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“CUORE IN ASCOLTO”, CONCERTO IN MEMORIA DI ENNIO POGGI NELL’AUDITORIUM DI FORTUNAGO

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Un anno senza Ennio Poggi, un anno senza il faro della musica classica dall’Oltrepò Pavese, sua terra natale, fino al Conservatorio Verdi di Milano e ai più prestigiosi teatri italiani ed europei. I suoi amici e più stretti collaboratori, per ricordare il grande pianista, compositore e direttore della grande Orchestra Sinfonica Accademica di Milano, nonché artefice del Festival Borghi&Valli per un trentennio di grandi concerti, hanno pensato di dedicargli un concerto. Il luogo prescelto è stato Fortunago, con il suo splendido e nuovo auditorium, in una terra che lui amava molto. Domenica 16 ottobre è andato in scena lì “Cuore in ascolto”, in ricordo di un amico e un musicista speciale. Per la folta platea la musica abbinata alla solidarietà, proprio come ha fatto Poggi centinaia di volte a teatro, in coppia con Laura Beltrametti (Duo Bechstein), per raccogliere fondi da devolvere all’Associazione Bambini Cardiopatici del Mondo. Al pianoforte, ad accompagnare il soprano Daniela Stigliano ed il tenore Cherubino Boscolo, non poteva che esserci Laura Beltrametti, che ricorda commossa: “È quasi passato un anno dal suo “viaggio” e sentiamo tantissimo la mancanza di Ennio. Così, per tenere in vita la Musica e il suo spirito benefico, devolveremo il ricavato all’associazione “Bambini cardiopatici nel mondo” quell’associazione per la quale abbiamo suonato innumerevoli volte in altrettanti teatri”. In effetti Ennio Poggi è sempre stato un animo d’artista molto sensibile e la conferma arriva anche da Mariangela Veronese che ha organizzato tanti eventi per questa Onlus: “Ennio amava la musica, amava la vita, non diceva mai di no quando si trattava di fare del bene e noi non possiamo che essergli grati dando vita a questo concerto che radunerà tanti amici, le prenotazioni sono aperte”. Il Comune di Fortunago ha subito messo a disposizione il Teatro Auditorium Azzaretti, raccogliendo l’invito dell’associazione: “Sono felice di aver ospitato questo evento perché Ennio prima di tutto era un amico e poi un grande artista che tutti noi siamo fieri di aver avuto in questa terra d’Oltrepò che lui amava tanto”, spiega il sindaco di Fortunago, Pier Achille Lanfranchi. Hanno partecipato al concerto anche Paola Casarini, Emanuela Labodi, Milena Papalia, Federica Bisio, Daniela Giacomelli, Paola Giacomelli, Nicholas Borin. Eseguite musiche di Ennio Poggi, Chopin, Bellini, Bizet, Puccini. Presente anche il prof. Alessandro Frigiola, fondatore e presidente dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo A.I.C.I. onlus: una organizzazione non-profit laica e indipendente che, grazie alla collaborazione volontaria di più di 150 tra chirurghi, medici, infermieri e tecnici dei più importanti centri cardiochirurgici italiani e stranieri, opera nei Paesi in difficoltà per dare una speranza di vita ai bambini malati di cuore. Al termine del concerto brindisi con i vini di Frecciarossa. Consulente artistico e organizzativo dell’evento Mariangela Veronese, in collaborazione con Comune di Fortunago, Associazione dei Borghi più Belli d’Italia, Ristorante Pineta. Media Partners è stata Agenzia CreativaMente, che da sempre cura la comunicazione ed immagine del Festival Borghi&Valli, con Pavia Uno Tv, Lombardia Live 24 e Itinerari News.

Servizio di Diego Bianchi, Emanuele Bottiroli e Riccardo Vicini
Editing di Emanuele Bottiroli

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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