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Cronaca

Regionali, presentata la lista dei candidati del Partito Democratico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi al Palazzo delle Stelline di Milano la lista dei candidati del Partito Democratico per le elezioni regionali lombarde del prossimo 12-13 febbraio. Tra i presenti, il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, la segretaria del Pd per la Città Metropolitana di Milano Silvia Roggiani e la capolista Cosima Buccoliero. Quest’ultima, non iscritta al partito, è stata insignita dell’Ambrogino d’oro per il lavoro nelle carceri di Beccaria e Bollate. All’interno della rosa composta da tredici donne e tredici uomini che correranno tra poco più di un mese alle elezioni del Consiglio regionale della Lombardia, anche la partecipazione di Articolo 1 e dei socialisti, con i due medici Angelo Melluso ed Ester Maria Pungolino, entrambi impegnati in campo sindacale. Due i candidati più giovani, entrambi di 26 anni: Lorenzo Pacini e Paolo Romano, quest’ultimo candidato indicato dai Giovani Democratici Milano Metropolitana. In particolare, i candidati in ordine di lista sono: Cosima Buccoliero; i consiglieri e le consigliere regionali uscenti Pietro Bussolati, Paola Bocci, Carlo Borghetti e Carmela Rozza; il consigliere comunale di Rho Fulvio Caselli; la vicepresidente del Consiglio Comunale di Peschiera Borromeo Claudia Bianchi; l’ex senatore già sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini; l’avvocata e consigliera metropolitana e comunale a Paderno Dugnano Daniela Caputo; l’ex deputato e veterinario Paolo Cova; l’attivista femminista e LGBT+ Silvia Carabelli; David Gentili, membro del Comitato Antimafia nominato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala; Dhammika Chandrasekera attiva nella comunità srilankese; Angelo Melluso; la consigliera comunale di Milano e delegata al Lavoro e Politiche sociali di Città Metropolitana Diana De Marchi; il sindaco di Cesano Boscone e consigliere delegato ad Ambiente e Legalità in Città Metropolitana Simone Negri; la vicesindaca di Buccinasco con delega all’ambiente, all’associazionismo, alla cultura antimafia Rosa Palone; il presidente di Arci Milano e giornalista Maso Notarianni; la consigliera comunale di Sesto San Giovanni e presidente della Polisportiva Geas Loredana Pastorino; l’assessore al Verde, Strade, Casa, Edilizia scolastica e Politiche giovanili del Municipio 1 Lorenzo Pacini; Ester Maria Pungolino; il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello; l’insegnante di Lettere Manuela Sammarco; l’ex segretario metropolitano dei GD milanesi e assessore al Welfare del Municipio 8 Paolo Romano; la sindaca di Settimo Milanese Sara Santagostino e Giampiero Stabile. “Il partito democratico ha presentato una lista paritaria: 13 donne e 13 uomini – ha commentato Roggiani -. Abbiamo deciso di fare una lista aperta che tiene insieme le competenze e l’opposizione di questi 5 anni con i nostri consiglieri regionali uscenti, moltissimi amministratori del territorio, ma anche tante persone non iscritte al PD che vengono dal mondo dell’associazionismo e della salute”. “Oggi sentiamo la necessità profonda che questa regione esca dal racconto dell’eccellenza per diventare davvero un’eccellenza all’intento di questa istituzione”, ha concluso.(ITALPRESS).

Photo credits: xh7

Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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