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Cronaca

Ue, Giorgetti “Rivedere il sistema degli aiuti di Stato”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Siamo consapevoli della necessità di rivedere la politica degli aiuti di Stato che deve diventare meno burocratica e più flessibile. Questo deve valere anche per gli strumenti già costituiti dagli Ipcei al Next Generation Eu. E’ un atto doveroso di fronte alle sfide di competitività dell’industria europea, soprattuto per i suoi settori strategici e per le mutate condizioni di contesto economico di prezzi e disponibilità di materiali”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in merito all’Eurogruppo.
“Il tutto deve avvenire senza mettere a rischio le condizioni di competitività all’interno dell’Ue discriminando Paesi in base al rispettivo spazio fiscale. Forme comuni di finanziamento dei progetti strategici europei sono la corretta risposta a questa sfida”, aggiunge.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

La Bce taglia i tassi di interesse di 25 punti base

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. In particolare, la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.

I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,25%, al 2,40% e al 2,65%, con effetto dal 23 aprile 2025.

“Il processo disinflazionistico è ben avviato. L’andamento dell’inflazione ha continuato a rispecchiare le attese dei nostri esperti; a marzo sono diminuite sia l’inflazione complessiva sia quella di fondo – spiega la Bce -. Anche l’inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi. Le misure dell’inflazione di fondo suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. La dinamica delle retribuzioni si sta moderando e i profitti stanno parzialmente assorbendo l’impatto sull’inflazione di una crescita salariale tuttora elevata. L’economia dell’area dell’euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali. E’ probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l’area dell’euro”.

“Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine – sottolinea la Banca Centrale Europea -. Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione”.

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“In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”, evidenzia ancora la Bce, che prosegue: “I portafogli del PAA (Programma di acquisto di attività) e del PEPP (Pandemic emergency purchase programme) si stanno riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sull’obiettivo del 2% a medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria può essere utilizzato per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettano seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere con più efficacia il proprio mandato della stabilità dei prezzi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Maltempo in Lombardia, alberi caduti e allagamenti

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MILANO (ITALPRESS) – Il maltempo che sta interessando in queste ore il Nord Italia non ha risparmiato la Lombardia, dove si registrano alberi caduti in strada, allagamenti di abitazioni e locali interrati, problemi alla viabilità. Dalla mezzanotte di oggi i vigili del fuoco hanno svolto oltre 500 interventi in tutta la regione.

Per far fronte ai danni causati dal maltempo, in diversi comandi provinciali è stato potenziato il dispositivo di soccorso, richiamando personale libero dal servizio. Le aree più colpite risultano essere la città metropolitana di Milano e il suo hinterland, le province di Brescia, Lodi, Pavia e Cremona.

Raffiche di vento e parchi chiusi a Milano

Già dalla serata di ieri le forti raffiche di vento hanno provocato la caduta di alberi a Milano e resi necessari diversi interventi. Si prevede il perdurare di tale situazione anche nel corso della giornata di oggi. Per questo l’Ucl (Unità di crisi locale) che si è riunita nella serata di mercoledì ha deciso che oggi i parchi rimarranno chiusi.

E’ attiva l’allerta meteo gialla (rischio ordinario) idrogeologica, idrica, temporali e vento, quindi si invitano i cittadini e le cittadine a porre particolare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei due fiumi, Lambro e Seveso, e dei sottopassi. In particolare, a causa del vento, si raccomanda di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.

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– foto ufficio stampa Vigili del Fuoco –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Elevion Group conclude acquisizione Horti Padani di Cremona, sarà prodotto biometano avanzato

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MILANO (ITALPRESS) – Elevion Group, leader europeo nella fornitura di soluzioni end-to-end per la decarbonizzazione e l’efficienza energetica, annuncia di avere completato con successo l’acquisizione dei tre impianti di biogas Horti Padani di Cremona. E’ quanto si legge in una nota.

Gli impianti Horti Padani, come gli altri già acquisiti in Italia da Elevion Group, verranno convertiti alla produzione di biometano avanzato, con l’obiettivo di immettere nella rete di distribuzione del gas metano circa 900 standard metri cubi all’ora entro giugno 2025. Inseriti nel territorio cremonese, dove Elevion Group è già presente con altri due impianti anch’essi in conversione, gli impianti Horti Padani verranno alimentati principalmente con sottoprodotti agro-industriali ed effluenti zootecnici.

Tutte le biomasse utilizzate verranno approvvigionate da fornitori locali certificati per la sostenibilità all’interno di un contesto di filiera integrata. L’obiettivo è di garantire una riduzione delle emissioni almeno dell’80% rispetto al gas fossile e valorizzare la molecola prodotta in ottica di economia circolare e industrializzazione di settore. L’acquisizione di questi ulteriori tre impianti, presenti da oltre 15 anni nel territorio cremonese, incrementa sensibilmente il portfolio asset di Elevion Group e conferma la strategia di crescita del gruppo europeo nel settore della produzione di biometano in Italia, sottolinea la nota. Elevion Group punta, infatti, a raggiungere una produzione oraria di 5.400 standard metri cubi di biometano entro il 2026.

“Questa operazione si inserisce nel percorso di espansione e consolidamento delle attività di Elevion Group in Italia ed è un riconoscimento dell’importanza che il nostro gruppo attribuisce al ruolo del biometano nella transizione energetica del Paese – commenta Jaroslav Macek, CEO di Elevion Group -. Riaffermiamo il nostro impegno a rafforzare la nostra presenza in questo settore in linea con il nostro piano industriale, con l’obiettivo di arrivare a produrre e immettere sul mercato 42,5 milioni di standard metri cubi entro il 2026, da destinare alla decarbonizzazione di processi industriali energivori”

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Secondo Claudio Sanna, CEO di Elevion Group Italy si tratta di una “acquisizione di grande valore strategico, grazie alla quale siamo riusciti ad integrare nel nostro portfolio asset tre dei più importanti impianti per la produzione di biogas da biomasse agricole del Nord Italia. Questa acquisizione – conclude il manager – consolida il ruolo da protagonista del Gruppo Elevion nel settore della produzione di green gas, che costituisce uno degli elementi chiave del nostro modello service factory e value delivery”.

L’accordo, prosegue la nota, è stato concluso con il noto imprenditore cremonese Piergiorgio Scarani, attivo anche nel settore agricolo, il quale entrerà nella società come socio di minoranza, apportando un grande capitale di esperienza di gestione della filiera agricola e un rapporto consolidato e di fiducia con il territorio. Il biometano è un’alternativa sostenibile al gas fossile per decarbonizzare i processi industriali ad alta temperatura, che non richiede aggiornamenti tecnologici. Può essere immagazzinato, distribuito e utilizzato in base alla domanda e ha un’elevata versatilità per diversi usi finali (edifici, industria, trasporti e produzione di energia).

Elevion Group, conclude la nota, è fornitore leader in Europa di soluzioni end-to-end per la decarbonizzazione e l’efficienza energetica. Grazie alla sua struttura unica e al suo spirito pionieristico, le sue capacità possono essere facilmente scalate nell’ambito di progetti di varie dimensioni e con una serie di diverse competenze richieste. Il Gruppo Elevion opera in oltre 12 mercati europei (tra cui Paesi Bassi, Germania, Austria, Italia, Polonia, Romania e Ungheria) attraverso oltre 60 società indipendenti altamente specializzate, ma con la forza finanziaria di un gruppo internazionale.

– foto Elevion Group –

(ITALPRESS).

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