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Le Nazionali si rifanno il look, Gravina “Inizia una nuova era”

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ROMA (ITALPRESS) – Una nuova maglia che “interpreta, in chiave moderna, la passione e la tradizione dell’azzurro”. Il presidente della Figc Gabriele Gravina presenta così i nuovi kit targati Adidas nel corso dell’evento andato in scena allo store di Via del Corso, a Roma. Parte una “nuova era per il calcio italiano e siamo particolarmente orgogliosi di viverlo e di farlo con Adidas. Ci auguriamo di vivere momenti esaltanti con Adidas che è stata delicata e sensibile nel lavoro per rispecchiare il nostro stile”, aggiunge il numero 1 del calcio italiano, che si sofferma sui temi caldi. “Giovedì mattina abbiamo un incontro con il ministro Abodi, l’ordine del giorno prevede sia Euro2032, sia gli argomenti da affrontare per dare supporto al mondo del calcio. Dobbiamo dare risposte concrete ad un mondo che deve trovare un equilibrio economico-gestionale”, ha aggiunto Gravina. C’è spazio per un commento sulla Supercoppa Italiana tra Milan e Inter a Riyadh, in Arabia Saudita: “Sradicare un evento sportivo rattrista. L’auspicio è di trovare un momento di equilibrio economico-finanziario che ci renda sereni e tranquilli, per coltivare il calcio nel nostro territorio”. Tema attuale è anche il divieto di trasferte per i tifosi di Roma e Napoli dopo gli scontri in autostrada dell’8 gennaio. “Bisogna punire i singoli, ma rispettiamo la decisione del ministero. Quel che è accaduto è uno spot brutto per il paese e grida vendetta”. Secondo Gravina “la Federazione sta vivendo un processo di grande innovazione” e tra le ambizioni di riforma passa anche quella legata all’innalzamento della soglia minima di italiani in rosa (“E’ un’ipotesi su cui lavoriamo”) e sulle seconde squadre (“Per correttezza aspettiamo l’elezione della Lega Pro”). Presenti i ct delle due nazionali maggiori, Milena Bertolini e Roberto Mancini. A far gli onori di casa, all’Adidas Store, però c’è il Ceo Bjorn Gulden: “Non vediamo l’ora di portare avanti questa collaborazione a lungo termine, sperando di poter festeggiare ancora come avete fatto a Wembley nel 2021. Sarò ovunque sia l’Italia”. La nazionale femminile si avvicinerà al Mondiale in Australia e Nuova Zelanda affrontando la Arnold Clark Cup in Inghilterra: “Le maglie sono bellissime – esordisce Milena Bertolini -. Il Mondiale non è scontato, il livello sta crescendo e vogliamo essere da traino per tutto il movimento”. Per gli azzurri di Mancini invece ci sono le sfide contro Inghilterra e Malta nelle prime due gare delle qualificazioni all’Europeo. “Contro gli inglesi non sarà una partita semplice, è una delle nazionali più forti al mondo, vorranno fare bene da subito. Spero di avere tutti i ragazzi a disposizione”. E sul sorteggio di Nations League, che vedrà gli azzurri presenti con Spagna, Olanda e Croazia: “Sono tutte forti, l’importante è vincere alla fine”. Il ct tocca anche il delicato argomento delle parole di Dino Baggio che si era detto preoccupato, dopo la morte di Vialli, su possibili sostanze pericolose assunte in carriera: “Bisogna andarci con i piedi di piombo, certe cose accadono a chi ha giocato e a chi no”. E infine, un ricordo di Gianluca Vialli: “Un grande uomo, immortale, che sarà sempre con noi e che ha lasciato molto nel cuore di ogni calciatore che lo ha conosciuto”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Debutto vincente per Paolini agli Us Open, Aiava battuta in due set

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Debutto vincente di Jasmine Paolini all’Us Open, ultimo Slam stagionale in corso sul cemento di Flushing Meadows. La 29enne tennista toscana, testa di serie numero 7 e ottava del ranking Wta, ha iniziato il suo 24esimo Slam superando all’esordio, al ‘Louis Armstrong’, la qualificata australiana Destanee Aiava (n.166 Wta) con il punteggio di 6-2 7-6(4), maturato in un’ora e 34 minuti di gioco. L’azzurra al secondo turno incontrerà una tra Aliaksandra Sasnovich (119), bielorussa in campo come atleta neutrale, e la 17enne Usa Iva Jovic (73).

“E’ stata una partita positiva – ha raccontato Paolini in conferenza stampa – Non era facile, lei gioca un buon tennis e aveva già fatto tre partite. È una giocatrice a cui piacciono molto i campi veloci, anche in Australia aveva giocato bene, e sapevo che poteva rappresentare un turno pericoloso. Inoltre, è sempre difficile giocare il primo turno in uno Slam, c’è più tensione e si deve ancora prendere ritmo e confidenza con le condizioni. Sono rimasta sorpresa dalla sua potenza, ha dei colpi veramente pesanti, soprattutto col rovescio lungolinea. Ho fatto un po’ fatica all’inizio, ma sono contenta di essere rimasta lì nei punti importanti, credo che questa sia stata la chiave della partita”.

La qualificata ‘aussie’ ha costretto Paolini ad un complicato tie break nel secondo set; qui la differenza l’ha fatta la classe, l’esperienza e l’orgoglio della tennista azzurra, “Più che per il tennis, sono contenta del modo in cui ho gestito certi momenti importanti della partita. Sono rimasta sempre positiva, e credo che questo sia stato l’aspetto più importante della giornata”, ha aggiunto l’azzurra. Dopo il match point, più leggera e rilassata, ‘Jas’ si è concessa ai fan newyorkesi in attesa di conoscere il nome della sua prossima avversaria: “Sasnovich o Jovic, le conosco entrambe. Con la Jovic ho giocato a Indian Wells quest’anno, è una giovane giocatrice in ascesa e, secondo me, ha davvero un ottimo potenziale. Non mi alleno con la Sasnovich da un po’ ma la conosco. Una idea delle avversarie ce l’ho già ma sicuramente la partita va vista e preparata”.

La settimana di Cincinnati ha rappresentato il miglior preludio possibile a questi US Open 2025: “Lì ho ritrovato serenità in campo, sensazioni buone e la positività che mi era un po’ mancata negli ultimi due tornei – ha concluso Paolini – Sono contenta di aver giocato diverse partite, questo aiuta per ritrovare fiducia e, di conseguenza, aiuta ad affrontare il torneo successivo. Mi è piaciuto il livello di gioco che ho espresso, spero di riuscire a portarlo anche qui e di farlo con continuità”.

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– foto IPA Agency –

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La Juventus parte bene, David e Vlahovic piegano il Parma

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TORINO (ITALPRESS) – Buona la prima per la Juventus di Igor Tudor. All’Allianz Stadium la squadra bianconera (in 10 nel finale per l’espulsione di Cambiaso) batte 2-0 il nuovo Parma del 30enne Carlos Cuesta e conquista i primi tre punti in campionato grazie alle reti dei suoi due centravanti, il nuovo acquisto David e Vlahovic. L’unico volto nuovo nell’undici bianconero è proprio il canadese, inserito dal primo minuto in una squadra che, nello scorso campionato, condivideva con il Parma il primato di gioventù per età media tra titolari e subentrati (24 anni e 288 giorni la Juventus, 24 anni e 98 giorni i gialloblù). Non sorprende quindi che siano due under 23 a mettere la firma sulle prime fiammate del match. Al 4′ è il classe 2003 Lovik a spaventare Di Gregorio con una conclusione salvata in angolo da Cambiaso. Al 13′ invece è il 22enne Conceicao a impegnare Suzuki con un colpo di testa in tuffo sugli sviluppi di un cross di Thuram. La prima, grande occasione da gol è però del Parma ad inizio ripresa. Almqvist scatta in profondità, entra in area e serve a Pellegrino la palla del possibile 1-0, ma Bremer – al ritorno in Serie A dopo l’infortunio a distanza di 330 giorni dall’ultima volta – è bravo a murare il centravanti avversario in scivolata. L’episodio scuote la Juventus e i suoi interpreti offensivi. Al 51′ Yildiz calcia dal vertice dell’area spaventando Suzuki con una conclusione che non va lontana dal secondo palo. E’ il legno invece quattro minuti dopo a salvare il Parma: Conceicao si accentra e calcia col mancino, trovando la deviazione involontaria di Keita che indirizza la palla sul palo alla sinistra di Suzuki. L’1-0 è dietro l’angolo e al 59′ la Juve colpisce: Yildiz lavora bene un pallone sulla sinistra e crossa a centro area, dove David è bravo ad anticipare Circati e depositare in rete. La Juve sembra in controllo, ma chiude in dieci uomini. Al 84′ Cambiaso reagisce male ad un contrasto con Lovik e riceve il rosso diretto dall’arbitro. Neanche il tempo di sistemarsi in inferiorità numerica e la Juventus chiude i giochi: Vlahovic apre una una prateria a Yildiz e va in area a chiudere l’azione con il tocco vincente. Un gol che scaccia via le voci di mercato e permette al serbo di ritrovare il sorriso in un momento delicato della carriera.
– foto Image –
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Il Pisa al ritorno in Serie A blocca sull’1-1 l’Atalanta

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BERGAMO (ITALPRESS) – Finisce 1-1 la sfida tra Atalanta e Pisa: dopo l’autogol di Hien nel primo tempo è arrivata la risposta di Scamacca nella ripresa. Buoni segnali per l’attaccante degli orobici, tornato alla rete dopo oltre 400 giorni (l’ultimo col Torino nel maggio del 2024). I toscani festeggiano con un buon pareggio il ritorno in Serie A dopo 34 anni: nel prossimo turno ci sarà la sfida contro la Roma. I bergamaschi, a caccia della prima vittoria nella gestione Juric, affronteranno invece il Parma in trasferta.
Il tecnico orobico ha confermato le sensazioni della vigilia schierando il 3-4-2-1 già visto nelle diverse amichevoli, prima da titolare per Zalewski, Krstovic invece è partito dalla panchina. Modulo simile pensato da Gilardino, nel 3-5-2 spazio alla doppia punta Meister-Moreo, con Tramoni mezzala in fase di non possesso e trequartista pronto ad inventare sul recupero palla. Nel primo quarto d’ora gli orobici hanno creato buone combinazioni, ma è mancata cattiveria nell’ultimo passaggio, troppi gli errori in rifinitura per Daniel Maldini.
I toscani, invece, hanno giocato con lucidità e freddezza, al 26′ è arrivata la rete che ha sbloccato la partita: Tourè, lasciato libero sulla corsia mancina, ha avuto tutto il tempo per crossare, la deviazione di tacco di Moreo ha innescato l’assist per Angori, che ha poi causato l’autogol di Hien. Nel finale di primo tempo ancora Moreo, da dentro l’area piccola, ha sfiorato il 2-0.
Nella ripresa i padroni di casa hanno avuto un approccio migliore e dopo appena cinque minuti Scamacca si è costruito dal limite il pallone del pareggio; una manciata di minuti più tardi il numero 9 atalantino di testa ha colpito la traversa. L’occasione migliore della ripresa è capitata poi tra i piedi di Daniel Maldini ma il numero 70 si è fatto ipnotizzare da Semper. Uno a uno alla fine a Bergamo.
– foto Ipa Agency –
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