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Cronaca

Webuild, al via cantieri per 83 km di linee ferroviarie nel Sud Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Webuild avvia quattro nuovi cantieri nel Sud Italia, due a cavallo tra Campania e Puglia, e due in Sicilia. Partono le opere, oltre 3 miliardi di euro di valore complessivo, per la realizzazione di 83 chilometri di nuove tratte ferroviarie. Si tratta degli ultimi due cantieri della linea veloce Napoli-Bari, per la realizzazione delle tratte Hirpinia-Orsara e Orsara-Bovino, 40 chilometri di tracciato, e dei cantieri per la costruzione dei primi due lotti funzionali della Messina-Catania, tratte Fiumefreddo-Taormina/Letojanni e Giampilieri-Taormina, per un totale di 43 chilometri di linea. Le opere fanno parte dei 27 grandi progetti infrastrutturali sui cui Webuild è attualmente impegnata in Italia.
I lavori, dopo l’aggiudicazione effettuata da Rete Ferroviaria Italia (Gruppo FS Italiane) nel 2021 e la successiva predisposizione del progetto esecutivo sviluppato dai consorzi aggiudicatari, possono ora prendere il via. A eseguire gli interventi saranno quattro consorzi, uno per ogni tratta, ciascuno partecipato dal Gruppo Webuild, leader e in quota al 70%, e da Impresa Pizzarotti, al 30%.
Per la tratta Hirpinia-Orsara, si prevede la realizzazione di 28 chilometri di tracciato, di cui 27 chilometri sviluppati in galleria. Per la tratta Orsara-Bovino, è previsto lo scavo di una galleria ferroviaria a doppia canna di circa 10 chilometri e la realizzazione di ulteriori 2 chilometri di tracciato. I due contratti sono parte del più ampio progetto di riqualificazione dell’asse ferroviario Napoli-Benevento-Foggia-Bari, che prevede raddoppio di tratte a singolo binario e realizzazione di varianti al tracciato esistente per migliorare l’integrazione del sistema ferroviario del Sud Est del Paese con l’alta velocità. Sullo stesso asse, Webuild sta realizzando anche la tratta Napoli-Cancello, 15,5 chilometri di tracciato in prossimità della stazione alta velocità Napoli-Afragola, e la tratta Apice-Hirpinia, 18 chilometri di linea per l’attraversamento dell’Appennino.
La tratta Taormina-Giampilieri prevede 28,3 chilometri di linea, inclusi 25,2 chilometri in galleria da realizzare con scavo meccanizzato con impiego di 3 TBM (Tunnel Boring Machine), 7 viadotti, 2 stazioni ferroviarie. La tratta Fiumefreddo-Taormina/Letojanni si estende per 15 chilometri e include l’interconnessione Taormina-Letojanni, la stazione interrata di Taormina, 2 viadotti e 4 gallerie, di cui 2 da scavare con impiego di 2 TBM.
Le due tratte sono parte del progetto di potenziamento dell’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina, che punta a velocizzare i collegamenti ferroviari dell’isola e migliorare l’accessibilità del territorio. Sulla linea Palermo-Catania, il Gruppo Webuild sta già realizzando la tratta BicoccaCatenanuova, che contribuirà a far viaggiare i treni tra le due città siciliane ad una velocità massima di 200 chilometri orari.
Webuild è oggi fortemente impegnato nel Sud dell’Italia, isole comprese, dove sta realizzando 15 progetti con oltre 2.300 imprese coinvolte da inizio lavori e circa 3.700 persone occupate, diretti e di terzi. Alle iniziative già segnalate, si aggiungono, tra l’altro, il Terzo Megalotto della Strada Statale Jonica, 28 chilometri di tracciato che andranno a rafforzare la viabilità del versante Ionico in Calabria, e la Stazione Napoli-Capodichino della Metropolitana di Napoli, che contribuirà a collegare il centro della città con l’aeroporto internazionale.

– foto Agenziafotogramma.it: Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xp9

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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