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Politica

Governo, Crosetto “Nessuno vuole farlo senza Forza Italia”

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“Nessuno vuol fare un governo senza FI o che non sia di centrodestra. Abbiamo visto, per anni, governi tra Lega e M5s, M5s e Pd, Lega-Pd-M5s. Vuole che ora non ne nasca uno di centrodestra? Vorrebbe dire farsi molto male. Non succederà. E neppure che FI vada da sola alle consultazioni”. Così Guido Crosetto, co-fondatore di FdI, in un’intervista al Quotidiano Nazionale. “C’è stato un atto di rottura forte, simbolico, al Senato, ma alla Camera tutto il centrodestra ha votato, compattamente, per Fontana. Dopo la lite, ci sarà la ricomposizione. Meloni non è una che porta rancore. È una donna forte e pragmatica. Il Paese ha tanti problemi. Non si può aspettare”, spiega. “FI poteva avere tutte le soddisfazioni che voleva, ma ha fatto problemi solo su un nome. Meloni ha risposto: voglio le donne e gli uomini migliori. Berlusconi dovrebbe scegliere, per il governo, le persone con il metro con cui ha fatto fortuna nelle sue aziende: selezionando i migliori tra tutti”, continua Crosetto. “Da parte di Berlusconi c’è stata una richiesta specifica, per la Ronzulli. Meloni ha ritenuto di scegliere un’altra figura. Potevano cambiare obiettivo e invece si sono infilati in un braccio di ferro, tra minacce, atti, gesti, voti, eccetera. Potevano chiedere compensazioni di altro tipo”. Quindi, la Ronzulli non farà parte del governo? “Non lo faccio certo io, il governo. Non saprei”, chiosa.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Politica

Ex Ilva, i sindacati proclamano 24 ore di sciopero dopo l’incontro col Governo

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ROMA (ITALPRESS) – I sindacati hanno proclamato 24 ore di sciopero all’ex Ilva a partire da domani, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra governo, organizzazioni dei lavoratori e commissari di Acciaierie d’Italia.

“Il Governo decide di confermare il piano che, di fatto, porterà al fermo del gruppo ex Ilva”, spiegano in una nota congiunta Fim, Fiom e Uilm, che decidono lo sciopero di 24 ore “e la mobilitazione con assemblee in tutti gli stabilimenti e per tutti i lavoratori articolato territorialmente – prosegue la nota -. La mobilitazione è immediata e organizzata nei singoli stabilimenti. Obiettivo della mobilitazione e delle richieste sindacali è il ritiro del piano del governo e riprendere la discussione sulle condizioni dei lavoratori e del futuro degli stabilimenti coerentemente al piano di ripartenza condiviso con le Organizzazioni Sindacali”.

IL SOSTEGNO DI LANDINI

“Pieno sostegno della Cgil allo sciopero proclamato da Fiom, Fim e Uilm, per contrastare la chiusura della ex Ilva”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Il Governo – aggiunge il leader della Cgil – deve ritirare il piano proposto e la presidente del Consiglio – deve intervenire direttamente. Basta chiacchiere, servono investimenti e fatti concreti per dare un futuro al nostro sistema industriale ed occupazionale“, conclude Landini.

LA NOTA DI PALAZZO CHIGI

Nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi fra Governo e organizzazioni sindacali sull’ex Ilva, l’Esecutivo ha chiarito che non ci sarà un’estensione ulteriore della Cassa integrazione, accogliendo così la principale richiesta avanzata dagli stessi sindacati nel corso del precedente tavolo. In alternativa, saranno individuati adeguati percorsi di formazione in favore dei lavoratori, anche per coloro già in Cassa integrazione. La formazione servirà a far acquisire ai lavoratori le competenze necessarie alla lavorazione dell’acciaio prodotto con le nuove tecnologie green. Il Governo ha confermato, inoltre, piena volontà di concentrare le risorse sulla manutenzione degli impianti per mettere in sicurezza i lavoratori e in prospettiva aumentare la capacità produttiva. L’Esecutivo – fa sapere la nota di Palazzo Chigi – ha fatto poi il punto sullo stato delle trattative per la vendita del Gruppo e ha manifestato la propria disponibilità a tenere aperto il confronto.

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La riunione è stata presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e per il Governo hanno partecipato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, il Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, e il Consigliere per i rapporti con le parti sociali, Stefano Caldoro. Da remoto hanno preso parte anche rappresentanti delle Regioni Puglia, Liguria e Piemonte. Per i sindacati, erano presenti i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici, Usb e Federmanager. Hanno partecipato all’incontro, inoltre, i rappresentanti di Invitalia, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del Gruppo Ilva.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Ex Ilva, i sindacati proclamano 24 ore di sciopero dopo l’incontro col Governo

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ROMA (ITALPRESS) – I sindacati hanno proclamato 24 ore di sciopero all’ex Ilva a partire da domani, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra governo, organizzazioni dei lavoratori e commissari di Acciaierie d’Italia.

“Il Governo decide di confermare il piano che, di fatto, porterà al fermo del gruppo ex Ilva”, spiegano in una nota congiunta Fim, Fiom e Uilm, che decidono lo sciopero di 24 ore “e la mobilitazione con assemblee in tutti gli stabilimenti e per tutti i lavoratori articolato territorialmente – prosegue la nota -. La mobilitazione è immediata e organizzata nei singoli stabilimenti. Obiettivo della mobilitazione e delle richieste sindacali è il ritiro del piano del governo e riprendere la discussione sulle condizioni dei lavoratori e del futuro degli stabilimenti coerentemente al piano di ripartenza condiviso con le Organizzazioni Sindacali”.

IL SOSTEGNO DI LANDINI

“Pieno sostegno della Cgil allo sciopero proclamato da Fiom, Fim e Uilm, per contrastare la chiusura della ex Ilva”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Il Governo – aggiunge il leader della Cgil – deve ritirare il piano proposto e la presidente del Consiglio – deve intervenire direttamente. Basta chiacchiere, servono investimenti e fatti concreti per dare un futuro al nostro sistema industriale ed occupazionale“, conclude Landini.

LA NOTA DI PALAZZO CHIGI

Nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi fra Governo e organizzazioni sindacali sull’ex Ilva, l’Esecutivo ha chiarito che non ci sarà un’estensione ulteriore della Cassa integrazione, accogliendo così la principale richiesta avanzata dagli stessi sindacati nel corso del precedente tavolo. In alternativa, saranno individuati adeguati percorsi di formazione in favore dei lavoratori, anche per coloro già in Cassa integrazione. La formazione servirà a far acquisire ai lavoratori le competenze necessarie alla lavorazione dell’acciaio prodotto con le nuove tecnologie green. Il Governo ha confermato, inoltre, piena volontà di concentrare le risorse sulla manutenzione degli impianti per mettere in sicurezza i lavoratori e in prospettiva aumentare la capacità produttiva. L’Esecutivo – fa sapere la nota di Palazzo Chigi – ha fatto poi il punto sullo stato delle trattative per la vendita del Gruppo e ha manifestato la propria disponibilità a tenere aperto il confronto.

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La riunione è stata presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e per il Governo hanno partecipato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, il Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, e il Consigliere per i rapporti con le parti sociali, Stefano Caldoro. Da remoto hanno preso parte anche rappresentanti delle Regioni Puglia, Liguria e Piemonte. Per i sindacati, erano presenti i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici, Usb e Federmanager. Hanno partecipato all’incontro, inoltre, i rappresentanti di Invitalia, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del Gruppo Ilva.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Bignami “Consiglieri del Colle contro Meloni?”, il Quirinale risponde “Ennesimo attacco che sconfina nel ridicolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Apprendiamo oggi dalla stampa che persone che ricoprono il ruolo di consiglieri del Quirinale auspicherebbero iniziative contro il Presidente Giorgia Meloni e il centrodestra, esprimendo altresì giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di Governo. In particolare, il quotidiano La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come ‘una grande lista civica nazionale’, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti che si spingerebbero addirittura ad auspicare un ‘provvidenziale scossone’ contro l’attuale Governo. Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.

LA RISPOSTA DALL’UFFICIO STAMPA DEL QUIRINALE

“Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo”. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa del Quirinale.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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