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Cronaca

Trasporti pubblici a Milano, Sala al governo “Nel 2024 le risorse diminuiranno ancora”

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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, interviene nel dibattito sul costo del trasporto pubblico, dopo che ieri è scattato l’aumento dei biglietti ATM in virtù dell’adeguamento Istat, e si rivolge direttamente al governo.
“Il 26 novembre, giorno della inaugurazione della prima tratta della M4, ho ricordato al ministro Salvini che i ricavi da biglietti coprono soltanto una parte del costo del trasporto pubblico e che in tutto il mondo l’onere di questo servizio fondamentale per le città è sostenuto dalla spesa pubblica nazionale. E qui arriviamo al punto: Milano va avanti ma i contributi no. Dal 2011 abbiamo perso 25 milioni di contributi statali a fronte di quasi 27 chilometri in più di solo trasporto sotterraneo e le previsioni prevedono che nel 2024, quando M4 sarà completata con i suoi 15 chilometri, le risorse destinate al comune di Milano diminuiranno ancora. Allora è chiaro che così non si riesce ad andare avanti”. Perciò, torna a insistere Sala, “dal Governo, da qualunque governo di qualunque colore, mi aspetto che il finanziamento statale del trasporto pubblico tenga conto dei progressi che si registrano nelle città”.
E poi “ad ATM, che tanto ha già fatto e fa per migliorare il servizio, dico che deve fare ancora di più la sua parte mettendo in campo azioni concrete per contrastare il fenomeno dell’abusivismo o del salto dei tornelli che spesso viene segnalato da utenti”.
Da ieri infatti anche a Milano si applica l’adeguamento Istat su biglietti singoli, occasionali e settimanali, invariati invece gli abbonamenti mensili e annuali. Il sindaco spiega allora i meccanismi di tariffazione e soprattutto confronta i prezzi tra città, difendendo la “linearità” delle scelte di Milano in tema di mobilità e delle sue politiche di sostegno. “La tariffazione trae origine dalle indicazioni dell’agenzia di bacino che dipende da Regione Lombardia. L’Agenzia ha deliberato l’aumento lo scorso 26 agosto ma il comune, per la congiuntura economica difficile, ha deciso di non applicarlo e invece di operare una compensazione che ora non è più in grado di sostenere”.
L’Agenzia di bacino, chiarisce poi il sindaco, prevede un costo di 43.5 euro per il mensile e di 400 euro per l’annuale, quindi “la riduzione a 39 euro e a 330 è possibile grazie al contributo dell’amministrazione comunale, che peraltro compensa i costi anche per i non residenti a Milano. Se poi si analizza il costo nelle grandi città, Milano risulta tra città con tariffa più bassa. Al di sotto dei due euro c’è solo Lione ma con un prezzo dell’abbonamento decisamente più alto. A Vienna e Barcellona il biglietto costa 2.4 euro, a Berlino 3 euro, ad Amburgo e Monaco 3.5 euro, a Londra addirittura 5.6 euro”.
“Propongo a tutti e tutte – prosegue Sala – di partecipare a una grande riflessione sul futuro di Milano. Noi continueremo a fare pressione perchè le istituzioni di questo paese, a partire da Regione Lombardia, comprendano bene il loro dovere e le loro opportunità nel sostenere questo virtuoso percorso verso il futuro”. Il tpl rappresenta, a detta del primo cittadino, un servizio fondamentale per confermare le ambizioni delle città di essere “contemporanee e sostenibili” e “non si tratta di essere nemici delle auto: è un fatto che da anni, ormai, le grandi città europee non conoscono un traffico come quello che ammorba Milano in certi momenti”. Ecco quindi che “Area B e Area C sono espressione di scelte politiche chiare: meno auto più sharing più metro e mezzi elettrici, muoversi di più e meglio senza deteriorare l’aria che respiriamo”.
Scelte, rivendica infine, a difesa della salute e dell’ambiente: “per questo continueremo a costruire metro, elettrificare i mezzi di superficie e favorire la mobilità dolce”.
credit photo agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).

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Luigi Mazzone nuovo presidente della Federscherma

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ROMA (ITALPRESS) – Luigi Mazzone è il nuovo presidente della Federazione italiana scherma. Nella XXXIV Assemblea Nazionale Ordinaria, riunita al Salone d’Onore del Coni, il presidente eletto ha raccolto 245 voti pari al 55,43% delle preferenze, superando il presidente uscente Paolo Azzi che si è fermato a 197 voti, pari al 45,57% delle preferenze. Per il 51enne dirigente siciliano si tratta del primo mandato. “Sono onorato ed emozionato. Ma anche molto responsabilizzato. Grazie all’Assemblea che mi ha accordato la fiducia. Grazie a Paolo Azzi per questo confronto. Proverò a mettere energia e passione al servizio della nostra Federazione. E’ l’impegno che prendo davanti a tutti voi. Perchè tutti insieme siamo la Federazione Italiana Scherma” le prime parole di Mazzone. Successivamente, l’Assemblea ha visto anche l’elezione dei Consiglieri per il Quadriennio 2025-2028: Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Elisa Albini, Paolo Menis, Andrea Sirena, Marcello Antonio Scisciolo e Francesco Montini in quota affiliati; Federico Vismara e Beatrice Vio Grandis in quota atleti e Cristiana Cascioli in quota Tecnici. Infine, Gianfranco Picco è stato eletto Presidente del Collegio Revisori. I lavori, presieduti da Luca Magni con Vicepresidente Aldo Cuomo, sono stati aperti da un minuto di silenzio in memoria del maestro Gianni Augugliaro e di tutti i componenti della famiglia della scherma italiana scomparsi in questi quattro anni. Al termine dell’ultima votazione, il Presidente eletto Luigi Mazzone ha esposto le linee programmatiche per il nuovo mandato, la cui approvazione da parte dell’Assemblea ha dato ufficialmente inizio al Quadriennio 2025-2028.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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Vittoria netta del Cagliari, poker al Lecce in rimonta

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Vittoria netta del Cagliari, che batte 4-1 il Lecce e porta a casa tre punti pesanti in ottica salvezza. Dopo l’iniziale vantaggio del Lecce firmato da Pierotti nel primo tempo, sono le reti di Gaetano, Luperto, Zortea e Obert nella ripresa a suggellare il successo per la squadra rossoblu.
Prima fase di studio da parte delle due squadre, entrambe ordinate e attente nei rispettivi schieramenti difensivi. Al 19′ è il Cagliari a farsi vedere, sulla transizione che porta alla conclusione dentro l’area piccola di Adopo, sulla quale Falcone non ha difficoltà nella respinta. Lecce che prova così a rispondere, con Krstovic che protegge un pallone sporco su Mina e lo gira verso la porta da buona posizione, con Caprile che però è attento e para. Gara equilibrata e con chance da una parte e dall’altra, come accadrà nel finale di primo tempo in cui prima sarà il Cagliari a trovare la rete del potenziale 1-0 con Viola, annullata per posizione di offside; poi il Lecce, al 42′, sul cambio di campo successivo è letale nella fuga di Morente che serve il pallone per Pierotti, lasciato libero nel battere a rete da una difesa del Cagliari troppo passiva.
Vantaggio salentino e squadre negli spogliatoi, con Nicola che a dieci minuti dal rientro in campo cambia qualcosa nel suo Cagliari e tra le variazioni c’è l’ingresso di Gaetano, il quale al 60′ troverà la rete del pari: scambio vincente con Deiola, che di tacco restituisce proprio all’ex Napoli, lucido nel battere Falcone. Gol che dà ai sardi la spinta per attaccare ancora e, al 65′, passare in vantaggio, sul corner battuto da Marin e deviato in rete da Luperto. Cinque minuti che consentono così al Cagliari di ribaltare il parziale a proprio favore, con i salentini in balia dello svantaggio e dell’episodio che al 73′ li lascerà in dieci uomini: resta a terra Mina dopo un contatto con Rebic che pesta il braccio del colombiano e, in seguito alla chiamata del Var, viene espulso da Sacchi. Inferiorità numerica che sbilancia il Lecce e porterà così al terzo gol del Cagliari, a dieci minuti dal 90′, con il cross dalla sinistra di Augello e il colpo di testa vincente di Zortea. Vantaggio doppio che diventerà addirittura triplo all’84’, sul suggerimento di Marin per il sinistro a giro di Obert, è ancora incolpevole Falcone, che subisce il gol che chiude di fatto la pratica per il Cagliari, ipotecando il suo secondo successo nelle ultime tre gare.
– foto Ipa Agency –
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Dagnoni rieletto presidente della Federciclismo

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ROMA (ITALPRESS) – Cordiano Dagnoni è stato rieletto presidente della Federazione Ciclistica Italiana con il 59,74% dei voti espressi nel corso dell’assemblea che si è svolta presso l’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino e che ha visto la partecipazione del 99,1% degli aventi diritto (231 delegati su 233). Battuta al ballottaggio la concorrenza di Silvio Martinello (39,83%). “Sono emozionato, ringrazio tutti, sono contento perchè questa campagna elettorale, che a molti è sembrata molto accesa, l’ho trovata molto più leale di quattro anni fa – le prime parole del presidente rieletto -. Ringrazio Silvio Martinello e Daniela Isetti (gli altri due candidati alla Presidenza, ndr), a entrambi ho detto che la federazione è la casa del ciclismo, per cui se vorranno dare un contributo non ci sono rancori nè tensioni, saranno i benvenuti. Auspico di avere un quadriennio più sereno rispetto a quello precedente”. Il ballottaggio si era reso necessario dopo che alla prima votazione Dagnoni si era fermato al 47,83%, seguito da Martinello col 33,48% e Isetti con il 18,7%.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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