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Cronaca

Mulè “Letta attacca il centrodestra perchè teme la sconfitta”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Pd attacca il centrodestra perchè non ha argomenti e si avvia alla sconfitta, mentre il Terzo Polo è così cosciente di perdere che lancia l’idea di un governo delle larghe intese. Così Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa e capolista di Forza Italia nel collegio di Palermo alla Camera, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Verso il voto” dell’agenzia Italpress.
Democrazia a rischio con la vittoria del centrodestra? “E’ un’affermazione ridicola e completamente infondata, Letta è un pò confuso. E’ ridicolo quello che ha detto ieri, oggi addirittura siamo caduti nella farsa: questo dà l’idea di questa campagna elettorale”, ha detto Mulè, per il quale le paure su una possibile premiership di Giorgia Meloni “sono legate al fatto che, non avendo argomenti dal punto di vista programmatico, si ricorre alla demonizzazione dell’avversario. E’ uno spettro che la sinistra usa per mascherare le loro incoerenze e inefficienze”, continua.
“A me è dispiaciuto che si è andati all’estero, in tutte le lingue del mondo – e mi riferisco a Enrico Letta – a denigrare il proprio Paese, a presentarlo come un Paese che è pericolosamente sull’orlo di una deriva di tipo autoritario se Giorgia Meloni dovesse essere premier. Questo fa male all’Italia” e “fa la gioia degli speculatori”, spiega. “Si vede che tocca con mano la sconfitta”, dice riferendosi a Letta. Anche il Terzo Polo è “talmente cosciente di perdere che il leader Carlo Calenda ha lanciato la proposta di fare di nuovo un “governone” tutti insieme”, sottolinea. “Il terzo polo – che in realtà secondo quanto dicono i sondaggi è il quarto, perchè si posizionerà dopo la coalizione di centrodestra, di centrosinistra e dopo il Movimento 5 Stelle – immagina inciuci e manovre di palazzo per il prossimo governo: dal punto di vista valoriale, siamo lontani anni luce. Non è un discorso di aritmetica: siamo convinti che gli italiani sanno da che parte stare”.
Per rilanciare il Paese, invece, il centrodestra vuole “uscire dal meccanismo del reddito di cittadinanza, che è una misura che ha abbruttito il lavoro”, mentre “deve essere una misura per assistere i poveri. La prima cosa che chiedono gli italiani è il lavoro”, soprattutto in Sicilia, dove il centrodestra candida Renato Schifani alla presidenza della Regione. “Sarà fondamentale per la Sicilia poter contare su un presidente di centrodestra e di Forza Italia, perchè avremo un raccordo diretto col Governo di Roma e trasferiremo qui in Sicilia tutto quel buon governo, anche e soprattutto sul fronte del lavoro, che qui è l’emergenza fondamentale”, spiega.
“Con Renato Schifani la Regione Sicilia può essere amministrata da un candidato che ha tutto il know how e la capacità di rimettere in moto questa Regione e farla guardare con ambizione al 21esimo secolo”. Sul fronte delle infrastrutture, ad esempio, “ci sono delle emergenze ataviche”, come “la linea ferroviaria tra Palermo e Messina, tra Catania e Messina. I soldi del Pnrr vanno nella direzione di colmare questo gap: sono benvenuti, ma non bastano. Bisognerà affiancare un progetto legato all’alta velocità e al ponte sullo Stretto, che collegherà la Sicilia all’Europa”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Luigi Mazzone nuovo presidente della Federscherma

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ROMA (ITALPRESS) – Luigi Mazzone è il nuovo presidente della Federazione italiana scherma. Nella XXXIV Assemblea Nazionale Ordinaria, riunita al Salone d’Onore del Coni, il presidente eletto ha raccolto 245 voti pari al 55,43% delle preferenze, superando il presidente uscente Paolo Azzi che si è fermato a 197 voti, pari al 45,57% delle preferenze. Per il 51enne dirigente siciliano si tratta del primo mandato. “Sono onorato ed emozionato. Ma anche molto responsabilizzato. Grazie all’Assemblea che mi ha accordato la fiducia. Grazie a Paolo Azzi per questo confronto. Proverò a mettere energia e passione al servizio della nostra Federazione. E’ l’impegno che prendo davanti a tutti voi. Perchè tutti insieme siamo la Federazione Italiana Scherma” le prime parole di Mazzone. Successivamente, l’Assemblea ha visto anche l’elezione dei Consiglieri per il Quadriennio 2025-2028: Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Elisa Albini, Paolo Menis, Andrea Sirena, Marcello Antonio Scisciolo e Francesco Montini in quota affiliati; Federico Vismara e Beatrice Vio Grandis in quota atleti e Cristiana Cascioli in quota Tecnici. Infine, Gianfranco Picco è stato eletto Presidente del Collegio Revisori. I lavori, presieduti da Luca Magni con Vicepresidente Aldo Cuomo, sono stati aperti da un minuto di silenzio in memoria del maestro Gianni Augugliaro e di tutti i componenti della famiglia della scherma italiana scomparsi in questi quattro anni. Al termine dell’ultima votazione, il Presidente eletto Luigi Mazzone ha esposto le linee programmatiche per il nuovo mandato, la cui approvazione da parte dell’Assemblea ha dato ufficialmente inizio al Quadriennio 2025-2028.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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Vittoria netta del Cagliari, poker al Lecce in rimonta

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Vittoria netta del Cagliari, che batte 4-1 il Lecce e porta a casa tre punti pesanti in ottica salvezza. Dopo l’iniziale vantaggio del Lecce firmato da Pierotti nel primo tempo, sono le reti di Gaetano, Luperto, Zortea e Obert nella ripresa a suggellare il successo per la squadra rossoblu.
Prima fase di studio da parte delle due squadre, entrambe ordinate e attente nei rispettivi schieramenti difensivi. Al 19′ è il Cagliari a farsi vedere, sulla transizione che porta alla conclusione dentro l’area piccola di Adopo, sulla quale Falcone non ha difficoltà nella respinta. Lecce che prova così a rispondere, con Krstovic che protegge un pallone sporco su Mina e lo gira verso la porta da buona posizione, con Caprile che però è attento e para. Gara equilibrata e con chance da una parte e dall’altra, come accadrà nel finale di primo tempo in cui prima sarà il Cagliari a trovare la rete del potenziale 1-0 con Viola, annullata per posizione di offside; poi il Lecce, al 42′, sul cambio di campo successivo è letale nella fuga di Morente che serve il pallone per Pierotti, lasciato libero nel battere a rete da una difesa del Cagliari troppo passiva.
Vantaggio salentino e squadre negli spogliatoi, con Nicola che a dieci minuti dal rientro in campo cambia qualcosa nel suo Cagliari e tra le variazioni c’è l’ingresso di Gaetano, il quale al 60′ troverà la rete del pari: scambio vincente con Deiola, che di tacco restituisce proprio all’ex Napoli, lucido nel battere Falcone. Gol che dà ai sardi la spinta per attaccare ancora e, al 65′, passare in vantaggio, sul corner battuto da Marin e deviato in rete da Luperto. Cinque minuti che consentono così al Cagliari di ribaltare il parziale a proprio favore, con i salentini in balia dello svantaggio e dell’episodio che al 73′ li lascerà in dieci uomini: resta a terra Mina dopo un contatto con Rebic che pesta il braccio del colombiano e, in seguito alla chiamata del Var, viene espulso da Sacchi. Inferiorità numerica che sbilancia il Lecce e porterà così al terzo gol del Cagliari, a dieci minuti dal 90′, con il cross dalla sinistra di Augello e il colpo di testa vincente di Zortea. Vantaggio doppio che diventerà addirittura triplo all’84’, sul suggerimento di Marin per il sinistro a giro di Obert, è ancora incolpevole Falcone, che subisce il gol che chiude di fatto la pratica per il Cagliari, ipotecando il suo secondo successo nelle ultime tre gare.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Dagnoni rieletto presidente della Federciclismo

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ROMA (ITALPRESS) – Cordiano Dagnoni è stato rieletto presidente della Federazione Ciclistica Italiana con il 59,74% dei voti espressi nel corso dell’assemblea che si è svolta presso l’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino e che ha visto la partecipazione del 99,1% degli aventi diritto (231 delegati su 233). Battuta al ballottaggio la concorrenza di Silvio Martinello (39,83%). “Sono emozionato, ringrazio tutti, sono contento perchè questa campagna elettorale, che a molti è sembrata molto accesa, l’ho trovata molto più leale di quattro anni fa – le prime parole del presidente rieletto -. Ringrazio Silvio Martinello e Daniela Isetti (gli altri due candidati alla Presidenza, ndr), a entrambi ho detto che la federazione è la casa del ciclismo, per cui se vorranno dare un contributo non ci sono rancori nè tensioni, saranno i benvenuti. Auspico di avere un quadriennio più sereno rispetto a quello precedente”. Il ballottaggio si era reso necessario dopo che alla prima votazione Dagnoni si era fermato al 47,83%, seguito da Martinello col 33,48% e Isetti con il 18,7%.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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