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Cronaca

Nadef, via libera dal Cdm. Meloni “Subito 9,5 mld per il caro energia”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi, ha approvato la Nadef. “Individuiamo risorse per oltre 30 miliardi fino alla fine del 2023 per affrontare la questione energetica”, ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. “Di fronte alla situazione nella quale ci troviamo è evidente che non si possa fare diversamente e questo documento è propedeutico alle scelte che poi faremo la prossima settimana, sempre se il Parlamento approverà come speriamo il documento nei prossimi
giorni”, ha aggiunto.
“Per il 2022 riusciamo a liberare con questa Nadef circa 9,5 miliardi che la prossima settimana, fermo restando che facciamo un appello al Parlamento che lo approvi nel più breve tempo possibile, vorremo utilizzare per il caro energia”, ha sottolineato Meloni.
“Abbiamo voluto approvare un’altra misura che riguarda il tema dell’energia, liberare alcune estrazioni di gas italiano favorendo e ampliando concessioni in essere o nuove concessioni, chiedendo ai concessionari di mettere a disposizione in cambio, da subito, da gennaio, gas tra i 1 miliardo e due miliardi di metri cubi, da destinare alle aziende energivore a un prezzo calmierato – ha aggiunto -. Riguarda per i primi due anni il 75% del gas potenziale che si può estrarre”.
“Siamo consapevoli che fare previsioni a lungo termine può essere esercizio di pura accademia, ma siamo pronti a fronteggiare i rischi di recessione che da più parti vengono evocati e che, ahimè, potrebbero toccare anche l’economia italiana – ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti -. Molto dipenderà dal prezzo dell’energia, le previsioni per il futuro non sono ottimistiche a fronte di un calo attuale del prezzo del gas”.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Cronaca

Milano, Fontana “Al sindaco Sala il mio sostegno, inchiesta basata su una teoria”

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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano Giuseppe Salal’ho sentito venerdì e poi abbiamo parlato ancora un po’ sabato, gli ho voluto esprimere la mia vicinanza e il mio sostegno”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in un’intervista al Corriere della Sera.

“Io sono garantista da sempre, a prescindere dalle appartenenze politiche. Esistono tre gradi di giudizio, ma prima esiste la presunzione di innocenza. Per tutti – aggiunge il governatore – Quello che mi colpisce in questi giorni leggere la quantità di dettagli investigativi, di frasi intercettate che in questa fase non dovrebbero essere a disposizione di chiunque. E questo mi riporta al periodo in cui ero io sotto inchiesta e leggevo sui giornali cose che aveva fatto la mia povera mamma anni prima e che erano sconosciute persino a me fino a quel momento. E il mio stupore è ancora più grande nel constatare che nel frattempo non succede niente, si continua sempre così“.

Alla domanda su che idea si fosse fatto dell‘inchiesta che ha colpito il Comune di Milano, Fontana risponde “mi sembra che sia sostanzialmente basata su una teoria. E finora sono emersi soltanto gli elementi a sostegno della teoria dell’accusa, non abbiamo ancora sentito quelli di chi si deve difendere. E poi, ancora, ci deve essere il pronunciamento di una parte terza che giudica. Quello che accade adesso fa male a Milano e fa male alla Lombardia”.

Commentando in generale la situazione urbanistica milanese degli ultimi anni, Fontana afferma che “c’è una clamorosa discrepanza tra la velocità del mondo e quella delle amministrazioni, della politica E della burocrazia e alla fine uno dei due versanti finisce in sofferenza. Ma questo sarebbe un tema su cui interrogarsi, tutti quanti invece di accanirsi a fazioni opposte su chi riceve un avviso di garanzia. Ragioniamo sul fatto che quanto più si complica il labirinto di norme e tanto più c’è spazio di manovra per i furbetti”.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 21 LUGLIO 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

Inchiesta Milano, Incontro fra Sala e il Pd. “Ribadito il sostegno al sindaco ma servono segnali di cambiamento”

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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha incontrato una delegazione del Pd regionale, dopo l’inchiesta che lo vede indagato. Domani Sala riferirà in Consiglio comunale.

“È stato un incontro costruttivo. Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico – riferisce Alessandro Capelli, segretario Pd Milano  metropolitana -. Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città. Può essere un’occasione per ripartire, investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all’abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica”.

Anche oggi intanto sulla vicenda sono state diverse le prese di posizione.

“Non ci si può dimettere per un avviso di garanzia e non si può fermare lo sviluppo di Milano per una indagine”, ha detto il deputato di Italia Viva Davide Faraone, vicepresidente del partito.

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“Beppe Sala vada avanti e completi il suo mandato per Milano. Non è sopportabile che si chieda un passo indietro al Sindaco e alla Giunta per un’indagine, un avviso di garanzia non può fermare il lavoro per la città”, afferma Andrea Marcucci, presidente del partito liberaldemocratico.

“Basta con le forche del doppiopesismo giustizialista. Forza Italia è e sarà sempre garantista, anche con il sindaco Sala. Un avviso di garanzia non può e non deve comportare automaticamente le dimissioni”, ha affermato il deputato e Responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, Alessandro Cattaneo.

“C’è un tema importante, però, che è tutto politico. Chi ha tolto la fiducia a Sala? È il Partito Democratico stesso che sta rinnegando il modello Milano”, ha aggiunto.

Sulla stessa posizione il leader del partito e vicepremier Antonio Tajani.

(ITALPRESS).

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