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Italiano “Con il Twente importantissima per noi e Firenze”

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FIRENZE (ITALPRESS) – La gara di domani contro il Twente “è una partita importantissima per tutti, per l’ambiente, per noi, per me che sono all’esordio, per molti ragazzi che sono anni che non partecipano alle coppe, per chi non l’ha mai fatta. Ci teniamo a far bene, l’emozione passerà dopo il fischio di inizio perchè affrontiamo una squadra forte, lo sta dimostrando nell’ultimo periodo, serviranno massima attenzione e concentrazione, dobbiamo stare molto attenti”. Lo ha detto il tecnico viola, Vincenzo Italiano, alla vigilia del turno preliminare di Conference League in programma domani sera al Franchi fra la squadra viola e Twente. “Faccio un appello ai tifosi: mi auguro che domani arrivino in tanti allo stadio, che stiano insieme a noi dal primo all’ultimo minuto e ci spingano in maniera inimmaginabile – ha aggiunto Italiano -. Ho visto tante partite del Twente, non perde da tantissimo tempo, ha giocatori di qualità in avanti, un centravanti molto esperto e ha esterni d’attacco di qualità. Cercheremo di non farli innescare e di non fargli toccare tanti palloni”.
Insieme a Italiano in conferenza stampa anche Amrabat. “Per me sarà una partita speciale perchè sono nato in Olanda e lì ho vissuto per 20 anni. E’ una partita speciale per me, ma anche per tutti perchè giocheremo in Europa. Per noi sarà una gara importante perchè abbiamo lavorato un anno per arrivare al meglio qui e quindi vogliamo qualificarci per la Conference League. Il Twente è una tipica squadra olandese, che vuole giocare la palla dal basso – ha aggiunto Amrabat -. Hanno un tecnico molto bravo, ma lo abbiamo anche noi. Anche noi siamo una buona squadra e i nostri tifosi possono darci una grande mano, loro per noi sono fondamentali”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Napoli si colora d’azzurro per la sfilata scudetto

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NAPOLI (ITALPRESS) – Circa due ore di sfilata per condividere col popolo partenopeo la gioia per il quarto scudetto. Napoli non smette di festeggiare e per le vie della città dirigenti, staff tecnico e calciatori si sono goduti un meritato bagno di folla, prosecuzione ideale delle celebrazioni scattate venerdì sera, dopo il triplice fischio della gara vinta sul Cagliari.

IL VIDEO DEI FESTEGGIAMENTI

Con un importante cordone di sicurezza allestito in tempi record – oltre 1000 uomini fra forze dell’ordine e vigili del fuoco, 400 volontari della Protezione civile e 1300 steward operativi – la squadra neo campione d’Italia è sbarcata al molo Luise di Mergellina con un aliscafo partito poco prima dal molo San Vincenzo. Presenti sull’imbarcazione anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e il sindaco Gaetano Manfredi che ha abbracciato il patron Aurelio De Laurentiis e il tecnico Antonio Conte.

Dopo un momento dedicato alla foto di gruppo che ha coinvolto squadra e istituzioni, è stata la volta dei due bus scoperti che hanno percorso due chilometri e mezzo fra circa duecentomila spettatori. Il lungomare Caracciolo ha così ospitato la sfilata fino a piazza Vittoria e ritorno, con 4 maxischermi installati a via Partenope, piazza Sannazzaro, largo Sermoneta e Villa Pignatelli per permettere a tutti di prendere parte alla festa. Da Conte a Lukaku, da McTominay a capitan Di Lorenzo, tanti gli eroi acclamati dalla folla di una città tinta d’azzurro che, due anni dopo la cavalcata dell’allora squadra di Spalletti, si ritrova di nuovo a celebrare uno scudetto.

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– foto Ipa Agency –

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Scatta la corsa ai Mondiali 2026, Coppola la sorpresa di Spalletti

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ROMA (ITALPRESS) – Il cammino di qualificazione della Nazionale alla Coppa del Mondo del 2026 inizia dal doppio impegno a Oslo contro la Norvegia e a Reggio Emilia contro la Moldova. Tra venerdì 6 e lunedì 9 giugno, gli Azzurri tornano dunque in campo per le prime due partite ufficiali di un Gruppo I che comprende anche Estonia e Israele.

Diego Coppola, difensore del Verona già inserito da Carmine Nunziata nella lista dei convocati della Nazionale Under 21 per il raduno di preparazione all’Europeo di categoria, è la novità nell’elenco dei 27 convocati del Ct Luciano Spalletti, con un primo gruppo da 21 calciatori che si ritroverà sabato 31 maggio presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.  Nella serata di lunedì 2 giugno, invece, si aggregheranno i sei giocatori impegnati sabato sera nella finale di Champions League: gli interisti Acerbi, Barella, Bastoni, Dimarco e Frattesi e Donnarumma, portiere del Paris Saint-Germain.

Dopo tre anni e mezzo, torna tra i convocati Davide Zappacosta – ultima chiamata in Azzurro nel novembre del 2021 -; dopo un anno, invece, si rivedono Riccardo Orsolini (ultima chiamata giugno 2024) e Francesco Acerbi, assente dal marzo del 2024. Tra i convocati anche quattro giocatori reduci dallo scudetto con la maglia del Napoli (Meret, Buongiorno, Di Lorenzo e Raspadori) e due vincitori dell’Europa League con la maglia del Tottenham, Guglielmo Vicario e Destiny Udogie.

Questa la lista completa: portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham); difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Alessandro Buongiorno (Napoli), Andrea Cambiaso (Juventus), Diego Coppola (Hellas Verona), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Federico Gatti (Juventus), Destiny Udogie (Tottenham), Davide Zappacosta (Atalanta); centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Cesare Casadei (Torino), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Samuele Ricci (Torino), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle); attaccanti: Moise Kean (Fiorentina), Lorenzo Lucca (Udinese), Daniel Maldini (Atalanta), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta).

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Finale Champions col Psg, Inzaghi “Non sarà una notte come le altre”

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MILANO (ITALPRESS) – Il futuro sulla panchina dell’Inter non dovrà essere un problema o un tema d’affrontare prima di una partita storica. L’Inter pensa soltanto al presente e alla finale di Champions League in programma sabato all’Allianz Arena di Monaco di Baviera Monaco alle ore 21.00 contro il Paris Saint-Germain. A ribadirlo è stato lo stesso Simone Inzaghi durante il Media Day: “Posso dire che la mia società mi conosce bene, ci sono richieste dall’Italia, dall’estero, dall’Arabia, ma in questo momento sarebbe folle pensare a ciò. Il giorno dopo la partita ne parleremo con un unico obiettivo, il bene dell’Inter. Se ci saranno tutti i presupposti andremo avanti”.

Testa dunque alla seconda finale raggiunta nel giro di tre anni, la settima della storia del club nerazzurro: “Non sarà una notte come le altre – ha voluto ribadire il tecnico nerazzurro – E’ la partita che tutti gli allenatori vorrebbero giocare, ma non a tutti capita. Le critiche fanno parte del gioco: io, come i miei colleghi, ci sono abituato. Bisogna continuare a lavorare, senza ascoltare troppo. Anzi, qualche volta fa bene ascoltare, l’importante è che le critiche siano di persone competenti, che lo fanno perchè devono e non per altri motivi”.

L’allenatore piacentino ha poi sottolineato la difficoltà del percorso europeo affrontato dall’Inter, che ha battuto Bayern Monaco e Barcellona rispettivamente ai quarti e in semifinale:Sono tutte grandissime squadre, come l’Inter e come lo erano anche Arsenal o Manchester City. Non cambia nulla, avremo di fronte una squadra di grandissima qualità, con una rosa molto ampia. Anche loro, però, dovranno guardare l’Inter che è in finale dopo aver fatto un grandissimo percorso: sappiamo da dove siamo partiti e di aver fatto una grandissima stagione. Gli episodi saranno determinanti, lì dovremo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte con l’aiuto di tutti i giocatori in squadra. In me c’è ancora grandissima emozione, abbiamo raggiunto un grandissimo traguardo, però sappiamo che ci manca l’ultimo passo per coronare un sogno ed entrare nella storia, da oggi ci prepareremo al meglio”.

Non è mancato un pizzico d’amarezza per il campionato perso contro il Napoli all’ultima giornata per un solo punto: “E’ stato un campionato un po’ difficile da mandare giù, ma dietro non si guarda, petto in fuori e testa alta. Dopo Como non ho voluto parlare, oggi ho rivisto i ragazzi, li ho visti bene, abbiamo una grande partita di fronte, questo gruppo mi ha sempre emozionato. Questi ragazzi sono stati straordinari per quattro anni, quello che mi piace di più è il senso d’appartenenza di questo club, la gioia nelle vittorie e le lacrime nelle sconfitte”.

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Simone Inzaghi è stato introdotto dal presidente dell’Inter Giuseppe Marotta, il quale ha ricordato l’importanza del risultato raggiunto: “Questo evento rappresenta il countdown verso una data storica e prestigiosa, è la seconda volta in tre anni che partecipiamo alla finale di Champions League, è frutto del lavoro che tutta l’Inter ha profuso, merito della squadra, del tecnico, della nuova proprietà, entrata un anno fa in modo molto intelligente, ci ha supportato”. Non resta dunque che scendere in campo.
– Foto Ipa Agency –
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