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Politica

G20, Meloni “Un successo nonostante la situazione complessa”

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BALI (ITALPRESS) – “Questo G20 si svolgeva in una situazione molto complessa, secondo molti osservatori poteva tradursi in un
sostanziale fallimento. Mi pare si possa dire che è stato un successo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia
Meloni, nella conferenza stampa conclusiva al vertice G20 di Bali, in Indonesia. “La questione più complessa era l’aggressione della Russia all’Ucraina. Non si voleva che questo importantissimo summit uscisse senza una dichiarazione finale e congiunta dei leader, ma d’altra parte non si poteva fingere di non vedere quello che sta accadendo” ha aggiunto.
– foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

Politica

Re Carlo III al Parlamento italiano “Un grande onore e una grande gioia essere qui”

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ROMA (ITALPRESS) –Sono enormemente onorato di essere stato invitato qui, oggi, e molto grato al presidente Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di Stato in Italia”. Lo ha detto re Carlo III, intervenendo nell’aula di Montecitorio, davanti alle Camere riunite.

“E’ un grande onore essere stato invitato a parlare qui, la prima volta che un sovrano britannico si rivolge all’intero parlamento italiano, questa fondamentale istituzione democratica – ha proseguito il reale britannicoL’Italia è un paese molto caro al mio cuore e a quello della Regina – ha aggiunto -. come lo è a tanti britannici. Ho compiuto 18 visite ufficiali, negli ultimi 40 anni nel vostro Paese, è stata una gioia conoscere questo irresistibile Paese”.

“E’ molto importante per la Regina e per me tornare in Italia per la nostra prima visita dopo l’incoronazione, e oggi ricorre anche il nostro ventesimo anniversario di matrimonioha proseguito il Re Spero di non rovinare la lingua di Dante” ha scherzato re Carlo III, parlando in italiano.

“Come un qualsiasi vecchio amico, sono stato con voi nei momenti più tristi e felici della vostra vita nazionale, ad esempio non dimenticherò mai la mia visita a Venezia nel 2009 quando vedremo il teatro La Fenice restaurato o la visita ad Amatrice all’indomani del tragico terremoto. Oggi sono qui per ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l’Italia ed impegnarmi per rafforzare ancora di più questa amicizia”, ha aggiunto.

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“Una grande impresa di cui la Gran Bretagna è orgogliosa di farne parte riguarda il sostegno che il nostro paese diede all’unificazione dell’Italia – ha sottolineato – Fu creato anche un biscotto che portava il nome di Garibaldi, massimo segno di stima britannica. Molti degli eroi dell’unificazione italiana, trascorsero del tempo nel Regno Unito”, ha aggiunto.

“Noi abbiamo abbiamo beneficiato enormemente della vostra influenza: per ciò che indossiamo, per ciò che mangiamo, per ciò che beviamo. Spero solo che ci perdonerete se ogni tanto corrompiamo la vostra meravigliosa cucina, lo facciamo, ve lo prometto, con il massimo affetto possibile”.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL SENATO IGNAZIO LA RUSSA

“Il sentimento di amicizia tra le nostre nazioni e i nostri popoli è radicato nella storia, in un flusso continuo di sintonie culturali, integrazioni sociali e scambi economici che hanno caratterizzato il nostro rapporto con il Regno Unito. Basti pensare ai tanti letterati e artisti che hanno amato l’Italia e da essa sono stati ispirati, Byron, Keats, Dickens solo per citarne alcuni, così come grandi italiani, ad esempio i padri della Patria, Mazzini, che visse tanti anni in Ighilterra, e Garibaldi o a Guglielmo Marconi, che hanno trovato un fondamentale punto di riferimento nella terra e nella cultura del Regno Unito. In un mondo complesso e in continua evoluzione come quello attuale, in cui elementi di tensione, di conflitto e di disgregazione degli assetti tradizionali emergono quotidianamente, è molto importante valorizzare la saldezza di questo rapporto speciale tra i nostri paesi – ha aggiunto -. Rafforzare la nostra cooperazione bilaterale a tutti i livelli, governativo, parlamentare, economico, culturale, sociale, vuol dire anche affrontare al meglio le difficoltà e, insieme, tramutare in opportunità i momenti di crisi. Sono molteplici le sfide che abbiamo di fronte, a partire dall’impegno comune per la stabilità e la sicurezza internazionale, che ha visto in passato e vede oggi le Forze Armate italiane e del Regno Unito impiegate congiuntamente in molti delicati teatri operativi. Ma penso anche alle sfide rappresentate dalla sicurezza ambientale, dalla gestione delle migrazioni e dalla governance delle dinamiche economiche e commerciali. Ambiti in cui sono convinto sia molto importante la collaborazione tra Italia e Regno Unito”.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA LORENZO FONTANA

 “Il Regno Unito e l’Italia sono legati da una storia di amicizia, che affonda le proprie radici nei secoli, il rapporto tra i due paesi è contraddistinto da una profonda fiducia nei valori della libertà e della democrazia che trova nelle istituzioni parlamentari il suo più saldo presidi. La visita odierna segna un’ulteriore tappa nel cammino dei nostri Paesi, che si sviluppa nel segno giubilare della Speranza. Questa stessa Speranza tende infatti un filo invisibile che, da Roma, oltrepassa la Manica, legando le nostre nazioni. All’origine di quei valori vi è la Magna Charta del 1215. Una pietra miliare del costituzionalismo europeo nella difesa delle libertà individuali e nella prevenzione di ogni forma di abuso da parte del potere. Animati dal desiderio di un rinnovamento civile, Italia e Regno Unito hanno affrontato insieme un percorso comune di crescita e di progresso. Le storie dei nostri Paesi si sono incrociate nei diversi ambiti del sapere umano tra i nostri più grandi letterati e filosofi è sempre esistito un dialogo fecondo. Un intreccio di idee e fermenti che ha trovato espressione nelle Università fin dal Medioevo, nelle suggestioni utopiche del pensiero di Tommaso Campanella e di San Tommaso Moro, nella tensione religiosa e spirituale che ha ispirato il Paradiso di Dante Alighieri e quello ‘Perduto di John Milton. E ancora, nella drammaturgia di William Shakespeare, che proprio nella mia Verona ha ambientato una delle sue opere più celebri: Romeo e Giulietta. La scienza moderna ha avuto i suoi due padri nobili in Galilei e in Newton, la cui rivoluzione ha segnato uno spartiacque nella nostra concezione del mondo e dell’universo”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Carlo e Camilla ricevuti da Mattarella al Quirinale

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ROMA (ITALPRESS) – Carlo III e la Regina Camilla, dopo avere percorso con il corteo via Nazionale, sono giunti al Quirinale scortati da un drappello di corazzieri a cavallo, in alta uniforme. Ad accogliere i reali un picchetto d’onore dei Lancieri di Montebello in divisa storica, della Marina e dell’Aeronautica. Nel cortile d’onore del Quirinale ad attenderli il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alla figlia Laura e il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Zampetti. Carlo e Camilla hanno ricevuto gli onori militari e dopo gli inni nazionali, il sovrano e il capo dello Stato hanno passato in rassegna i reparti schierati.

La delegazione dei reali è composta da 12 persone, tra cui il segretario di Stato britannico per gli Affari esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo David Lammy e l’ambasciatore prsso la Repubblica d’Italia e San Marino, il barone Llewellyn di Steep. Il presidente Mattarella è accompagnato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, dall’ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini, dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti e dal consigliere diplomatico di Mattarella, ambasciatore Fabio Cassese.

Subito dopo il passaggio delle frecce tricolare che hanno sorvolato il Quirinale, è andato in scena anche un incontro tra le delegazioni e a seguire il colloquio provato nella Sala della Vetrata fra Mattarella e Carlo III.

In seguito i reali britannici Carlo III e Camilla hanno deposto una corona di alloro presso la Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, nel corso della loro visita a Roma. Ad accoglierli, tra gli altri, il ministro della Difesa, Guido Crosetto

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Ue compatta per azzerare i dazi”

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ROMA (ITALPRESS) – Sui dazi imposti da Donald Trump “è emersa una posizione di unità dell’Europa. L’unità su una linea politica chiara: trattare con gli americani e evitare una guerra commerciale. Farlo a schiena dritta, ma trattare e trattare per arrivare, nel tempo che serve, a zero zero dazi: zero dazi dagli Usa all’Europa e zero dazi dall’Europa agli Usa”. Lo dice il vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista a “QN”.

I “controdazi” su alcuni prodotti americani “saranno imposti dal 15 di aprile: si tratta di una lista di prodotti congelata ormai dal 2018 e sulla quale abbiamo ora lavorato. Dbbiamo difendere i nostri interessi e le nostre imprese e lo faremo. Questi dazi, però, sono soprattutto un messaggio di capacità, di unità e di reattività”, precisa. “C’è sempre tempo per una trattativa. lo avevo chiesto anche un rinvio, ma tecnicamente era molto complicato”. In Europa “adesso non ci sono falchi: tutti quanti hanno accettato la posizione dell’Europa e del Commissario Sefcovic”.

Che ruolo può avere l’Italia in questo quadro? “La trattativa la fa la Commissione europea. Noi possiamo aiutare la Commissione nel convincere Trump a fare una scelta di trattativa. Possiamo agevolare la trattativa. E, del resto, il primo incontro tra Sefcovic e gli americani non è stato negativo”. Per Tajani “il nostro obiettivo è quello di zero dazi reciproci tra noi e gli Stati Uniti. Con la prospettiva di avere un grande mercato transatlantico, cosa di cui si era già parlato una decina di anni fa. E quindi di far sì che l’Occidente rappresenti una grande opportunità per tutti coloro che vi intraprendono. Il primo passo può essere il passaggio dal 20 al 10 per cento dei dazi americani. Questo potrebbe essere un obiettivo intermedio. Se ci sono le basi per una prospettiva del genere? Dobbiamo lavorarci, dobbiamo lavorarci. Musk ha parlato di dazi 0 a 0. Certamente Musk non è Trump, però lo ha detto. Quindi bisogna lavorare intensamente per far capire che il problema non è tra Europa e Stati Uniti. Semmai c’è una sovracapacità, per esempio per l’acciaio, dei Paesi dell’Estremo Oriente, a cominciare dalla Cina. Quindi non è un problema legato ai rapporti Stati Uniti e Europa. E tutti quanti vogliono trattare, anche se poi giustamente vogliamo difendere i nostri interessi”, conclude.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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