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L’Argentina campione del mondo a Buenos Aires, è festa

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BUENOS AIRES (ARGENTINA) (ITALPRESS) – Leo Messi è compagni sono rientrati in Argentina. Si prepara la grande festa lungo le strade della Capitale e scoppia anche la polemica, a livello politico, per la “Festa Nazionale” indetta con decreto presidenziale. Alle 2.23 (le 6.23 in Italia) il volo A330 di Aerolinas Argentinas con a bordo la squadra Albiceleste campione del mondo è atterrato a Buenos Aires. Ad accogliere la Seleccion all’Aeroporto Internazionale “Ministro Pistarini”, situato precisamente a Ezeiza, la scritta “Grazie Campioni”.
Il primo a scendere le scale dell’aeroplano con la dicitura “Un Equipo, un Pais, un Sueno” è stato il capitano Messi, con la Coppa in mano, seguito dal ct Scaloni e da Lautaro Martinez, con legato al collo un tamburo albiceleste. La squadra ha quindi preso posto a bordo di un bus aperto per attraversare Buenos Aires, fino al centro della città, dove sarà celebrata ufficialmente la festa di tutti i tifosi argentini, molti dei quali assiepati da ore nei dintorni dell’Obelisco, nella plaza de la Republica, e della sede della Federcalcio argentina, dove dovrebbe terminare il giro del pullman.
Intanto, nel Paese, è scoppiata la polemica. Ci sono state infatti forti critiche da parte di rappresentanti politici dell’opposizione per la decisione di indire la “Festa Nazionale”. Diverse province non hanno aderito al provvedimento. Ma la festa è a Buenos Aires, da Ezeiza all’Obelisco.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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De Siervo “Finale Coppa Italia evento che parla al Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Coppa Italia è diventata un grande prodotto, anche e soprattuto per la crescita costante del calcio italiano”. Queste le parole dell’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto in occasione dell’evento organizzato per l’arrivo del trofeo della Coppa Italia Frecciarossa alla stazione di Roma Termini, alla vigilia della finale tra Atalanta e Juventus. “La Coppa Italia è diventata un vero e proprio evento, grazie al coinvolgimento dei grandi atleti che hanno reso il calcio italiano quello che è, con tutti i ranking europei che lo hanno ribadito anche quest’anno. Voglio ringraziare quindi gli atleti e i media, per la costruzione di un prodotto formato non soltanto da una partita. Siamo all’inizio di un percorso che proseguirà per altri tre anni insieme a Frecciarossa, nel rispetto della sostenibilità in quanto principio fondamentale, così come quello dell’ambiente. Con la finale di domani riusciremo ad avvicinarci ad emissioni sempre più ridotte, imparando tutti a vivere la mobilità di un grande evento come un fatto che cambia le nostre abitudini”. “Il calcio era e resta uno strumento per parlare a tutti, a tracciare una strada che ci aiuti a vivere meglio la vita nei prossimi anni – Ha aggiunto De Siervo -. Domani saranno tanti gli esempi di mobilità sostenibile ed emissioni ridotte, dal gruppo elettrogeno che prima andava a metano e adesso è stato riadattato per ridurre i consumi, fino all’utilizzo dei bicchieri di carta che renderanno migliore il nostro consumo. Ringrazio Trenitalia perchè con loro abbiamo messo al centro del Paese questa manifestazione. Mentre con la Supercoppa parliamo più all’estero, con la Coppa Italia vogliamo parlare alla nostra Nazione. Il fatto che qui ci siano tanti campioni che hanno giocato anche per squadre diverse è la dimostrazione che le rivalità si attenuano per eventi come questi”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Inzaghi “Rinnovo? A fine campionato ci incontreremo”

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PIACENZA (ITALPRESS) – “Vincere il campionato con 5 giornate d’anticipo è stato meraviglioso, anche per quello che ci ha tributato la gente dell’Inter. Ora abbiamo le gare con Lazio e Verona e poi ci incontreremo con la società”. Nella sua Piacenza per ricevere un’onorificenza speciale dopo la conquista dello scudetto (“Ricevere un premio nella città dove sono nato e cresciuto è motivo di grande orgoglio”), Simone Inzaghi posticipa alla fine del campionato l’incontro che dovrebbe mettere nero su bianco il suo rinnovo con l’Inter. Che anche in futuro deve essere “un’Inter forte, ogni anno dobbiamo cercare di migliorare gli obiettivi. Tre anni fa, al mio arrivo, in pochi avrebbero immaginato che avremmo vinto 6 trofei e fatto una finale di Champions anche se c’erano tantissime aspettative perchè sapevo di trovare una società forte, con dirigenti fortissimi come Marotta, Ausilio, Baccini. Sapevo che, nonostante le difficoltà, avrebbero fatto in modo di costruire delle squadre competitive e con l’aiuto dei ragazzi e dei tifosi siamo riusciti a fare quello che abbiamo fatto, qualcosa che resterà con me per sempre”. Ma nè l’Inter nè Inzaghi hanno intenzione di fermarsi. Se sul fronte societario arrivano importanti rassicurazioni grazie all’accordo con Pimco (“ma Zhang in questi tre anni non ci ha mai fatto mancare nulla, è mancata la sua presenza fisica quest’anno ma ogni settimana c’era un colloquio, non ho mai avuto alcun problema”), sul campo “l’obiettivo dell’Inter è sempre vincere dei trofei. E’ una squadra fantastica con tifosi meravigliosi, cercheremo di migliorarci come abbiamo fatto ogni anno sapendo che troveremo però altre squadre con gli stessi obiettivi. I ragazzi hanno fatto un campionato straordinario, 48 punti nel girone d’andata e 44 in quello di ritorno con ancora due gare da giocare è un percorso difficile da ripetere ma abbiamo una società che non sta solo a guardare o a esultare per i trofei ma che lavora continuamente e tutti quanti vogliamo che le cose possano continuare così”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Spalletti “Essere campioni d’Europa in carica è uno stimolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Essere campioni in carica è uno stimolo, anche gli azzurri di Mancini nel 2021 non erano i più forti sulla carta. Poi sono diventati una squadra speciale”. Sono le parole del ct della Nazionale, Luciano Spalletti, a margine della presentazione di Vivo Azzurro tv, presso la Lanterna di Fuksas. “Qualcuno ogni tanto può pensare che si dipenda da un singolo giocatore. Ma si dipende dalla disponibilità collettiva – ha proseguito il tecnico, tornando sul tema della convocazioni -. Quando ho dovuto prendere delle decisioni, magari fuori non erano condivise ma dentro abbiamo fatto il risultato che dovevamo fare. Io vinco se riesco a creare una squadra. Non voglio essere tuo amico se ti do la maglia della Nazionale. Zaniolo? Lo stanno valutando i dottori, poi vi diremo”. Allargando il discorso il ct ha rivelato: “Le convocazioni per Euro2024 sono fatte all’80%, ma poi c’è una finestra del 20% in cui siamo sempre pronti ad abbracciare chi vuole stare dentro, o far uscire chi pensa che la Nazionale sia un giochino personale. C’è bisogno di appartenenza, di italianità – ha proseguito il tecnico azzurro -. A quelli che restano a casa dobbiamo dimostrare questo ed essere all’altezza della situazione. I tifosi non devono avere la sensazione di avere a che fare con bambini viziati, ma con ragazzi serissimi”, ha poi concluso Spalletti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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