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L’ASTERISCO: ANCORA VIOLENZE SUGLI ANIMALI. UN CUCCIOLO DI JACK RUSSEL LEGATO AL PALO E LASCIATO PENZOLARE. IL PADRONE: “LO STAVO EDUCANDO”

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Gli animali, come ho spiegato più volte, sono gli uomini. E ancora una volta ne abbiamo avuto la riprova. Un Jack Russell di tre mesi lasciato per diversi minuti a penzolare nel vuoto, in apnea, legato con un cappio ad una corda. Qualcuno per fortuna ha visto, e segnalato il fatto alla Polizia locale che è intervenuta, con il proprietario che si è giustificato dicendo: “Lo stavo educando”. E oltre a far scattare la denuncia gli agenti si sono portati via il cane, ora in affido temporaneo, ribattezzato Mosè. E’ accaduto nella “civilissima” Lombardia, a Vergiate, comune in provincia di Varese, dove già mesi fa gli uomini del comandante Gaspare Ancona erano intervenuti presso lo stesso proprietario per una segnalazione simile, legata sempre ad un sospetto maltrattamento di animali. Ora, mi chiedo, ma se uno commette un reato simile in passato, è il caso di dargli la possibilità di continuare a reiterare? O forse non sarebbe meglio sottoporlo ad una perizia psichiatrica e nel frattempo inasprire le leggi per chi si rende responsabile di violenza sugli animali?  Cosa volete che sia un reato punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro, e in caso di morte le pene vengono aumentate della metà? Una vita può valere diciotto mesi di carcere, qualunque essa sia? Per questo la giustizia va assolutamente modificata in questo Paese, anche per tutelare gli animali, non solo gli uomini. Ora Mosè si trova nel canile municipale, e dopo che la notizia si è diffusa sui social, il centralino del Comune di Vergiate è andato in tilt per le telefonate ricevute da parte dei cittadini che volevano adottare il jackino. Io una idea ce l’avrei se vedessi quel cappio e quella corda… idea malsana, certo, ma vorrei provare per una volta lo stesso metodo educativo su questo e tanti altri farabutti. In un colpo solo ne rieducheremmo tanti di animali a due zampe! E voi, cari cittadini, imparate a denunciare questi episodi, non giratevi dall’altra parte quando li vedete. Date una mano a scovare certi delinquenti, compresi pseudo-titolari di canili lager.

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VISTI DA ROMA (CON GIAN MARCO CENTINAIO) – 19 GENNAIO 2025

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VISTI DA ROMA (CON GIAN MARCO CENTINAIO) – 19 GENNAIO 2025
Gian Marco Centinaio, già caporgruppo della Lega al Senato, poi Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo del governo Conte 1, Sottosegretario Mipaaf del governo guidato da Mario Draghi, oggi è impegnato a Roma come Vice Presidente vicario del Senato: un ruolo di assoluto primo piano sullo scenario politico italiano. Ogni domenica alle ore 13 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 Centinaio farà il punto sull’attualità politica e sull’attività di governo per spiegare in modo semplice ai cittadini lombardi e ai pavesi cosa succede nella stanza dei bottoni. A intervistarlo in merito il conduttore e giornalista Emanuele Bottiroli.

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S. MESSA DI DOMENICA 19 GENNAIO 2025 – II DEL TEMPO ORDINARIO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa d Domenica 19 Gennaio, II del Tempo Ordinario. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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1 MINUTO DIVINO – “CHI NON BEVE IN COMPAGNIA… E’ QUELLO CHE GUIDA”, CAMPAGNA DI PRIME ALTURE

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1 MINUTO DIVINO – “CHI NON BEVE IN COMPAGNIA… E’ QUELLO CHE GUIDA”, CAMPAGNA DI PRIME ALTURE
Prime Alture Winery & Resort della famiglia Lechiancole dall’Oltrepò Pavese lancia un’iniziativa che unisce sicurezza stradale e gusto per il buon vino, dimostrando come la responsabilità possa essere premiata in modo elegante e significativo. Lo slogan accattivante, “Chi non beve in compagnia… è quello che guida!”, sintetizza lo spirito di questa campagna che mira a promuovere una cultura della sicurezza tra i suoi ospiti.

L’idea dietro l’iniziativa
Per incentivare comportamenti responsabili, Prime Alture offre un regalo speciale a chi decide di essere il “guidatore designato” durante una serata al ristorante del resort. Gli ospiti che scelgono di bere acqua, rinunciando al vino per garantire un ritorno sicuro a casa, riceveranno in omaggio una bottiglia a scelta tra i vini giovani della cantina, da gustare successivamente in un momento più adatto.

Un gesto che fa la differenza
Questa iniziativa rappresenta un gesto concreto per sensibilizzare sul tema della guida responsabile, senza rinunciare al piacere del buon vino. La campagna si rivolge non solo agli appassionati del settore enologico, ma anche a chi desidera godersi una serata in compagnia con la tranquillità di sapere che il rientro sarà sicuro.

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Il messaggio della campagna
Con il motto “Chi guida oggi… beve a casa domani!”, Prime Alture dimostra come la combinazione di piacere e responsabilità possa trasformarsi in un’esperienza gratificante. L’iniziativa vuole inoltre sottolineare l’importanza del rispetto delle regole, senza penalizzare chi si fa carico di una responsabilità cruciale per sé e per gli altri.

Promuovere cultura e sicurezza
Prime Alture Winery & Resort non si limita a essere una destinazione per gli amanti del vino, ma si impegna anche a diffondere una cultura di consapevolezza e sicurezza. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un modello da seguire per altre realtà del settore, dimostrando come le imprese possano avere un ruolo attivo nel promuovere comportamenti virtuosi.

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