Seguici sui social

Sport

Abodi e Ministero ad hoc, il mondo dello sport esulta

Pubblicato

-

PALERMO (ITALPRESS) – Lo sport torna ad avere un Ministero dedicato. Dopo la parentesi Vezzali, sottosegretario nel governo Draghi, la neo premier Giorgia Meloni ha deciso di accogliere le istanze arrivate dal mondo dello sport: dopo Melandri, Gnudi, Idem, Lotti e Spadafora tocca ad Andrea Abodi. Romano, classe 1960, vanta una lunga esperienza nel marketing sportivo e la sua figura è nota soprattutto per gli ultimi due incarichi, presidente della Lega di serie B dal 2010 al 2017 e quindi a capo dell’Istituto per il Credito Sportivo. La scelta di ripristinare un Ministero dello Sport e affidarlo ad Abodi, dunque, riscuote unanime consenso, a partire da Giovanni Malagò che ringrazia Giorgia Meloni “per aver confermato, con coerenza e lungimiranza, la sua grande considerazione nei confronti dello sport prevedendo la costituzione di un Ministero dedicato nell’ambito del nuovo Esecutivo. Una scelta a lungo invocata che ci rende orgogliosi, suggellata dalla nomina di Andrea Abodi in qualità di ministro”. Per il presidente del Coni “al nostro mondo serviva una figura di innegabili capacità, spessore ed esperienza, in grado di decodificare le esigenze del movimento con la sensibilità di chi conosce le dinamiche che lo regolano. Parlare la stessa lingua è una premessa fondamentale per affrontare le emergenze che affliggono il sistema, facendone un punto di forza nelle politiche di sviluppo del Paese”.

Esulta il calcio, visto che avrà come interlocutore un ministro che quel mondo lo conosce bene. “Una straordinaria notizia – commenta il presidente della Figc, Gabriele Gravina – Abodi è un dirigente di spessore che sa coniugare visione e pragmatismo, quello che ci vuole per sostenere le migliaia di società sportive attualmente in difficoltà. Ringrazio la presidente Meloni per aver dato dignità al nostro mondo con l’indicazione di un vero e proprio Ministero e per aver scelto un serio professionista che conosce i reali problemi che affliggono lo sport italiano. Con Abodi abbiamo condiviso idee e progettualità, non ultime quelle che stavamo mettendo in pratica sull’impiantistica sportiva, che rappresenta la vera grande sfida da vincere per rilanciare il sistema Italia, anche grazie all’assegnazione dell’Europeo 2032”. Lorenzo Casini, numero uno della Lega di A, definisce Abodi “profilo ideale e sicura garanzia di competenze e professionalità per favorire le riforme del calcio, con l’urgenza delle infrastrutture, delle risorse e della cultura, e per sostenere tutto lo sport italiano”. “Lo sport lo conosci molto bene – gli si rivolge Aurelio De Laurentiis – Sai che c’è bisogno di modernizzare un mondo vecchio e obsoleto. Ci si aspetta da te una grande inversione di marcia e una modernizzazione totale, senza se e senza ma burocratici, per un comparto messo in crisi dal covid”.

Ma la lunga esperienza al Credito Sportivo fa di Abodi un punto di riferimento anche per il resto dello sport italiano. “Ha dimostrato di meritare questo ruolo, gestendo con competenza tutti gli incarichi di responsabilità per i quali è stato chiamato in passato”, lo accoglie Stefano Mei, presidente della Fidal, mentre per Claudio Barbaro, numero uno Asi, “la nostra aspirazione, quella di una rivoluzione culturale, con una figura come quella di Abodi può iniziare il suo percorso”. “Siamo usciti da due anni particolarmente difficili causa la pandemia ripartendo con slancio ed entusiasmo e sono sicuro che la capacità ed esperienza di Abodi favoriranno il completo rilancio dello sport italiano”, si dice fiducioso il presidente della Lega Basket Serie A, Umberto Gandini.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Advertisement

Sport

42 nazionali qualificate ai Mondiali 2026, ultimi 6 posti in palio coi playoff di marzo

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Sono adesso 42 le nazionali già qualificate ai Mondiali. Le altre sei partecipanti saranno decretate a marzo con i playoff. Oltre a Canada, Messico e Stati Uniti in quanto Paesi organizzatori, sono sicuri di un posto nella fase finale, per la prima volta a 48 squadre:

AFC: Australia, Iran, Giappone, Giordania, Corea del Sud, Qatar, Arabia Saudita, Uzbekistan.

CAF: Algeria, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Ghana, Marocco, Senegal, Sudafrica, Tunisia.

CONCACAF: Curaçao, Haiti, Panama

Advertisement

CONMEBOL: Argentina, Brasile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Uruguay.

OFC: Nuova Zelanda.

UEFA: Inghilterra, Francia, Croazia, Portogallo, Norvegia, Germania, Olanda, Svizzera, Scozia, Spagna, Austria, Belgio.

Ai play-off intercontinentali – che assegnano due posti – sono qualificate Bolivia, Nuova Caledonia, Giamaica e Suriname, oltre a Repubblica Democratica del Congo e Iraq, entrambe già finaliste agli spareggi; altri 4 pass saranno assegnati dai play-off europei.

– foto IPA Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Curacao riscrive la storia e si qualifica per i Mondiali, pass anche per Haiti e Panama

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – La terza e ultima fase delle qualificazioni Concacaf per i Mondiali del 2026 si è conclusa nella notte italiana con Curaçao, Haiti e Panama che hanno ottenuto il pass, mentre Giamaica e Suriname si giocheranno tutto ai play-off.

Storica prima volta per Curacao, isola caraibica che chiude al primo posto il girone B pareggiando lo scontro diretto a Kingston. Finisce 0-0 in casa della Giamaica che, invece, va agli spareggi. Curacao, con una popolazione di poco più di 150mila abitanti, scrive la storia diventando il Paese più piccolo a entrare in una fase finale della Coppa del Mondo. Nel girone A è il Panama, con 12 punti, a ottenere la qualificazione diretta. Netto 3-0 casalingo a El Salvador (reti di Blackman, Davis e Puma), mentre il Suriname perde 3-1 in Guatemala, chiude al secondo posto ed è costretto ad accontentarsi degli spareggi. Nel girone C è Haiti a qualificarsi, grazie al 2-0 casalingo rifilato al Nicaragua (reti di Deedson e Providence), ma anche allo 0-0 con cui Costa Rica ha bloccato l’Honduras. Per Haiti seconda partecipazione a una finale Mondiale dopo quella del 1974.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Coventry all’Onu “Le Olimpiadi e lo sport hanno il potere di unire”

Pubblicato

-

di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Credo che i Giochi Olimpici abbiano un potere molto più grande di quanto possiamo immaginare, perché lì vediamo il meglio dell’umanità: atleti che si riuniscono, competono gli uni contro gli altri e vivono in pace. Ed è il modo migliore per mostrare ciò che dovremmo essere come esseri umani e come dovremmo trattarci a vicenda”. Così, all’agenzia Italpress, la presidente del Cio, Kirsty Coventry, impegnata alle Nazioni Unite per la serata dedicata alla “Olympic Truce”, la tradizionale tregua olimpica che ogni due anni richiama gli Stati membri dell’Onu a scegliere il dialogo al posto del conflitto in occasione dei Giochi.

L’evento, ospitato dalla Missione Permanente d’Italia in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Comitato Olimpico Internazionale, ha riunito diplomatici, atleti olimpici e paralimpici, rappresentanti Onu e figure istituzionali impegnate a promuovere il valore dello sport come strumento di pace. “Lo sport può davvero compiere molti miracoli nel mondo – ha aggiunto Kirsty Coventry -, ma al 100% credo fermamente che lo sport abbia un potere incredibile quando si tratta di unire non solo i Paesi, ma anche persone e comunità provenienti da esperienze di vita molto diverse”. 

– foto IPA Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.