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Cronaca

Meloni “Fisco, giustizia e presidenzialismo, non perderemo tempo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le prossime riforme da fare sono su fisco, burocrazia, giustizia e presidenzialismo. Siamo già al lavoro su queste materie perchè noi non perderemo tempo per dare a questa nazione quello che merita”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua rubrica video su Facebook “Gli appunti di Giorgia”.
“Ieri è stata approvata la manovra e ne vado fiera, nonostante la ristrettezza di tempi e di risorse non abbiamo rinunciato a fare una manovra politica, che contiene delle scelte, cominciamo a mantenere gli impegni presi con i cittadini”, sottolinea Meloni, che aggiunge: “Questo governo non vuole solo gestire l’ordinario ma vuole dare alla nazione una dirittura, una visione industriale, un’idea di quale debba essere il rapporto tra Stato e cittadini, tra Stato e contribuenti e mi pare che questa legge di bilancio cominci a fornire questi elementi”.
“Sono contenta perchè la manovra l’abbiamo approvata addirittura in anticipo rispetto a governi che erano in sella da molto più tempo di noi. Questo è anche un segnale di stabilità di questa maggioranza, per una volta tanto avremo un governo duraturo capace di andare avanti”, dice ancora il premier, che si dice “ottimista per il nuovo anno, l’unica cosa che spero è che con i primi provvedimenti di questo governo siamo riusciti a trasferire un pò di ottimismo, di fiducia nelle istituzioni – aggiunge -, in una politica e in un governo che non hanno padroni e che non guardano in faccia a nessuno, che fanno semplicemente quello che è giusto fare e che va fatto”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Conte “Reddito Cittadinanza ha salvato dalla povertà 1 mln di persone”

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ROMA (ITALPRESS) – “No a marchette ed elemosine” tuona il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, di cui non ricordiamo nessuna misura, ma solo una condanna per aver rivelato segreti d’ufficio, rischiando di compromettere sicurezza e lotta al crimine. Attacca il nostro Pasquale Tridico, che propone, oltre a misure di rilancio e investimenti, anche interventi contro la povertà, mentre con Meloni tocchiamo il record di poveri assoluti. Eh sì, perchè dalle parti di Fratelli d’Italia c’è tolleranza zero nei confronti dei cittadini che non riescono neppure a fare la spesa, totale indifferenza per artigiani, commercianti e imprenditori soffocati da tasse e caro-energia, ma i soldi li trovano per l’aumento dei rimborsi per Ministri e sottosegretari, per i regali alle banche (zero tasse sugli extraprofitti), per una montagna di miliardi da investire sulle armi. Ormai abbiamo visto come agiscono: zitti zitti tengono inchiodata al Governo la loro Ministra sotto inchiesta per truffa sui fondi Covid, ma fanno la voce grossa quando si tratta di umiliare in tv padri di famiglia che hanno chiesto un sostegno momentaneo in un momento di difficoltà. Fratelli d’Italia e i giornali posseduti da parlamentari di maggioranza hanno scatenato una campagna contro Tridico, perchè nel loro mondo al contrario chi si batte contro la povertà è il nemico pubblico numero 1. Noi siamo orgogliosi di aver salvato dalla povertà 1 milione di persone l’anno con il Reddito di cittadinanza, come riconoscono relazioni che possono leggere comodamente al loro Ministero del Lavoro. Noi ne siamo orgogliosi e lavoreremo sempre per restituire dignità a chi non ha speranza, per rendere ancora più efficienti le misure di sostegno al reddito e per potenziare le politiche attive del lavoro. Noi restiamo dalla parte giusta”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Cronaca

Metsola “Situazione a Gaza è orribile, basta uccisioni e sofferenze”

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RIMINI (ITALPRESS) – “La situazione di Gaza resta orribile, ieri sono stati uccisi altri giornalisti e questo è intollerabile: vogliamo che le uccisioni cessino, le sofferenze finiscano e gli ostaggi vengano rilasciati, lo dobbiamo a tutte le generazioni
future”. Lo sottolinea la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola al Meeting di Rimini. “Dobbiamo trovare il coraggio di prendere delle decisioni difficili. Se abbiamo coraggio gli ostacoli li superiamo, questo deve essere il nostro messaggio di ottimismo” ha aggiunto. “L’Europa può fare molto, dobbiamo essere uniti, dobbiamo lottare per la pace, abbiamo molte sfide e dobbiamo capire cosa vuole la gente da noi. A questo dobbiamo rispondere e siamo uniti su questo messaggio”, aggiunge. Parlando dell’istituzione che sta guidando, Metsola ha detto: “L’Europa è ciò che abbiamo il coraggio di rendere possibile: non è completa, ma il destino di questo progetto unico al mondo dipende da ciascuno di noi. Il mio appello è di lottare per l’Europa: non possiamo arrenderci o sottovalutare ciò che possiamo diventare”. “Siamo ancora all’inizio del nostro progetto – aggiunge Metsola, – È vero che il mondo sta cambiando, gli Stati Uniti sono più complicati rispetto al passato, la guerra in Ucraina aveva messo in luce la nostra dipendenza dalla Russia, la terribile situazione a Gaza ha mostrato a una nuova generazione quanto ci sia bisogno di un’Europa forte che promuova la pace, la forza economica non è più sufficiente all’Europa per rimanere un leader globale, ma lo status quo significa arrendersi e lasciarci ai margini”. Metsola non ha lesinato anche qualche critica alle istituzioni europee: “L’Europa non è stata mai spettatrice del mondo, ma deve trovare il coraggio di prendere le decisioni necessarie: è tempo di smettere di guardare all’Europa così com’è e pensare a come può essere”. “Restano solo due opzioni, ovvero un cambiamento coraggioso o la lenta e dolorosa spirale verso l’irrilevanza – continua Metsola -. Io sostengo il cambiamento, che non è facile e comporta sacrifici: dobbiamo porci domande difficili, cioè se siamo in grado di difenderci, se vogliamo integrare i nostri mercati e sbloccare il grande potenziale che conosciamo, se puntiamo a sostenere le nostre imprese, se siamo disposti a garantire il nostro modello di libera impresa e reti di protezione sociale. L’unica risposta possibile è l’Europa: ora è il momento di costruire. Ci sono sfide che pochi anni fa sarebbero state impensabili: gli ultimi tempi ci hanno insegnato che per rispondere a un mondo che sta cambiando l’Europa deve cambiare, altrimenti da leaders diventiamo followers. Lo status quo non è più sufficiente, a volte sembra che tutti vogliano il cambiamento ma poi pochi sono disposti a cambiare: negli ultimi anni il Parlamento è stato riformato in modo radicale, perché se le nostre istituzioni diventano troppo miopi o appesantite dalla burocrazia i cittadini perderanno fiducia nella capacità dell’Europa di mantenere le promesse”. “Il primo passo per creare le condizioni di una crescita sostenibile è semplificare le regole, rafforzare il mercato unico e sviluppare il commercio: il Parlamento europeo non si sta tirando indietro nel prendere le decisioni necessarie per far avanzare l’Europa. Mattarella ci aveva definiti un centro di gravità che collega istituzioni e cittadini, questa è una responsabilità che prendiamo molto seriamente: sulla nostra agenda di semplificazione stiamo facendo progressi, ma sappiamo anche che approvare 13mila provvedimenti contro i soli 3mila degli Stati Uniti frenerebbe chiunque nel guidare la strada verso il futuro; su questo dobbiamo essere onesti e capire dove siamo andati troppo in fretta e dove invece non siamo andati abbastanza lontano. Servono meno toni moralisti e più azioni, dobbiamo sostenere le nostre industrie e non ostacolarle” ha concluso Metsola. Infine, a proposito dei Dazi Usa, Metsola ha detto: “Su questo voglio essere inequivocabile: non esiste alleanza più solida di quella tra Europa e America. L’accordo commerciale provvisorio è un passo avanti per le nostre relazioni transatlantiche e per la fiducia tra i nostri continenti: il Parlamento europeo farà la sua parte per venire incontro alle imprese e ai consumatori europei, ma dobbiamo anche trasformare questa esperienza nell’insegnamento di guardare oltre, verso nuove partnership con Africa e America Latina; è questo il messaggio che la prossima settimana porterò al G7 in Canada”. (ITALPRESS).

 

Foto Ipa Agency

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Cronaca

COSA CI INSEGNA LA GIORNATA MONDIALE DEL CANE

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Il 26 agosto viene spesso segnalato come la «Giornata mondiale del cane». In realtà non c’è bisogno di segnare una data in calendario per fare qualcosa di positivo per i cani. O per capire come li si possa rispettare di più. Basterebbe per esempio andare in un canile qualsiasi, in un giorno qualsiasi, per constatare quanti siano gli animali in cerca di una famiglia che se ne voglia occupare. Si può anche dare un’occhiata ai siti e social delle varie associazioni animaliste o al data base nazionale, che regione per regione evidenzia quanti amici sfortunati siano in attesa di qualcuno che tenda loro una mano, pronti a ricambiare tendendo a loro volta una zampa. E poi impariamo a condannare e chiamare il 112 quando vediamo maltrattamenti di animali o abbandoni, perché ora con le pene più severe che sono state introdotte si rischia anche il carcere. Ecco, sarebbe bello vedere in questa giornata tanti proprietari in cella o tra le gabbie di un canile e tante meraviglie come i miei amati jackini Joy, Ronny e Toby, vivere felici all’aria aperta, che corrono per prati e giardini. Condanniamo che fa del male e premiamo tutti quei proprietari ma anche quei volontari che si occupano ogni giorno di loro…questione di meritocrazia.

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