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Cronaca

Lavoro, sei nuovi progetti contro il caporalato e lo sfruttamento al Sud

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ROMA (ITALPRESS) – La Fondazione CON IL SUD attraverso un bando pubblico ha selezionato 6 iniziative per contrastare caporalato e sfruttamento dei lavoratori stranieri al Sud. Gli interventi, che saranno sostenuti complessivamente con 2 milioni di euro, offriranno servizi di natura socio-sanitaria e legale e percorsi per favorire l’autonomia economica e l’integrazione sociale. Si prevede il coinvolgimento di 6000 persone.
2 iniziative saranno avviate in Basilicata (province di Matera e Potenza), 1 in Calabria (provincia di Reggio Calabria), 1 in Campania (province di Benevento, Napoli, Caserta e Avellino), 1 in Sicilia (provincia di Caltanissetta) e 1 progetto sarà a carattere interregionale (province di Caserta, Potenza, Siracusa, Trapani e Caltanissetta). Le iniziative coinvolgono complessivamente quasi 60 organizzazioni, tra cooperative sociali, associazioni, istituzioni locali, università, fondazioni.
“Non si può pensare di contrastare l’enorme problema dello sfruttamento lavorativo dei lavoratori stranieri senza mettere al centro la persona e i suoi diritti – ha commentato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD – favorendo l’integrazione e promuovendo politiche sociali che vadano in questa direzione. Occorre passare, inevitabilmente, dalla tutela e dalla garanzia di un lavoro “pulito”, sicuro, equamente retribuito, creando contestualmente però una responsabilità collettiva e un impegno comune”.
Secondo i dati del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nella filiera agroalimentare italiana la gestione illegale e le infiltrazioni mafiose nel mercato del lavoro muovono un’economia sommersa di oltre 5 miliardi di euro. Ulteriori evidenze della rilevanza del fenomeno dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo e della necessità di un rafforzamento delle attività di prevenzione e contrasto derivano dai dati dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).
Nel 2018 il 74% dei lavoratori irregolari individuati durante le ispezioni era impiegato nel settore agricolo e oltre la metà era costituito da cittadini stranieri. Lo sfruttamento lavorativo riguarda anche il settore dei lavori domestici ed in particolar modo il lavoro di cura, che in Italia si regge principalmente sulla disponibilità di manodopera migrante, che accetta livelli di retribuzione e tutela bassi e condizioni di lavoro particolarmente dure.
Grazie ai 6 progetti saranno avviati servizi per “intercettare” lavoratori migranti che si trovano in condizione di sfruttamento lavorativo, come unità di strada e presidi, anche online, per offrire servizi di assistenza socio-sanitaria, legale, di protezione e tutela. Sono previsti percorsi di formazione professionale e tirocini per favorire l’inserimento lavorativo in aziende locali prevalentemente del settore agricolo (produzione viti- vinicola, olearia), ma anche nell’artigianato e nei servizi alla persona. Verranno costituite e accompagnate nella fase di start up cooperative formate da persone a rischio sfruttamento e si garantirà il diritto all’abitare attraverso ostelli sociali e servizi di intermediazione per affitti. Sono previsti anche attività di supporto all’apprendimento scolastico per i bambini e di sostegno alla genitorialità, oltre a iniziative di sensibilizzazione sul tema dello sfruttamento lavorativo e di integrazione attraverso laboratori e attività ricreative.

– foto ufficio stampa Fondazione Con il Sud –
(ITALPRESS).

Cronaca

Garante privacy blocca diffusione immagini autopsia Chiara Poggi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Garante della privacy ha adottato, d’ufficio e in via d’urgenza, un provvedimento di blocco nei confronti di una persona che sta rendendo disponibile online, a pagamento, un video contenente le immagini dell’autopsia di Chiara Poggi. Con lo stesso provvedimento, l’Autorità avverte i media e i siti web che l’eventuale diffusione delle immagini risulterebbe illecita in quanto in contrasto con le Regole deontologiche dei giornalisti e la normativa privacy.
“Il Garante – si legge nella nota – invita dunque chiunque entri nella disponibilità di tali immagini, compresi i mezzi di informazione, ad astenersi dalla loro diffusione che – anche in considerazione della violenza esercitata nei confronti della vittima – lederebbe in modo gravissimo la sua dignità e quella dei suoi familiari. L’Autorità si riserva l’adozione di ulteriori provvedimenti anche di carattere sanzionatorio”.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Scoperte irregolarità sul lavoro, 25 imprenditori denunciati nel Salento

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LECCE (ITALPRESS) – I Carabinieri di Lecce hanno scoperto gravi irregolarità nel settore agricolo, edile e dei pubblici esercizi, nei territori di Lecce, Gallipoli, Nardò, Copertino, Ugento, Otranto, Copertino, Veglie, Carmiano e Salice Salentino.
L’operazione ha portato alla denuncia di 25 imprenditori e alla contestazione di sanzioni amministrative per un totale di circa 60.000 euro, oltre ad ammende per un complessivo di
135.000 euro.
Il bilancio delle ispezioni include anche sei sospensioni di attività imprenditoriali, di cui quattro per gravi inadempienze in materia di salute e sicurezza, e due per aver occupato
lavoratori in nero. In totale, dieci lavoratori sono stati trovati senza contratto e senza le comunicazioni preventive al Centro per l’Impiego, evidenziando situazioni di grave illegalità. Tra le irregolarità più frequenti riscontrate figurano la mancata redazione e aggiornamento del documento di valutazione dei rischi specifici, l’assenza di formazione adeguata per i lavoratori, la mancanza di sorveglianza sanitaria e il mancato rispetto dei requisiti minimi di conformità degli ambienti di lavoro.
Sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale con sanzioni amministrative di 2.500 euro ciascuna, oltre alle maxi sanzioni per il lavoro nero.
Complessivamente, le sanzioni elevate raggiungono circa 195.000 euro, a testimonianza dell’impegno costante nel contrastare le violazioni delle normative sulla tutela della salute e
sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

– Foto: uffico stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Maxi operazione contro l’immigrazione clandestina in 23 province / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Vasta operazione di polizia, coordinata dal Servizio centrale operativo (SCO) per contrastare l’immigrazione clandestina, con particolare riguardo alle falsità documentali connesse alle procedure di ingresso disciplinate dal cosidetto decreto flussi.

L’operazione, realizzata con modalità ad “alto impatto”, ha visto coinvolte le Squadre mobili di Bari, Bologna, Cagliari, Caltanissetta, Caserta, Foggia, Massa Carrara, Matera, Milano, Monza Brianza, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rieti, Savona, Taranto, Terni, Torino, Treviso, Vercelli e Vibo Valentia, con il supporto dei Reparti prevenzione crimine e degli Uffici Immigrazione delle Questure interessate. Controllati 1317 stranieri e 167 imprese, arrestati 9 stranieri ricercati per vari reati.

Nel corso dell’operazione è emerso che diversi gruppi criminali hanno sfruttato i tentativi di centinaia di stranieri di entrare in Italia, offrendo agli stessi di regolarizzarli, con ingenti profitti illeciti, tenendo presente che per ogni “pratica” gestita irregolarmente vengono richiesti compensi tra i 1.000 e i 5.000 euro.

Tra i modi operandi più diffusi si segnala la falsificazione di documenti, ad esempio allegando alle istanze di ingresso falsi contratti di lavoro o false attestazioni di soggiorno, oppure l’offerta di servizi di intermediazione illecita.

IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

– Foto: da video Polizia –

(ITALPRESS).

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