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Cronaca

Firmata la terza dichiarazione congiunta Nato-Ue

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Nato e l’Unione Europea hanno firmato la terza dichiarazione congiunta di cooperazione. A siglare l’accordo sono stati il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.
“Far avanzare ulteriormente il partenariato strategico tra la Nato e l’Unione europea è più importante che mai”, ha spiegato Stoltenberg. “Quasi un anno fa, poche ore dopo l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio, noi tre ci siamo incontrati qui al quartier generale della Nato. Il presidente Putin voleva conquistare l’Ucraina in pochi giorni e dividerci. Su entrambi i fronti ha chiaramente fallito”, ha aggiunto. Per il segretario generale della Nato “il regime di Mosca vuole un’Europa diversa.
Vuole controllare i suoi vicini e vede la democrazia e la libertà come una minaccia. Ciò avrà conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. Quindi dobbiamo continuare a rafforzare il legame transatlantico vitale nella Nato. Dobbiamo continuare a rafforzare il partenariato tra la Nato e l’Unione europea, e dobbiamo rafforzare ulteriormente il nostro sostegno all’Ucraina”.
La dichiarazione congiunta chiarisce che “la Nato rimane il fondamento della nostra difesa collettiva e rimane essenziale per la sicurezza euro-atlantica – ha spiegato il segretario generale -. Riconosce inoltre il valore di una difesa europea più capace che contribuisce positivamente alla nostra sicurezza ed è complementare e interoperabile con la Nato”. Le dichiarazioni congiunte precedenti risalgono al 2016 e al 2018.
“Il nostro partenariato diventerà ancora più importante una volta che la Finlandia e la Svezia diventeranno membri a pieno titolo della Nato – ha proseguito Stoltenberg -. Con la loro adesione, la NATO proteggerà il 96% dei cittadini dell’Unione Europea e una quota del suo territorio più alta che mai”.
“L’anno scorso, quando la Russia ha iniziato la guerra, gli occhi del mondo erano puntati sul fronte orientale dell’Ucraina – ha detto Von der Leyen -. Ma ci guardavano anche qui a Bruxelles, scrutando la nostra preparazione e le nostre reazioni. E quel giorno, il mondo ha visto quanto eravamo fortemente uniti, e lo siamo ancora”.
“Le minacce e le sfide russe sono le più immediate, ma non le uniche. Assistiamo anche al crescente tentativo della Cina di rimodellare l’ordine internazionale a proprio vantaggio – ha aggiunto -. Quindi dobbiamo rafforzare la nostra resilienza. Con questa nuova dichiarazione congiunta, stiamo anche portando il nostro partenariato a un livello superiore. Approfondiremo la nostra eccellente collaborazione e la espanderemo in nuove aree, come il contrasto alle minacce ibride e informatiche, nonchè al terrorismo. Intensificheremo la cooperazione sulla tecnologia e lo spazio, affronteremo le incombenti implicazioni sulla sicurezza della crisi climatica, e rafforzeremo la nostra resilienza contro le interferenze straniere maligne”.
“L’Unione europea continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per sostenere il coraggioso popolo ucraino. Manterremo la pressione sul Cremlino finchè sarà necessario, con un regime di sanzioni pungenti. Estenderemo queste sanzioni a coloro che sostengono militarmente la guerra della Russia, come la Bielorussia o l’Iran – ha sottolineato la presidente della Commissione Europea -. E ci faremo avanti con nuove sanzioni contro la Bielorussia, rispondendo al ruolo della Bielorussia in questa guerra russa in Ucraina. Continueremo la nostra sostanziale assistenza umanitaria, economica e di sicurezza all’Ucraina finchè sarà necessario”.
“Vogliamo rafforzare la nostra cooperazione per garantire pace e stabilità – ha detto Michel -. Noi europei vogliamo assumerci maggiori responsabilità per la nostra difesa, e questo significa anche rafforzare il pilastro europeo all’interno della NATO. I leader dell’UE hanno concordato una chiara strategia durante la nostra riunione a Versailles lo scorso anno a marzo. Abbiamo sviluppato una strategia per rafforzare la nostra autonomia strategica e la sovranità europea. Abbiamo concordato di spendere di più per la difesa e di rafforzare le nostre capacità industriali investendo di più nella nostra difesa. Rendere l’Europa più forte rende la NATO più forte perchè alleati forti formano alleanze forti”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Lombardia, botta e risposta tra Lo Palo e Majorino sui temi ambientali

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MILANO (ITALPRESS) – “Ringrazio innanzitutto Pierfrancesco Majorino per aver accettato il mio invito a un confronto aperto e civile sui temi ambientali, durante la puntata odierna del mio programma Green Pop su Giornale Radio”. Così Lucia Lo Palo, presidente di ARPA Lombardia, apre il commento alla fine dell’incontro, sottolineando come il dialogo abbia evidenziato alcune divergenze ma anche punti di contatto: “Era evidente che, sulle questioni ambientali, che rappresentano il mio ambito di competenza in qualità di presidente dell’agenzia e manager ESG, l’on. Majorino si sia trovato in difficoltà, soprattutto di fronte ai dati oggettivi di Arpa sulla qualità dell’aria in Lombardia, che non ha potuto contestare. Tuttavia, sul tema delle auto elettriche, abbiamo registrato una convergenza di vedute, un segnale incoraggiante”.

Lo Palo ha poi espresso l’esigenza di superare le contrapposizioni personali: “È necessario abbandonare i personalismi, in particolare da parte di chi continua ancora oggi, dopo due anni, a evocare l’episodio della sfiducia nei miei confronti, ignorando lo straordinario lavoro portato avanti da ARPA in questi anni. Abbiamo avviato un profondo cambiamento nel modello di controllo ambientale, accompagnato le imprese nel percorso verso una reale transizione ecologica e investito nell’educazione ambientale delle nuove generazioni”.

Infine, l’auspicio che questo primo scambio possa essere solo l’inizio di una serie di dialoghi in contesti diversi, con l’obiettivo comune di costruire un futuro più sostenibile per l’ambiente e per i cittadini, attraverso il confronto e non lo scontro.

LE PAROLE DI MAJORINO “LO PALO SI DIMETTA”

“Invito la presidente di Arpa Lombardia a rassegnare le dimissioni e invito il presidente di Regione Lombardia a nominare una persona competente, guardando all’interno dell’agenzia regionale, perché in Arpa sappiamo esserci bravissimi professionisti e lavoratori.” Lo ha detto questa mattina Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia, ai microfoni di Giornale Radio, nella trasmissione Green Pop, condotta dalla presidente di Arpa Lombardia Lucia Lo Palo, che lo aveva invitato a un confronto dopo gli scontri degli ultimi giorni. Rispondendo alle domande del moderatore, Majorino ha ribadito le critiche alla presidente Arpa, ricordando che il Consiglio regionale, a maggioranza, ne ha chiesto le dimissioni e che tuttavia a quella indicazione non è stato dato corso dal presidente Attilio Fontana e dalla sua giunta. “C’è una sfiducia della maggioranza di consiglieri regionali che ritiene ad Arpa ci deve essere una persona competente” ha detto Majorino. Durante la discussione si sono toccati diversi dei temi su cui Majorino aveva incalzato Lo Palo, riprendendo le sue parole dette durante una trasmissione dell’emittente Byoblu. Un terreno di scontro è stato quello delle auto elettriche, di cui Lo Palo aveva detto avere emissioni superiori a quelle delle auto a benzina. Confutata questa tesi, Majorino ha sostenuto che “il problema delle auto elettriche è che non possiamo pensare che sia un prodotto solo per i ricchi. è su questo terreno che le istituzioni senza tante chiacchiere devono lavorare. È come riusciamo ad abbattere i costi di auto che producano un livello di emissioni minori di altri”.

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Allo stesso modo il capogruppo dem ha detto “io credo che Regione Lombardia debba essere molto più efficace nelle politiche a sostegno del trasporto pubblico. Tutto ciò che andrà in quella direzione lo sosterremo, venga da chiunque”. Ma ha concluso dicendo “credo incredibile che Lucia Lo Palo, presidente dell’agenzia che si occupa della tutela dell’ambiente, chiacchieri senza mai portare l’evidenza scientifica. Noi non possiamo continuare a sostenere idee negazioniste sull’ambiente e sul clima, è veramente mortificante e va contro i pareri delle grandi organizzazioni scientifiche. A me interessa che l’Arpa non faccia il gioco delle lobby del petrolio”.

LA REPLICA DI LO PALO “DELUSA DALLE AFFERMAZIONI DI MAJORINO”

“Lo so che non dovrei dirlo in questi termini, ma sono profondamente delusa. Dopo la mia disponibilità a un confronto civile e pubblico, ospitando Pierfrancesco Majorino nel mio programma radiofonico Green Pop su Giornale Radio, mi ritrovo oggi a leggere ricostruzioni surreali, addirittura comiche, diffuse a mezzo stampa”. La presidente di ARPA Lombardia, Lucia Lo Palo, interviene così sulle dichiarazioni rilasciate da Majorino dopo la trasmissione. La polemica da cui tutto è partito ruotava intorno all’accusa di aver manipolato o inventato dati sulla qualità dell’aria in Lombardia. Durante il programma ha presentato i dati ufficiali sul miglioramento degli ultimi vent’anni, supportati da fonti istituzionali e rapporti certificati: “I fatti hanno dimostrato che la falsità e la distorsione non erano mie, ma sue. Sarebbe stato doveroso, a quel punto, chiedere scusa. Invece, Majorino ha preferito rilanciare, arrivando a chiedere le mie dimissioni, citando strumentalmente un episodio politico – la mozione di sfiducia di due anni fa – che nulla aveva a che vedere con la mia competenza tecnica o con il ruolo che ricopro. Una vicenda ormai chiusa, legata a dinamiche interne di una maggioranza, che oggi viene usata per alimentare una polemica personale.” Secondo Lo Palo, l’attacco alle competenze altrui e il tentativo di delegittimare l’avversario sono l’unico strumento rimasto a chi è a corto di argomenti. Infatti, anche sul tema delle auto elettriche, è emersa in trasmissione una sorprendente convergenza. “Ho tentato un approccio diverso, proponendo un confronto vero, non per lo scontro ma per chiarire. Mi avevano sconsigliato di farlo, proprio per l’incapacità di certi interlocutori – come Majorino – di dialogare senza accusare e travisare i fatti. Ma ci ho provato, con trasparenza”.

Infine, una riflessione sul clima del dibattito politico: “Desidero aggiungere una riflessione: se un uomo di destra avesse rivolto a una donna di sinistra le stesse parole e lo stesso atteggiamento che Majorino ha riservato a me, probabilmente si sarebbe già levata una protesta pubblica in nome della dignità femminile. Ma, secondo certa sinistra, le donne di destra possono evidentemente essere offese o dileggiate, perché considerate meno degne di rispetto. Questo, però, è un problema loro, non mio. Io continuerò con determinazione nel mio impegno quotidiano per la tutela dell’ambiente, un tema cruciale in un’epoca che richiede attenzione, competenza e serietà. Il mio ufficio resta sempre aperto ai cittadini lombardi, in ascolto delle loro istanze, anche a quelle di Majorino”.

-Foto ufficio stampa Lucia Lo Palo-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Addebiti illeciti a un’azienda, MPS condannata a pagare 55 mila euro

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PALERMO (ITALPRESS) – Una nuova pronuncia del tribunale di Palermo ribadisce la linea della giurisprudenza contro le pratiche bancarie scorrette che danneggiano imprese e professionisti. Con la sentenza 2001/2025, la sezione quinta civile ha riconosciuto l’illegittimità di numerosi addebiti effettuati da Banca Monte dei Paschi di Siena spa su un conto corrente aziendale, accogliendo le istanze presentate da una società palermitana.
Il tribunale ha accertato che la banca, per oltre un decennio, aveva applicato interessi anatocistici, spese non pattuite per iscritto e altre condizioni economiche non conformi alla normativa sulla trasparenza contrattuale, contribuendo a un saldo negativo del conto. A seguito di una lunga istruttoria contabile, la banca è stata condannata a restituire all’impresa quasi 45.000 euro, oltre a interessi legali e spese di lite, per circa 55 mila euro complessivi.
La vicenda risale al 2020, quando l’azienda, insospettita da irregolarità nella gestione del proprio conto con affidamento, decideva di intraprendere un’azione legale. Assistita dallo studio legale Palmigiano e Associati, da oltre 25 anni attivo nel campo del diritto bancario e nella difesa di imprese e privati, la società ha avviato una causa sostenuta dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale. La richiesta era chiara: ottenere la restituzione delle somme indebitamente addebitate e la corretta rideterminazione del saldo, in base alle risultanze istruttorie.
Il tribunale, nella persona del giudice Francesco Paolo Torrasi, a seguito di una dettagliata consulenza tecnica contabile e delle puntuali argomentazioni legali, ha accertato che dal 2007 al 2018 la banca aveva applicato interessi anatocistici, spese e commissioni prive di valida pattuizione scritta, in violazione dell’art. 117 e seguenti del Testo unico bancario e delle norme sulla trasparenza dei contratti bancari.
Il saldo finale corretto è stato determinato in quasi 45 mila euro a credito dell’impresa, somma che Banca Monte dei Paschi di Siena spa è stata condannata a restituire, con l’aggiunta di interessi legali e spese processuali, per circa 55 mila euro complessivi.
«La sentenza rappresenta un’ulteriore conferma dell’orientamento giurisprudenziale che tutela i diritti delle imprese contro pratiche bancarie illegittime – ha commentato l’avvocato Alessandro Palmigiano -, e costituisce un precedente importante in materia di nullità di clausole contrattuali e restituzione dell’indebito. E’ una decisione che restituisce giustizia a un’impresa penalizzata per anni da addebiti ingiustificati».
Foto: ufficio stampa Palmigiano
(ITALPRESS).

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Cronaca

Marc Marquez vince anche la sprint del Mugello, Bagnaia terzo

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SCARPERIA (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla sua Ducati, vince anche la sprint race del Gran Premio d’Italia, nono appuntamento del Mondiale di MotoGP. Sul circuito del Mugello il leader della classifica iridata, nonostante un problema in partenza, risale dalla quinta alla prima posizione in due giri e batte il fratello Alex (Ducati Gresini). Completa il podio al terzo posto Pecco Bagnaia (Ducati), appena davanti a Maverick Vinales (Ktm Tech3). A seguire tris di italiani con Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) quinto, Marco Bezzecchi (Aprilia) sesto e Franco Morbidelli (Ducati VR46) settimo. Cadute per le Ktm di Pedro Acosta e Brad Binder.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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