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Economia

Manovra, per l’Adoc insufficiente “Governo convochi consumatori”

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“La manovra è insufficiente e ancora poco attenta alle istanze dei cittadini” Così l’Adoc (l’Associazione nazionale per l’orientamento e la difesa dei consumatori) che chiede un incontro al Governo “per individuare interventi urgenti sui consumi a tutela dei cittadini/consumatori, in particolare delle fasce più fragili e deboli del Paese. È necessario individuare azioni per sostenere la crescita e contrastare la spirale inflattiva, tramite un confronto con le Associazioni dei consumatori ed individuare provvedimenti contro il caro bollette e caro carrello. È essenziale riconoscere ai consumatori una rilevanza anche costituzionale. La manovra sbaglia laddove ripristina la pratica dei vecchi voucher e delle social card”. Adoc chiede che “si tenga conto delle vigorose istanze che provengono dai cittadini e consumatori italiani piegati dagli aumenti generalizzati, che non riguardano solo energia e gas ma anche beni di prima necessità e servizi”. Inoltre “interventi per sostenere la crescita e contrastare la spirale inflattiva per tutti i cittadini, in particolare prima di decidere possibili interventi sul reddito di cittadinanza che impatterebbero negativamente sui cittadini/consumatori già in forte difficoltà economica”.
Per Adoc la rivalutazione delle pensioni “era e resta uno degli strumenti auspicati così come la riduzione del carico fiscale per i lavoratori e la lotta all’evasione fiscale. È necessario individuare nuovi strumenti capaci di offrire soluzioni concrete partendo dal basso, dalle esigenze dei tantissimi cittadini/consumatori che ogni giorno si rivolgono alle sedi e agli sportelli dell’Adoc per ricevere assistenza. Crediamo che sia importante dare nuovo impulso al Consiglio nazionale di consumatori utenti rendendolo sempre di più luogo reale di confronto tra le diverse parti e tra soggetti portatori di differenti interessi; inoltre bisogna rendere omogenea la gestione dei Comitati regionali dei consumatori utenti a livello nazionale per svilupparli quali luogo di confronto fattivo in tutte le aree del territorio e per realizzare un monitoraggio delle speculazioni e delle truffe che si sviluppano a scapito dei consumatori, soprattutto più vulnerabili”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Economia

Vega C lancia con successo i satelliti CO3D e MicroCarb

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ROMA (ITALPRESS) – Vega C ha completato con successo la missione VV27, mettendo in orbita i satelliti CO3D e MicroCarb. Il lanciatore è decollato alle 23:03 ora locale del 25 luglio (04:03 CEST del 26 luglio). Il primo stadio P120C ha fornito la spinta al decollo e ha funzionato per 2 minuti e 23 secondi, seguito dall’accensione dello Zefiro 40 e dallo Zefiro 9. Lo stadio superiore AVUM+ ha effettuato quattro accensioni per posizionare i quattro satelliti CO3D e il MicroCarb nelle orbite previste, rispettivamente a 495 e 650 chilometri.

La missione si è conclusa dopo 1 ora e 51 minuti con l’accensione di de-orbit dell’AVUM+, in accordo con la Zero Debris Charter dell’ESA. I satelliti CO3D, sviluppati da Airbus Defence and Space, hanno l’obiettivo di mappare la superficie terrestre in 3D e fornire immagini 2D per clienti istituzionali e commerciali. Il satellite MicroCarb, sviluppato dal CNES, è progettato per studiare le fonti e i pozzi di anidride carbonica (CO2), il più importante gas serra che contribuisce ai cambiamenti climatici.

“Vorrei ancora una volta ringraziare il nostro team e i nostri partner per questo lancio di successo del Vega C – ha detto Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio -. Il razzo continua a dimostrare la sua affidabilità e la sua importanza nel supportare missioni scientifiche e di sicurezza. Dopo questo successo, continuiamo a lavorare per assumere la responsabilità di operatore dei servizi di lancio dopo il volo VV29″.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Economia

Abi, in crescita il patrimonio netto delle famiglie europee. Italia al terzo posto

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 il valore della ricchezza netta detenuta dalle famiglie europee ha raggiunto i 70.200 miliardi di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. Lo evidenzia uno studio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sui più recenti dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea. Il 29% di tale ricchezza è delle famiglie tedesche, il 20% di quelle francesi, il 16% di quelle italiane e il 13% di quelle spagnole; la quota restante (22%) è distribuita tra gli altri paesi dell’area.

Le famiglie italiane si confermano tra le più solide dal punto di vista patrimoniale. In Italia la ricchezza netta delle famiglie è di 8 volte il reddito disponibile, superiore alla media dell’area dell’euro (7,5 volte), ai dati francesi (7,4) e a quelli tedeschi (7,2), mentre è 8,6 volte per gli spagnoli. L’indebitamento delle famiglie italiane si mantiene tra i più bassi nell’area dell’euro. Le passività finanziarie rappresentano in Italia l’8,4% del totale, a fronte dell’11,3% nell’area dell’euro, del 9,7% in Germania e del 12,8% in Francia e con il 7,9% in Spagna.

La composizione della ricchezza delle famiglie evidenzia che gli immobili residenziali risultano la componente principale. In Italia la quota delle abitazioni, sebbene maggioritaria, risulta contenuta nel confronto europeo (43,9% in Italia contro 51,6% della media di area) e rispetto ai dati degli altri principali paesi (52,2% in Francia, 53,2% in Germania e 60,6% in Spagna), anche a motivo del forte aumento dei prezzi degli immobili negli altri paesi dell’area dell’euro.

I depositi in Italia rappresentano l’11,2% del totale delle attività delle famiglie mentre nell’area dell’euro tale quota sale al 12,4%. In Italia, risulta più elevata della media europea la liquidità (1,6% contro una media di area dell’1,1%). Le attività delle famiglie produttrici – tra cui le partecipazioni in imprese non quotate e i beni non finanziari ad uso produttivo – costituiscono il 20,2% del portafoglio complessivo delle famiglie italiane, quasi 6 punti percentuali in più rispetto alla media dell’area.

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– foto IPA Agency –

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Economia

Mediobanca, il Governo non eserciterà i poteri speciali per l’Ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – Mediobanca, si legge in una nota, “informa che, in data odierna, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato di aver deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell’economia e delle finanze, di non esercitare i poteri speciali, ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, con riferimento all’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Mediobanca, ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF, sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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