Economia
Fisco, 3-4 febbraio il congresso delle Camere Avvocati Tributaristi
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Si celebra a Firenze, il 3 e 4 febbraio prossimi, il VII Congresso Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi Uncat, dedicato al tema “Riforma della Giustizia Tributaria: anno zero. Ordinamento e processo: vere novità?”. La Riforma della Giustizia Tributaria, avvenuta con la legge 130/2022 e in vigore dal settembre scorso, “ha già subito battute d’arresto nella parte ordinamentale, primo mattone su cui ricostruire il nuovo impianto”, sottolinea l’Uncat in una nota. Nel corso della due giorni di lavoro si affronteranno le questioni aperte sia sotto il profilo tecnico che delle prospettive normative, con l’intervento dei rappresentanti del Governo. Hanno già confermato la propria presenza il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il direttore della Giustizia tributaria, Fiorenzo Sirianni.
Il Congresso, con il patrocinio del Consiglio Nazionale forense, si aprirà il 3 febbraio alle ore 9.30 presso l’Auditorium Folco Portinari (via F. Portinari 5), a Firenze, con i saluti inaugurali del professor Roberto Cordeiro Guerra e di Paola Pregliasco, rispettivamente presidente emerito e presidentessa della Camera Avvocati Tributaristi di Firenze. Seguirà la relazione introduttiva del presidente Uncat, Antonio Damascelli. Dopo le relazioni delle Camere tributarie, nel pomeriggio si terrà la tavola rotonda sulla Specializzazione della professione forense con la partecipazione delle Associazioni forensi specialistiche aderenti a Gnosis. Il 4 febbraio, presso Innovation center (Lungarno Soderini 21) alle 9.30, si celebrerà il convegno dedicato alle questioni aperte dalla riforma, con gli interventi dei rappresentanti del Governo, delle Istituzioni interessate e dell’Accademia. Al termine l’Assemblea Uncat procederà alla votazione della mozione congressuale.
– foto da lnx.uncat.it –
(ITALPRESS).
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Terna, con l’ora legale l’Italia risparmierà circa 100 milioni di euro
Pubblicato
18 minuti fa-
28 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale l’Italia risparmierà circa 100 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 330 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 160 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
L’ora legale sarà in vigore da domenica 30 marzo, quando alle due di notte le lancette saranno spostate in avanti di sessanta minuti, e terminerà domenica 26 ottobre, con il ritorno all’ora solare.
Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2025 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA) è, per il primo trimestre 2025, pari a circa 29,9 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 330 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 125 mila famiglie. Dal 2004 al 2024, secondo l’analisi della società guidata da Giuseppina Di Foggia, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di oltre 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.
-Foto ufficio stampa Terna-
(ITALPRESS).
Economia
A gennaio 2025 cresce il fatturato dell’industria, i dati Istat
Pubblicato
18 minuti fa-
28 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A gennaio 2025 si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti in termini congiunturali del 3,8% in valore e del 4,0% in volume.
Si registrano incrementi sia sul mercato interno (+3,9% in valore e in volume) sia su quello estero (+3,6% in valore e +4,4% in volume). Per il settore dei servizi si stima un aumento in termini congiunturali sia in valore (+1,2%) sia in volume (+0,9%), con una dinamica positiva sia nel commercio all’ingrosso (+0,9% in valore e +0,3% in volume) sia negli altri servizi (+1,6% in valore e +1,3% in volume). Lo rileva l’Istat.
Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a gennaio un marcato aumento congiunturale per i beni intermedi (+4,2%), per i beni strumentali (+4,0%) e per i beni di consumo (+3,8%) e una crescita più contenuta per l’energia (+0,3%).
Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, in termini congiunturali, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenta sia in valore (+1,2%) che in volume (+1,1%). Positivo l’andamento dei servizi nello stesso arco temporale, con incrementi dello 0,8% in valore e dello 0,7% in volume.
Su base tendenziale, a gennaio 2025, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra un aumento dell’1,7% in valore (+1,3% sul mercato interno e +2,5% su quello estero) e dello 0,9% in volume (con una variazione nulla sul mercato interno e un incremento del 2,9% su quello estero). I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di gennaio 2024.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano, su base annua, un marcato incremento per i beni di consumo (+5,6%) e per i beni intermedi (+2,0) mentre si osservano flessioni contenute per i beni strumentali (-2,0%) e per l’energia (-2,9%).
Nei servizi si osservano incrementi tendenziali del 3,0% in valore e dello 0,7% in volume. Nel commercio all’ingrosso cresce il fatturato in valore (+1,1%) e si registra una variazione nulla in volume. Si osservano incrementi tendenziali per gli altri servizi (+5,1% in valore e +0,9% in volume). Con il presente comunicato si rilasciano i dati relativi alla revisione annuale delle serie storiche degli indici grezzi per l’anno 2024.
-Foto screenshot Istat-
(ITALPRESS).
Economia
Istat, a marzo in calo la fiducia dei consumatori e delle imprese
Pubblicato
2 ore fa-
28 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A marzo 2025 l’Istat stima un peggioramento del clima di opinione degli operatori economici: il clima di fiducia dei consumatori cala da 98,8 a 95,0 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese scende da 94,7 a 93,3.
Tra i consumatori, si evidenzia un deciso peggioramento del clima economico e di quello futuro (il primo scende da 100,2 a 93,2 e il secondo passa da 96,6 a 91,1); il clima personale e quello corrente registrano una diminuzione più contenuta (rispettivamente da 98,3 a 95,7 e da 100,5 a 97,9).
Con riferimento alle imprese, l’andamento della fiducia mostra segnali eterogenei nei comparti indagati: l’indice di fiducia diminuisce nei servizi (da 97,4 a 94,5) e nella manifattura (da 86,9 a 86,0), rimane sostanzialmente stabile nel commercio al dettaglio (da 104,0 a 103,9) e aumenta nelle costruzioni (da 103,4 a 104,6).
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nel comparto manifatturiero si deteriorano i giudizi sugli ordinativi, le scorte sono giudicate in accumulo e le attese sulla produzione sono in lieve aumento. Nelle costruzioni, giudizi sugli ordini in peggioramento si uniscono ad un deciso miglioramento delle attese sull’occupazione presso l’azienda.
In relazione ai servizi di mercato, tutte le componenti registrano dinamiche negative mentre nel commercio al dettaglio si stima un miglioramento solo delle attese sulle vendite, diffuso sia alla grande distribuzione sia a quella tradizionale.
“A marzo 2025 l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il secondo mese consecutivo segnalando, nel complesso, un sentiment negativo tra gli imprenditori; tuttavia, segnali positivi provengono dalle aspettative sulla produzione nella manifattura, da quelle sull’occupazione nelle costruzioni e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio – commenta l’Istat -. Il deterioramento della fiducia dei consumatori esprime un generalizzato peggioramento delle opinioni dei consumatori; fanno eccezione le valutazioni sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale il cui saldo aumenta decisamente”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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