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Ancelotti “Finale spettacolare, l’Argentina ha meritato”

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ROMA (ITALPRESS) – “Finale spettacolare, l’Argentina ha meritato. Bravo Scaloni, non si è inventato niente di nuovo. Il futuro di Ronaldo? L’Arabia non fa per lui. Io ct del Brasile? Se il Real Madrid non mi caccia, resterò fino al 2024”. Così Carlo Ancelotti, tecnico delle Merengues, ospite di “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1.
“Alla fine è stato un bel Mondiale, terminato con una finale bellissima, che ha appassionato tutti, e con un vincitore che ha meritato: l’Argentina è stata la squadra che, pur partendo in sordina, perdendo la prima partita, poi è riuscita a trovare convinzione e a ritrovare i suoi giocatori, guidata da un Messi fantastico. Con Benzema in campo epilogo diverso? Non saprei”, ha detto l’allenatore italiano.
“Quale sarà il mio futuro non lo so: sono anzianotto e vivo alla giornata. Mi trovo bene a Madrid, abbiamo tanti obiettivi da raggiungere, ci sarà tempo per pensare a quello che sarà il mio futuro. Ho un contratto che termina il 30 giugno 2024 e, fino a quella data, se il Real Madrid non mi manda via io non mi muovo”, ha precisato Ancelotti.
“L’Argentina ha vinto per due motivi: ha dei giocatori bravi e forse il migliore Messi, poi è riuscita a supportare il grande talento di Messi, Di Maria e Alvarez con un collettivo e un’attitudine a livello difensivo molto chiara e molto semplice. Scaloni è stato bravo perchè non ha inventato nulla di nuovo, ha messo i giocatori al loro posto e ha dato loro una buona organizzazione difensiva. In finale sono arrivate le due squadre col maggior talento individuale e migliore organizzazione, non hanno avuto paura di difendere”, ha spiegato poi l’allenatore del Real.
“Il dualismo ha dato motivazioni sia a Ronaldo che a Messi, per tantissimi anni sono stati gli artefici principali di questo mondo, lo hanno fatto benissimo, hanno tenuto alta la competizione facendo tanti gol. Messi termina la carriera con un Mondiale, Ronaldo la chiuderà in maniera diversa. Non ha avuto la possibilità di vincere il Mondiale ma la sua carriera è straordinaria e qui a Madrid rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi del Real. Sul suo futuro non saprei, è molto competitivo, ha voglia di competere ad altissimo livello e non credo che il mondo arabo in questo senso possa essere adatto per lui”, ha proseguito Ancelotti.
“Il Marocco? In generale il calcio è migliorato, si è alzato il livello soprattutto delle nazionali meno accreditate, proprio perchè l’organizzazione difensiva di queste squadre è migliorata molto. Marocco, Giappone, Arabia Saudita: c’è stato un livellamento verso l’alto grazie alla migliore conoscenza difensiva degli allenatori. L’Africa ha prodotto molti giocatori cresciuti in Europa, con la struttura del calcio europeo”, ha puntualizzato il tecnico del Real Madrid.
“L’arbitraggio ieri è stato fantastico. Durante il Mondiale i direttori di gara sono stati criticati al di là dei loro demeriti, hanno fatto il loro dovere. Marciniak invece è stato bravissimo, anche senza l’aiuto della tecnologia”, ha aggiunto ancora Ancelotti.
“Di Maria è un giocatore di eccezionale abilità, pur non essendo in una condizione straordinaria. Quando sta bene fa la differenza in qualsiasi squadra e la può fare anche alla Juve”, ha detto poi il tecnico del Real.
“Modric è immortale e come tutti gli immortali fa quello che vuole: se vuole rimanere rimane, se vuole smettere smette. Tutti siamo certi che rinnoverà e terminerà la sua carriera per il Real. La Serie A? Difficile sapere le scorie che porterà dietro questo Mondiale: ci saranno giocatori molto motivati, altri che devono ritrovare motivazione. Vero è che noi giochiamo il 30 dicembre, alcuni arrivano il 28, e alcuni giocatori avranno 10-15 giorni di stop, ma non credo che ci saranno grosse conseguenze”, ha poi affermato Ancelotti, prima di chiudere con il ricordo di Mihajlovic e Sconcerti: “Tristezze profonde, sono stati giorni tristi, rimane il ricordo fantastico di due grandi personaggi del calcio, persone oneste, schiette e sincere. Le ricorderemo per sempre con affetto”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Al Centro Sportivo Carabinieri incontro con gli atleti medagliati

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ROMA (ITALPRESS) – Un momento di grande orgoglio e partecipazione quello vissuto oggi al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dove si è svolto un incontro dedicato agli atleti del Centro Sportivo Carabinieri medagliati ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e nelle altre recenti competizioni di livello mondiale ed europeo. Nel corso dell’evento, il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, ha voluto esprimere la propria gratitudine e il più sentito apprezzamento agli atleti presenti che, con impegno, passione e spirito di sacrificio, contribuiscono a tenere alto il nome dell’Arma e dell’Italia: “Sono orgoglioso di vedervi qui con le vostre medaglie. Ho voluto questo incontro per celebrare insieme i vostri recenti successi e per riaffermare il valore dello sport nell’Arma, nonché la sua importanza nella formazione dei Carabinieri. Lo sport richiede disciplina, sacrificio e passione: tre concetti che fanno parte del DNA del Carabiniere e sono alla base del suo quotidiano e instancabile servizio a tutela delle comunità”.

Il Gen. C.A. Luongo ha sottolineato il prestigio del Centro Sportivo Carabinieri, reparto che “lo scorso anno ha celebrato i suoi 60 anni di attività e rappresenta una fucina di talenti e un’eccellenza a livello nazionale e internazionale” con uno straordinario palmares che conta 118 medaglie olimpiche e innumerevoli successi in competizioni mondiali che testimoniano un lavoro che coniuga formazione militare, preparazione sportiva e sostegno organizzativo. Nel suo intervento il Comandante Generale ha voluto inoltre formulare un saluto a Federica Brignone, “autentica punta di diamante dello sport italiano, a cui auguriamo di tornare presto sulle piste garantendole la nostra vicinanza in ogni momento e l’affetto di ogni Carabinieri”. Infine il Generale Luongo ha formulato il proprio in bocca al lupo agli atleti in vista delle future sfide che li vedranno impegnati, consapevole che raggiungeranno grandi traguardi, portando in alto i valori dell’Arma e dello sport nazionale.

Tra gli atleti in attività presenti all’evento, nella scherma Arianna Errigo (argento olimpico fioretto a squadre) e Rossella Fiamingo (oro olimpico spada a squadre); nello sci alpino Giorgia Collomb (oro campionati del mondo junior 2025 slalom gigante), Sophie Mathiou (oro giochi mondiali militari invernali CISM 2025 slalom gigante), Hannes Zingerle (oro mondiali militari invernali CISM 2025 slalom speciale), Nicolò Ernesto Canclini (oro mondiali militari invernali CISM 2025 sci alpinismo), Tatum Bieler (oro mondiali militari invernali CISM 2025 slalom gigante) e Simon Maurberger (oro mondiali militari invernali CISM 2025 slalom gigante); nel canottaggio Stefano Oppo (argento olimpico doppio pesi leggeri); nel nuoto Silvia Di Pietro (oro campionati 2024 del mondo staff. 4×50 stile libero mista), Leonardo Deplano (oro campionati del mondo 2024 staff. 4×50 stile libero mista); nel judo Giorgia Stangherlin (oro mondiali militari invernali CISM 2024 cat. 70 kg); nel biathlon Lisa Vittozzi (oro campionati del mondo 2024 15 km individual), Patrick Braunhofer (oro campionati europei assoluti 2025 12,5 km inseguimento); nel tiro a segno e al volo Federico Nilo Maldini (argento olimpico pistola 10 m), Paolo Monna (bronzo olimpico pistola 10 m); nell’equitazione Filippo Codecasa (oro mondiali militari invernali CISM 2024 salto ostacoli); nella canoa fluviale Giovanni De Gennaro (oro olimpico K1 slalom).

– foto ufficio stampa Carabinieri –

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Conte “Napoli deve continuare a sognare, noi già straordinari”

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CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Cosa dico ai tifosi? Di continuare a sognare. Noi ci siamo e dobbiamo continuare ad alimentare questo sogno. Non è stato facile, siamo dovuti andare oltre le nostre possibilità. Da qui alla fine ci saranno altri ostacoli da superare e dovremo essere bravi a non aggrapparci agli alibi. Siamo i primi a voler alimentare questo sogno. Lo vogliamo per la nostra gente”. Vincere a Monza per mettersi al fianco dell’Inter e godersi almeno una notte e buona parte della Pasqua in testa alla classifica, per poi vedere cosa succederà al Dall’Ara con il Bologna che ospita i campioni d’Italia. Questo il programma del Napoli e del suo condottiero, Antonio Conte, in vista di un fine settimana di festa, ma di grande intensità calcistica.

“Mettere pressione all’Inter? Prima di tutto è da conquistare il piazzamento in Champions. Al di là di tutto possiamo avvicinarci a un traguardo prestigioso e non preventivabile. Lo sappiamo benissimo che siamo lì e cercheremo di dare quanto più fastidio possibile fino alla fine”. Conte parla di un sogno che in partenza in pochi osavano immaginare, ma probabilmente non soltanto all’inizio. “E’ stato chiaro anche il discorso di Kvara – sottolinea il tecnico -. Avevo detto che Napoli non doveva essere di passaggio. In questi otto mesi al Napoli ho capito che tante cose non si possono fare”, ha detto ancora Conte che ci tiene a mettere sul piatto della bilancia certe differenze con la rivale per il titolo. “Intanto facciamo i complimenti ai nerazzurri per la qualificazione in semifinale di Champions, ma non c’era bisogno di questa sfida con il Bayern per capire quanto fosse forte. Proprio questo rafforza ancora di più il nostro campionato. Stiamo facendo qualcosa di straordinario”.

Ma ancora molto va fatto, a cominciare dalla sfida di domani in casa di un Monza ormai ultimo in classifica e quasi rassegnato, ma è pur vero che fuori casa ultimamente gli azzurri hanno viaggiato piano. “Non si vince in trasferta da 91 giorni? Sono dati, ma siamo al secondo posto a tre punti dall’Inter. Non si vince ma non si perde. Ci sono state partite dove non siamo stati fortunati. Comunque abbiamo tutti questi punti frutto di una continuità tra casa e trasferta. Si ha una certa regolarità e solo con questo puoi raggiungere degli obiettivi. Adesso vorremmo riprendere a vincere in trasferta”, ha concluso Conte.
– Foto Ipa Agency –
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Ranieri “Daremo tutto, ma in Champions solo se le altre crollano”

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ROMA (ITALPRESS) – “Qualcuno scommetterebbe un euro sulla Roma in Champions? Siamo onesti: se succede è perché le altre ‘sbragano e noi facciamo un capolavoro. Non è possibile, vogliamo essere seri con i nostri tifosi. Diamo il massimo e alla fine vedremo quello che potremo fare”. Lo ha detto l‘allenatore della Roma, Claudio Ranieri, in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Verona.

“Teniamoci stretti questi ragazzi che stanno lottando con passione e voglia di far bene per la Roma. Chiedo ai tifosi l’aiuto in questo rush finale, spero capiscano la situazione che stiamo vivendo”. “I tifosi meritano il massimo ed è quello che la proprietà vuole raggiungere: una squadra stabilmente nelle prime quattro-cinque e che possa lottare per vincere uno o più campionati”, ha aggiunto il tecnico giallorosso che torna al presente e alla sfida contro l’Hellas di mister Zanetti, ancora alla ricerca di qualche punto salvezza, così come la Roma ha bisogno di continuare a raccogliere risultati in chiave Europa e deve farlo senza un giocatore importante comne Dybala e altri non al top della condizione.

“El Shaarawy e Dovbyk hanno fatto allenamento differenziato, ma stanno bene e tra stasera e domani mattina prenderò una decisione. Sarà una partita difficilissima e importantissima, il Verona chiude tutti gli spazi e riparte a mille all’ora. Dovremo stare attenti a non farci intrappolare nella loro ragnatela“.

Soddisfatto, ma anche consapevole che c’è sempre qualcosa da migliorare. “Quello che hanno fatto i ragazzi è prodigioso. Fisicamente la squadra sta bene, ma lo stato di forma non è ottimale. Prima la squadra giocava ad uno o due tocchi e faceva tutto con leggerezza. Nelle ultime due partite non ci siamo riusciti e il merito è anche di Juventus e Lazio, ma stiamo dando il massimo. Sono molto deluso e arrabbiato per i calci piazzati nel derby. Dobbiamo lavorare di più. A volte ci manca la scaltrezza, la furbizia e l’essere determinati a non far entrare l’avversario nell’area di rigore. In alcuni momenti pensiamo di andare a prendere la palla da soli, ma non funziona così: se non prendo la palla io, non la prende nemmeno l’avversario, questo è il mio credo”.

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Criticato Dovbyk per la prestazione nel derby, Ranieri difende il suo centravanti ma continua a stimolarlo. “Le colpe non ci sono in una squadra: c’è sempre un 50-50. Lui si dovrebbe far vedere di più e la squadra dovrebbe servirlo quando si muove. Quello che gli dico sempre è che oltre al gol, deve darci anche la prestazione: deve lottare, pressare, rientrare e farsi vedere. Non sono ancora soddisfatto e credo che neanche lui lo sia. Deve dare di più”. Col Verona potrebbe esserci qualche cambio. “Sì possiamo cambiare, ma serve il bilancino del farmacista”, ha concluso il tecnico romano.
– Foto Ipa Agency –
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