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Cronaca

Olanda ai quarti di finale, 3-1 agli Stati Uniti

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AR-RAYYAN (QATAR) (ITALPRESS) – L’Olanda sfrutta al meglio gli errori difensivi avversari e supera 3-1 gli Stati Uniti. Una vittoria che vale i quarti di finale di un Mondiale per cui Van Gaal ha sempre ritenuto in corsa i suoi. Una sfida in cui è l’esterno dell’Inter, Denzel Dumfries, a guadagnarsi la palma di migliore in campo, grazie a un gol e a due assist sfruttati al meglio da Depay e Blind.
Dopo appena 3 minuti, gli uomini di Berhalter si divorano il possibile vantaggio quando Pulisic, smarcato tutto solo davanti a Noppert, calcia debolmente con il sinistro facendosi respingere la conclusione con i piedi dal portiere avversario. Dopo un avvio non semplice, la nazionale orange passa in vantaggio al 10′. Dumfries riceve palla sulla destra e mette in mezzo un preciso rasoterra a rimorchio sul quale si avventa Depay, che con un bel destro di prima infila la palla nell’angolino alle spalle di Turner. I nordamericani sembrano accusare il colpo e non riescono a rendersi più pericolosi fino al 43′, quando Noppert deve respingere in tuffo un tiro violento dal limite di Weah. In pieno recupero, i ragazzi di Van Gaal raddoppiano con un’azione fotocopia rispetto a quella dell’1-0.
Dumfries riceve palla dalla destra e crossa nuovamente rasoterra all’indietro pescando questa volta Blind, che con il destro buca Turner per il 2-0 con cui le due squadre vanno negli spogliatoi. Al 4′ della ripresa, la formazione a stelle e strisce sfiora l’1-2 quando Ream, dopo un corner calciato dalla destra, impatta male da due passi facendosi ipnotizzare da Noppert. Subito dopo, uno scatenato Dumfries crossa dalla destra, con Depay che si fa respingere da Turner una conclusione ravvicinata. Al 16′ è ancora Depay a provarci dal limite, ma Turner alza sopra la traversa. Al 31′, gli statunitensi accorciano le distanze. Yedlin apre sulla destra per Pulisic che mette in mezzo un pallone che, il neo entrato Wright, con una fortunosa deviazione di destro supera Noppert grazie a una palombella che si infila sul secondo palo: 2-1. La gara sembra riaprirsi, ma dopo 5 minuti è Dumfries a firmare il 3-1 che spegne ogni velleità americana. Blind crossa dalla sinistra trovando l’esterno dell’Inter che, lasciato colpevolmente solo, insacca con un bel mancino al volo. Sarà di fatto l’ultima emozione del match, con il risultato che non cambierà più. Può quindi far festa l’Olanda, che avanza ai quarti di finale dove affronterà la vincente di Argentina-Australia. Finisce qui, invece, il Mondiale degli Usa.
– foto Image –
(ITALPRESS)

Cronaca

Il Pisa torna in Serie A dopo 34 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il Sassuolo, anche il Pisa è promosso in Serie A. La sconfitta di Bari è indolore per i nerazzurri, visto il contemporaneo ko dello Spezia a Reggio Emilia: la squadra di Inzaghi, quando mancano 180 minuti alla fine della regular season del campionato cadetto, è certa del secondo posto, che assicura il ritorno diretto nella massima categoria ai toscani, dopo 34 anni di attesa.
E’ la vittoria di una società, di una squadra, di un popolo, tutti insieme nel solco del grande Romeo Anconetani. Un successo che ha radici lontane e che parte da una formazione approntata, in estate, dal patron Alexander Knaster. A mister Pippo Inzaghi è stata affidata una compagine competitiva e ben assortita con giocatori che esplodono nei ruoli assegnati. Il Pisa, 7 apparizioni in A, l’ultima nel 1990-91, aveva collezionato, finora, 38 campionati di B e nel suo palmares ha ben poco: due Mitropa ed una Coppa Italia di C. Ma dalla sua parte ha sempre avuto un pubblico appassionato che ha riempito l’Arena Garibaldi e, con il passare delle giornate, ci ha creduto sempre più. Il 3-4-2-1 di Inzaghi ha finalmente esaltato i sostenitori nerazzurri, troppo spesso delusi da fallimenti (1994) e campionati di basso cabotaggio in serie C. Il Pisa, dal 1990 ad oggi, ha conosciuto anche l’onta dell’Eccellenza Toscana, della D, e di una seconda esclusione (2009) per dissesto patrimoniale. Nel 2016-17 assaggia per un anno la B prima di una nuova retrocessione e di una pronta risalita fra i cadetti. Insomma un’altalena che la società spera che si sia fermata con il ritorno in A.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Monza-Atalanta 0-4, i brianzoli retrocedono in serie B

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MONZA (ITALPRESS) – Una sconfitta che sancisce la retrocessione aritmetica del Monza. I brianzoli perdono 4-0 contro l’Atalanta;
decisiva la doppietta di De Keteleare e le reti di Lookman e Brescianini che spediscono i padroni di casa in B. I nerazzurri fanno invece un passo decisivo verso la qualificazione alla prossima Champions League piazzandosi a quota 68. I bergamaschi nel prossimo turno affronteranno la Roma. I biancorossi, invece, sfideranno l’Udinese.
Gli orobici – nel silenzio della curva ospite per ricordare Riccardo Claris, tifoso nerazzurro scomparso dopo essere stato accoltellato nella notte per una rissa con un gruppo di tifosi dell’Inter – hanno iniziato creando occasioni a raffica: al 12′ è arrivato il gol di De Ketelaere dopo l’ottimo suggerimento di Retegui, al 23′ il raddoppio del belga dopo un errore della difesa di casa. Le due reti hanno spianato la strada agli ospiti, la squadra di Nesta ha abbozzato una reazione con Castrovilli, ma il gol dell’ex Fiorentina è stato annullato per una posizione di fuorigioco.
Il secondo tempo è proseguito sulla falsariga di quanto visto nei primi 45 minuti, dopo appena due minuti Lookman, con un’azione personale, ha siglato la rete del 3-0. Al 10′ Ederson si è divorato il poker, il centrocampista brasiliano da due passi e con la porta spalancata, ha spedito a lato. Nessuna rete invece per Mateo Retegui, l’italo-argentino ha lavorato più per i compagni che per ritoccare il proprio record personale: al momento sono 24 gol in campionato in 32 gare giocate. Il quarto assolo dei bergamaschi è arrivato a due minuti dal termine, dopo una serie di rimpalli Brescianini si è inventato la girata che ha fulminato Pizzignacco.

– Foto: Image –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Empoli-Lazio 0-1, Dia rilancia i biancocelesti nella corsa Champions

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EMPOLI (ITALPRESS) – La Lazio centra il terzo successo consecutivo in trasferta, ottiene tre punti fondamentali in casa dell’Empoli e si prende momentaneamente il quarto posto, mettendo pressione sugli avversari nella corsa Champions. Baroni sorprende tutti proponendo Marusic sulla linea dei trequartisti al posto di Isaksen, mentre in difesa ci sono Gigot e Hysaj. E proprio il terzino albanese è protagonista dell’avio sprint dei suoi, ricevendo l’apertura di Castellanos e mettendo in mezzo per la rete di Dia dopo nemmeno un minuto di gioco, complice anche un intervento mancato di Viti (negativo nel primo tempo, migliorando con il passare dei minuti). I toscani provano a farsi vedere con lo squillo di Marianucci, ma la Lazio prende il controllo del gioco grazie anche all’ottimo lavoro di Castellanos e alla spinta di Zaccagni e Hysaj sulle fasce. Al 38′ cambia la partita: Lorenzo Colombo, ammonito pochi minuti prima, sgomita con Rovella e poi entra in contatto con Gigot. L’arbitro Colombo non ha dubbi ed estrae il secondo giallo; in realtà, la decisione appare un pò severa, dato che l’attaccante ritrae la gamba e l’intervento non è violento. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di D’Aversa torna in campo con un bel piglio, frutto anche dell’ingresso positivo di Sambia, e trova anche la rete. Punizione dello stesso Sambia, colpo di testa di Solbakken, deviazione di Romagnoli e girata di Viti.
La gioia della squadra di casa, però, dura pochi istanti, dato che il Var rileva un leggero fuorigioco di Viti sul colpo di testa di Solbakken. Gli ingressi di Vecino e Pedro ridanno vivacità alla Lazio. In particolare, lo spagnolo sfiora la rete al 72′, mandando sul fondo di pochi millimetri dopo un velo proprio del centrocampista sudamericano. Al 76′, ristabilita la parità numerica per il doppio giallo a Hysaj per la trattenuta ingenua su Sambia. All’85’ ancora Pedro ha una grande occasione ma viene fermato in area in extremis dall’intervento di Marianucci: anche in questo caso, qualche dubbio sulla scelta di Colombo di far correre, ma l’arbitro non viene richiamato all’on-field review. Nel finale, la Lazio sfiora il raddoppio con Isaksen, ipnotizzato da Vasquez, ma si prende i tre punti. L’Empoli, invece, rimane penultimo e arriva a cinque mesi senza vittorie.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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