Politica
Di Stefano “Urgente commissione d’inchiesta sui rapporti con la Russia”
Pubblicato
3 anni fa-
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Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Medvedev lo conosciamo, ogni volta che ha l’occasione affonda i colpi, ma guarda caso da quando è iniziata la guerra in Ucraina attacca chi sostiene il governo Draghi e appoggia chi lo ha fatto cadere. Siccome è la stessa gente che si sta parecchio infastidendo per le richieste avanzate da Di Maio e Impegno Civico su una commissione d’inchiesta sui rapporti con la Russia, come diceva qualcuno più famoso di me, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Lo dice all’Italpress il sottosegretario agli Esteri ed esponente di Impegno Civico Manlio Di Stefano.
“Oggi questa commissione di inchiesta è più che mai necessaria, per verificare quali sono realmente le connessioni della Russia con alcuni partiti, entità o singoli personaggi, in Italia”, prosegue Di Stefano, che spiega: “Il confine tra il lecito e l’illecito non spetta a me giudicarlo. Ma Salvini andava in Russia con la maglietta di Putin, questo era alla luce del sole, non scopriamo niente di nuovo”.
Per il sottosegretario “bisogna proseguire nell’attività di tutela contro tentativi di influenze dirette sulle elezioni, sia dal punto di vista informatico che dei finanziamenti. I motivi di allarme ci sono da anni, e ci siamo dotati di tutte le misure di sicurezza del caso, e questo non vale solo per la Russia”.
A una domanda sull’agenda Draghi, Di Stefano risponde che “è intanto un principio: lo sviluppo del Paese porta al welfare. E’ sbagliato tenere distinti i due piani, che invece sono strettamente correlati. L’azione di Draghi ha portato 3-4 punti di aumento di Pil, e questo avrebbe consentito una legge di bilancio con più margini di manovra”, aggiunge.
“Inoltre l’agenda Draghi è un metodo: tavoli tecnici che approfondiscono i temi e che migliorano l’applicazione delle norme. È fondamentale da questo punto di vista che il Pnrr funzioni con gli stati di avanzamento lavori. Non rispettare gli impegni con l’Europa fa perdere i finanziamenti”, spiega il sottosegretario, che su questo fronte lancia l’allarme: “Non credo che con la Meloni tornerà il fascismo, ma il vero pericolo è che ci porti fuori dall’Europa. Dire che bisogna rimodulare il Pnrr rischia di farci perdere i fondi, provocando una crisi gravissima nel Paese e un rotolamento verso i confini dell’Europa”. A rischio è la credibilità dell’Italia nell’Ue, “il verso grande valore aggiunto di Draghi, che ha aperto anche nuove prospettive per i rapporti commerciali con il resto del mondo”, prosegue Di Stefano.
“Noi siamo usciti dal Movimento 5 Stelle per la mozione sull’Ucraina, la nostra preoccupazione era che l’Italia uscisse dal solco europeista e atlantista – evidenzia -. È poi paradossale che un partito si posizioni diversamente dal suo ministro degli Esteri. Questa è stata la miccia, ma è chiaro che si è arrivati a quello perché il M5S era ormai il partito di Conte e non ascoltava le anime interne”.
“Il colpo di grazia nel M5S è arrivato con le parlamentarie. Qualcuno si permette di dire che anche Di Maio faceva come Conte nella guida del movimento – afferma ancora Di Stefano -. Ma nel 2018 i posti in lista al proporzionale vennero tutti stabiliti con le parlamentarie, e tutti ci mettemmo in gioco. Solo all’unimominale ci fu una selezione di personalità della società civile, ma non per tutelare la classe dirigente legata a Di Maio. Conte invece ha imposto i capilista a tutto il M5S, rendendo di fatto insignificanti le parlamentarie”.
“Stiamo valutando l’ipotesi di avere dei rappresentanti nella politica siciliana, ma non stiamo ragionando sulle Regionali in questo momento, adesso non è il nostro focus, prima dobbiamo strutturarci bene”, spiega infine Di Stefano.
“Sicuramente il nostro vuole essere un progetto di lungo periodo, ci troverete a tutte le tornate elettorali, comunque andranno le Politiche, ma la concomitanza tra le due elezioni non ci facilita in questo momento”. A livello nazionale “vogliamo superare il 3%, è un obiettivo concreto. Non abbiamo nessun problema sulle liste, semplicemente vogliamo farle coerenti con l’accordo di coalizione”, conclude.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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Politica
Referendum, seggi aperti sino alle 23: alle 12 affluenza al 7,4%
Pubblicato
20 ore fa-
8 Giugno 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Alle 12 di oggi, per i vari quesiti dei cinque referendum in programma, ha votato in media il 7,4% degli aventi diritto. E’ quanto emerge dal sito Eligendo del ministero dell’Interno. Il dato riguarda 61mila seggi sui 61.591 complessivi.
Nella giornata di oggi le votazioni si terranno dalle 7 alle 23. Per la giornata di domani si voterà dalle 7 alle 15.
Urne aperte, oltre che per i 5 Referendum, anche per i ballottaggi nei capoluoghi di Provincia Matera e Taranto, a Cernusco sul Naviglio, Saronno e Lamezia Terme e in altre 13 città con più di 15mila abitanti nelle quali al primo turno di elezioni amministrative nessun candidato sindaco ha raccolto la metà più uno dei voti necessari per essere eletti. Oggi e domani si terrà il secondo turno con i seggi aperti in giornata dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.
L’affluenza al ballottaggio delle amministrative alle ore 12 di oggi è dell’11,88%, in calo rispetto al 14,05% del primo turno. E’ quanto risulta dal sito Eligendo del Ministero dell’Interno.
(ITALPRESS).
Foto: Ipa Agency
Politica
Papa “La pace tornerà se non saremo più predatori”
Pubblicato
2 giorni fa-
7 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “In un mondo lacerato e senza pace lo Spirito Santo ci educa a camminare insieme. La terra riposerà, la giustizia si affermerà, i poveri gioiranno, la pace tornerà se non ci muoveremo più come i predatori, ma come pellegrini. Non più ognuno per sè ma armonizzando i nostri passi ai passi altrui. Non consumando il mondo con voracità, ma coltivandolo e custodendolo, come ci insegna l’enciclica Laudato sì”.
Così Papa Leone XIV durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Comunità. “Dio ha creato il mondo perchè noi fossimo insieme. Sinodalità è il nome ecclesiale di questa consapevolezza. E’ la via che domanda a ciascuno di riconoscere il proprio debito e il proprio tesoro, sentendosi parte di un intero, fuori dal quale tutto appassisce, anche il più originale dei carismi”, ha aggiunto.
“Vedete: tutta la creazione esiste solo nella modalità dell’essere insieme, talvolta pericoloso, ma pur sempre un essere insieme. E ciò che noi chiamiamo storia – ha proseguito – prende forma solo nella modalità del riunirsi, del vivere insieme, spesso pieno di dissidi, ma pur sempre un vivere insieme. Il contrario è mortale, ma purtroppo è sotto i nostri occhi, ogni giorno”, ha concluso il Papa.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS)
Politica
Partito a Roma il corteo per Gaza, Schlein “Questa è l’Italia che non tace”
Pubblicato
2 giorni fa-
7 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ partito a Roma, al grido di “Palestina libera” sulle note di ‘Bella Ciao’, il corteo per Gaza, la manifestazione pro-Palestina promossa dai partiti di centrosinistra Avs, M5s e Pd, e sostenuta da movimenti, associazioni e singoli cittadini, con partenza da piazza Vittorio Emanuele II e arrivo a Porta San Giovanni. Tra i leader di partito presenti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dietro lo striscione che apre il corteo alla partenza.
“Quella di oggi è un’enorme risposta di partecipazione del popolo italiano per dire basta alla strage dei palestinesi – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. Questa è un’altra Italia che non tace, un’Italia che vuole il cessate il fuoco e che chiede il riconoscimento dello Stato della Palestina: questa è l’Italia che vogliamo”. A farle eco, il presidente del M5s, Giuseppe Conte: “La presenza di tantissimi cittadini italiani qui oggi è il segno che l’opinione pubblica non ci sta più e chiede lo stop a questo sterminio”.
-Foto xl5/Italpress-
(ITALPRESS).


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