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LA VOCE PAVESE – LE BENEMERENZE DI SAN SIRO 2022, DOMANI PREMIATI I PAVESI MERITEVOLI

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LA VOCE PAVESE – LE BENEMERENZE DI SAN SIRO 2022, DOMANI PREMIATI I PAVESI MERITEVOLI
Domani, 9 dicembre, alle ore 10.30 presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri in piazza Ghislieri, saranno consegnate le benemerenze civiche San Siro del Comune di Pavia. Nove medaglie d’oro per undici benemerenze complessive, delle quali due alla memoria. Una di queste sarà tributata ad Amit Biran, il padre di Eitan l’unico sopravvissuto nella tragedia del Mottarone, che con il suo corpo ha protetto il figlio salvandogli la vita. Oltre a Biran deceduto alla fine di maggio dello scorso anno insieme alla moglie Tal, al figlio Tom e ai nonni della moglie, una medaglia (sempre alla memoria) andrà a Daniela Rognoni, docente di matematica al liceo Taramelli, moglie del presidente della Fondazione Comunitaria Giancarlo Albini, scomparsa in estate che si è sempre spesa per gli altri. Saranno premiati poi anche gli Autogol, all’anagrafe Michele Negroni, Alessandro Iraci e Alessandro Trolli, il trio pavese di youtuber, imitatori e conduttori radiofonici, che quest’anno saranno inviati nel Prima Festival di Sanremo 2023. Salirà sul palco anche il parroco della chiesa del Carmine don Daniele Baldi, che è stato vicedirettore del seminario vescovile, canonico del capitolo della Cattedrale, ed è ideatore del Festival del Carmine e del progetto Un vestito di luce x il Carmine. Un sansirino andrà pure a Roberto Dionigi, medico anestesista e rianimatore del San Matteo e dell’ospedale di Melegnano, fino a settembre poi direttore della Caritas diocesana.

Proposto dalle associazioni remiere sarà premiato Pier Vittorio Chierico, insegnante in pensione, da anni anima del Club Vogatori pavesi. Per aver segnato la storia della veterinaria negli ultimi trent’anni riceverà una benemerenza il veterinario Romano Marabelli come Maurilio Ravazzani, commercialista e revisore contabile che ha ricevuto il premio Lombardia per il lavoro ed è ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica. Infine verrà premiato pure il capitano dei carabinieri Maurizio Pappalardo comandante del Nucleo informativo del reparto operativo di Pavia.

La manifestazione di domani, che si svolgerà alla presenza del sindaco Fabrizio Fracassi, del presidente del Consiglio comunale e dei consiglieri comunali, si concluderà con la consegna della medaglia ai dipendenti comunali Enrico Colmi, Antonio La Cognata e Simona Vailati con 30 anni di servizio nell’ente. Come da tradizione alle 16 nella sala del camino del Broletto sarà presentato il libro di San Siro: “La dama in rosso”, l’ultima opera di Mino Milani, la prima pubblicata senza di lui. All’incontro parteciperanno i parlamentari pavesi e chiunque potrà portare un ricordo dello scrittore recentemente scomparso. Quindi alle 18 nel Duomo il pontificale con il vescovo Corrado Sanguineti.

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Alle ore 20, presso il Teatro Fraschini, tradizionale concerto offerto da “I Solisti di Pavia alla città”, nel giorno del Santo Patrono, San Siro. L’intero ricavato della serata, per la prima volta a pagamento, sarà devoluto alla Mensa Francescana dei Frati Minori di Canepanova di Pavia e alla Mensa del Fratello di San Mauro.Direttore Massimo Quarta, in programma, di Ludwig van Beethoven, il Concerto in re maggiore per violino e orchestra, op. 61 e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67. I biglietti saranno acquistabili presso la biglietteria del Teatro Fraschini e online sul circuito Vivaticket. Info: www.teatrofraschini.it – Biglietteria 0382 371214.

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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