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Cronaca

Satispay, sicurezza e costi ridotti per i pagamenti elettronici

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ROMA (ITALPRESS) – “La nostra applicazione è sempre più un posto sicuro dove poter mettere il proprio denaro e gestire i propri pagamenti. Nel momento in cui avviene un pagamento nel nostro network, Satispay è l’unico operatore chiamato in causa. Questo ci consente di essere molto efficaci, quindi di abbattere anche i costi, di essere molto sicuri perchè non ci sono altri intermediari che prendono parte al processo e ci garantisce sicurezza nei pagamenti”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Marcello Marazzi, country manager di Satispay, la nota applicazione mobile per il pagamento digitale e il trasferimento di denaro tramite internet. Azienda italiana sempre più in ascesa, tanto da diventare Unicorn con una valutazione superiore al miliardo di euro, con l’ingresso di fondi americani e inglesi per continuare a consolidare la propria crescita, Satispay fa dell’innovazione e della tecnologia applicata ai pagamenti e alle transizioni economiche il marchio di fabbrica ed è attualmente utilizzata da circa 220.000 esercizi commerciali e da più di 3.200.000 utenti in Italia e in Europa per gestire i pagamenti in mobilità.
“Il trend della crescita dei pagamenti attraverso strumenti elettronici e dell’abbandono del contante lo registriamo già fin dalla nascita di Satispay nel 2013, con l’app rilasciata sul mercato nel corso del 2015 – ha raccontato Marazzi – Pensavamo che la pandemia potesse in qualche modo un pò rallentare la nostra crescita, in realtà è stata un ulteriore acceleratore, ha consentito alle attività chiuse col lockdown di poter gestire i pagamenti attraverso transazioni a distanza, visto che gli esercenti potevano chiedere denaro agli utenti attraverso l’invio di un semplice link tramite Satispay”. Un successo che nasce dalla flessibilità e della comodità per utenti ed esercenti: “Satispay è un modello indipendente e alternativo alle carte di credito e quindi rispetto ai circuiti di pagamento tradizionalmente intesi e si basa su un modello a tre parti – ha spiegato il manager italiano dell’azienda – Utenti, Satispay, esercenti, questo ci permette di essere efficaci e di abbattere i costi. Per l’utente il servizio è sempre gratuito, per l’esercizio commerciale la commissione è gratuita sotto i dieci euro e ammonta a venti centesimi per le transazioni al di sopra di quella soglia. Fa sì che in questo momento i commercianti ci vedano come un’alternativa valida rispetto agli obblighi di legge”.
Satispay, che per il periodo natalizio premia gli esercenti che scelgono di utilizzare l’app in seguito al passaparola degli utenti più assidui, definiti da Marazzi come veri e propri “ambasciatori”, sta spingendo anche sul fronte delle assunzioni: “Dal primo gennaio 2022 assumiamo una persona al giorno, siamo a circa 300 persone a oggi, dico che non è sufficiente perchè dovremmo assumerne due al giorno – ha aggiunto – La maggior parte lavora in Italia, ma anche nelle sedi di Lussemburgo, Germania e Francia. Entro la fine del 2023 vogliamo raddoppiare il numero e arrivare intorno alle 600 unità. Il nostro quartier generale è a Milano, ma non ci tiene tutti e abbiamo dovuto appoggiarci in alcuni coworking, stiamo aspettando che sia pronto il nostro building – ha concluso – un palazzo avveniristico che vanta anche grande sostenibilità”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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