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Cronaca

Autonomia, Calderoli “No fughe in avanti ma chi ha fallito taccia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo stato dell’arte non è figlio di un’autonomia che ancora non si è realizzata, ma di una politica centralista che è andata avanti fino ad oggi”. Lo ha detto Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, ospite di Agorà su Rai3, in risposta a chi parlava di migrazione sanitaria, fuga dei cervelli e disoccupazione in vista della riforma sull’autonomia. “Tutti coloro che avrebbero dovuto promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno, ridurre la sperequazione e favorire la coesione hanno fallito. Quelli che hanno fallito oggi tacciano e lascino aperta la strada autonomia: all’autonomia che si è posta l’obiettivo, per la prima volta dopo 22 anni, di definire i livelli essenziali delle prestazioni e quindi i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale utilizzando le leve già previste dalla Costituzione”, ha aggiunto. Per il ministro si tratta di “ridurre questa sperequazione attraverso risorse che in questo caso dovranno avere anche una finalizzazione: non basta chiedere risorse, noi esigiamo che vengano garantiti ed erogati servizi”.
Per quanto riguarda l’iter e le condizioni per il riconoscimento dell’autonomia “ci sarà una Regione che richiede e dall’altra parte un governo che farà le valutazioni. C’è la necessità di un passaggio Governo-Regioni, poi un parere espresso dal Parlamento, dove andrà l’intesa definitiva. Non c’è nessuna fuga in avanti o rischio di blitz. Ci saranno una serie di passaggi che consentiranno di valutare”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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