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APPLAUSI PER AMBROGIO MAESTRI&FRIENDS

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Era da dal periodo precovid che non veniva più organizzato un concerto di così grande spessore artistico dal gruppo di Porana Eventi, per questo era anche molto atteso. Ambrogio Maestri non ha tradito le attese, anzi, ha conquistato il numeroso pubblico presente presso la chiesa di S. Crispino di Porana, gioiello del neogotico in terra pavese, dove è nato il primo fan club del baritono pavese ben 20 anni fa, quando lui non si esibiva ancora sui più grandi palcoscenici di tutto il mondo: qui è partito con i suoi concerti in compagnia degli Amici della Lirica dell’Oltrepo e qui è tornato dopo tanti anni con un evento benefico che ha lasciato il segno. “Ambrogio Maestri & Friends” è nato con un duplice obiettivo: da un lato festeggiare i 50 anni di ordinazione sacerdotale di Don Cesare De Paoli, il parroco dell’Unità Pastorale di Lungavilla, dall’altro ricordare i cantanti e musicisti che ci hanno lasciato in questo lungo periodo di covid. Visto che non è stato possibile farlo nei mesi precedenti il gruppo di Porana Eventi, associazione culturale e di solidarietà tra le più attive in terra oltrepadana, ha pensato a questa grande serata con Ambrogio Maestri e così è stato tributato il giusto omaggio al baritono Loris Lapi, il violinista Guido Torciani, il pianista e direttore d’orchestra Ennio Poggi, il violinista cantastorie Raffaele Nobile. Accompagnati al pianoforte da Enrico Zucca e impreziositi dai violini di Luca Torciani e Mariagrazia Guerra, si sono esibiti durante la serata i soprano Marta Leung, Maria Giovanna Michelini, Lorena Valle, e i tenori Cherubino Boscolo e Carlo Checchi. Particolarmente emozionante l’Ave Maria dedicata ai quattro musicisti scomparsi, l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni, per pianoforte, violini e tenore. E poi il momento in cui è stato chiamato sull’altare Don Cesare per la consegna ufficiale di una targa ricordo di questo 50esimo di ordinazione sacerdotale, oltre alla targa ad Ambrogio da parte del suo Fan Club di Porana come “Baritono dal cuore d’oro, che porta la grande tradizione della lirica italiana nel mondo”. E come finale non poteva mancare “O Sole mio”, con tutti i protagonisti della serata in scena, a cui ha fatto seguito un applauso interminabile, per un evento di gran successo e che, nelle intenzioni degli organizzatori, potrebbe tornare ogni anno, in base agli impegni internazionali di Ambrogio Maestri, per fare solidarietà, musica di qualità e alimentare il ricordo di chi non c’è più. Al termine della serata abbiamo intervistato Ambrogio e mamma Teresa. 

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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