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Da UE spallata alla Superlega, esultano Fifa e Uefa
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3 anni fa-
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Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – Per la parola “fine” bisognerà aspettare almeno qualche altro mese ma il fronte anti-Superlega mette a segno un punto che potrebbe essere decisivo nella contesa. L’atteso parere dell’avvocato generale della Corte di giustizia europea, Athanasios Rantos, è finalmente arrivato ed è una spallata pesante al progetto che vede ancora in prima linea Real Madrid, Barcellona e Juventus. “Le norme della Fifa e della Uefa che sottopongono a previa autorizzazione qualsiasi nuova competizione sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Unione – si legge nel dispositivo – Sebbene la Superlega sia libera di istituire la propria competizione calcistica indipendente al di fuori dell’ecosistema della Uefa e della Fifa, tuttavia essa non può, contemporaneamente all’istituzione di una competizione siffatta, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzate dalla Fifa e dalla Uefa senza la previa autorizzazione di tali federazioni”. Sulla questione del comportamento “anticoncorrenziale e incompatibile con il diritto della concorrenza dell’Unione” di Fifa e Uefa sollevato dall Superlega, per Rantos “i riferimenti alle caratteristiche specifiche e alla funzione sociale ed educativa dello sport possono essere rilevanti ai fini, in particolare, dell’analisi, nel settore sportivo, dell’eventuale giustificazione oggettiva delle restrizioni alla concorrenza o alle libertà fondamentali”.
L’avvocato generale sottolinea inoltre che “il solo fatto che lo stesso ente svolga nel contempo le funzioni di regolatore e di
organizzatore di competizioni sportive non implica, di per sé, una violazione del diritto della concorrenza dell’Unione”. Inoltre “il mancato riconoscimento da parte della Fifa e della Uefa di una competizione sostanzialmente chiusa quale la Superlega può essere considerato inerente al perseguimento di taluni obiettivi legittimi, in quanto mira a mantenere i principi della partecipazione basata sui risultati sportivi, delle pari opportunità e di solidarietà sui quali si fonda la struttura piramidale del calcio europeo nonché a contrastare fenomeni di doppia appartenenza”. Sebbene sia solo un parere consultivo e non vincolante, è immaginabile che la sentenza prevista nella primavera del 2023 da parte della Corte di giustizia Europea vada in quella direzione, considerando che nella stragrande maggioranza dei casi il parere dell’Avvocatura è stato rispettato. Esulta la Uefa che “accoglie con favore le odierne, inequivocabili conclusioni che sollecitano una decisione della CGUE a sostegno del nostro mandato cardine di governare il calcio europeo, proteggere la piramide calcistica e far crescere ulteriormente il calcio in Europa”.
Le conclusioni “inequivocabili” tratte da Rantos rappresentano “un passo incoraggiante verso la conservazione dell’attuale struttura di governance dinamica e democratica della piramide calcistica europea. Il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario al progetto della Superlega, o a qualsiasi altra proposta di separazione, che minaccerebbe l’intero ecosistema sportivo europeo”. Soddisfazione anche da parte della Fifa, in particolare per quanto riguarda “il riconoscimento dei diritti esclusivi della Fifa per il mercato delle competizioni internazionali, organizzate dalla Fifa stessa” mentre in Spagna Javier Tebas esulta con tanto di cartello sarcastico “Vendesi” riferito alla Superlega. “La Liga, assieme ad altri campionati europei, continuerà a lottare per il diritto delle istituzioni europee di legiferare e fornire protezione legale per l’attuale modello di calcio europeo”, ha poi affermato il dirigente spagnolo in una nota. Per l’Eca guidata da Al Khelaifi il parere emesso oggi “propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo di molti”.
“E’ un passaggio importante ma non vincolante – il commento di Lorenzo Casini, presidente della Lega di A – Detto questo, è un organo estremamente autorevole ed è un segnale importante per quella che è la tenuta dello sport. Il fatto di difendere o di mantenere il sistema piramidale col principio olimpico è un segnale molto importante. Ora aspettiamo la sentenza”. E la Superlega? La rivoluzione separazionista nata all’alba del 19 aprile 2021 e che in poche ore ha perso quasi tutti i pezzi, fatta eccezione per tre club “irriducibili” – Real, Barça e Juve – affida la sua replica alla A22 Sports Management, la società che sta provando a portare avanti il progetto. “L’opinione dell’avvocato generale è un passo in un caso in corso, e siamo soddisfatti del riconoscimento del diritto di terzi a organizzare competizioni paneuropee per club – sottolinea in una nota Bernd Reichart, Ceo della A22 Sports Management – L’avvocato generale ha chiarito che la Uefa ha una posizione monopolistica che comporta importanti responsabilità per consentire a terzi di agire liberamente sul mercato. Tuttavia, crediamo che i 15 giudici della Grande Camera, ai quali è stata affidata la responsabilità di esaminare questo caso, andranno sostanzialmente oltre e offriranno l’opportunità ai club di gestire il proprio destino in Europa”.
– foto Image –
(ITALPRESS).
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Udinese-Napoli 1-0, decide il gol di Ekkelenkamp
Sport
Il Napoli cade a Udine, decide una magia di Ekkelenkamp
Pubblicato
12 ore fa-
14 Dicembre 2025di
Redazione
UDINE (ITALPRESS) – Dopo il ko in Champions League contro il Benfica, un Napoli scarico di energie perde anche al Bluenergy Stadium contro una grande Udinese. I ragazzi di Runjaic si impongono per 1-0, grazie ad una perla di Ekkelenkamp nel secondo tempo. I bianconeri se lo sono proprio dovuti sudare il gol: il Var, infatti, ha annullato le reti di Davis e Zaniolo. Non basta un finale di cuore alla squadra di Conte per evitare la sconfitta. Continua l’emergenza infortuni in casa Napoli con Conte costretto a schierare lo stesso undici titolare per la terza gara consecutiva. Non se la passa tanto meglio nemmeno l’Udinese, viste le contemporanee assenze sulla corsia mancina di Kamara e Zemura e di Atta come mezzala sinistra. Tra le principali novità di formazione di Runjaic figura Bertola messo a tutta fascia. L’ex Spezia si rivela subito determinante al 10′, quando, sul cross teso di Spinazzola, riesce ad anticipare Lang, che già pregustava il gol a porta vuota. L’ala olandese ci riprova sul calcio d’angolo successivo, calciando però alto. Dopo le iniziali folate del Napoli, l’Udinese comincia a guadagnare campo e la partita si riequilibra. Al 30′ Milinkovic scalda i guantoni, neutralizzando il tiro dal limite di Ekkelenkamp.
Nella ripresa la pressione feroce dei friulani e un Zaniolo semplicemente incontenibile mettono il Napoli in grande difficoltà. Al 53′ il Var nega la gioia del gol a Davis: dopo la respinta centrale di Milinkovic sul tiro di Bertola, l’attaccante inglese viene pizzicato in fuorigioco dopo aver segnato in tap-in. Il Var è ancora protagonista al 68′, quando Sozza viene richiamato al monitor dopo la marcatura di Zaniolo. L’Udinese si vedrà così annullare la seconda rete del pomeriggio, a seguito di un recupero falloso di Karlstrom sul neoentrato Lobotka. In mezzo c’è stata anche una traversa colpita da Piotrowski. Il Napoli, però, è stanco, sotto ritmo e perde tutti i duelli in mezzo al campo. La sfortuna non scoraggia i padroni di casa che continuano ad attaccare e che alla fine trovano il tanto agognato gol al 73′. L’1-0 viene realizzato da Ekkelenkamp, autore dal limite di uno splendido destro a giro che si infila sotto l’incrocio. Nel finale Conte butta nella mischia anche l’ex Lucca e, proprio da un suo recupero, il Napoli va ad un passo dal pari. L’errore di Hojlund al 88′ è però clamoroso con il danese che arriva scoordinato sul pallone e lo manda alto da meno di un metro. Al 93′ c’è spazio anche per un palo esterno colpito da Lucca in spaccata.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
UDINESE (3-5-2): Okoye 6; Kristensen 6, Kabasele 7, Solet 6.5; Zanoli 6 (49′ st Goglichidze sv), Piotrowski 6.5, Karlstrom 6, Ekkelenkamp 7 (38′ st Zarraga sv), Bertola 7 (39′ st Ehizibue sv); Zaniolo 7.5 (46′ st Iker Bravo sv), Davis 6.5 (38′ st Buksa sv). In panchina: Nunziante, Padelli, Sava, Palma, Camara, Rui Modesto, Miller, Lovric, Gueye. Allenatore: Runjaic 7.
NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6.5; Beukema 6 (16′ st Lobotka 6), Rrahmani 5.5, Buongiorno 6 (30′ st Olivera 6); Di Lorenzo 5.5, McTominay 6, Elmas 5.5 (38′ st Lucca sv), Spinazzola 6 (38′ st Gutierrez sv); Neres 5.5, Hojlund 5, Lang 5.5 (16′ st Politano 5.5). In panchina: Ferrante, Contini, Marianucci, Mazzocchi, Vergara, Ambrosino. Allenatore: Conte 5.5.
ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 28′ st Ekkelenkamp.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Zaniolo. Angoli: 1-3. Recupero: 1′, 5’+2.
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(ITALPRESS).
Sport
Sprofonda la Fiorentina, Orban regala i 3 punti al Verona nel recupero
Pubblicato
12 ore fa-
14 Dicembre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – Il Verona espugna il “Franchi” grazie ad una doppietta di Orban, con il secondo gol dell’attaccante gialloblù che arriva in zona Cesarini condannando ancora di più la Fiorentina all’ultimo posto in classifica, con lo spettro della retrocessione che inizia a farsi sempre più concreto. Una prova negativa quella dei padroni di casa, che invece di mostrare orgoglio e determinazione hanno messo in mostra tutti i propri limiti, cadendo ancora una volta davanti al proprio pubblico, e stavolta in uno scontro diretto.
Che non sarà un pomeriggio semplice per i toscani lo si capisce fin dai primi minuti di gioco. La manovra dei viola è lenta, impicciata, piena di errori, con il centrocampo che non solo non costruisce gioco ma fa anche scarso filtro. Se a questo si aggiunge la scarsa lucidità in zona gol di Kean – che al 17′ prima e al 28′ poi non concretizza davanti a Montipò due ottimi lanci di Pongracic e Fagioli – si capisce il perché i gigliati non riescano a sbloccare il risultato. A farlo è invece il Verona, nella parte finale della prima frazione con Orban, subentrato all’infortunato Giovane, con il nigeriano che trova tutta la difesa viola sguarnita e brucia De Gea sul suo palo.
Gli ospiti si erano fatti già vedere al 4′ colpendo una traversa con Bernede, pensando poi soprattutto a coprirsi ed eventualmente provare a ripartire. L’inizio di ripresa dei gigliati è più incoraggiante, con gli uomini di Vanoli che costringono il Verona nella propria trequarti, ma sono i veneti a fallire il clamoroso raddoppio con Orban intorno all’ora di gioco. La risposta arriva con Kean che, con un pallonetto al 65′, scavalca Montipò ma senza inquadrare la porta. Il pareggio viola arriva grazie a un’incredibile autorete di Unai Nunez dopo una respinta del proprio portiere ancora su Kean. Serve invece un miracolo di De Gea per dire di no a Gagliardini, poi sul contropiede Gudmundsson sbaglia il tempo per servire Kean, solo davanti Montipò. Il finale è nervoso, Zanetti viene espulso, e quando tutto lascia pensare a un pareggio che non accontenterebbe nessuno, Orban si libera di Fortini e consegna tre punti preziosissimi al Verona.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
FIORENTINA (3-5-2): De Gea 5; Pongracic 6, Comuzzo 5.5, Ranieri 5 (16’st Fortini 5); Dodò 5 (40’st Viti sv), Mandragora 5.5 (16’st Richardson 5), Fagioli 5 (40’st Ndour sv), Sohm 5 (24’st Dzeko 5.5), Parisi 6; Kean 5, Gudmundsson 5 In panchina: Martinelli, Lezzerini, Kouadio, Pablo Marì, Nicolussi Caviglia, Richardson, Kouame, Piccoli. Allenatore: Vanoli 4.5.
VERONA (3-5-2): Montipò 7; Nunez 6, Nelsson 6.5, Bella-Kotchap 6.5; Belghali 6.5, Niasse 6.5 (1’st Gagliardini 6), Al-El Musrati 6.5 (30’st Serdar sv), Bernede 6.5, Frese 6.5 (30’st Valentini sv); Giovane 6 (34’st Orban 7.5), Mosquera 6 (16’st Sarr 6). In panchina: Perilli, Toniolo, Oyegoke, Slotsager, Ebosse, Cham, Yellu Santiago, Kastanos, Harroui, Ajayi. Allenatore: Zanetti 7.
ARBITRO: Colombo di Como 6.5
RETI: 42’pt e 48’st Orban, 24’st Nunez (aut).
NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 20.967 per un incasso di 422.042 euro. Espulso: al 40’st Zanetti (all). Ammoniti: Gudmundsson, Niasse, Frese, Al-El Musrati, Belghali, Gagliardini. Angoli: 10-4 per la Fiorentina. Recupero: 4′ pt, 6′ st.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Al Milan non basta la doppietta di Bartesaghi, è 2-2 a San Siro contro il Sassuolo
Pubblicato
14 ore fa-
14 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il Milan sbatte nuovamente sul muro di una neo-promossa. I rossoneri, infatti, non vanno oltre un pareggio per 2-2 contro il Sassuolo, nel match del Meazza valevole per la quindicesima giornata di Serie A 2025/2026: alla doppietta di Bartesaghi rispondono i gol di Koné e Laurienté.
Pronti via Saelemaekers tenta subito una conclusione, che però si perde alta sopra la traversa. Dopo un buon avvio di gara dei padroni di casa, a passare in vantaggio sono i neroverdi grazie alla rete realizzata al 13′ da Ismael Koné: il centrocampista riceve da Pinamonti e con un tocco sotto scavalca Maignan. Il Milan reagisce immediatamente rendendosi pericoloso con un inserimento di Rabiot, che calcia e trova l’opposizione della difesa avversaria. I ragazzi di Massimiliano Allegri vanno vicini al pareggio anche al 29′ quando Rabiot ruba palla a Fadera e lascia partite una conclusione a botta sicura, che viene respinta da Muric. Al 34′ i tempi sono maturi per l’1-1 dei meneghini, che vanno a segno con il primo gol in Serie A di Davide Bartesaghi: l’esterno viene servito sul secondo palo da Loftus-Cheek e realizza la deviazione vincente. Al termine dei 3′ di recupero le due squadre tornano negli spogliatoi sul parziale di 1-1.
– In apertura di ripresa il Milan colpisce subito e completa il sorpasso nuovamente grazie a Davide Bartesaghi che, su assist di Nkunku, beffa Muric con un potente sinistro sul primo palo. La formazione rossonera vuole cavalcare il momento positivo e al 57′ cala il tris con Pulisic, ma la rete viene annullata per una leggera spinta di Loftus-Cheek su Candé. Mentre Gabbia esce per infortunio, il Sassuolo prova ad approfittarne creandosi una doppia chance con Thorstvedt, ma in entrambi i casi Maignan si oppone. Al 67′ i padroni di casa si vedono annullare il secondo gol di giornata: Rabiot devia alle spalle di Muric, ma il direttore di gara ravvisa il fuorigioco del francese. Gli ospiti non si arrendono, tant’è che al 77′ acciuffano il 2-2 con Armand Laurienté che, imbeccato da Pinamonti, trafigge Maignan con un diagonale. Nel finale le due squadre sono spaccate e questo lascia spazio soprattutto all’iniziativa di uno scatenato Laurienté, che all’88’ colpisce un clamoroso palo. Mentre i ragazzi di Fabio Grosso si lamentano di un presunto fallo in area di Pavlovic, i rossoneri si rendono pericolosi prima con Loftus-Cheek e poi con Nkunku. Al triplice fischio di Crezzini, però, il risultato finale è di 2-2.
In seguito a questo risultato il Milan sale a 32 punti in classifica, mentre il Sassuolo si porta a quota 21. Il club meneghino tornerà in campo giovedì sera per affrontare il Napoli nella semifinale di Supercoppa Italiana, invece gli emiliani domenica 21 dicembre ospiteranno il Torino al Mapei Stadium.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
MILAN (3-5-2): Maignan 6; Tomori 6.5, Gabbia 6 (15’st De Winter 6), Pavlovic 5.5; Saelemaekers 6 (90’st Athekame sv), Loftus-Cheek 6, Modric 6.5, Rabiot 6.5, Bartesaghi 7.5 (46’st Estupiñan sv); Nkunku 5.5, Pulisic 5.5 (26’st Ricci 6). In panchina: Pittarella, Terracciano, Odogu; Jashari. Allenatore: Allegri 6.
SASSUOLO (4-3-3): Muric 5.5; Walukiewicz 6, Idzes 6, Muhamerovic 6.5, Candé 5.5 (15’st Doig 6); Thorstvedt 5.5, Matic 6, Koné 7; Volpato 5 (41’st Cheddira sv), Pinamonti 6 (41’st Moro sv), Fadera 5 (14’st Laurienté 7.5). In panchina: Satalino, Zacchi, Coulibaly, Odenthal, Iannoni, Lipani, Vranckx, Pierini. Allenatore: Longo (Grosso squalificato) 6.
ARBITRO: Crezzini di Siena 5.5.
RETI: 13’pt Koné, 34’pt e 2’st Bartesaghi, 32’st Laurienté.
NOTE: Giornata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Fadera, Loftus-Cheek, Muharemovic, Thorsvedt. Angoli: 7-3. Recupero: 3′, 6′.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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