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Politica

Reddito cittadinanza, Calderone “Andremo per gradi ma serve riforma”

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Sul reddito di cittadinanza “andremo per gradi. Il governo non ha intenzione di dimenticare chi ha necessità di un sostegno economico. Lo ha detto anche il presidente del Consiglio presentando la manovra. La scelta di una soluzione ponte sul 2023 va in questa direzione: intervenire subito sugli occupabili per portarli a rientrare nel mondo del lavoro mentre si lavora a una riforma organica delle politiche attive e dei centri per l’impiego, riformulando nel contempo le misure di lotta alla povertà”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro del Lavoro Marina Calderone. Quanto al taglio del costo del lavoro per il rilancio dell’occupazione il ministro osserva: “Non possiamo ritenere sufficienti le misure inserite nell’attuale manovra di bilancio, anche se quanto fatto è il massimo ottenibile alle condizioni attuali. Si tratta – spiega – di interventi che vanno visti come passi in avvicinamento agli impegni di legislatura, cioè il taglio del cuneo fiscale e contributivo entro il 5%. La scelta di intervenire attraverso l’estensione dello sgravio a carico del lavoratore subordinato a tutto il 2023, i bonus per le assunzioni under 36 e per donne svantaggiate, la flat tax al 5% per premi di lavoro straordinario sono una prima risposta fornita in un solo mese di governo per far arrivare ai lavoratori risorse pari a circa una mensilità in più. Avremo modo di lavorare ancora su questo aspetto”. Infine, sul capitolo voucher a chi dice che così si aumenta la precarietà, Calderone reploica: “La flessibilità è diversa dalla precarietà. Non si può dire che aver aumentato il plafond da 5 a 10 mila per azienda per l’utilizzo di prestazioni occasionali, tracciate, aumenti la precarietà. Esistono esigenze, in particolari settori, che richiedono un aumento di manodopera che in questo modo restano nell’alveo della legalità”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Politica

Casa di Montecarlo, Fini condannato a 2 anni e 8 mesi. Cinque anni alla compagna Tulliani

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ROMA (ITALPRESS) – Gianfranco Fini è stato condannato a 2 anni e 8 mesi mentre Giancarlo Tulliani a 6 anni, la compagna Elisabetta e il padre Sergio Tulliani a 5 anni. Questa la sentenza del processo per riciclaggio nell’acquisto della casa di Montecarlo.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS)

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Politica

Mattarella “La Torre e Di Salvo simbolo di giustizia e legalità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel 42^ anniversario dell’uccisione per vile mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, le Istituzioni e la società civile si uniscono nell’esprimere sentimenti di grande riconoscenza alla loro memoria. La fermezza e l’abnegazione nel contrastare la criminalità organizzata ne fanno figure emblematiche dei valori di giustizia e legalità che sono a fondamento di una convivenza civile basata sullo Stato di diritto”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio che ha inviato alla Presidente del Centro di studi e iniziative culturali “Pio La Torre”, Loredana Introini ed al Presidente Emerito, Vito Lo Monaco.
“La lotta alle mafie – aggiunge – necessita soprattutto dell’acuta consapevolezza della loro pervasività, in particolare da parte delle giovani generazioni, al fine di consolidare quei principi alla base di una società costruita sul rispetto della dignità di tutti i cittadini e libera da ogni forma di intimidazione. In questo spirito, esprimo apprezzamento per il Progetto Educativo Antimafia che si prefigge di promuovere tra gli studenti i valori che Pio La Torre e Rosario Di Salvo hanno testimoniato con tenacia e sacrificio. La Repubblica li ricorda con rispetto”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Palermo ricorda La Torre e Di Salvo, uccisi 42 anni fa dalla mafia

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PALERMO (ITALPRESS) – Corone di fiori sono state deposte in via Li Muli, a Palermo, nella ricorrenza del 42esimo anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, i candidati del Pd alle Europee per le liste in Sicilia, il prefetto Massimo Mariani, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ed il segretario del Pd in Sicilia, Anthony Barbagallo.
– foto xd6 Italpress –
(ITALPRESS).

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