stagione ma quattro sconfitte in nove giornate in campionato e sei in 12 turni di Eurolega hanno spinto Messina ad accelerare i tempi.

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– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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