Cronaca
Sassoli, Metsola “Ue ha perso leader, traduceva in azioni suoi valori”
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “E già passato un anno da quando David Sassoli ci ha lasciati. David non si è mai sottratto alle sfide, durante tutta la sua presidenza ha guidato il Parlamento con dignità, equilibrio, onestà e chiarezza d’intenti. Diceva sempre che l’Europa non è un’entità astratta, ma è fatta dai suoi cittadini. Ha sempre saputo tradurre in azioni concrete i valori in cui credeva, determinato affinchè questo mondo fosse più equo e giusto”. Lo ha detto la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in un videomessaggio diffuso durante la commemorazione da parte del Partito Democratico di David Sassoli a un anno dalla sua scomparsa.
“In più occasioni ha ribadito che non ci vuole coraggio ad alzare muri, ma a scavalcarli e ad abbatterli, e che se restiamo uniti e non crediamo alle sirene di chi agita le bacchette magiche, possiamo fare molta strada e migliorare la vita delle persone – ha aggiunto -. David Sassoli era un leader, ma soprattutto un grande amico”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Italia-Azerbaigian, Aslanov “Dall’amicizia al partenariato strategico”
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11 minuti fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – I rapporti tra Italia e Azerbaigian “sono basati innanzitutto dall’amicizia”, un elemento che ha agevolato il raggiungimento del livello di partenariato strategico. E’ l’opinione dell’ambasciatore dell’Azerbaigian a Roma, Rashad Aslanov, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format tv dell’agenzia Italpress.
Ad aiutare, secondo l’ambasciatore, è anche lo scambio delle visite a livello di capi di Stato e di altre autorità, poiché tali visite agevolano “una visibilità politica che a sua volta dà un enorme sostegno alla parte economica”. Proprio l’economia è uno dei perni centrali delle relazioni fra i due Paesi, con un interscambio di circa 11 miliardi registrato l’anno scorso. “Per noi l’Italia è il primo partner in Europa, perché più del 60% del nostro scambio è con l’Italia. Anche noi, per l’Italia, nella nostra regione siamo il Paese numero uno”, ha dichiarato Aslanov osservando che l’energia è un punto cardine di tale scambio. “Azerbaigian e Italia stanno facendo tante buone cose, per sostenere e anche per contribuire alla sicurezza energetica dell’Europa, non solo dell’Italia”, ha aggiunto.
Baku è il primo fornitore di petrolio greggio per l’Italia e uno dei suoi maggiori fornitori di gas attraverso il gasdotto Tap-Tanap, che come ricorda l’ambasciatore Aslanov “comincia dal mar Caspio, passa attraverso tutto il territorio dell’Azerbaigian, della Georgia, va in Turchia: quella parte è il Tanap”. Il Trans Adriatic Pipeline (Tap) prolunga poi il trasporto del gas naturale del Caspio in Europa. Collegandosi con il Trans Anatolian Pipeline (Tanap) al confine greco-turco, Tap attraversa la Grecia settentrionale, l’Albania e il Mare Adriatico prima di arrivare in Puglia. Per raggiungere l’Europa con le proprie risorse naturali, l’Azerbaigian ha scelto come ultima destinazione “l’Italia, per decisione del capo dello Stato, perché per noi non è solo un partner commerciale, ma anche un partner affidabile. C’è una fiducia profonda tra i due paesi. E siamo felici di essere contributori di un paese che è amico in Europa. Uno dei fondatori dell’Europa, dell’Unione europea e anche della Nato”, ha osservato Aslanov. Il Tap ha cominciato a portare gas naturale in Italia dalla fine di dicembre del 2020. “Sono ormai più di quattro anni, siamo felici di essere utili e contribuire”, ha aggiunto.
Non solo dal punto di vista energetico, ma anche da quello della logistica l’Azerbaigian è un Paese chiave nella regione del Caucaso. “Se si guarda la mappa dove si trova l’Azerbaigian, è al punto di incrocio tra Asia ed Europa. Noi dobbiamo vedere l’Azerbaigian non solo come un paese che fornisce gas naturale e petrolio all’Europa e all’Italia. C’è anche un altro elemento molto importante, che si chiama Middle Corridor per la logistica”, ha dichiarato il capo missione a Roma. Dal punto di vista geopolitico, è importante ricordare la recente finalizzazione con la vicina Armenia del testo di un accordo per la normalizzazione delle relazioni, che vuole chiudere una lunga disputa. “Lo sappiamo: un periodo lungo 30 anni di occupazione, di guerra, di devastazione del territorio. Tutto questo è cominciato nel 1988 e abbiamo fatto concludere questa pagina della storia nel 2023. L’Azerbaigian ha ripristinato tutta la sua sovranità e integrità sul territorio”, ha detto Aslanov ricordando che oggi l’Azerbaigian ha due sfide. “Una è quella delle mine: c’è un territorio contaminato dalle mine e voglio ringraziare il governo italiano per il suo sostegno in questo ambito”, ha detto l’ambasciatore aggiungendo che la seconda sfida è quella della ricostruzione.
Esistono ancora della strada da fare per la definitiva chiusura dell’accordo con l’Armenia e ci sono tre tracce fondamentali di cui tener conto secondo Aslanov. “Il testo dell’accordo è già finito, non c’è più da fare un negoziato su questo. Stiamo aspettando che l’Armenia faccia due ‘compiti a casa’. Uno è eliminare la rivendicazione territoriale verso l’Azerbaigian che si trova dentro la Costituzione dell’Armenia”, ha detto Aslanov. Il secondo punto è “l’eliminazione del gruppo di Minsk e altre strutture rilevanti”, secondo l’ambasciatore, ovvero la struttura creata dall’Osce nel 1992 con lo scopo di mediare per una soluzione al conflitto del Karabakh. Un gruppo che, secondo Aslanov, “purtroppo durante quasi 28 anni non ha fatto nulla”. Infine “siamo in un processo di delimitazione e demarcazione del confine”, ricorda il capo missione a Roma. “Abbiamo concordato quasi 12 chilometri di frontiera”, ha precisato Aslanov, su mille complessivi. “Però è fondamentale il fatto che oggi non ci sia la guerra. Quella pagina per noi è chiusa e vogliamo andare avanti”, ha osservato.
L’ambasciatore è infine tornato sulle relazioni fra Italia e Azerbaigian, questa volta dal punto di vista culturale. L’ambasciata è fortemente impegnata in una serie di attività per far conoscere meglio il Paese caucasico al pubblico italiano, come la presenza ad eventi quali la Notte dei Musei, ma esistono anche dei “macro-progetti”, come quello definito da Aslanov “non meno importante del Tap”, ovvero la creazione di una Università italo-azerbaigiana a Baku. “Stiamo terminando di costruirla, l’Università già ha cominciato a funzionare. Stiamo collaborando con cinque università d’Italia, ovvero Luiss, La Sapienza, Alma Mater di Bologna, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, e con l’Università di Ada in Azerbaigian. Stiamo lavorando per creare specialisti nei settori di agricoltura, design, ingegneria, architettura, in cui l’Italia è protagonista”, ha spiegato Aslanov. “Sarà la prima Università con il sistema educativo italiano fuori dall’Italia, che aiuterà a far conoscere l’Italia fuori dall’Italia, nella nostra regione, e a creare un ambiente produttivo per entrambi i Paesi”, ha concluso l’ambasciatore.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
Di Gianfrancesco “Tra Italia e Azerbaigian intenso dialogo politico”
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11 minuti fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – I rapporti fra Italia e Azerbaigian “sono eccellenti, segnati da grande intensità e questo grazie anche, se non soprattutto, a un intenso dialogo politico”. Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia a Baku, Luca Di Gianfrancesco, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format tv dell’agenzia Italpress.
“Io sono qui da circa un anno, un arco di tempo nel quale abbiamo visto la missione del presidente Aliyev a Roma, dove ha incontrato il presidente Mattarella e il premier Meloni”, ha ricordato l’ambasciatore. Momenti importanti di questo scambio sono stati la COP29, ospitata dall’Azerbaigian lo scorso novembre e che ha visto la presenza, oltre che di Meloni, di una nutrita delegazione ministeriale. Inoltre “il ministro dell’economia azero, Jabbarov, è stato a Roma e ha incontrato il ministro Urso. Il ministro Crosetto è stato due volte a Baku per discutere di come rafforzare la cooperazione nel settore della difesa. Pochi sanno che l’Azerbaigian è dal 1994 un partner della Nato nel quadro del Partenariato per la Pace dell’Alleanza e ha partecipato anche a missioni boots on the ground, come si dice, a fianco dei nostri soldati, da ultimo in Afghanistan. Queste poche ma significative immagini rappresentano bene l’intensità di questo dialogo”, ha osservato il capo missione a Baku. Infine “stiamo attualmente lavorando all’organizzazione delle consultazioni politiche che dovrebbero tenersi a Baku nei prossimi mesi e quella sarà sicuramente un’occasione importante non solo per consolidare l’esistente ma anche per lavorare sul rafforzamento e l’ampliamento ulteriore di questa cooperazione a tutto tondo”.
Una cooperazione che si manifesta anche nel settore economico, e che vede l’energia come elemento portante. “Da molti anni l’Azerbaigian è per noi un fornitore tra i più importanti, dopo l’Algeria è il nostro secondo fornitore di gas, con una quota di circa il 16% del fabbisogno energetico” ma “attualmente è impegnato a diversificare il proprio modello produttivo: vuole sganciarsi dalla logica solo della produzione e commercializzazione di idrocarburi, per crescere vuole sviluppare anche altri settori della propria economia”. Per questo, “le aziende e il fondo di investimento azerbaigiano guardano con interesse all’Italia come luogo di opportunità di affari e di possibili investimenti” in vari comparti, “come l’agroalimentare, i macchinari, le infrastrutture”.
Gli idrocarburi “rimangono e rimarranno ancora per molto tempo l’asset portante dell’economia dell’Azerbaigian, ma in parallelo” il Paese si sta impegnando “a fare avanzare altri settori economici e anche a guardare oltre confine. Certo, bisogna essere consapevoli che si tratta di un mercato di dimensioni medie, l’Azerbaigian è un Paese di 10 milioni di abitanti ma per il proprio posizionamento geografico e per la stabilità politica si presenta come un hub da cui potersi proiettare anche in altri Paesi vicini, compresi quelli dell’Asia centrale, che sono vicini a Baku non solo geograficamente, ma anche politicamente”. Il Paese “mostra un crescente interesse anche per tutto il tema delle energie verdi e rinnovabili” e “sta perseguendo una strategia di crescente diversificazione delle fonti, con investimenti sempre maggiori soprattutto nel settore dell’eolico e del solare. Un’azienda italiana, CeSI, sta lavorando a un progetto di fattibilità per un elettrodotto che nelle intenzioni dovrebbe collegare l’Azerbaijan attraverso il Mar Nero fino all’Europa orientale”.
Inoltre “Eni ha stipulato dei memorandum di collaborazione con il partner locale Socar e, tra gli ambiti di attività che sono stati identificati, c’erano anche eventuali progetti di cooperazione in Paesi terzi, con un focus specifico sui Paesi target del nostro piano Mattei”.
A livello geopolitico, “il processo di normalizzazione tra Azerbaigian e Armenia sta avanzando abbastanza speditamente. C’è un testo di accordo che è in una fase molto avanzata e la comunità internazionale, Italia compresa, sostiene la sua prossima finalizzazione. E’ evidente che la firma di un simile accordo di pace sarebbe un ‘game changer’ epocale anche per tutte le opportunità che si aprirebbero per la cooperazione economica, non solo tra i due Paesi ma nella regione. Pur nelle difficoltà che è normale che caratterizzino un processo così delicato, che interviene dopo tanti anni di conflitto, ci sono dei segnali che il clima sta cambiando: ad esempio, Armenia e Azerbaigian si sono reciprocamente sostenute un paio di settimane fa per ottenere lo svolgimento dei prossimi vertici della comunità politica europea che avranno luogo rispettivamente a Erevan nel 2026 e a Baku nel 2028. In questo contesto, l’Italia è ritenuta un partner molto affidabile: abbiamo ottimi rapporti con l’Azerbaigian, ma anche con gli altri Paesi della regione, e ci viene riconosciuto di non avere agende nascoste nel Caucaso meridionale, di essere trasparenti e di sostenere questo processo di normalizzazione nell’interesse innanzitutto degli stessi Paesi e naturalmente nel rafforzamento dei loro rapporti con l’Italia e con l’Unione europea”.
Anche i rapporti culturali tra i due Paesi “sono molto intensi: come ambasciata, insieme a tutte le altre componenti del sistema Paese, siamo molto impegnati non solo a intercettare questa grande domanda di italianità, ma anche a valorizzarla e svilupparla”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
San Marino, al via il progetto “Un minuto per la tua salute”
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11 minuti fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
SAN MARINO (ITALPRESS) – Lo sviluppo e la pubblicazione di contenuti audio, video, testi, immagini che hanno l’obiettivo di informare la popolazione in ambito sanitario. Questo l’obiettivo del progetto “Un minuto per la tua salute” dell’ISS, Istituto per la sicurezza sociale di San Marino.
I temi comprendono contenuti sia di prevenzione che di trattamento e cura e sono sviluppati con la collaborazione diretta dei professionisti sanitari e socio-sanitari delle Unità Operative.
L’idea prevede la creazione di contenuti comunicativi che siano in grado di attrarre e sensibilizzare l’utenza, cercando di coinvolgere anche i giovani e i giovanissimi. L’obiettivo è informare, educare, formare i cittadini per aumentare consapevolezza e compliance. A questi, si aggiunge anche la valorizzazione del personale impegnato in tali attività, nonchè la costruzione e il rafforzamento del rapporto di fiducia tra cittadino e professionista sanitario.
I principi cardine su cui si basa il progetto sono l’equità di accesso e la promozione dell’alfabetizzazione sanitaria, che permette di acquisire, comprendere e utilizzare informazioni per la propria salute.
Sulla base di questi presupposti e in continuità con i progetti in corso in merito all’umanizzazione delle cure, al coinvolgimento del terzo settore nel disegno dei servizi, nonchè alla costruzione di percorsi multidisciplinari condivisi, si affianca questa iniziativa che si prefigge anche di rafforzare, sotto il profilo clinico ed etico, il binomio professionista – paziente.
Questa idea progettuale prevede la condivisione dei contenuti su ogni pagina Social Media ufficiale dell’Ente, sul sito iss.sm e successivamente sull’APP SMSalute. Il Direttore Generale Francesco Bevere ha affidato il coordinamento scientifico del progetto al Direttore UOC Medicina Interna, Gabriele Donati, che seleziona i contenuti e ingaggia i professionisti che partecipano alle attività.
Il coordinamento tecnico è stato affidato a Sara Pagliarani dello Staff della Direzione Generale e la creazione dei contenuti digitali a Giacomo Ercolani dell’Ufficio Informatico.
“Oltre a informare ed educare – dichiara il Segretario di Stato per la Sanità, Mariella Mularoni – il progetto rafforzerà il rapporto di fiducia tra cittadini e professionisti sanitari, valorizzando il ruolo di chi lavora ogni giorno per migliorare la sanità pubblica. Il progetto rappresenta una nuova modalità per rendere la sanità ancora più vicina alle esigenze e ai bisogni delle persone, anche grazie al contributo dei giovani e alla collaborazione con il terzo settore”.
“Questa è una sanità che non aspetta che tu faccia una domanda – dichiara il Direttore Generale ISS Francesco Bevere – ti anticipa, ti accompagna, ti ascolta. E’ un modo nuovo di costruire fiducia, rendere visibile il lavoro quotidiano di tutto il personale, e far sì che ogni cittadino si senta parte di un sistema che lo considera, lo rispetta, lo informa e lo tutela. Il mio slogan continua a essere “La persona prima di tutto” e “Un minuto per la tua salute” è parte di esso: è un passo concreto verso una sanità più umana, vicina e consapevole”.
-foto ufficio stampa ISS –
(ITALPRESS).


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